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Topics - Gilberto 66

Pagine: [1]
1
Commenti sulle storie / Zio Paperone e il giorno di tregua
« il: Sabato 7 Gen 2023, 17:45:53 »
Fuori tempo massimo sulle festività ho pensato di aprire il topic su questa storia carina di 21 pagine che esce nel primo numero del 1994 e viene ristampata solo due volte, la prima sul Natalissimo del 1998 - e che ha i testi di Nino Russo e i disegni dello Studio IF
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1988-D
E' una classica storia natalizia che inizia con i nipoti che in un freddo giorno della vigilia vanno a trovare Paperone impegnatissimo sugli affari nonostante la festa ormai incombente. L'invito a passare il giorno di Natale insieme viene accolto quasi sbadatamente dallo zione che come ogni anno prevede di arrivare in ritardo. Nei ritardi annuali ovviamente c'entra il suo acerrimo rivale di sempre ma stavolta in maniera del tutto inusuale. Finale che non ti aspetti con addirittura Babbo Natale guest star! (Non spoilero ovviamente - benchè la storia con pochissime ristampe non sia facilmente reperibile)
Nel complesso la storia, benchè non trascendentale, la si può considerare come una tappa interessante nella decennale formazione dei rapporti interpersonali fra lo zione e Rockereduck.

2
Commenti sulle storie / Luna, storie, anniversari e dintorni...
« il: Mercoledì 10 Lug 2019, 00:59:30 »
«That's one small step for [a] man, but [a] giant leap for mankind.» - «Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande passo per l'umanità.»

Sono le  02:56:15 del tempo coordinato universale o tempo civile (le 04:56 italiane) del 21/07/1969, sei ore e mezza dopo aver toccato il suolo alle 20:17:40 tempo civile (le 22:17 italiane) del 20/07/1969, Neil Armstrong scendendo dal modulo lunare (LEM o LM) e dopo aver pronunciato la storica frase, muoveva il suo primo passo nel "Mare della Tranquillità" diventando il primo uomo a camminare su un altro corpo celeste.

Si concludeva così la corsa allo spazio posta in atto dagli Stati Uniti e dall'Unione Sovietica sullo sfondo della cosiddetta guerra fredda, con l'obiettivo che il presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy aveva indicato nel 1961 davanti al Congresso: fare atterrare un uomo sulla Luna e farlo rientrare sano e salvo prima della fine del decennio.
Questo dunque era il palcoscenico in cui già dall'immediato dopoguerra attorno allo spazio in genere e al nostro satellite in seguito più insistentemente, si concentravano le attenzioni dei due principali attori internazionali del tempo. Nel contempo da sempre la Luna aveva rappresentato un potente argomento di narrazione nel mondo del fumetto e man mano che ci si avvicinava al momento cruciale anche le storie si adeguavano al periodo.
Ecco appunto, le storie, avendo da tempo coltivato l'idea di aprire un topic che partendo dallo spunto dell'anniversario dell'allunaggio si aprisse a ogni tipo di storia che abbia per spunto una traccia che rimandi agli eventi e alle atmosfere di quel periodo mi son subito reso conto che era impossibile impedire in un simile topic la massima forma di libertà a chi abbia voglia di dare anche un piccolo contributo. Sarà forse che ai pochi topic che apro amo talvolta dare quest'impronta arcobaleno con ampie possibilità di movimento, sarà che come ben sappiamo di Luna, viaggi lunari e affini ne hanno parlato davvero in tanti a cominciare ovviamente da Barks e ad arrivare financo ai Disney Studio ma fatto è che nello scegliere una storia d'apertura che, non dico avesse l'ardire di simboleggiare l'intero topic ma almeno lo rappresentasse più che altro nell'equilibrio fra bellezza e contemporaneità con gli eventi lunari, non ho avuto molta esitazione nello sceglierne una che, pur essendo uscita 9 mesi dopo il primo allunaggio e 4 dopo il secondo, rappresenta sicuramente per importanza e valore simbolico un vertice narrativo miliare nell'epopea dei paperi e dei racconti lunari. Sto parlando di "Zio Paperone e il rimbombo lunare" storia d'apertura dell'amata/odiata :)) Storia e Gloria della dinastia dei paperi che può piacere o meno ma sicuramente con questa storia ha decisamente un inizio col botto benchè dopo prenda delle pieghe per alcuni discutibili, per altri come me che l'ho sempre tanto apprezzata davvero divertenti. Ma, siccome non siam qui certo per parlare della Storia e Gloria in se, quanto dell'avventura dalla quale essa trae spunto, insomma, Signore e Signori in attesa di chiunque voglia inserire il ricordo di una qualsiasi storia in questo topic ho il piacere di rispolverare e rimettere in gioco con grande affetto, per chi la voglia ricordare, un divertentissimo e glorioso capitolo della famiglia papera:
Zio Paperone e il rimbombo lunare
https://inducks.org/story.php?c=I+TL++749-A

