Lo chiedo perchè mi è parso, da qualche tempo, che le storie sul "topo" siano tutte frettolose, quasi che il piacere di raccontare (e leggere) sia subordinato ad altri impegni e sia quindi tutto tirato via in fretta e furia.
Sono un po' di coccio, lo ammetto, ma non mi e' chiara la risoluzione finale della vicenda. Come ha fatto Topolino ad arrivare nel futuro per avvertire i "cronopoliziotti" di quello che era successo/stava per succedere? E a partire da quando ha preso il posto del segretario, e a quale scopo?Si vede Binx (alias il presidente globale[/color]) contendere a Pippo l'apparecchio di Uma che rotola nella stanza, il tutto in UNA SOLA vignetta.
Dimenticavo...
Un'altra cosa: perché il Topolino del mondo alternativo è più vecchio del "nostro"?
Topolino e la marea dei secoli (Casty): nell'ultima puntata, il cattivone dice di avere distrutto il generatore che nel futuro permetteva a tutte le capsule temporali di funzionare. Ma allora come può continuare a funzionare, seppur a balzi di cento anni, la sua? :-?
"oggi" gli autori hanno come imposizione un numero di pagine predefinite per le loro storie 15 ;30 ;45, manco dovessero rispettare le norme ISO o i Manuali di buona Prassi.
Questa è una brutta imposizione per un artista ... e come dire a Dan Brown o a Joanne Rowling il numero di pagine da utilizzare per i loro libri ..(pena la non pubblicazione)
Caro Danilo, non so se tra le tue aspirazioni c’è quella di fare l’autore di fumetti o altro. Se così fosse, ti conviene rassegnarti fin da subito che le tue “opere” saranno contrattate con una redazione che a sua volta rappresenta l’editore che acquisterà le tue storie pagandoti il corrispettivo concordato. Non vuoi subire “imposizioni”? Benissimo. Trovati una tipografia e ciclostila il tuo fumetto. Lo pagherai di tasca tua, lo leggeranno in quindici e tu sarai bello contento.
Esiste un’altra opzione, ovviamente: che tu diventi un autore talmente bravo e richiesto da possedere sufficiente forza contrattuale per imporre all’editore le tue condizioni. Ti auguro di cuore che questo ti accada, se è questo il tuo sogno. Per la poca esperienza che ho, gli autori che possiedono tale forza sono veramente pochi e, guarda caso, sono quelli che fin dall’inizio hanno capito come funziona questo lavoro. E per diventare veramente grandi, hanno semplicemente lavorato sodo, con umiltà e applicazione.
Ecco come funziona. ;)
Ma non è contraddittorio per la Fenice sentire Bach, quando impone agli altri solo di sentire certe musiche e non altre? :-?
Per quanto riguarda la citazione di un'opera di Bach, ho trovato una spiegazione un pò più...poetica e piuttosto personale.
E se invece fosse una citazione (https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=5534/9#9)?
Non capisco lo stracismo
ma troppo facile prendersela con chi non ci può ne capire ne sentire
io dicendo quello che penso in passato ho avuto problemi ma l'ho continuerò a fare
io ne ho trovati alcune incongruenze;
Scusa la domanda che non c'entra con l'argomento ma mi ronza in testa da tempo: sei straniero?
Nessuna affiliazione alla treccani, per carità. E' che, in genere, chi sa leggere sa anche scrivere, solo che qualcuno a volte non vuole sbattersi troppo.
No... io non posseggo nessuna laurea ne per fare l'avvocato dei poveri o quello delle cause perse.....ne tantomeno per operare criceti o inseminare vacche.
Può succedere che non mi ricorda le regole di ortografia che mi insegnavano quelle poche volte che andavo a scuola .. o puo succedere che sbagli a digitare un tasto.... ma comunque potevate dirmelo che c'era un affiliazione alla Treccani. (fine)
è una bella storia ma per favore abbiate un pò più di equilibro....Tu però puoi dire agli altri come devono giudicare le storie, eh? ::)
Siete cattivi nel correggere gli errori dei post io ne vostri ne trovo tanti ma mi sto zitto.
