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Topolino / Re:Topolino 3568
« il: Lunedì 22 Apr 2024, 13:00:02 »
- Seconda parte de "Il mondo di ghiaccio" che continua a portare avanti la narrazione mettendo però ulteriori dubbi e punti di vista differenti al lettore.
Prosegue bene, vedremo come andrà nelle prossime puntate....
- Con "Topolino e l'albero della verità" termina (al momento) il grande percorso narrativo e strutturale creato da Artibani per dare nuovamente spessore alla figura di Gambadilegno. Il percorso è stato "tortuoso" ma bellissimo e dal fantasy è sfociato poi nel mistery.
Il piano architettato dallo sceneggiatore assume ora tutti i suoi connotati e le tante tessere in sospeso hanno preso valore e profondità.
Le minacce finali di Pietro sembrano aprire un nuovo "futuro" da vero cattivo per lui e si spera che possa restare tale, senza ripensamenti sdolcinati, per molto molto tempo. Altre porte aperte quelle su Miklos e sul futuro utilizzo di Gambaville...
Pastrovicchio ai disegni offre una bella prova, soprattutto a livello paesaggistico, ma forse (come ricordava Cornelius in un numero precedente) non convince pienamente soprattutto nel volto di Minni...
- Con "La vecchia carretta" Vito Stabile scava ancora nei rapporti che Paperino intrattiene con i luoghi e gli oggetti che hanno caratterizzato la sua lunga vita editoriale. Bello il rapporto con la 313 e molto rétro lo stile narrativo che si rifà alle ten page americane. Molto buone ed evocative le matite dei Rota.
- Niente...queste storie ispirate alla mitologia greca non mi piacciono per niente ! "Il filo di PaperArianna" non fa eccezione e ci mostra la storia pari pari a quella vera cambiandone solo i personaggi e aggiungendovi i soliti tormentoni disneyani. Nessuno spunto di originalità, nessuna costruzione particolare per un progetto che si dimentica troppo in fretta. Nota di merito invece per i disegni di Baccinelli che risultano dinamici, con una bella libertà nel formare la gabbia e dotati di una colorazione vivace e riuscita.
Numero che si divide a metà nel giudizio sulla qualità ma che riesce ad avere un mezzo punto in più per la bravura di Artibani. Quindi 3 stelle.
Prosegue bene, vedremo come andrà nelle prossime puntate....
- Con "Topolino e l'albero della verità" termina (al momento) il grande percorso narrativo e strutturale creato da Artibani per dare nuovamente spessore alla figura di Gambadilegno. Il percorso è stato "tortuoso" ma bellissimo e dal fantasy è sfociato poi nel mistery.
Il piano architettato dallo sceneggiatore assume ora tutti i suoi connotati e le tante tessere in sospeso hanno preso valore e profondità.
Le minacce finali di Pietro sembrano aprire un nuovo "futuro" da vero cattivo per lui e si spera che possa restare tale, senza ripensamenti sdolcinati, per molto molto tempo. Altre porte aperte quelle su Miklos e sul futuro utilizzo di Gambaville...
Pastrovicchio ai disegni offre una bella prova, soprattutto a livello paesaggistico, ma forse (come ricordava Cornelius in un numero precedente) non convince pienamente soprattutto nel volto di Minni...
- Con "La vecchia carretta" Vito Stabile scava ancora nei rapporti che Paperino intrattiene con i luoghi e gli oggetti che hanno caratterizzato la sua lunga vita editoriale. Bello il rapporto con la 313 e molto rétro lo stile narrativo che si rifà alle ten page americane. Molto buone ed evocative le matite dei Rota.
- Niente...queste storie ispirate alla mitologia greca non mi piacciono per niente ! "Il filo di PaperArianna" non fa eccezione e ci mostra la storia pari pari a quella vera cambiandone solo i personaggi e aggiungendovi i soliti tormentoni disneyani. Nessuno spunto di originalità, nessuna costruzione particolare per un progetto che si dimentica troppo in fretta. Nota di merito invece per i disegni di Baccinelli che risultano dinamici, con una bella libertà nel formare la gabbia e dotati di una colorazione vivace e riuscita.
Numero che si divide a metà nel giudizio sulla qualità ma che riesce ad avere un mezzo punto in più per la bravura di Artibani. Quindi 3 stelle.