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Post - camminatadisney

Pagine: [1]  2  3  ...  8 
1
Topolino / Re:Topolino 3550
« il: Martedì 12 Dic 2023, 17:06:45 »
 
:grandpa:

Sull'ironia, sono gusti ovviamente, ma non è scritto da nessuna parte che tutte le storie disney debbano far ridere. Cito di nuovo i classici disney come esempio: la trasformazione terrificante di Lucignolo in Pinocchio, il ballo dei demoni su Monte Calvo, la morte di Mufasa nel Re Leone e via dicendo.
Però nel Re Leone c'è la morte di Mufasa e poco dopo Simba che rutta con Timon e Pumbaa.  :D L'umorismo in Disney me l'aspetto sempre, basta non arrivare ai livelli dell'ultimo Thor...



Esattamente.
 
Riferendosi ai lungometraggi, che hanno contribuito alla creazione dell' impero Disney, il buon Walter Elias soleva ripetere che "per ogni risata deve esserci una lacrima!".
Ergo, cosa significhi fare storytelling in Disney non è opinabile. È fattuale.

Altra cosa sono i cortometraggi. O i comics.


2
Topolino / Re:Topolino 3536
« il: Venerdì 1 Set 2023, 11:42:24 »

 :grandpa:



Circa 'Operazione Zeus'.

Personalmente, la trovo molto ben fatta.
Marco Gervasio propone sempre sceneggiature molto lineari ma mai stancamente ripetitive. Ed in questo caso non si smentisce.
Emmanuele Baccinelli esibisce un tratto classicheggiante e gommoso il giusto, che avvolge ed esalta il plot.
 
Là dove l' azione rallenta, ci si bea dei sapienti disegni. Quando l' intreccio richiede maggiore partecipazione, la resa grafica non è d' intralcio perché devotamente si ritrae.

Come in un appassionato, vorticoso tango.


Messo da parte il lirismo, faccio sommessamente notare che:
- Bertani sembra aver centrato l' obiettivo, dal momento che, a due giorni dall' uscita in edicola del terzo episodio, sul forum siamo già alla quinta pagina di interventi.
- Il target dell' 'Operazione Zeus' è un lettore vacanziero un po' distratto e da fidelizzare. Quindi non aspettiamoci una soluzione dell' enigma per filologi dal palato fine...
- Il rebus da risolvere non è certo un capolavoro di scrittura, ma non dovrebbe risultare nemmeno troppo criptico.
Diciamo che alle preselezioni di un qualunque concorso pubblico vengono proposti una cinquantina di "enigmi" ben più impegnativi da risolvere in 60 minuti. 
- L' avvitamento che vedo sulla decrittazione del nome e/o della località oggetti del concorsone estivo mi ricorda quando la Redazione di PKNA dette libera voce ai lettori riguardo Odin Eidolon. Il disagio filologico scatenò il panico!

Comunque, ripeto, mi sembra che l' iniziativa sia gradevolmente riuscita, grazie anche -e soprattutto!- al capace duo di Autori.

 

3

Citazione
Aggiungo la poco sensata decisione di partire da un determinato anno (1936) per poi concludere la collana (1975) e ripartire daccapo (1930) per arrivare alla data dalla quale si era partiti: perché non partire dalla prima striscia e proseguire regolarmente?
Ciononostante, non si può non avere questa prestigiosa collezione nella propria libreria.



La decisione trovo sia stata molto sensata in realtà.

Compito di una pubblicazione a uscite periodiche come fu quella del Corriere della Sera / Gazzetta dello Sport è riuscire a fidelizzare il cliente bersaglio fin dai primi numeri.

Le prime avventure di Gottfredson, lo dico sussurrando, hanno uno scarso appeal dal punto di vista grafico e sono molto ingenue come scrittura.
Le vicende pubblicate dal 1936 invece rappresentano l' acme dell' estetica gottfredsoniana, godendo peraltro della collaborazione di autori del calibro di Ted Osborne, Merrill de Maris, Bill Walsh alle sceneggiature.
Ed è dal 1936 che verranno creati personaggi e antagonisti come Enigm, Giuseppe Tubi, Macchia Nera.