3
Commenti sulle storie / Zio Paperone e la festa favolosa.
« il: Venerdì 25 Mag 2018, 23:08:05 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1006-A

"Inutile chiedere il parere del taccagno! Una festa sua si risolverebbe a gazzosa e pane secco!" (Rockerduck)

"Ehi, tu! zoticone! - Per ricacciarti in gola lo stolto giudizio, darò una festa che farà impallidire tutti gli spendaccioni di Paperopoli!" (Paperone)

L'apertura di questo topic che rimando da anni, perchè quando a una storia sei legato e ti piace tanto ma proprio tanto hai quasi il timore di portarla all'evidenza, l'apertura dicevo, oltrechè per me doverosa, la sento oltremodo necessaria anche per dare, come si suol dire, una volta buona a Cesare quel che è di Cesare e a Paperina quel che è di Paperina. Si, Paperina lei, la tanto bistrattata Daisy Duck protagonista e bersaglio di innumerevoli quanto spietati ancorchè a volte anche ingenerosi giudizi che la vedono oscillare dall'acida, alla civettuola, volubile, antipatica e prepotente papera isterica!
Questa storia, che in verità avrebbe anche potuto intitolarsi a lei, finalmente per una volta le rende giustizia, financo clamorosamente se si considera che come dice a un certo punto della storia lo Zione, addirittura "L'onore della stirpe è in ballo!"
Fin dal primo momento in cui compare in scena e poi non appena esprime la sua proposta sulla festa allo zio e infine durante la stessa festa, la nostra assume atteggiamenti che la accendono di un fascino e di una luce speciali, addirittura raramente visti prima, una papera che sconfina dal mondo antropomorfo fino ad irrompere quasi in quello reale assurgendo al ruolo di donna vera, moderna, al passo con quegli anni ruggenti, insomma trainante!
Di quella Paperina, di quella Daisy, sono stato sempre innamorato indipendentemente dalla non più reiterata tracciabilità di quei connotati espressi in questa storia.
Non voglio dire molto altro, altre volte in cui ho aperto topic sono stato un bieco spoileratore, stavolta non me la sento e voglio lasciare a quei pochi che non l'abbiano letta la soddisfazione di poterla gustare sino in fondo. Mi limito a segnalare, oltre alla frase provocatrice di Rockerduck postata sopra, due momenti ravvicinati in cui la comicità raggiunge vertici sublimi: il primo quando Paperina rivela allo zio la natura della pesca che intende organizzare per la festa e il secondo subito dopo quando gli comunica la previsione sui costi del'evento. Vi esorto a (ri)guardare la faccia dello zio in questa occasione! Straordinaria! ;D ;D ;D
Cari ragazzi, under 19 o chiunque non la ricordi o non l'abbia letta, vi prego fatelo, il divertimento è garantito e, a parte il  gusto di passare dieci minuti in lieta compagnia papera, (ri)scoprirete o forse è proprio il caso di dire soltanto scoprirete che un personaggio che in passato avete sempre immaginato soltanto spigoloso come solo Paperina a volte sa essere, questo stesso personaggio all'occorrenza può anche diventare un raffinato protagonista.



