Certo che sentir parlare di storie "adulte" mi lascia un po' perplesso.
Forse bisogna mettersi d'accordo su cosa intendiamo per "storie adulte", perchè se è
questo che cerchiamo, allora forse abbiamo sbagliato direzione ed è ora che ci accorgiamo che esistono altri fumetti oltre a quelli Disney.
Qualcuno cita PK ma io la trovo una lettura al massimo adolescenziale. Il che non vuol dire che non la possa apprezzare anche un adulto (anche se sono quasi certo che tutti i lettori adulti che la seguono oggi, abbiano comunque scoperto la serie e se ne siano innamorati prima dei vent'anni... vent'anni fa!) ma un adulto può apprezzare anche storie per bambini senza che questo le classifichi automaticamente come "adulte" (io stesso guardo assieme ai miei figli diversi cartoni animati che non hanno nulla di adulto ma che trovo ugualmente divertenti).
Io sono cresciuto negli anni '70 con le storie di Martina, Cimino, Chendi, Pezzin e Siegel, col Paperone carognone, i nipotini pestiferi e Paperino perennemente incazzato. Erano storie più "cattive", per così dire, e ovviamente io le trovo molto più divertenti della produzione odierna (anche per quella sorta di nostalgia canaglia che ti fa credere che tutto ciò che appartiene alla tua generazione sia sempre meglio di tutto il resto), ma sono storie figlie dei loro tempi e so bene che oggi sarebbero improponibili. E comunque non trovavo "adulte" neanche quelle. Erano solo storie per ragazzi scritte bene.
Casty, per citare un autore odierno che apprezzo, non scrive storie "adulte", scrive storie "belle", che può leggere tranquillamente chiunque, adulto o bambino.
Proprio come al cinema. I film Disney e Pixar (ma anche Dreamworks e Illumination, per dire) non sono film "adulti", sono film "per tutti", nel miglior senso del termine.
E su quello bisognerebbe puntare, su belle storie per tutti. E non su storie adulte per noi 30-40enni
e che si impicchino i bambini e la stolta Panini che insegue i loro gusti. I bambini sono e dovrebbero essere il target principale di riferimento, se vogliano che il medium fumetto sopravviva.
Rimane da vedere se, oltre a Casty e pochi altri, ci siano autori in grado di scrivere storie per ragazzi decenti. E qui, come si suol dire, ogni testa è una sentenza: ciascuno di noi avrà i suoi autori preferiti che ritiene superiori agli altri (io stesso non concordo con alcuni nomi citati in precedenza come esempi virtuosi) e quindi mi esimo dal fare liste di merito. Così come dal dare ricette infallibili sulla soluzione della crisi attuale (quello è compito dell'editore. Il mio, come lettore, è molto più semplice: giudicare a posteriori
)