Ai fini della storia mi serviva una città storica, internazionalmente nota, che fosse in grado, con una unica immagine, di dare l'idea del degrado in cui versa l'Europa del "nuovo mondo". E doveva essere sul mare, per "risparmiare" ulteriori cambi di location. Doveva anche aver a che fare con Leonardo, in qualche modo. La scelta di Venezia è stata praticamente obbligata.
non sono sicuro ma credo che distruggendo il cronogeneratore abbia impedito l'inizio d nuovi viaggi temporali ma non sia riuscito a fermare quelli già in atto come il suo che procedeva a ritmo di 100 anni alla volta diretto nel 2053 o quello dell'agente Uma iniziato 5 giorni prima della distruzione del cronogeneratore
Doppio errore, allora, perché Uma avrebbe potuto viaggiare direttamente nel tempo con la sua capsula assieme a Topolino e indagare di suo!
Questa è una bella domanda, perché solleva una questione che anch'io mi ero posto scrivendo la storia: se un cronauta parte e sta via due settimane, quando ritorna nel futuro sono passate anche lì due settimane oppure può decidere la data di rientro?
Quando Rebeliot si ferma "alcuni giorni" nelle sue tappe, perché non passano "alcuni giorni" anche nel futuro? La risposta è che il tempo, in questo caso, è relativo. Rebeliot si ferma "alcuni giorni", però riappare sempre il 23/4.
Sì, Rebeliot ha influito ancora. Possiamo desumere che sia andato in giro, per vedere come procedeva il "nuovo mondo". Durante le sue tappe si è premurato di alimentare il mito della Fenice, e possiamo dedurre che queste sue "apparizioni" durassero parecchi giorni (il tempo per lui è relativo) dal fatto che il diario di Leonardo segnala la sua visita il 30 aprile (circa una settimana dopo la sua "apparizione", stando che la Columbus balza di 23/4 in 23/4).
Desumiamo anche che abbia imposto ("…scevra da guerre e ligia alle mie regole", "…non ci sono guerre da sempre") la cancellazione di qualsiasi riferimento al passato.
R. Ciao Brigitta, non temer':-) …sono abbastanza consapevole che questa non è una storia facile: io stesso me la son dovuta rileggere una dozzina di volte, dopo averla scritta, per capire se tutto ciò che stava succedendo stava in piedi:)
E (e un po' mi dispiace per questo) non è nemmeno il tipo di storia che di solito alla tua bambina piace molto (...sì, ti leggo :-) ). Ogni tanto si sente l'esigenza di fare delle storie leggermente più "adulte", e TOC è una di queste.
Però ti assicuro che la prossima è scritta proprio per lei (sì, eh, intendo per la sua età) e sono certo che le piacerà tantissimo.
Ps: Recupera, dai, gli episodi di Doctor Who! Bastano DUE istruzioni DUE (e qualcuno QUI DENTRO sarà ben lieto di dartele :-) ) per poterlo apprezzare pienamente. Si tratta della serie 2005-oggi: e, credi, sarà la cosa più bella che hai visto in tv negli ultimi anni!
Ah, peccato per la mancata citazione da Dirk Gently... ma in effetti era un po' troppo arzigogolata per essere giusta ;)
1) C'è qualche motivo per cui Uma sceglie proprio Topolino come diga?Ok, pensavo proprio a qualcosa del genere...
E perché ha scelto proprio l'11/11/2011 (a parte il fatto che è una data numericamente particolare)?[/b]
Be', Uma si lancia "nel primo anno disponibile", il 2011, ancora non travolto dalla Marea, e Topolinia è presumibilmente nei pressi del luogo in cui lei si trovava poco prima (West, 1861). Nel 2011 lei sa che vive Topolino (e, ok, anche Pippo, per averli incontrati in "Blonde Menace"), e sa che è un tipo in gamba. Volendo, avrebbe potuto utilizzare come "diga" chiunque… ma, in questo caso, non saremmo qui a commentare una nuova avventura di Topolino…
Ah, l'11.11.11: Uma ci capita perché è la prima data ancora intonsa… e perché avevo già fatto la locandina:-)
2) Ho trovato un po' forzato che lo stesso Topolino sia anche Presidente Totale del mondo alternativo; chiaro che è un espediente narrativo, però non me lo spiego lo stesso: logicamente, il suo posto sarebbe stato con Oraz... pardon, Curiazio!Sì, mi hai convinto, è giusto così! :)
R. Come accaduto per Leonardo secoli prima, anche Topolino ha creduto al "mondo senza guerre e povertà" e ha quindi accettato in buona fede l'incarico di presidente. Per come la vedo io, Topolino è una persona rispettosa della legge, e non me lo sarei visto a fare "il ribelle"… soprattutto perché NON SA, non è consapevole che ci siano motivi per ribellarsi.
