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Topics - Bramo

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Commenti sulle storie / Macchia Nera e il Buon Vicinato
« il: Lunedì 12 Apr 2010, 23:49:03 »
Macchia Nera e il Buon Vicinato (Savini, Cavazzano)
Una storia strana, questa del Savini. Ma che io ho molto apprezzato. Il Macchia che ci recita non è propriamente quello che abbiamo visto nel Mistero di Macchia Nera o nel Doppio Segreto, ma a mio parere non siamo nemmeno così lontani. Difatti se è vero che la sceneggiatura non lesina alcune gag e siuazioni ironiche che capitano la vecchio Macchia, principalmente giocate sui vicini campagnoli che lo disturbano continuamente, il criminale che agisce nella storia è freddo e glaciale, serio nel suo piano di derubare il furgone dei dollari che stanno per andare la macero e che passa per quel paesello di provincia ogni mercoledì.
La ritengo dunque un ottimo esempio di utilizzo di Macchia oggigiorno, in cui è un vero e proprio criminale con la sua dignità ma che comunque può anche essere vittima dell'avverso destino. Inoltre le gag mi hanno divertito molto e il colpo di scena (telefonato per chi ricordasse un po' la fisionomia dell'insistente vicina di casa di Macchia) è comunque carino e ben usato. Complimentoni al Savini!
E complimentoni-oni a Giorgio Cavazzano: i disegni di questa storia sono da sbavo, è dura non bagnare le pagine del "Topo"! Macchia Nera vestito elegante è esteticamente bellissimo da vedere, io per rivedere un Macchia con certe espressioni ho dovuto aspettare La Vera Storia di Novecento. E' perfetto, un dandy del crimine perfetto in opgni movenza e posa. Applausi!

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Commenti sulle storie / La prima invenzione di Archimede
« il: Mercoledì 13 Apr 2011, 23:40:53 »
Inducks

Ne ho sentite tante, su questa storia, che mi ha stupito non vedere presente il topic. Segno che se ne è parlato o in altri thread o semplicemente altrove.
Finalmente l'ho letta, incuriosito proprio dai commenti che sentivo, e devo dire che inaspettatamente ho apprezzato decisamente la storia. Sì, mi ha stupito e colpito.
Questo non vuol dire che elogi quest'avventura in ogni suo aspetto. Difatti quoto fortemente la critica che viene mossa alla storia, che per la cronaca è il voler spiegare in modo forzatamente razionale da parte di Don Rosa un avvenimento che non richiedeva assolutamente di essere spiegato in modo "sensato", cioè il recupero da parte di Paperone del suo denaro dopo la fine della barksiana Paperino e il ventino fatale. La mania di Don Rosa di far quadrare tutto quanto in un'ipotetica linea continuativa nelle storie di Barks con Paperone sfocia qui nell'esempio più palese di questa attività, che si spinge decisamente oltre. Perchè al lettore Disney non deve fregare che in una storia Paperone dica che ci metterà centinaia di anni a recuperare il proprio denaro e che nell'avventura successiva il Deposito sia intatto e pieno di soldi. Fa parte delle regole del gioco il fatto che riferimenti del genere non siano ripresi, un gioco di cui Don Rosa si fa beffe da sempre, rigettandolo.
Ecco, in quest'ottica la storia è da deprecare. Ma se invece prendiamo l'avventura per una semplice celebrazione dell'anniversario della creazione del personaggio di Archimede, estraniandola dal contesto esasperato, ecco che il tutto prende una nuova luce. Vedere un Archimede alle prime armi, un Paperino che si fida poco, i primi rapporti tra Paperone e Archimede sulla ricompensa per il lavoro dell'inventore... e soprattutto la nascita di Edi, narrata in modo imprevidibile e fortemente poetico, sono cose che mi hanno fatto piacere e anche ridere di gusto. Edi poi ne esce ottimamente, così come il rapporto della lampadina con l'inventore, e questo aspetto è reso in modo così sensibile e dolce che è difficile resistergli.

La storia vive dunque due anime, una cattiva e una buona, specchio della politica donrosiana riguardo al suo modo di intendere il mondo Disney... cioè antidisneyano. Ma una volta che il lettore accetta le regole del gioco solitario che Don fa ai margini del mondo Disney, ecco che l'avventura può essere gradevole. A patto di non prendere certe cose come Vangelo e di non credere certi estremismi come la norma.