Da un punto di vista di marketing editoriale perciò, l' aver scelto il 1936 come origine di una raccolta periodica -e per giunta una collezione omnia, che garantisce la pubblicazione di tutto il pubblicabile- è stata una decisione magari non scontata ma decisamente molto sensata.


4
Il primo voto va sicuramente alla Marea dei secoli, a mio parere forse la miglior storia di Casty in generale.
Il secondo voto, pur forse meritandolo maggiormente l'isola di Quandomai, lo assegno all'Isola Nefausta, i cui grandi disegni di Cavazzano esaltano una storia riuscitissima, con una megalomania del vecchio Gamba che richiama i bei vecchi tempi di Delta

D' accordo su tutto!

'L' Isola Nefausta', letta all' epoca della prima pubblicazione su TL, fu a lungo argomento di conversazione con altri appassionati Disney della mia città...

5
Il sito del Papersera / Re:Prenotazioni libri/quaderni/albetti Papersera
« il: Mercoledì 19 Lug 2023, 15:46:26 »
 
:grandpa:


Buon pomeriggio,
sarei interessato a due copie de 'Nel reame della più bella' e ad una copia della sceneggiatura de 'Topolino e la spada invisibile'.

Grazie.

6

Grazie mille!

Sembrerebbe proprio quella.
Matite di Tony Strobl e non Paul Murry...
E avevo completamente rimosso la presenza di Pippo!

Grazie ancora...

7

Da bambino, in vacanza dai nonni, mi capitò di leggere un vecchio Topolino sopravvissuto ai cugini più anziani (direi anni '60), che all' epoca trovai molto inquietante.

La storia, americana (Paul Murry?), si apriva con Topolino e Minni in un mercatino straniero, forse sudamericano. In seguito mi pare a qualche fotografia di troppo, lei veniva rapita da un suino che si scopriva in seguito indossare una maschera per celare la sua identità extraterrestre di rettile batraciforme.
Il plot proseguiva all' interno di un vulcano tra nebbie e vapori vari...

Qualcuno può aiutarmi a identificare la storia?...

Ricordo che da piccolo la trovai inquietante ma non potevo trattenermi dal rileggerla più volte...


8
Topolino / Re:Topolino 3520
« il: Domenica 14 Mag 2023, 21:11:24 »

 :grandpa:


NO! NO! E POI NO!
non è possibile!
E' successo di nuovo e per questo non rinnoverò l'abbonamento al Topolino alla scadenza ed esigo le immediate dimissioni di Licari Fabio, con annesse scuse pubbliche sull'ultimo numero su cui scriverà qualcosa, e siccome mi pare sia anche un giornalista della gazzetta dello sport, anche lì non dovrà più scrivere.



Disdette di abbonamento e richieste di dimissioni a valanga, allora!

Sul n.3517, Francesco Artibani e Alberto Savini fanno dire al tuttologo (!) che "i viaggi che prima richiedevano anni luce ora si eseguono in poche ore". Peccato che l' anno luce sia una misura spaziale e non temporale...

Sul n.3519, Alex Bertani e Pietro Zemelo mettono in bocca a Salud il termine "bullone" pur riferendosi il pippide ad un dado. Il bullone è invece dato dall' accoppiamento di una vite con un dado.

Sullo stesso numero, nella pagina che pubblicizza la scacchiera in omaggio con l' abbonamento al Topolino libretto, l' ignoto redattore usa il termine "pedine", quando nel gioco degli scacchi si deve parlare di "pezzi".

Quindi Fabio Licari è tristemente in ottima compagnia, ahimé.

Mozart, in una lettera al padre, confessava di voler comporre musica sia per le persone con le orecchie lunghe sia per quelle con le orecchie corte.
Ecco, il timore è che il Topolino attuale si stia rivolgendo ad un unico tipo di orecchie.


9
Testate Regolari / Re:Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat
« il: Venerdì 17 Mar 2023, 19:38:52 »
 :grandpa:



Circa 'Picsou, le dragon de Glasgow'.


Gli Autori Joris Chamblain e Fabrizio Petrossi imbastiscono una vicenda che si sviluppa tra la Glasgow del 1877 e la Donaldville (Paperopoli) di 60 anni dopo.
 