Allorché "i dubbi iniziano ad affollargli la mente", ecco che il suo atteggiamento cambia. Se (SE) Uma e il "nostro" Topolino non fossero mai arrivati, probabilmente sarebbe stato proprio lui (con Minerva) a guidare una ribellione della "gente nascosta". Ma, anche qui, sarebbe stata un'altra storia…
4) Secondo me, è un errore che Uma si "dissolva" alla fine della storia: non facendo parte del mondo alternativo, avrebbe dovuto ritrovarsi insieme a Topolino dopo la contromarea, e magari essere recuperata da qualche altro cronoagente (visto che non aveva più il cronotrasportatore)...Per amore di discussione (i viaggi del tempo mi piacciono un sacco, parlerei per ore di tutte le implicazioni che comportano!), ribadisco che non sono d'accordo...
R. Uma non svanisce in quanto appartenente al mondo farlocco, ma proprio perché "…tutto questo NON SARà MAI ACCADUTO". Si è quindi rimaterializzata nel Far West, nel 1861. Ricorderà questa vicenda? La logica vorrebbe che… no.
Ma qua, come direbbe QUALCUNO, è timey-wimey stuff:…-)
Un'altra cosa: perché il Topolino del mondo alternativo è più vecchio del "nostro"?Bellissima spiegazione! Devo dire che non ci avevo pensato...
R. Nel mondo alternativo, non tutto è "parallelo". Il Mickey-presidente è nato prima, e quindi leggermente più vecchio (e stressato), altri sono nati o vivono in posti diversi (Minerva, Bamba e Curiazio), altri ancora non sono mai nati. (Topolino è un po' imbarazzato, infatti, nello spiegare ai "nascosti" che alcuni di loro spariranno e altri no…)
Ai fini della storia, mi serviva un Topolino più vecchio del "nostro": un Topolino che, progressivamente, realizza di aver sempre vissuto nell'inganno della Fenice e, soprattutto, di aver vissuto un'intera vita senza un amico come Pippo, e senza l'amore di Minni. Se fosse stato più giovane avrebbe potuto dire "Ok, ho una vita davanti, per rimediare", invece ormai… sigh, la sua vita l'ha sprecata. Per fortuna un po' di lui, io credo, vivrà sempre dentro al "nostro" Mickey:-)
Ho ancora intonsi Myst e Syberia (e credo nemmeno girino, sui computer che ho ora).Con tutti i robottoni (spettacolari) che disegni, syberia ti piacerebbe...
@Danilo1982
La presenza di Gambadilegno anzi il suo ingresso l’ho trovato forzato in quel contesto molto più grande delle sue (in)capacità, non può essere lasciato da parte qualche volta questo fasullo cattivone?
R. Sì, sicuramente è bene non abusare di Gamba, come villain.
Però qui il personaggio che mi serviva… era proprio lui, dai: un maneggione arruffone, che si imbarca in cose più grandi di lui, e soprattutto una gran carogna: Topolino sta "morendo" davanti ai suoi occhi e lui non ha un briciolo di compassione!
...un autore che nel miglior sito italiano sui fumetti Disney (questo) vede il suo nome associato a quello del padre,Pier Lorenzo De Vita, come fosse stato un raccomandato….
Nella vita ci sono persone che fanno onestamente il loro mestiere senza lode, e senza infamia (la prima mai ,la seconda molto spesso )Stavolta non scherzo, di tutto questo sproloquio non ho capito un ca... un granchè! Se vuoi prendere fiato un attimo, mettere in ordine le idee e soprattutto le parole, possibilmente (anzi, obbligatoriamente) in un topic apposito, ne possiamo parlare con tranquillità.
Il mio giudizio su Casty oggi è incompleto perché la sua produzione e ancora deficitaria, ma c è già chi l'ho inserisce tra i grandissimi disneyani di casa nostra.
Io aspetterei , avvolte bisogna togliere il disco e iniziare ad andare senza,.. siamo pappagalli che ripetono quello che ci viene detto, parliamo e sparliamo su mezze allusioni, su sentito dire ,siamo amici di amici quando neanche conosciamo gli amici ,andiamo sui social network a chattare con i nuovi amici , quando non vediamo i nostri cugini da dieci anni, non sentiamo più i nostri primi compagni di scuola da venti,,,, ma che ci importa oggi ne ho aggiunti 10 virtuali, di cui una è anche una bella gnocca.