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Commenti sulle storie / Topolino e la Città Taciturna
« il: Martedì 13 Apr 2010, 22:44:59 »
Topolino e la città taciturna (Casty)
Copertina del "Topo", testo e diegni a cura di Casty, uno dei massimi esponenti del Topolino a fumetti degli ultimi anni.
La storia in questione vede Mickey Mouse turista in Europa che finice per caso in uno staterello dove... il silenzio regna sovrano!
Venendo a capo della situazione, Topolino si adopererà per intervenire a difesa della libertà, in modo genuino e ottimista, prima tramite una rivoluzione pacifica, e poi tramite l'azione.
Memorabile la frase "se siete convinti dele vostre idee, [il coraggio] lo troverete strada facendo. E' già successo altrove in passato" con cui sprona i cittadini.
Una buona prova del Castellan completo, ancora alle sue "prime volte" coi disegni magià con un tratto per me piacevole.

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Commenti sulle storie / Topolino e l'isola nefausta
« il: Domenica 30 Set 2007, 15:08:50 »
Ok, confesso :-/ :-[
Da ieri mi sto rileggendo tutte le storie di Casty dai Topolino che possiedo...
Adesso ho appena finito "Topolino e l'isola nefasta", comparsa in due tempi per sottoliearne il grande respiro sul Topo 2519... si recupera Gancetto alias Bruto, c'è un irressitibile Gambadilegno che specie all'inizio ricorda il Gamba visto ne "Il fiume del tempo" di Faraci, un bellissimo Mickey molto scarpiano, un personaggio come il dottor Nefastus (anche se l'idea di un inventore che sopravvive per oltre un secolo nascosto e inventa cose che già esistono non è nuovissima), un inizio di storia molto ironico e movimentato (la didascalia che recita che una storia con Topolino è  sempre sinonimo d'avventura, e poi lui e Bruto persi in un centro commerciale, o il ladro di mappe che vende la metà della mappa in saldo, o Pietro che ripara la porta che ha distrutto con un mitra - un mitra vero!)fanno di questa storia un gioellino  che mi stupisce che nessuno ne abbia anocra parlato...

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Commenti sulle storie / Zio Paperone e le montagne trasparenti
« il: Martedì 16 Ott 2007, 19:08:21 »
[1971] Zio Paperone e le montagne trasparenti (Cimino/Cavazzano)

Classica storia ciminiana, ma arricchita da elementi che la rendono per me indimenticabile: l'inizio con Paperino dalla chiromante, la scena dei vetri ditrutti, l'idea di montagne trasparenti in sè, il solito popolo bizzarro e solitario con la sua leggenda, il mezzo di trasporto, frasi bellissime di paperino...
Non molto lunga, un piccolo capolavoro, disengi stupendio sullo stile dell' "avventura sottomarina" di un grande Cavazzano...
                                            scelta per il compleanno di Rodolfo Cimino, tanti auguri!!!
                                                                                       by Everett

36
Commenti sulle storie / Topolino e la macchina dell'oblio
« il: Sabato 29 Set 2007, 23:03:27 »
Forse non è tra le storie più ricordate dell'ormai già mitico Casty (autore che, al pari di praticamente tutto il Papersera, stimo infinitamente), e infatti non c'è nessun thread a lei dedicato...
Eppure merita: dovrebbe essere la terza storia che Casty scrive per Topolino, eppure crea un personaggio come il prof. Van Nimbel che ricorda a tratti IMHO il Tapioco VI della storica storia di Scarpa, e rilancia come solo Faraci aveva saputo fare il mitico macchia Nera in modo credibile...
Basettoni e Manetta ben caratterizzati, un Pippo buona spalla, una trama abbastanz avvincente...
Il disegno di un esperto in fatto di Topolino come Massimo De Vita rende questa avventura una perla...cosa ne pensate?