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Sfide e richieste di aiuto / Numero 577 taroccato o no?
« il: Domenica 10 Nov 2013, 12:32:05 »
Buongiorno, chiedo assistenza a tutti i paperseristi esperti in anomalie, curiosità, rarità, errori di stampa di vario genere e contraffazioni.
Venti giorni fà ho acquistato dal mio rivenditore di fumetti, persona che conosco da anni e con la quale abbiamo fatto reciproci affari in buona sintonia, una copia del Topolino n° 577:
http://coa.inducks.org/issue.php?c=it/TL++577#d
Nel numero in questione, come tutti sapete, c'è la storia di esordio del personaggio Paperetta yè yè e, come scritto in copertina, è un numero speciale di 228 pagine, dorato, e con la quarta di copertina riproducente la pubblicità di un'arma giocattolo. Il numero, era naturalmente imbustato chiuso, l'ho pagato 20 euro, non ho battuto ciglio e, ahimè l'ho portato a casa senza controllarlo, in attesa di censirlo, come faccio ogni volta che compro un bel numero antico, spuntandolo dalle liste dei numeri mancanti e cambiandogli la busta con una nuova in mio possesso. Il fattaccio è accaduto stamani, dal momento che per una ventina di giorni non mi sono potuto occupare di questo tipo di attività, allorchè aprendo il numero in questione: 1) non ho trovato la storia di R. Scarpa, 2)essendomi insospettito ho fatto ricerca e in preda al più totale sbigottimento ho scoperto che nella copia da me acquistata, all'interno della copertina del n°577 (al completo delle sue 4 facce), c'è interamente riprodotto il contenuto del Topolino n° 449 che riporto quì sotto!!!
http://coa.inducks.org/issue.php?c=it/TL++449#b
immaginate il mio stupore e il senso di fastidio nell'aver constatato tale  stranezza che sono molto propenso a credere sia da ricondurre ad una contraffazione, della quale, sono convinto sia rimasto vittima il mio rivenditore, sulla cui serietà non ho motivo di nutrire particolari dubbi e che non ho avuto modo ancora di informare. A volte ci accapigliamo sui prezzi, qualche volta la spunta lui, ma lo lascio fare perchè capisco che fa il suo mestiere, altre volte lo prendo in contropiede io, ma il tutto nel massimo rispetto e stima reciproci!
Ecco quindi che sollevo l'interrogativo agli esperti della materia: cosa è successo con questo numero e di fronte a cosa ci troviamo? Sono certo che saprete spargere un barlume di luce su questa curiosa vicenda. :o

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Sfide e richieste di aiuto / Cerco storia riempitiva anni 70 (II)
« il: Venerdì 12 Lug 2013, 22:16:16 »
Stavolta è dura, penso, ritrovare questa storia che piaceva tantissimo a mia madre che rideva da matti nel finale. Allora: siamo ancora negli anni 70, a metà credo, ed è una storia riempitiva breve nella quale le uniche cose che ricordo sono che Paperino deve fare un regalo a Paperina, forse per un compleanno, e mi pare che sappia che a lei piace un vaso o qualcosa del genere. Fra qualche equivoco, per cui sembrerebbe che Paperino stia comprando a Paperina qualcosa di sgradito, alla fine nell'ultima vignetta si vede Paperino che bussa alla porta de lei ed entrando riceve una secchiata credo d'acqua in testa, castigo che le aveva preparato Paperina per vendicarsi del regalo sgradito, ma Paperino ha portato invece il dono desiderato e Lei lo abbraccia mentre lui è ancora a terra davanti all'uscio, facendosi perdonare. Esperti del forum, sò di chiedere molto ma sono parecchi anni che non la leggo e non so in che numero rintracciarla e cercare a casaccio è un'impresaccia. :D