Per sentito dire per scarsa conoscenza immoliamo degli idoli come fossero Dio in terra, i calciatori su questo oggi sono al primo posto , se viene chiesto ad una persona con il pilota automatico, o con il disco inserito, chi sia stato il più grande calciatore di tutti i tempi vi risponderà Maradona,ma se non è di Napoli vi dirà che sia stato Pele, l’uomo dei tre mondiali ,(sempre per sentito dire) bè ha vinto 3 mondiali su quattro …ignorando il suo gregario più fedele, la più grande ala sinistra, mai comparsa su un campo di calcio…morto povero e malato in Brasile nel 1980 …se non sapete chi sia andatevelo a vedere…
Ma questa è un'altra storia.
Tornando in ambito di fumetti disneyani posso dire che c’è un disegnatore Italiano nettamente sopravvalutato , ohh no non mi piace questo termine dico che ha oscurato tutti gli altri ingiustamente., o meglio sempre per sentito dire ha raccolto più consensi di tutti gli altri.
Mentre c’e ne un altro che da più di 40 anni fa straordinariamente il suo lavoro un autore che è riuscito a scrivere e disegnare una storia come Topolino e la spada di ghiaccio, un autore che per come disegna Topolino e Pippo è alla pari solo di Scarpa e Gottfredson, un autore che nel miglior sito italiano sui fumetti Disney (questo) vede il suo nome associato a quello del padre,Pier Lorenzo De Vita, come fosse stato un raccomandato….
E nessuno di voi moderatori che mi vengono a correggere i post (PiccoloBusch tu mi sei simpatico) a mai pensato ad separare, quel Topic ,ma che importa tanto c’è Cavazzano a difendere il made in italy.
Uomini di poca fede …. Siamo tutti quanti braccia tolte all’agricoltura
Il mio giudizio su Casty oggi è incompleto perché la sua produzione e ancora deficitaria, ma c è già chi l'ho inserisce tra i grandissimi disneyani di casa nostra.
Tornando in ambito di fumetti disneyani posso dire che c’è un disegnatore Italiano nettamente sopravvalutato , ohh no non mi piace questo termine dico che ha oscurato tutti gli altri ingiustamente., o meglio sempre per sentito dire ha raccolto più consensi di tutti gli altri.
Mentre c’e ne un altro che da più di 40 anni fa straordinariamente il suo lavoro un autore che è riuscito a scrivere e disegnare una storia come Topolino e la spada di ghiaccio, un autore che per come disegna Topolino e Pippo è alla pari solo di Scarpa e Gottfredson, un autore che nel miglior sito italiano sui fumetti Disney (questo) vede il suo nome associato a quello del padre,Pier Lorenzo De Vita, come fosse stato un raccomandato….
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Però può senz'altro essere che Uma ritorni. Ho un bel pacchetto di soggetti, nel cassetto, che riguardano scherzetti temporali. Alcuni però stanno confluendo in una sorta di ciclo con Topolino e Eta Beta a zonzo nello spazio-tempo… Per cui, vedremo!
Cmq è un gran bel pippone mentale :P Non mi ci scervellerei su troppo, anche perché il paradosso temporale della Bionda Minaccia era piuttosto zoppiacante...
Non ricordo nel dettaglio le vicende temporali di Terminator, ma se Uma torna dal futuro per fermare il Pippo-Pippo e nel corso dell'avventura non solo scopre che si trattava in realtà di Gamba, ma riesce anche a debellarlo, allora nel futuro non dovrebbe mai esserci stato un Pippo-Pippo!
Se Uma una volta nato l'equivoco del Pippo-Pippo fosse tornata nel futuro e poi ritornata nel passato per risolvere la situazione, il paradosso sarebbe stato invece completo.
E' pur vero che i viaggi nel tempo, come dice lo stesso Casty, sono impossibili e quindi ci si può giostrare più o meno come si vuole e trovare qualsiasi scappatoia (chi ricorda Carpe Diem?), ma a livello di "logica interna" la cosa non (mi) torna molto.
Ecco, hai fatto fare il pippone mentale pure a me. Ti odio. :P
Anche perché sinceramente chissene, sia Toc che la Bionda Minaccia restano due ottime storie. ;)
Nel leggere la risposta alla mia domanda (https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=5534/30#43), mi sono resa conto che mi manca un tassello che solo ora sono riuscita a mettere a fuoco.