37
Inducks

Molto più di una semplice storie fantascientifica.
Una tavola esteticamente fenomenale (anche per via dei colori) apre un'avventura che non figura tra le più note della produzione di Don Rosa, ma che mi ha colpito per come la figura di Paperone venga indagata splendidamente nel bel mezzo di una storia che sembrava concentrarsi sulla pura azione, sul divertimento e su una bella trama.
Tutti elementi che sono presenti, eh, ma l'elemento che più mi ha colpito è vedere come il Don abbia così a cuore il personaggio di Paperone da contestualizzarlo con la sua nostalgia del passato e il suo carattere prettamente umano anche in un'avventura così, facendogli trovare uno spirito simile in un luogo improbabile come... lo spazio!
Oltre a ciò, memorabili le gag con la gallina, i soliti riferimenti barksiani che stavolta non sono invasivi ma danno più che altro colore e la rappresentazione degli alieni. Ma in generale trovo che il disegno di Don in questa storia appartenga alla sua fase migliore, in cui graficamente mi piacciono molto tanto i suoi paperi quanto i comprimari (in questo caso, gli alieni sono esteticamente accattivanti).

Una storia ingiustamente poco celebrata.

38
Commenti sulle storie / Paperspot (la serie)
« il: Lunedì 25 Apr 2011, 16:44:52 »
In occasione dell'uscita del volumetto che ristampa l'integrale delle Fantaleggende, mi è tornata alla mente una graziosa serie sempre scritta da Caterina Mognato, comparsa su "Topolino" a cavallo tra il 1999 e il 2002 e composta da 5 storie, tutte disegnate da Roberta Migheli: si tratta di Paperspot.
Le storie della serie sono: Paperina Copywriter, Guerra di Spot, Chi si Accontenta..., Il Sosia e Il Debutto di Lucky.
Si tratta di una serie al femminile (sia per il fatto che sceneggiatrice e disegnatrice sono entrambe donne, sia perchè oltre a Paperina i protagonisti sono quasi tutti di sesso femminile) ambientata alla Paperspot, una piccola agenzia pubblicitaria paperopolese in cui Paperina viene assunta come redattrice di testi pubblicitari (copywriter, appunto). La prima storia è veramente bella, si prende lo spazio che le serve per raccontare l'esordio di Paperina in agenzia, per presentare i co-protagonisti (Lucky e le due ragazze) e l'antagonista, l'infida Alexis che lavora in una compagnia concorrente e tenta di surclassare Paperina rubandole le idee. E anche la trama di questa prima sfida lavorativa per Paperina si rivela ottima. La seconda storia segue il canovaccio della prima, cambia solo il tema dello spot da realizzare e ci sono un paio di dinamiche differenti ma il risultato è sempre molto buono.
La terza e la quarta storia, più brevi, diventano per l'esigenza di spazio più dei divertissement che altro, due piccoli imprevisti lavorativi che si risolvono in modo quasi macchiettistico.
Dalla quarta alla quinta storia passano due anni, la serie torna a prendersi un numero deecoroso di pagine e l'atmosfera ne risente in meglio offrendo un'altra simpatica avventura con Paperina più stressata che mai per via del lavoro.
La serie non avrà nessun seguito, senza una chiusura di nessun tipo quindi, e senza che la figura di Alexis venisse ripresa nelle ultime avventure lasciandola quindi in sospeso purtroppo. Evidentemente la serie non ha risposto alle aspettative della redazione e/o dei lettori e quindi è morta così. Le storie non sono mai neanche state ristampate (a parte la prima su un Big dell'anno scorso), e le avrei viste bene su una delle incarnazioni di Minni dove magari avrebbe potuto trovare seguito con storie inedite.
Così non è stato, peccato perchè la serie aveva un grandissimo potenziale secondo me. Intanto la qualità delle trame era abbastanza alta (le due storielle centrali hanno abbassato la media, ma per colpa del poco spazio offerto dalla redazione), poi l'ambientazione era assolutamente inedita, e molto interessante di suo. In più, Paperina protagonista non è una cosa facile da vedere, specie se usata così bene! Paperina qui è usata magnificamente, le viene conferito un atteggiamento giovanile e "rampante" che le dona magnificamente. A questo ha contribuito anche il disegno della Migheli, che in questa serie è tipo la disegnatrice perfetta :D Le espressioni e il viso della protagonista sono sempre azzeccati e ottimi, inoltre mai vediamo Paperina vestita del suo look abituale, ma eccola con una tutina, con una bel vestito colorato, con gonna e giacchettina... un look moderno e giusto per il luogo in cui lavora che la rende attuale ed esteticamente magnifica. La Migheli poi ci mette del suo per rendere le colleghe ottime dal punto di vista grafico, il capo Lucky una sorta di Gran Mogol e ci sta come aspetto e Alexis quasi più fig... ehm, affascinante della miglior Lyla! :o

