Papersera.net

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"Inutile chiedere il parere del taccagno! Una festa sua si risolverebbe a gazzosa e pane secco!" (Rockerduck)

"Ehi, tu! zoticone! - Per ricacciarti in gola lo stolto giudizio, darò una festa che farà impallidire tutti gli spendaccioni di Paperopoli!" (Paperone)

L'apertura di questo topic che rimando da anni, perchè quando a una storia sei legato e ti piace tanto ma proprio tanto hai quasi il timore di portarla all'evidenza, l'apertura dicevo, oltrechè per me doverosa, la sento oltremodo necessaria anche per dare, come si suol dire, una volta buona a Cesare quel che è di Cesare e a Paperina quel che è di Paperina. Si, Paperina lei, la tanto bistrattata Daisy Duck protagonista e bersaglio di innumerevoli quanto spietati ancorchè a volte anche ingenerosi giudizi che la vedono oscillare dall'acida, alla civettuola, volubile, antipatica e prepotente papera isterica!
Questa storia, che in verità avrebbe anche potuto intitolarsi a lei, finalmente per una volta le rende giustizia, financo clamorosamente se si considera che come dice a un certo punto della storia lo Zione, addirittura "L'onore della stirpe è in ballo!"
Fin dal primo momento in cui compare in scena e poi non appena esprime la sua proposta sulla festa allo zio e infine durante la stessa festa, la nostra assume atteggiamenti che la accendono di un fascino e di una luce speciali, addirittura raramente visti prima, una papera che sconfina dal mondo antropomorfo fino ad irrompere quasi in quello reale assurgendo al ruolo di donna vera, moderna, al passo con quegli anni ruggenti, insomma trainante!
Di quella Paperina, di quella Daisy, sono stato sempre innamorato indipendentemente dalla non più reiterata tracciabilità di quei connotati espressi in questa storia.
Non voglio dire molto altro, altre volte in cui ho aperto topic sono stato un bieco spoileratore, stavolta non me la sento e voglio lasciare a quei pochi che non l'abbiano letta la soddisfazione di poterla gustare sino in fondo. Mi limito a segnalare, oltre alla frase provocatrice di Rockerduck postata sopra, due momenti ravvicinati in cui la comicità raggiunge vertici sublimi: il primo quando Paperina rivela allo zio la natura della pesca che intende organizzare per la festa e il secondo subito dopo quando gli comunica la previsione sui costi del'evento. Vi esorto a (ri)guardare la faccia dello zio in questa occasione! Straordinaria!
Cari ragazzi, under 19 o chiunque non la ricordi o non l'abbia letta, vi prego fatelo, il divertimento è garantito e, a parte il  gusto di passare dieci minuti in lieta compagnia papera, (ri)scoprirete o forse è proprio il caso di dire soltanto scoprirete che un personaggio che in passato avete sempre immaginato soltanto spigoloso come solo Paperina a volte sa essere, questo stesso personaggio all'occorrenza può anche diventare un raffinato protagonista.

non me la ricordavo.....fra l'altro è del decennio "magico" 1970/79 .....Andrò a rileggermela

Ricordo bene questa storia, in particolare la vignetta in cui paperina sembra umiliarsi davanti alle riccone che improvvisamente cambieranno parere. I disegni di Scarpa del periodo sono insuperabili perché oltre alla bellezza ed armonia di forme rendono la plasticità, il dinamismo e lo scatto dei movimenti. Ed dinamicamente esprimono i moti emotivi.

Mi associo quindi a Gilberto nelle lodi alla storia, che in effetti rende giustizia alla bontà ed estrema positività di fondo di paperina (in proposito ho appena letto la bellissima Paperino e il valente Valentino).

Come detto a Gilberto, apro in contemporanea la storia, sempre stupenda, simile ma non uguale 'Zio Paperone e il grande party', che a cura degli stessi autori la precede di dieci anni quasi esatti, e tornerò a breve per un parallelo tra le due per esaltarne similitudini e differenze.