Entrambi gli scenari perciò risultano d' epoca a noi lettori del XXI secolo, risparmiandoci se non altro anacronismi tecnologici e dilatando l' azione in due periodi storici in cui il web ancora non la faceva da padrone.
Questo rallentamento della dinamica narrativa contribuisce a mio avviso a rafforzare l' intreccio e a connotare meglio i vari characters in gioco.

Il soggetto è curioso ed originale, e non stona con la cosmogonia paperopolese creata fino ad oggi.
Lo sviluppo della sceneggiatura strizza l' occhio ai filologi disneyani, che vi troveranno continui rimandi all' opera di Carl Barks e di Don Rosa. Ma non si tratta di mero citazionismo, essendo tali riferimenti organicamente implementati.

Il comparto grafico vede una buona colorazione su disegni che non incontrano il mio gusto personale.
Petrossi sembra giungere da Testaquadra, nel cuore delle Ande peruviane, ed avere in avversione tutto ciò che è rotondo, rinnegando i model sheets della Scuola Italiana, da Carpi e Scarpa in poi...
La mimica facciale ricorda certe intemperanze tipiche dei manga, le proporzioni dei personaggi variano come le oscillazioni di un pendolo impazzito.
L' effetto è un po' straniante, ma si capisce che dietro c' è una ricerca. Perciò il risultato è assolutamente da rispettare.

L' edizione italiana, seppur arricchita di contributi non presenti in quella francese, le è tuttavia qualitativamente inferiore.


10
Topolino / Re:Topolino 3493
« il: Lunedì 7 Nov 2022, 21:57:41 »
 :grandpa:


Circa 'Topolino e il prigioniero di Verdemare'.



Molto è già stato detto, con sensibilità e competenza, da altri utenti.
Pur non volendo risultare ridondante, come non ripetere quanto questa avventura sia felicemente riuscita?...

Artibani e Camboni si confermano Autori di grande talento, che hanno ben introiettato decenni di animazione Disney e non solo.

Il Mickey Mouse degli esordi, irripetibile oggi, era l' espressione della nuova generazione americana in opposizione alla "generazione di egoisti" contraria al New Deal, dal celebre discorso di Roosevelt del 1933.
Il Mickey Mouse di Bill Walsh incarnava le inquietudini della stagione del nucleare -ben rappresentate dall' incombente senso di morte presente anche in 'Topolino e la scarpa magica'-.
Il Mickey Mouse di Francesco Artibani e Silvio Camboni rappresenta un' ulteriore sintesi. Affonda le sue radici nella gottfredsoniana avventura del 1953 mantenendone lo spirito disturbante di fondo ma attualizzandolo ed adattandolo alla sensibilità odierna.

Il soggetto è un classicissimo topos: il regno, l' usurpatore, la magia, il viaggio dell' eroe, la battaglia, il ritorno allo status quo.
Il plot fila via come un treno (come quello preso da Topolino nel '53).
Le strizzate d' occhio all' avventura originaria sono garbate ma inserite come in un meccanismo svizzero: cito solo il riferimento alla mortifera crudeltà di Verdecupo che decide scientemente di rubare gli anni della giovinezza ad un padre e una figlia.

I disegni rappresentano l' eccellenza del fumetto odierno. 
I characters non rientrano nei canoni Disney. C' è davvero tanto Miyazaki e non solo, nei temi e nell' estetica.
Silvio Camboni, che in 'Mickey et l' océan perdu' aveva ripulito i suoi personaggi ottenendo un risultato da accademia, qui raggiunge un' ulteriore sintesi tornando a sporcarli, in un sincretismo illustrativo che tiene conto dell' illustrazione ottocentesca e di Miyazaki, della bande dessinée alla Métal Hurlant e della mimica di certi manga.
La costruzione della pagina, la capacità riempitiva della singola vignetta, la ricchezza di dettaglio della tavoletta grafica -effettivamente davvero troppo compressa nell' abituale formato del Topolino libretto!-, la colorazione... Tutto è azzeccato, tanto sviluppati sono il talento e la sensibilità di Silvio Camboni.