All'inizio Rebeliot si è (presumo) presentato a Leonardo come "la Fenice in persona", ma in seguito pare che le cose cambino, visto che secondo Pippo nemmeno il Presidente Topolino sa chi sia la Fenice.
Cosa succede, quindi, durante le apparizioni della Fenice? Rebeliot si comporta come un uomo qualunque, oppure è visto come una sorta di "profeta" della Fenice?
Suppongo che per comunicare con il Presidente, la Fenice si serva del computer e della tecnologia (e-mail o simili), ma com'è che si manifesta? Mi verrebbe da dire tramite i nano-origami, ma in questo caso l'apparizione all'inizio della storia sarebbe un "fuori programma", visto che l'ultima era stata nel 1999, cioè appena 12 anni prima.
Ed oltretutto il "risveglio" testimoniato dalle guardie del palazzo avviene qualche ora dopo l'apparizione di cui sopra.
Altro particolare che non ho ben chiaro è poi il ruolo delle due guardie: hanno un qualche compito particolare oppure servivano solo per spiegarci il risveglio anticipato della Fenice?
Ed eccola risposta di Casty a questa domanda aggiuntiva!Ringrazio ancora Casty per la dettagliata risposta.
Approfitto per augurare a tutti Buon Natale e per invitarvi a scoprire ...di chi è sorella Uma!
Non vedo il motivo dell'eliminazione de "Paperi della Torre":-? :-? :-?
Motivo pure. Innanzitutto Casty è un autore che non mi piace. Primo. Secondo la storia ha un finale banale.Belle motivazioni, mi hai convinto.
:-? :-? :-?(http://media.247sports.com/Uploads/Boards/949/70949/171521.jpg)
cosa intendi?
A preferisco di gran lunga le sue storie singole come taciturnia:D :D :D
:D :D :D
un fan dela città Taciturna
Rileggendo questa storia mi sono venuti due dubbi atroci.
Ma il messaggio contenuto nella "Marea" è che sia impossibile un mondo privo di guerre e povertà senza rinunciare alle proprie libertà ed individualità?
Ogni persona secondo me deve essere libera di esprimersi e decidere che cosa fare della propria vita, ma in certi stati questi "principi" non vengono nemmeno presi in considerazione.L'Italia?
L'Italia?
(Non mi riferisco alla "liberta' di esprimersi", che bene o male c'e'; e' "decidere che cosa fare della propria vita" che e' un tipo di espressione di cui non ho mai capito bene il significato.)
Se questa è la definizione accolta nella presente conversazione a proposito di "decidere che cosa fare della propria vita" credo che l'Italia contemporanea sia allora uno dei posti più favorevoli al proprio auto compimento.
Ti cito a memoria uno dei miei idoli, forse ti può aiutare: "Io sono un uomo libero, il cui unico desiderio è di potere in ogni istante della mia vita salpare con il proprio vascello verso una nuova meta senza guardarsi mai indietro e senza rimorsi." (Capitan Harlock)
A dire il vero era un invito a fare sempre la cosa giusta, ma vabbé... ;DNon so se te ne sei reso conto, ma "fraintendendo" la tua risposta, tang laoya mostra di aver capito assai meglio il dubbio da me espresso e a cui tu avevi appunto offerto una risposta. Essere "liberi di decidere che cosa fare della propria vita" ha un significato molto diverso a seconda delle possibilita' materiali e delle responsabilita' di ciascuno; Capitan Harlock puo' definirsi con la splendida frase che citi anche perche' ha un'astronave con cui viaggiare e non ha doveri di restare ogni giorno accanto a qualcuno.
Eppure... Per me la questione del "cosa fare della propria vita" è proprio in tema perché è la colonna portante della marea. E di Harlock, naturalmente.Su Harlock non sono abbastanza competente per pronunciarmi (mi sa che farei bene a colmare questa lacuna, prima o poi, ma credo che psicologicamente mi sarebbe piu' facile farlo con il fumetto - immagino sia nato come un manga). Ma sulla Marea dei secoli posso darti ragione. Il punto e' che "cosa fare della propria vita" e' un tema molto vasto e delicato e negli ultimi interventi mi sembra ne stessimo parlando in termini un po' troppo lontani da questa storia; cosa che mi sembra un grosso OT. (Un po' come se avessimo iniziato una disquisizione semitecnica sulla relativita' generale, con tanto di equazioni di Einstein e metrica di Minkowski, col pretesto che in questa storia si parla di viaggi nel tempo.)