Insomma, la caratterizzazione di scrittura e grafica di Paperina è ottima, l'ambientazione e le trame innovative e moderne, le storie molto buone. Una serie che consiglio di recuperare, anche se capisco che la cosa non è affatto semplice nei fatti.

39
Commenti sulle storie / Zio Paperone e un fiume di soldi
« il: Mercoledì 13 Apr 2011, 23:28:32 »
Inducks

Come si evince dall'aspetto grafico, questa è una delle primissime storie create da Don Rosa, siamo infatti sul finire degli anni '80 e quindi agli albori della carriera dell'autore.
L'avventura riprende la figura dell'inventore che Carl Barks usò in Zio Paperone e l'isola del cavolo come punto di partenza: il raggio scivolante e il raggio antinerzia inventati dal personaggio offrono infatti nuove prospettive alla Banda Bassotti per tentare di attaccare il Deposito di Paperone giocando con la fisica. Un leit-motiv che il Don userà altre volte in futuro, appunto quello di condurre una storia basandosi su considerazioni scientifiche e fisiche, trova qui origine e forse pieno compimento, dove vediamo gli effetti concreti che possono avere sugli oggetti la mancanza di inerzia e di attrito.
La storia quindi si dipinge di toni surreali allorchè il denaro di Paperone e i Paperi stessi subiscono questi effetti, e a maggior ragione anche i tentativi di rivalsa dei protagonisti si rivelano divertenti e calzanti. L'idea del denaro liquido è geniale e suggestiva, e IMHO richiama alla mente anche la famosa vignetta della diga rotta dalla barksiana Zio Paperone e la disfida dei dollari.
Non una delle migliori prove dell'autore, ma la dimostrazione che Don Rosa ci sa fare con questo tipo di storie "scientificamente plausibili" in modo da comporre avventure interessanti e divertenti.

40
Commenti sulle storie / Gli Anni Muggenti di Clarabella
« il: Martedì 19 Ott 2010, 17:08:20 »
Qui l'elenco delle storie di questa serie.
Ho letto da poco alcune storie della serie Gli Anni Muggenti di Clarabella, per la precisione ho letto questo volumetto che per la prima volta mi ha messo in contatto con queste storie, di cui avevo sentito parlare più volte ma che non avevo mai incontrato.
Bene, ne sono mediamente soddisfatto. Le storie difatti sono carine, e almeno due sono i punti di forza della serie.
Il primo è senza dubbio l'atmosfera. Siamo in una versione alternativa della Topolinia anni '30, tratteggiata come una tipica città americana alla Chicago di quegli anni , cioè dell'era del proibizionismo e del proliferare dei gangster alla Al Capone. Qui Clarabella è una giornalista di cronaca nera che indaga sui loschi traffici dei gangster e sventa crimini con la forza della notizia su carta stampata. Insomma, oltre a porci in quel particolare periodo e ambiente la serie elogia quel tipo di giornalismo investigativo e sul campo che oggi è un po' scomparso.
L'altra nota di merito è l'aver dato risalto a personaggi secondari del cast topolinese, storicamente più difficili da usare dei comprimari paperopolesi. Qui nella fattispecie gli unici due personaggi noti sono Clarabella e Orazio, il resto del cast è composto da new entry.
Ovviamente i caratteri dei due personaggi sono arricchiti, così che soprattutto Clarabella abbia un po' di personalità di quella che dimostra nelle storie normali.
Accanto a ciò, purtroppo, abbiamo delle trame che per quanto girino sul cardine del gangsterismo e del noir non brillano per originalità o pathos, spesso ripetendo in più avventure gli stessi cliché e non facendosi ricordare più di tanto.
Spesso ad abbassare il livello di alcune storie della serie sono anche i disegni, a volte affidati ad artisti spagnoli che hanno un tratto non proprio gradevole e abbastanza anonimo. Si salvano da questo punto di vista però 3 avventure graziate dalla mano di Giorgio Cavazzano, che disegna divinamente Il Mistero del Tip Tap (splendide le prime tavole, con la pioggia...), molto bene La gang dell'acqua scassata e bene L'Evasione Acrobatica.
Fa un ottimo lavoro anche Corrado Mastantuono con Destinazione Hollywood e ancora di più con La Cugina Patunia.