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Sfide e richieste di aiuto / Cerco storia riempitiva anni 70.
« il: Venerdì 28 Giu 2013, 23:27:47 »
Sembra assurdo ma nello sterminato impero cartaceo seriale di Topi di tutte le epoche, mi viene difficile ricordare in che numero sia e il titolo di una storia riempitiva, anni 70, nella quale Zio Paperone e credo anche Paperino e i nipotini, si ritrovano in una località dove lo zione si confronta con i ricordi di quando, tanti anni prima, in quel luogo faceva il minatore, e insieme agli altri minatori ammiravano una bellissima giovane attrice/papera dal nome credo Dimples Darling o simile. Alla fine nella storia riappare l'attrice ormai invecchiata, che viene però sostituita dalla sua altrettanto bella giovane nipote, per la gioia di Paperone e di altri minatori che si trovavano lì (credo nel vecchio cinema). Forse non avrò saputo cercare, ma non sono riuscito a trovare spunti nell'INDUCKS, qualcuno ricorda titolo o numero di questa storia? :D

7
Commenti sulle storie / Zio Paperone e la Primavera in bottiglia
« il: Martedì 21 Mar 2017, 00:20:56 »
https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++988-C

"Tutto cominciò dopo un inverno freddissimo e carico di neve ..."

Uno stupendo splash panel col Vesuvio in primo piano apre una delle avventure più dense di colore che la memoria papera ricordi!
Aprirne un topic proprio nel giorno iniziale della primavera mi sembra quasi doveroso ;D

I rimuginamenti di Amelia volti come sempre alla sperimentazione di nuove strategie per la conquista del decino, stavolta si concentrano sul voler creare un profondo stato di disagio alla comunità Paperopolese. La strega infatti ha deciso di sequestrare la Primavera che era in imminente arrivo su Paperopoli, lasciando la città in una gelida morsa di freddo che invero comincia a sembrare anomalo a tanti. Fra questi c'è Paperone che chiama Archimede prima e Nocciola poi, per vedere se si possa far qualcosa per ovviare a tale scherzo della natura che però...piu che uno scherzo sembrerebbe essere un sortilegio causato da...mani di strega! E la strega, cioè Amelia, è riuscita ad imbottigliare la Primavera non accorgendosi tuttavia che una bottiglia è finita sul mare e da li viene a trovarsi fra le mani di Paperino e i nipotini. E' l'unica bottiglia stappabile perchè frattanto Nocciola nel tentativo di ostacolare il folle piano della collega ha reso le bottiglie inapribili! I nipotini aprono la loro bottiglia che spara un coloratissimo sprazzo di Primavera visibile addirittura dal deposito deve Paperone sta meditando sul ricatto che ha formalmente ricevuto da Amelia: Vuoi la primavera? Dammi il decino! Intenzionato dapprima a non cedere, il cuore del vecchio Zio si intenerisce di fronte a un gruppo di ragazzini e a una famiglia di uccellini che si disperano dinanzi ai risultati del terribile sortilegio. Zio Paperone ha deciso, cederà per amore e rispetto della sua stessa comunità e così due giorni dopo, allo scadere dell'ultimatum, si avvia con un camion a ritirare le bottiglie con la Primavera, promesse da Amelia ma...nello stesso momento i nipotini irriducibili stanno consultando il loro infallibile manuale ed esso li informa di una notizia straordinaria quanto decisiva: l'insopprimibilità dei cicli stagionali! QQQ si rendono subito conto dell'inganno e del fatto che lo zio rischia di compiere un sacrificio inutile. Così, aiutati da una magia di Nocciola raggiungono lo zio "sul filo di lana" informandolo dell'inevitabile precipitare degli eventi un attimo prima che egli compia l'irreparabile scambio. "Zio, la Primavera non la può imprigionare a lungo nessuno! Fra poco le bottiglie esploderanno"...e così neppure il tempo di finire la frase che in una memorabile esplosione di colori, fiori, cocci, foglie e altro si scatena il fragore della battaglia delle bottiglie e la Primavera finalmente liberata può esplodere in tutta la sua floridezza mentre lo zione e i nipotini vanno via sul camion in un'altra splendida e coloratissima vignetta finale che suggella una fra le avventure corali più belle dei metà '70.