E l'invito va anche a Tang LaoyaTi ringrazio e faro' il possibile :), temo solo che data la mia non più verdissima eta' e la mia totale ignoranza di fumetti o cartoon che non siano di casa Disney, rischino di farmi essere ormai fuori tempo massimo..
Ti ringrazio e faro' il possibile :), temo solo che data la mia non più verdissima eta' e la mia totale ignoranza di fumetti o cartoon che non siano di casa Disney, rischino di farmi essere ormai fuori tempo massimo..
Se intendevi invitarmi alla lettura blandendomi con simili "perle di saggezza" temo che dovrà passare ancora qualche rivolo d'acqua sotto il ponte Nanpu prima che io osi accostarmi a cotanto pensatore ;)
Nessuno è fuori tempo massimo per la marea dei secoli, nessuno è fuori tempo massimo per Capitan Harlock classico (esempio di battuta harlockiana ai confini del castyano, censurata a suo tempo e ripristinata:
- Chiamate i pompieri per fermare l'incendio!
- Non possiamo: stanno bevendo il tè. Sarebbe una violazione dello statuto dei lavoratori!
Battuta numero due, non censurata:
-Tutte le risorse, nelle mani di amministratori corrotti, non finiscono mai a chi ne ha davvero bisogno!
Filate a studiare, domani vi interrogo tutti e due) ;D
Kei Yukie e le Mazoniane sono delle grandissime bonazze. ;DChissà se chiuderemo mai questo lunghissimo OT (anche perché tra l altro io la storia nemmeno ancora l ho letta.. :-[) ma mi spiace dirti avvocato che quest'ultima perorazione è quella che rischia di sortire l'effetto minore sul sottoscritto ;D
E comunque di Harlock guarda la serie a cartoni classica e non il fumetto: c'è un abisso...Questa e' un'informazione preziosa; ma che rischia di sortire l'effetto contrario a quanto ti proponi: purtroppo la mia tendenza e' di interessarmi a cio' che si legge e ignorare cio' che si fruisce per altre vie (andare al cinema di tanto in tanto va bene, guardare la televisione non mi capita quasi mai e non so se mi decidero' mai a procurarmi un filmato per guardarlo).
Kei Yukie e le Mazoniane sono delle grandissime bonazze.l'argomentazione su di me potrebbe far presa (per certe cose credo di differire un po' dal buon tang laoya ;D ), ma l'hai presentata proprio nel modo meno adatto al sottoscritto.
Secondo me, Austriaco, "La marea dei secoli" è la storia migliore mai scritta e disegnata nel mondo di fumetto (Disneyano).mi hai tolto le parole di bocca [smiley=ahsisi.gif]
non facciamoci trarre in inganno dallo stile giocoso di Casty, che di certo non avrebbe mai e poi mai mostrato qualcosa di estremo come I CAMPI DI CONCENTRAMENTO per farci capire che qualcosa non va.No, però Topolino e Uma combattendo il piano di Rebeliot ripristinano il passato vero, lager inclusi (anche se non vengono citati)
No, però Topolino e Uma combattendo il piano di Rebeliot ripristinano il passato vero, lager inclusi (anche se non vengono citati)E quindi? Cosa c'entrano i lager con la storia e la discussione? Mi sfugge il nesso... :-?
E quindi? Cosa c'entrano i lager con la storia e la discussione? Mi sfugge il nesso... :-?Topolino preferisce un mondo in cui moltissime persone sono morte e muoiono ingiustamente ad uno sotto una dittatura che, alla fine, non danneggia fin troppo.
Topolino preferisce un mondo in cui moltissime persone sono morte e muoiono ingiustamente ad uno sotto una dittatura che, alla fine, non danneggia fin troppo.Non danneggia fin troppo? Stiamo scherzando?
Topolino preferisce un mondo in cui moltissime persone sono morte e muoiono ingiustamente ad uno sotto una dittatura che, alla fine, non danneggia fin troppo.Abbiate pazienza, ma mi sembra di rivedere la corazzata Kotiomkin.
E quindi? Cosa c'entrano i lager con la storia e la discussione? Mi sfugge il nesso... :-?Mi sembra chiaro, ma forse mi sono spiegato male.