Le due storie condividono innanzitutto l'argomento centrale comune, definito dai titoli estremamente simili, quasi sinonimi, ovvero una festa sontuosa, e sono apparse a dieci anni quasi esatti di distanza (1965 e 1975). Entrambe sono state scritte da Dalmasso, disegnate da Scarpa e hanno come motore principale la rivalità tra i due protagonisti Paperone e Rockerduck : per motivi diversi nell'una e nell'altra, uno o entrambi come vedremo sono spronati a organizzare una festa che sia quanto più ricercata, fastosa ed amena possibile. Il 'grande party' sconta a confronto della 'festa favolosa' un difetto di nascita per via dei disegni che, per quanto davvero belli e già instradati sulla via della prossima perfezione, non possono reggere nel 1965 il confronto con lo stile definitivo e magnifico della storia successiva.


Però 'il grande party' appartiene ad un periodo immediatamente precedente all'apoteosi papera appena successiva, già sostanzialmente definitiva nel 1968, ed è in questo senso un grande contributo. Per la compiutezza e ricchezza dei caratteri, la loro rifinitura dalle asperità sgradevoli, l'espressività del disegno – già molto bello - teso al miglioramento ed affinamento stilistico, il vocabolario ed il linguaggio ricco ed appropriato in lessico e grammatica, ma ormai ripulito da ogni residuo arcaismo, e pertanto definitivamente moderno. In altre parole per l'anno di pubblicazione la storia è estremamente moderna ed anticipa degnamente gli anni paperi più belli. La trama da parte sua è molto ricca, avvincente e gustosissimi i colpi di scena, e in tal senso compensa ampiamente secondo me la maggior bellezza grafica della 'festa favolosa'.


Con tutto ciò le due storie convergono su numerose caratteristiche comuni, dipartendosi in piacevoli peculiarità di cui parlerò prossimamente.

Questa doppia festa, favolosa e grande come il party, è anche un modo per ricordare uno dei più importanti autori disneyani degli anni '60-70:
Gian Giacomo Dalmasso che nell'ambiente fumettistico era conosciuto come il 'generale' in quanto aveva fatto una notevole carriera militare nell'Africa coloniale italiana, mantenendo anche nella sua 'seconda vita' come autore un certo 'piglio', un certo 'autoritarismo'. Il suo ritiro dalle scene Disney nel '76 (e la sua morte avvenuta pochi anni dopo) ha sicuramente contribuito a quel veloce declino autoriale che si ebbe alla fine del decennio, complici anche le parallele defezioni dei fratelli Barosso e di Rodolfo Cimino (quest'ultimo per entrare in politica che poi abbandonerà per tornare al fumetto). Quattro colonne portanti  che contemporaneamente abbandonano il Topo non potevano non far scricchiolare una qualitativamente perfetta macchina produttiva e se i notevoli cali di vendite del periodo furono dovuti anche ai cartoni delle tv private, ai videogiochi e alle videocassette, non si può non sottolineare questa quadrupla perdita autoriale.

Ha ragione Gilberto a sottolineare la determinante presenza di Paperina, qui davvero gioiosa, ottimista e propositiva nell'aiutare lo zio a far bella figura ma anche (secondo me) nel cogliere l'occasione per inserirsi ancor di più (e meglio) nel jet-set paperopolese, nella Duckburg che conta. Questo non le toglie il merito di aver letteralmente trasformato l'immagine dello zio (sebbene a costo di svenimenti e bracciali auriferi risollevanti): da invitato scroccone che mugugna sugli sprechi che vede intorno a se prendendo però non una ma due coppe di champagne insieme, auto isolandosi dagli altri che a loro volta lo denigrano, a perfetto 'padrone di casa', molto elegante nel suo completo da capitano di mare accanto alla nipote 'rampante', vestita con scarpette col tacco nere (come Amelia: il nero è comunque elegante) ma con un fiocco che resta rosso come il vestito merlettato.