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Commenti sulle storie / Zio Paperone e "l'occhio di zampirone"
« il: Venerdì 10 Feb 2017, 00:06:15 »
"Basta così, zio!
Tu vuoi darti allo sfruttamento intensivo dei lavoratori! Nessun fine può giustificare la tua azione!"

Suona così l'ammonizione che uno dei nipotini impartisce a Zio Paperone mentre il ricco parente è impegnato a trastullarsi giocherellando con una grossa quanto misteriosa pietra preziosa.
Ma...facciamo un passo indietro per capire cosa ha portato la famiglia dei paperi a vivere un tale momento di difficoltà.
Siamo a casa di Paperino in una tranquilla giornata a ridosso dell'inizio delle vacanze, scadenza che, logicamente elettrizza i nipotini che fantasticano di mete esotiche, mentre Paperino rassegnato attende che il destino si compia. Sa che il rischio di vedersi coinvolto dallo zione in un viaggio di avventure è più che concreto e trema, Detto fatto e lo Zio Paperone si presenta all'uscio bardato in una divisa simil/coloniale riesumata dai suoi trascorsi scontri con i predoni dell'Alto Tibet nel 1872 (che data magnificamente casual, davvero una splendida data che ci libera da ogni angoscia anagrafico/continuativa che ci possa turbare riguardo al voler trovare il pelo nell'uovo nei trascorsi della vita del nostro magnate collocandolo in attività in un anno che oggi è tale ma domani potrebbe essere un altro).
Sarà perciò in Tibet che andranno i paperi , alla ricerca di un rubino dalla intensa luce interna, il piu grande al mondo, "l'occhio di zampirone". Ora, se avete presente lo zampirone e la sua forma spiraliforme potete anche immaginare le proprietà ipnogene del rubino in questione!
Ma torniamo alla storia; i paperi arrivano in Tibet con un mezzo forse insolitamente (o quasi) tradizionale per come ci ha abituati nelle sue storie Cimino , un semplice velivolo a petrolio agricolo che schiantatosi sulle montagne li lascia in balia di un paesaggio sconosciuto e pericoloso. Così attraverso alcune peripezie essi giungono in una valle abitata da nativi dall'aspetto alquanto assonato e amorfo! Perchè gli autoctoni hanno l'aria assente si chiede Paperino? Giusto il tempo di porsi le domande e i paperi si accorgono che la valle è dominata da un immenso faro sulla cui cima splende una sfera luminescente che proietta la sua luce anche intorno alle montagne. Sembrano tutti morti di sonno i nativi, tranne tre di essi dall'aspetto ben più infido e truce, i quali si premurano di interrogare gli estranei appena arrivati. L'aggressività dei tre ribaldi ha la meglio sui paperi che vengono rinchiusi in cella con l'accusa di essere spie. In cella, non potendo dormire perchè la luce del rubino penetra implacabilmente dalle finestre aperte in ogni casa della valle come anche in prigione, i paperi si rendono conto, grazie anche al manuale di QQQ, di essere capitati proprio nel luogo che cercava Paperone, solo che il rubino è li perchè in tempi remoti fu trafugato dagli antenati dei loro carcerieri i quali adesso sfruttano le qualità ipnotiche della gemma per costringere tutti gli altri abitanti a un lavoro intensivo e massacrante di estrazione di minerali preziosi. Così i valligiani, la cui volontà è svuotata e asservita dalla luce che li colpisce di continuo, sembrano senza speranze ma...Zio Paperone ha fiutato l'affare e dopo una prima notte insonne che non produce danni solo a lui ovviamente galvanizzato, decide di prendere in mano la situazione. E' un Paperone che in questo momento raggiunge il suo apice nella storia, guidando i paperi alla riscossa il giorno dopo averli fatti riposare con dell'argilla applicata sugli occhi per non far penetrare la luce del rubino. Così i paperi fingendosi vinti riducono all'impotenza i tre malvagi e finalmente fuggono con la gemma. Raggiunti dal resto del villaggio si vedono ringraziare per averli liberati dal giogo e Paperone rinuncia a un premio in diamanti chiedendo in cambio di mantenere il rubino che torna con essi a Paperopoli...ma...è finita?...no di certo perchè il piano del nostro arcimiliardario è davvero diabolico, degno del più bieco e spietato dei capitalisti: sfruttare il rubino per schiavizzare la volontà dei lavoratori di una delle sue tante miniere! E, fra le righe, sembra proprio lo voglia fare come esperimento pilota! :o. E qui Cimino, superbo conoscitore delle dinamiche socio economiche, di ieri come oggi, perfettamente calato nella realtà degli anni in cui scrive la storia, quì, dicevo, Cimino sembra addirittura proiettarsi nel futuro, e con lui ci proiettiamo anche noi, perchè a cosa ci rimanda e cosa ci può rievocare la luce magnetica e ammaliante di quel rubino se non gli ammalianti supporti mediatici che la tecnologia di oggi ci mette a disposizione rendendoci la vita certamente più bella e gradevole ma, che se mal gestiti o peggio sovrabusati,  rischiano di renderci schiavi di un sistema pericolosamente incline all'omologazione che tanto piace ai plutocrati burattinai.
Così avviene la reazione di sdegno descritta in avvio del racconto e i nipoti all'unisono deplorando il comportamento dello zio lo abbandonano. Fin tanto che, giorni dopo il "povero" Paperone si vede raggiungere da una ferale notizia: nella miniera dove ha installato il faro è avvenuta la perdita di tonnellate di materiale perchè i minatori non potendo dormire di notte disturbati dalla luce del rubino, si riappropriano del sonno perduto proprio al buio della miniera.Con la produzione ferma e le paghe da trasmettere in ogni caso, per il malcapitato plurimiliardario è il tracollo! Dovrà far togliere la pietra che agiva solo sul sonno dei minatori ma aveva perso le reali qualità ipnotiche perchè maneggiata da Paperone senza guanti al contrario dei tre ribaldi del Tibet.
Finale in piena armonia, col vecchio zio che fa ammenda del suo peccato e rivaluta un concetto che si porta dietro, questo si fin dalle sue origini barksiane: "il gusto del guadagno viene dalla lotta con gli antagonisti" e se a fargli vincere ogni battaglia fosse stato il potere del rubino, egli sarebbe rimasto inoperoso e questo non è certamente nelle corde di Paperon De Paperoni! ;)