E per capire che questa situazione sia negativa, io non ho bisogno di avere come contraltare i campi di concentramento. Di più: non ce li voglio, i campi di concentramento, nelle storie Disney, se non perchè pienamente giustificati dalla storia (leggi: storie ambientate nella seconda guerra mondiale; dubito che ne vedremo mai, peraltro).
Domanda retorica: ma chi ci dice che nel mondo da cui Topolino proviene, e che lui provvede a ripristinare, ci siano stati, i campi di concentramento?
che topolino viva nel nostro mondo direi che sia scontato... una terra popolata da animali senzienti, ma che fino al '900 ha vissuto le stesse nostre vicende
Non ricordo se sia gia' stato osservato, ma fin dal nome direi che Rebeliot e' "l'uomo in rivolta" - il rivoluzionario che si convince, con intenti almeno inizialmente del tutto altruistici, di poter rovesciare il mondo per rimediare alle sue storture; e fin troppo spesso (stando all'esperienza storica) finisce per confermare la vecchia osservazione "quando gli uomini tentano di creare un Paradiso, il risultato e' l'inferno" (cito a memoria, con molte scuse a Hoelderlin (http://it.wikipedia.org/wiki/Iperione_(H%C3%B6lderlin))).
Topolino ha contrastato il piano della fenice in modo un po' precipitoso (per forza: stava per svanire), ma siamo sicuri che abbia fatto bene?
Questo poteva essere vero nella produzione sindacata, ma dall'avvento dei comic book in poi è successo tutto ed il contrario di tutto: l'America è stata scoperta da Cristoforo Colombo, ma anche da un avo a caso di Paperino che cercava di scappare da un avo a caso di Paperone; Topolino combatte i nazisti e visita la Russia della cortina di ferro, ma gli stessi avvenimenti possono essere poi sostituiti da Gamba che guida i KATTIVACENKORPS o da Brutopia.
continuo (e penso continuero' sempre) a preferire Paperino a Topolino.Non ti ho quotato solo per questa frase
sono contro per natura a chi deve per forza trovare un aspetto negativo nei fumetti o in tutto quello che si fa per diletto.Far riflettere il lettore non è assolutamente un aspetto negativo
Come si fa a escludere con certezza che non vi siano, invece, popolazioni sottomesse e tenute in schiavitù (e di conseguenza, non in pace con la Fenice)?Non lo sappiamo; io mi baso solo su ciò che la storia mostra. Ovvio che per decidere quale delle due realtà fosse migliore, i nostri avrebbero dovuto fare un'analisi molto più approfondita, ma non ne avevano il tempo
ma chi ci dice che nel mondo da cui Topolino proviene, e che lui provvede a ripristinare, ci siano stati, i campi di concentramento? Come presupposto di tutta la discussione abbiamo dato per scontato che quello di Topolino sia il NOSTRO mondo, quindi sì, ci sono stati, ma come dici tu non si sono mai visti in nessuna storia.Effettivamente non mi ero posto il problema: ho sempre dato per scontato che il loro mondo fosse il nostro (con qualche differenza, tipo è popolato da uomini discendenti non solo delle scimmie, ma delle più disparate razze).
Rebeliot non è un puro né disinteressato nella sua smania di potere: vuole sì "l'umanità scevra da guerre" ma a patto che sia "ligia alla mie regole". Nonostante i buoni propositi non è un idealista ma un comune dittatoreIo lo interpreto così: almeno inizialmente era disinteressato, ma il potere ottenuto gli ha alimentato la voglia di averne altro. L'occasione fa l'uomo ladro
Se avesse voluto farlo passare per un personaggio non dico positivo, ma almeno in buona fede, insinuandoci la pulce nell'orecchio sulla legittimità delle sue scelte, avrebbe previsto per lui tutt'altra sorteNon concordo: il fatto che per lui finisca male non significa che sia nel torto
Non concordo: il fatto che per lui finisca male non significa che sia nel torto
Non ti ho quotato solo per questa fraseIn italiano, "quotare" siginifica qualcosa come "valutare" (nel senso di "dare un prezzo a"), "assegnare una quota da pagare a" o affini (http://dizionari.repubblica.it/Italiano/Q/quotare.php). Nel gergo internettiano, "quotare" e' un brutale anglismo che significa "citare (http://www.wordreference.com/enit/quote)". Mi sembra improbabile che tu abbia considerato di assegnarmi una quota o altro e quindi immagino che volessi utilizzare il verbo nell'accezione internettiana.
Temo che storicamente molti comuni dittatori avessero cominciato con posizioni del tutto idealistiche.
