Trovo questa storia di un fascino molto particolare. La storia scorre bene, appassiona, ma inquieta, mette a disagio. E il fatto che ai disegni ci sia il top del classicismo, ovvero Scarpa, non aiuta a lenire il disagio che la sceneggiatura di Siegel incute nel lettore. Difatto, in questa storia Scarpa, con la grande perizia che gli era propria, si adatta assolutamente al clima della storia, e i suoi disegni diventano parte. Così che la sceneggiatura ne acquista in magnificenza. Perchè sì, nonostante il clima onirico, come poche altre volte si è visto nei fumetti della disney, in questa storia assolutamente non risulta esagerato, stucchevole, o improprio. La storia vi è costruita attorno, per cui esso non viene a inquinare la trama, ma la costituisce.
Finale che lascia l'inquietudine ancora nell'animo del lettore a lettura finita, anzichè fungere da catarsi, ma che è ciliegina sulla torta, della storia in cui forse meglio Siegel ha saputo usare la sua particolare dote, che invece a volte, usata, purtroppo si deve dirlo, a sprosito, diventa fastidiosa.
[smiley=voto3.gif] e 1/2