Ha ragione Gilberto a sottolineare la determinante presenza di Paperina, qui davvero gioiosa, ottimista e propositiva nell'aiutare lo zio a far bella figura ma anche (secondo me) nel cogliere l'occasione per inserirsi ancor di più (e meglio) nel jet-set paperopolese, nella Duckburg che conta. Questo non le toglie il merito di aver letteralmente trasformato l'immagine dello zio (sebbene a costo di svenimenti e bracciali auriferi risollevanti): da invitato scroccone che mugugna sugli sprechi che vede intorno a se prendendo però non una ma due coppe di champagne insieme, auto isolandosi dagli altri che a loro volta lo denigrano, a perfetto 'padrone di casa', molto elegante nel suo completo da capitano di mare accanto alla nipote 'rampante', vestita con scarpette col tacco nere (come Amelia: il nero è comunque elegante) ma con un fiocco che resta rosso come il vestito merlettato.

Concordo in toto sulla volitività di Paperina orientata in parte anche dal desiderio sempre presente nella stessa di trovare uno spazio in quello che Cornelius chiama il jet-set Paperopolese.
Colgo l'occasione, sempre allineandomi con Cornelius per magnificare la bellezza del vestito di Paperone che con quel suo elegantissimo completo da Capitano innalza un gran pavese raramente visto in precedenza. Altrettanto belli i vestiti degli invitati e anche il look di Paperina.

I disegni di Scarpa del periodo sono insuperabili perché oltre alla bellezza ed armonia di forme rendono la plasticità, il dinamismo e lo scatto dei movimenti. Ed dinamicamente esprimono i moti emotivi.

Riallacciandomi alla bellezza dei vestiti non si può non tornare su quei disegni Scarpiani così evoluti. Bravo Paperotto ad anticiparmi parlando di plasticità in quanto era un riferimento che avrei voluto postare quanto prima anch'io. Questi disegni non sono più neanche disegni sono puro movimento, le storie diventano quasi dei cortometraggi e aggiungo, divagando dal tema e volendo essere imparziale, che ciascun grande artista ha vissuto fasi creative così eccelse ognuno con le sue peculiarità per cui onore a Scarpa e altrettanto a chi ha saputo regalare emozioni come queste.

Certamente nella festa favolosa si respira un atmosfera da jet set puramente mondano paradossalmente meno presente nel grande party perche, pur nell' estremo sfarzo (piscina d'oro con trampolino di platino, luci anche sotto le tegole, pareti tappezzate con dollari) esso ha in fondo una funzione politico-diplomatica di incontro tra il sindaco e l'emiro. Almeno nelle intenzioni iniziali ... 

- Le prime otto tavole del grande party sono dedicate alla gara tra Paperone e Rockerduck per organizzare la festa in onore di un importante emiro in visita in città. - Risultato : grazie alla profusione di doviziosi mezzi sarà Rockerduck ad organizzare il ricevimento per l' emiro.
- Le prime otto tavole della festa favolosa vedono Paperone ad una festa di un collega miliardario, dove Rockerduck lo provoca dicendolo troppo taccagno per organizzare un ricevimento altrettanto bello (cosa che si era dimostrata vera nelle otto prime pagine del grande party, quando aveva organizzato con comica povertà  l'accoglienza all' emiro). - Risultato : Paperone si impegna a organizzare una festa per miliardari senza precedenti.

-Successive dieci pagine del grande party : Paperone non è ammesso alla festa ma riesce a penetrare nel palazzo dove si svolge , si trova nella circostanza di fare un favore a Rockerduck suo malgrado e partecipa alla festa sotto mentite spoglie.
-Successive tredici pagine della festa favolosa : la festa si svolge piacevolmente e Paperone scommette con Rockerduck che un' apparentemente strana iniziativa di Paperina avrà successo.
-Epilogo del grande party :
-Epilogo della festa favolosa:

Sono stato volutamente vago per non rovinare il gusto a chi volesse leggere le storie. In estrema sintesi si svolge la prima festa a cura di Rockerduck e la seconda a cura di zio Paperone che però lo surclassa in entrambe.