Una serie simpatica, con una bellissima idea di fondo come quella di questa ambientazione noir, e una Clarabella che è difficile vedere altrove così in forma, minata da alcune trame poco intriganti e da disegni a volte indigesti.

41
Commenti sulle storie / Minni e le Magnifiche Cinque
« il: Martedì 19 Ott 2010, 14:36:39 »
Misteri a Catena e Un Anno Dopo
Storie di Concina/Amendola

La prima è una storia in 4 parti, concepita per essere pubblicata su due numeri consecutivi di "Minni & Company". La seconda è in due parti, pubblicata su un unico numero di "Minni & Company" uscito poco più di un anno dopo la prima.
Lette ieri per la prima volta, la prima, Misteri a Catena, mi è piaciuta molto.
Minni viene chiamata da una sua cara amica per farle un favore: vivere nella sua villa per fare compagnia alle giovani ragazze che vivono lì, a mò di pensione per studentesse. Minni accetta, ma presto si accorge che qulle ragazze, che all'apparenza sono studiose, frequentano l'università, hanno attività nobilissime ecc non sono poi così perfette e "modello" come credeva l'amica di Minni. Sembra che tutte loro, compresa la cameriera che sembra coprirle, abbiano dei segreti...
La suspence è alta, Concina fa un ottimo lavoro scrivendo una storia che sa di mistery su un mensile che non è proprio avvezzo al genere. Il mistero alla fine sarà molto meno misterioso di quello che le premesse facevano intendere, ma mi posso dire soddisfatto. Un po' meno per i disegni di un Amendola buono a tratti ma non convincente.
Un Anno Dopo invece la trovo inferiore. Complice la durata, breve rispetto alla prima storia (due parti invece che quattro), ma anche e soprattutto per colpa di una trama alla base che insiste sulla componete del mistero, stavolta chiamando in causa addirittura un fantasma, che penso non abbia più senso di esistere dopo l'avventura di esordio. La storia quindi regge poco, ed esalta anche meno. Il bello consiste solo nel ritrovare le "personaggie" ( :P ) della prima storia, che risultano ancora ben caratterizzate e anche evolute.
I disegni di Amendola continuano a non convincermi molto, salvo alcune inquadrature.

In sostanza... la prima è una lettura consigliata, la seconda anche no.

42
Commenti sulle storie / Paperinik e il tesoro di Dolly Paprika
« il: Venerdì 12 Feb 2010, 22:25:21 »
Sono finalmente e inaspettatente venuto in possesso di questa storia scritta e disegnata da Gervasio, che leggendo sui forum o sul sito di Salimbeti viene osannata come una delle migliori storie di Paperinik degli ultimi anni.
E direi che mi trovo decisamente d'accordo. Il Paperinik che agisce in questa avventura di 30 tavole è lontano del supereroe dedito solo ed esclusivamente a girare di notte per sventare rapine, è invece con lo spirito molto più vicino al Paperinik originario, preoccupato di salvaguardare i suoi segreti e di vendicarsi delle ingiustizie che il suo alter-ego Paperino subisce da Paperone, da Paperina e da Gastone.
Gervasio, a sottolineare questo collegamento allo spirito originario, riporta alla ribalta il personaggio di Fantomius, mostrandole addirittura agire insieme alla compagna Dolly Paprika nella Paperopoli di inzio '900 e collegando un episodio delle loro scorribande alle vicende che si svolgono nel presente.
La storia è quindi colma di citazioni alle origini del vendicatore mascherato, ma non solo: come fa notare Salimbeti nel suo sito (nonchè molti lettori che a suo tempo lessero e commentarono la storia) non mancano anche riferimenti barksiani, in primis la cattedrale di Notre Paper, per poi proseguire con alcuni quadri che si intravedono a Villa Rosa e che ritraggono il fantasma di Notre Paper e il Duca Pazzo della storia di Barks, suggerendo e creando una sorta di continuity tra i vari misteriosi personaggi del passato di Paperopoli.
Una continuity anche all'interno dello stesso Gervasio, che su un quadro che raffigura Dolly Paprika pone la firma "Quackett", a ricordare che in una sua precedente storia (Paperinik e l'Ombra di Fantomius) aveva suggerito che il nome del propietario di Villa Rosa (e probabile vera identità di Paperinik) fosse proprio costui.
Una storia molto bella, notturna e genuina, con un Gervasio che anche ai disegni sforna una delle sue prove mgliori, a metà tra Cavazzano e Mastantuono.