Come già di recente il Mickey Mouse di Tito Faraci e di Casty, anche questo Mickey Mouse fa giustizia di decenni di Topolini imbelli ed incolori. A riprova del fatto che grandi storie creano grandi personaggi, e non viceversa, come ben esemplificato dal Mickey Mouse di impronta scarpiana/castyana.
Francesco Artibani e Silvio Camboni infatti intessono ed illustrano un' avventura riuscitissima in ogni sua componente, ma in cui -mutuando le parole della Gestalt- "il tutto è più della somma delle singole parti".






11
Topolino / Re:Topolino 3483
« il: Mercoledì 24 Ago 2022, 23:54:30 »
 
:grandpa:

Circa "Minaccia dallo spazio".


Tra prologhi ed intrecci narrativi con altre storie, si va definendo questa apocalittica avventura.

Il soggetto è lineare e molto ben leggibile. Si è pensato perciò di complicare all' inverosimile il plot.
Protagonisti e comprimari sono numerosi, le transumanze dal Calisota, e da altre regioni del pianeta, verso la Dimensione Delta avvengono con una frequenza sconcertante.
E con tanto di connessione telefonica, per giunta!

Il tacito patto col lettore vacilla, a mio avviso.
E la sospensione dell' incredulità è davvero impegnativa.

La definizione dei characters sconfessa in parte quanto ricostruito nel recente passato -ad esempio, Amelia da sensuale fattucchiera torna la solita strega multipotente che esercita magie-...

Sul piano grafico, le cose non vanno meglio.
Come già fatto notare da qualcuno, i Paperi ricordano i model sheets della scarpiana 'Paperino e i gamberi in salmì'. Roba di quasi 70 anni fa, il periodo cioè del quale successivamente lo stesso Romano Scarpa avrebbe ammesso errori e ingenuità grafiche.
E infatti Casty tratteggia alcune tavole con le stesse incertezze dei suoi esordi ('Topolino e le macchine ribelli').

Eppure...
Eppure...

Alla fine tutto questo caravanserraglio risulta a mio avviso molto divertente.
Come già nella caotica 'Paperin Fracassa' dello stesso Romano Scarpa, questo affastellamento di personaggi e situazioni tutto sommato intriga.

Se cioè si abbandona il ruolo di lettore critico e ci si reinventa lettore ingenuo -secondo la terminologia di U. Eco in 'Apocalittici e integrati'-, tutto risulta molto godibile...
E poco importa se Pico de Paperis ha un becco che non gli appartiene, o se la magia stride con la fisica delle nanoparticelle...
Alla fine ci si diverte, si viene coinvolti nella vicenda, ci si commuove.

Francesco Vacca e Casty sembrano animati da una sincera ed appassionata dedizione al buon fumetto.
E riescono, a mio parere, a restituire al lettore la loro convinta partecipazione.



12
Il sito del Papersera / Re:Lucca Collezionando 2022
« il: Lunedì 4 Apr 2022, 15:28:41 »

Buongiorno,
vorrei prenotare due copie.
Grazie.

13
Topolino / Re:Topolino 3461
« il: Lunedì 28 Mar 2022, 19:58:00 »

Mi è piaciuta l'idea delle due guest stars...
Wow, complimenti per averli identificati! Io avevo preso la cantonata di pensare alla sindrome di Cushing.
Grazie, ma mi sembravano talmente ovvi, che a tutt'oggi mi sembra impossibile che me ne sia accorto solo io. Forse perché non masticate letteratura e cinema horror...

A dir la verità li avevamo già visti sia io che Paper_Butler... ;)

 SmOld

Ma infatti!

Sarà che io posto poco e lurko molto, ma, prima di scrivere qualcosa all' interno di un thread sarebbe buona norma leggere tutti gli interventi precedenti!

Capisco che a 15 anni magari, presi da intemperanze verbali e cognitive, si parta lancia in resta a divulgare ed imporre le proprie convinzioni. Però con l' incedere degli anni si dovrebbe essere più propensi alla lettura e alla comprensione delle ragioni altrui...
 ;)



14
Topolino / Re:Topolino 3458
« il: Lunedì 7 Mar 2022, 20:45:28 »
 
SmOld


In merito a 'Zio Paperone e la Maledizione delle Maledizioni'. 