''La festa è al culmine'' in apertura della storia del ricevimento del miliardario Bill O'Bill .... e così sia , in mezzo ad altre storie di allora che alludevano decisamente alle lotte di classe, concediamo pure questa bella storia agli sfizi dell' alta società.  :

Riporto qualche passaggio.
Rockerduck : che scena!
Paperone : che scemo !

Bill : Allarme allarme, Rockerduck in mare !
Paperone : nessun timore, i palloni gonfiati non affondano !

Rockerduck : Paperone, trascinandomi a scommettere, mi ha intrappolato come un neonato !

Rimando al grande party per un paragone tra momenti simili nelle due storie, e sottolineo come esse si completano a vicenda avendo la festa favolosa l' esplicitazone dei momenti di intrattenimento che manca nrll' altra. Mentre il grande party ha la passione avventurosa nella vicenda del furto, assente nell' altra.

Veramente raffinata e sottile la sottolineatura di Gilberto sul ruolo chiave di Paperina, a volte a torto criticata. La sua idea infatti oltre che intelligente e particolare,  è del tutto femminile quindi personale, e con grande arte viene efficacemente presentata , dall' idea alla realizzazione, come molto importante per salvare la faccia in società a zio Paperone.

perfetto 'padrone di casa', molto elegante nel suo completo da capitano di mare accanto alla nipote 'rampante', vestita con scarpette col tacco nere (come Amelia: il nero è comunque elegante) ma con un fiocco che resta rosso come il vestito merlettato.

Ha colto bene Cornelius un altro importante motivo di interesse, lo stile e la classe che vengono cercati ed evidenziati, la divisa indossata da zio Paperone nei disegni perfetti ed elegantissimi di Scarpa lo consegna bellissimo e immutabile all' immaginario collettivo.

Citazione da: Cornelius Coot - Lunedì 28 Mag 2018, 20:54:24

perfetto 'padrone di casa', molto elegante nel suo completo da capitano di mare accanto alla nipote 'rampante', vestita con scarpette col tacco nere (come Amelia: il nero è comunque elegante) ma con un fiocco che resta rosso come il vestito merlettato.

Ha colto bene Cornelius un altro importante motivo di interesse, lo stile e la classe che vengono cercati ed evidenziati, la divisa indossata da zio Paperone nei disegni perfetti ed elegantissimi di Scarpa lo consegna bellissimo e immutabile all' immaginario collettivo.

Assolutamente vero, un Paperone straordinariamente in tiro quello! All'avvio per lui complicato della storia, in cui soffre e stenta ad adeguarsi alla difficile realtà della tremenda sfida che ha lanciato, segue l'intera parte della festa in cui domina la scena (insieme alla straordinaria Paperina come già detto) da autentico consumato viveur con la classe e l'eleganza che da sempre lo contraddistinguono quando si trova in simili stati di grazia.

domina la scena (insieme alla straordinaria Paperina come già detto) da autentico consumato viveur con la classe e l'eleganza che da sempre lo contraddistinguono quando si trova in simili stati di grazia.

Si conferma pertanto la ricchezza davvero infinita di espressivita' dei paperi in questo periodo : Paperino e i nipoti possono essere sia evidenziati come la parte socialmente debole che fa una lotta classista al ricco zio , che gli ereditieri che assecondano iniziative snob del parente magnate, in  alcune circostanze particolari come questa. Non si avverte alcuna disomogeneita' in quanto le storie sono costruite alla perfezione sulla circostanza sfruttando ad arte l estesa gamma caratteriale di ogni personaggio.
Tra questi due estremi, tutta la gamma cromatica papera in centinaia di storie tutte meravigliose.

Piacque molto a mia sorella, molto più grande di me: è  insolito che mi inviti a leggere una storia di Topolino. Per come  la rocordo la trovo nella media, con Rockerduck umiliato ingenerosamente come al solito.

Tu dici il vero, infatti tempo due o tre anni e Rockerduck sapra' vendicarsi in alcune storie formidabili che lo vedranno decisamente cattivello.