43
Commenti sulle storie / Paperinik e il mistero di Tuba Mascherata
« il: Domenica 3 Mag 2009, 18:13:46 »
http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1632-A
Mi sono stupito di non aver trovato nell'elenco di storie con un topic questa qui. Ho letto da poco "Paperinik e il mistero di Tuba Mascherata", e mi ha molto colpito (favorevolmente) per due aspetti:
uno grafico: è facile osservare come Massimo De Vita abbia giocato con le vignette, nella quarta tavola quando i balloon escono dalla vignetta che è stata ridimensionata e nella sesta, in basso, quando le due vignette anche se spezzate ripercorrono una scena unica (cosa che si ripete anche verso la fine della storia);
uno narrativo: oltre all'idea in sè alla base della storia, che è molto divertente, la trama è infarcita di ottime battute che hanno quasi un gusto dell'assurdo: quando il Bassotto cita la favola di Biancaneve e ne fa un riassunto un po' "incasinato", o quando Paperone chiude le dita di Paperino nella scatola d cioccolatini che gli offre, o il modo stesso in cui Tuba Mascherata riesce a sconfiggere i Bassotti. Marconi riesce poi a inserire pure una frecciatina alla "corruzione giornalistica", con alcuni giornalisti costretti dal proprietario del giornale (Paperone) a scrivere quello che lui vuole che si scriva.

Un'avventura molto ricca di spunti e di risate, insomma, e che fa ben agire Paperinika calata nei penni di paladina femminile come era agli esordi (e che Marconi fa intravedere attraverso qualche frase che le fa dire).

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Commenti sulle storie / Zio Paperone e la fiamma fredda
« il: Martedì 16 Ott 2007, 19:14:57 »
[1970] Zio Paperone e la fiamma fredda (Cimino/Cavazzano)

La presenza del vecchio eremita nei pressi di paperopoli, che crede ai draghi e ne racconta le gesta ai nipotini è sempre una scena che scalda il cuore... il cartello "attenti alla gallina" resterà per sempre una cosa stupenda, il travestimento di paperone è una cosa che solo Cimino poteva inseire e solo Cavazzano poteva illustrare in modo così convincente (Cvazzano anche qui al top della sua espressività grafica); l'idea della fiamma fredda segue il leit motiv di molte storie "in viaggio" dello Zione ma non stanca e l'afferamzione della purezza di cuore di paperino è un assioma che è sempre bello ricordare... così come la frase finale dell'eremita...
                                                 scelta per il compleanno di Rodolfo Cimino: tanti auguri!!!
                                                                             by Everett

45
Commenti sulle storie / Paperino  stregone di Paperopoli
« il: Martedì 16 Ott 2007, 19:02:04 »
[1967] Paperino stregone di Paperopoli(Cimino/Chiercini)

Storia non molto nota ma molto bella, perchè vede Donald come protagonista assoluto e lo Zione solo come un persoanggio secondario, al contrario dell storie più famose di Cimino...
In realtà la trama non è delle più nuove, per quanto riguarda il come Paperino ottiene i poteri magici, ma la didascalia iniziale e scene come il cronista colpito da una ruota e la casa di Paperino con all'entrata il faccione del papero (quasi la Caverna delle meraviglie di Aladdin della Disney) la rendono una storia simpatica!
                                            scelta per il compleanno di Rodolfo Cimino, tanti auguri!!!
                                                                                  by Everett

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