E' stato scritto da chi mi precede che è una storia tutto sommato "promossa" e "che si fa leggere volentieri".
A mio avviso è un' avventura riuscitissima. E, come sottolineato dal colto e documentatissimo Manuel Crispo, è ad oggi la miglior performance di Marco Nucci.

Il soggetto è un soggettone, da maneggiare con cautela.
Il Necronomicon è quanto di più oscuro e spettrale si possa immaginare; riuscire a trasporlo con lievità (non leggerezza, occhio!) e toni da commedia sulle pagine della rivista Disney politically correct per eccellenza, è roba da professionisti della sceneggiatura.

Il plot è serratissimo, ogni vignetta ha un senso, tutto sembra improntato al 'less is more'.
Tanto che l' approccio di Nucci ai vari registri (dalla commedia all' horror) richiede una lettura attenta e circostanziata.
Niente è insistito, su nulla la sceneggiatura indugia.
Se il lettore è attento, coglie il senso dell' intreccio, e ne gode.
Nucci a mio modo di vedere riesce meglio quando è libero di cambiare registro e non si appiattisce su un unico piano di lettura. Personalmente 'Topolino e i Misteri di Mister Mc Guffin' l' ho trovata enormemente superiore a 'Gastone e la Solitudine del Quadrifoglio' o all' intero, uggioso, ciclo di Mister Vertigo.

Già il titolo di questa avventura evoca, e per ben due volte, una parola che si credeva bandita dal Topolino libretto.
La tavola iniziale ed alcune delle successive fanno la gioia dei filologi disneyani.
Le dida interloquiscono col lettore, non appesantendo ma anzi rendendo più agile la vicenda.

Ogni character è sì abbozzato, ma ben definito.
Lo scetticismo di Paperone è in linea col personaggio creato nel '47, anche alla luce dei numerosi scontri con Amelia, di cui pure nel recente restyling si sottolinea il ruolo di fattucchiera e non di strega.
Il doppio malvagio è un' intuizione spassosa e geniale.
Gli altri personaggi restituiscono, nei limiti delle poche vignette a disposizione, una loro tridimensionalità. 

Ai disegni, Giorgio Cavazzano è una garanzia.
Essere sulla breccia nonostante più di 50 anni di carriera ai massimi livelli è cosa rara (unica?).
Qualche piccola défaillance grafica forse si intravede, ma il suo storyboard è comunque sublime.
Sembra di veder scorrere un accumulo di frames cinematografici, tanto è fluida la successione delle immagini.
Eppure, fateci caso, non c' è né un inseguimento né gente che corre. Ma, a lettura ultimata, l' impressione è quella di aver assistito ad un cortometraggio.

Come commentare insomma questa 'Zio Paperone e la Maledizione delle Maledizioni'?
Si dice che a guardare l' albero si rischi di perdersi la foresta.
Ma questo è uno di quei casi in cui non affrontare la lettura "in a big picture", come direbbero gli inglesi.
Bisogna invece assaporare ogni vignetta.
Albero per albero.
Alla fine, la foresta apparirà tutta insieme. In tutto il suo splendore.

 


15
Topolino / Re:Topolino 3457
« il: Martedì 1 Mar 2022, 17:19:24 »
 
SmOld


Rapida incursione con un paio di giudizi magari troppo tranchants...

Giorgio Cavazzano, in 'Zio Paperone e l' aquila di Zeus', riesce a risollevare una sceneggiatura traballante con disegni étonnants, stupefacenti, dopo 50 anni di attività e a 70 anni suonati.

Casty, in 'Topolino e le Sgambascarpe Smart', tesse un gradevole intreccio che, a mio avviso, sarebbe stato ancora più godibile se i disegni finiti di Alessandro Perina, seppur ottimi, fossero stati rimpiazzati dallo storyboard, seppur raffazzonato, dello stesso Castellan.

Troppo sperticate le lodi a Cavazzano e a Casty?
Non so. Il problema è che da parte mia nei loro confronti scatta la c.d. 'secrezione psichica': al solo sentire il loro nome, con riflesso pavloviano  comincio a salivare...


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