9
Commenti sulle storie / Zio Paperone e la moneta del capitano
« il: Giovedì 14 Nov 2013, 00:02:13 »
Ricordo di fare ATTENZIONE chi non volesse leggere riferimenti sulla storia.
Sono tutti in grande spolvero in questa storia, tutti in grandissimo stato di forma a cominciare dallo scrittore (R. Cimino) e al disegnatore (G. Cavazzano). I protagonisti poi, è come se ciascuno di essi esprimesse il meglio di ciò che può dare quel personaggio in una storia con simile trama. Sotto il vignettone iniziale, Paperino ed uno dei nipotini sono ritratti in una posa dinamica che anticipa, lasciandolo presagire, il baluginare della sfida che nelle pagine successive vedrà impegnati i due rivali in una rincorsa alla moneta più rara e bizzarra. Poi un cameo di Archimede col suo curioso veicolo, l'incontro fortuito col dignitario del paese di Levantizia Aurea e l'irrompere di un Rockerduck quasi addirittura simpatico in questa storia. Ecco, a un certo punto gli sguardi timorosi dei due magnati davanti alla giuria sembrano aver perso la sicumera per la quale sono sempre stati riconosciuti, la sfida è iniziata!   Siamo cresciuti, diciamolo, quelli degli over quaranta (e non solo), immaginando che da qualche parte nel tempo e nel mondo, qualche stato abbia coniato gli austeri "Cucurbitoni di Casimiro", oppure i Catafurgi di Tamerlano dal nome così romanticamente orientale. E poi il "Decumbalione di Carlotta la racchia", come non pensare a una giovane ma bruttissima principessa zitellona, magari nordeuropea. La furbizia dei ministri di corte viene disinnescata da un Pico de Paperis quanto mai ispirato e così dopo le prevedibili peripezie alla ricerca del Balenione che può far vincere la gara, si arriva all'epilogo dove, allo scadere del tempo della sfida, il generoso ma sfortunato Paperino, suggerisce un lancio della moneta ai giurati. Catastrofe! Con sorpresa finale e pareggio che favorisce l'erario di Levantizia Aurea. Così dopo aver tanto aiutato lo zio, Paperino si rende conto, mentre sul suo viso si dipinge una formidabile espressione, che Paperone e Rockerduck concentreranno su di lui le frustrazioni e fugge inseguito dai due rivali, per una volta uniti dalla smania di vendicarsi  del poveretto!
Voto 7,8 e posizione 610 nel COA, mi sembrano francamente strettini per questa storia che, pur inserita in un periodo di perfezionamento e maturazione degli stili di grandi scrittori e disegnatori, rappresenta tuttavia  una vera chicca per appassionati un vero "momento nel momento" di quegli irripetibili anni fecondi. :D

10
In diverse circostanze ho avuto modo di far caso al ciclico ripresentarsi di un certo tipo di considerazioni critiche sulle cosiddette storie riempitive, le storie brevi, quelle in mezzo agli albi ma soprattutto intendo riferirmi a quelle con trame oggettivamente ingenue, esili o addirittura ai limiti dell'inconsistenza.
Ecco ho potuto notare come spesso esse siano maltrattate e denigrate soprattutto quando sono oggetto di riferimenti in polemiche accese nelle quali vengono tirate in ballo, in base alle preferenze di chi si accapiglia, ad esempio per dimostrare che: "Anche nei topolino anni 50/60/70/80 c'erano storie, soprattutto riempitive che facevano piangere"...o al contrario come chi dice che: "Oggi i Topolino sono inguardabili perchè, a parte le grandi storie importanti, in mezzo ci trovi storie banali, giammai belle come una volta" (facendo così di tutta l'erba un fascio e finendo per mischiare gli argomenti).
Ecco, io non so voi, ma vorrei sperare (o forse sogno :-[) in una rivalutazione oserei dire etica di questo materiale sterminato nel tempo, semplice, certo anche futile in larga parte, o comunque poco impegnativo, ma che ai miei occhi (beh, prendetemi per folle potrei capirvi) ha sempre avuto un grande fascino. Fin da bambino infatti ste storie mi davano un senso di grande distensione, benessere, un piacere forse tutto mio chissà (?), un sapore di semplicità, delle cose buone della fanciullezza che chi arriva a coglierlo può gustarlo al di là dell'eventuale o contingente periodo di riferimento del Topo.
Perciò pensavo, chissà se per una volta, abbandonando i tradizionali criteri di contrapposizione, possano essere proprio le storielline piu semplici e banali che da sempre popolano il Topo ad unire i lettori figli delle diverse scuole di pensiero e del diverso modo di approcciarsi alla lettura. Chissà se adulti o ragazzini, nostalgici o rinnovatori riescano a trovare anche solo uno spunto, un ricordo, per alcuni lontano o sbiadito nel tempo, per altri anche recente in cui (magari per chi voglia, linkando o postando qui il proprio ricordo) riescano a dire: "apperò...quella volta lì con quelle due/tre storielle la, son stato proprio bene...." ;)

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Le altre discussioni / Che futuro per i collezionisti di blisterati?
« il: Martedì 27 Ago 2013, 00:43:10 »
E' un po che mi chiedo se porre questa domanda all'interno dei pochi topic che ho avuto modo di vedere sull'argomento, uno in questa sezione, un altro su Sfide e forse qualche altro del quale ignoro l'esistenza, o se creare un nuovo piccolo topic, così senza pretese per carità e tuttavia al solo scopo di vedere se qualche esperto del forum sappia riconoscere se il quesito da me sollevato sia realmente condiviso dai collezionisti di gadget e blister, o se in realtà essi non reputino l'argomento degno di rilievo. Tutto è nato  quando a fine luglio, in concomitanza col passaggio di Topolino alla Panini (evento che sappiamo era nell'aria), una sera, nella struttura sanitaria dove lavoro, un medico, col quale condividiamo l'amore per i fumetti (egli però legge altro),  uscendo e salutandomi  rapidamente ebbe modo solo di dirmi questa frase, senza fermarsi o approfondire (l'abbiamo fatto dopo), "Antonello hai visto che Topolino è passato alla Panini? Sono sicuro che il mondo dei blisteromani è in subbuglio, tu cosa ne pensi?"
Lì per lì rimasi perplesso, considerando che lui conosce la presenza dei blisteromani solo perchè gliene ho parlato io e oltretutto Attenzione, alla parola blisteromane attribuisco il massimo rispetto e aggiungo che ritengo questo tipo di collezionisti alla stregua di incorruttibili puristi. Così domando:può essere che le ataviche caratteristiche editoriali della Panini abbiano suscitato in questa ristretta cerchia di collezionisti, la speranza che l'universo blisterato possa compiere un ulteriore salto di qualità? E sarà davvero  plausibile l'equazione Panini=maggior/miglior numeri blisterati?

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Non Solo Disney / Lukas
« il: Lunedì 31 Mar 2014, 00:20:34 »
Apro il topic dopo aver riguardato svariate volte i titoli dei topic presenti in questa sezione e con una certa sorpresa nel non trovare una discussione già aperta sul personaggio!
Mi chiedo se ciò sia dipeso da un ridotto numero di persone che hanno acquistato il fumetto o da un certo qual senso di scoraggiamento che può insorgere nel dover commentare un personaggio che sembra non discostarsi molto dalla pletora di bizzarri protagonisti di diverse testate uscite negli ultimi anni.
"Il fumetto, come tutto ciò che lo circonda, attraversa un periodo travagliato, che sembra volerlo costringere in spazi più ristretti, in orizzonti sempre più limitati..." Questo è quanto saggiamente afferma Davide Bonelli nella prefazione alla storia aggiungendo che in Via Buonarroti si tenta di rispondere a questa difficile fase, rilanciando sperimentando e tentando di scoprire vie inedite. Ma il problema caro Davide è che oggi riuscire a catturare l'attenzione dei giovani è difficilissimo perchè, piaccia o non piaccia, dobbiamo serenamente riconoscere che 1°) oggi nessuno vuole più leggere e 2°) i giovani sono attratti da tanti altri tipi di proposte soprattutto mediatiche che finiscono per relegare la carta stampata in una sorta di riserva indiana dove i pochi fruitori lottiamo ogni giorno contro i rischi e i pericoli dell'estinzione. Questo nel campo del fumetto porta alla nascita di personaggi sempre più specifici e settoriali che possono garantire poche stagioni a buon livello ma difficilmente assurgono al ruolo di icone del fumetto.
In questo episodio dal titolo Deathropolis, Lukas è stato ben disegnato da Michele Benevento, occorre riconoscerlo, ma la storia, il personaggio e la fredda ambientazione non mi hanno lasciato la sensazione di potersi far ricordare come memorabili. Forse è ancora presto per poterlo dire ma se qualcuno ha ricavato un'impressione diversa sarebbe interessante coglierne i riferimenti.

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