Questa analisi è azzeccata, ma manca il tassello fondamentale che distingue Rebeliot da un idealista adatto, lui sì, ad una storia con tematiche morali dai confini incerti: Rebeliot non è un puro né disinteressato nella sua smania di potere: vuole sì "l'umanità scevra da guerre" ma a patto che sia "ligia alla mie regole". Nonostante i buoni propositi non è un idealista ma un comune dittatore: non a caso per lui non c'è redenzione, ma solo condanna e Casty ce lo mostra adeguatamente ammanettato e neutralizzato. Se avesse voluto farlo passare per un personaggio non dico postivo, ma almeno in buona fede, insinuandoci la pulce nell'orecchio sulla legittimità delle sue scelte, avrebbe previsto per lui tutt'altra sorte e tutt'altra reazione alle parole di Topolino.
La Marea dei Secoli (e qui partiva la vera discussione, perdonate gli sbrodolamenti) non ha alcuna ambiguità o morale "grigia".Dal ricordo che mi ha lasciato, "La marea dei secoli" pone un dilemma morale (e sono certo che ero rimasto infastidito dal fatto che Topolino non sembrasse porsi dubbio alcuno).
Temo che storicamente molti comuni dittatori avessero cominciato con posizioni del tutto idealistiche.
Se ben capisco, tu sostieni che in realta' questi dilemmi ce li mettiamo noi, semplicemente perche' sappiamo troppo e quindi aggiungiamo queste nozioni in nostro possesso a quanto effettivamente scritto da Casty.
Poi mooolto più terra terra abbiamo una rappresentazione grafica che ce lo mostra come BRUTTOCioè, se un personaggio è brutto, allora è cattivo? Ma che stai dicendo?
Comincio a credere che dietro l'utente Portamantello si celino più persone. Prima mi fa dei discorsi intelligenti, poi mi scade in frasi come questa (o magari sono io che l'ho male interpretata):Poi mooolto più terra terra abbiamo una rappresentazione grafica che ce lo mostra come BRUTTO
Cioè, se un personaggio è brutto, allora è cattivo? Ma che stai dicendo?
Nel mondo reale sarebbe una idiozia e tu avresti ragione.Beh, Manetta non mi sembra tanto bello... E Nocciola che dovrebbe dire? Amelia, invece non la considero tanto brutta.
Nel mondo dei fumetti, e dei fumetti Disney in particolare, è vero nel 95% dei casi
E se il mondo della Fenice fosse in realtà il nostro mondo?In parte, sì. Come tutte le satire preleva ed esaspera al massimo alcuni aspetti della nostra società: i dinosauri usati come fenomeni da baraccone (che poi è quello che avviene nei circhi), mass media che ci nascondono cosa succede nelle altre parti del mondo, gente che non si interroga e prende tutto per oro colato eccetera. Tra l'altro, quando Pippo dice che nessuno vuole leggere un suo libro perchè finisce male ci ho visto un riferimento nel politicamente corretto.
Le equazioni bello=buono e brutto=cattivo sono degli stereotipi, anche piuttosto infantili, dato che si trovano principalmente nelle fiabe che si raccontano ai bambini per addormentarli
Nel mondo reale sarebbe una idiozia e tu avresti ragione.
Nel mondo dei fumetti, e dei fumetti Disney in particolare, è vero nel 95% dei casi.
Comincio a credere che dietro l'utente Portamantello si celino più persone.
Le equazioni bello=buono e brutto=cattivo sono degli stereotipi, anche piuttosto infantili, dato che si trovano principalmente nelle fiabe che si raccontano ai bambini per addormentarli
Beh, Manetta non mi sembra tanto bello... E Nocciola che dovrebbe dire? Amelia, invece non la considero tanto brutta.
E se queste concezioni sono variate di molto nel tempo e nello spazio, ed oggi sono -apparentemente- superate, la finalità dell'immediatezza e della coincidenza esterno-interno è ancora utile in certi tipi di narrazione, specie se di carattere umoristico, dove deformazioni ed esagerazioni sono all'ordine del giorno e possono comunicare anche concetti, caratteristiche, ruoli.
[...]
Non è semplicemente uno stereotipo, quanto appunto un espediente od una figura retorica. Che va usata a seconda del contesto, il che vuol dire...
...vuol dire che non c'è PER FORZA una correlazione tra aspetto e ruolo, non è una *regola*, non è una condizione necessaria né sufficiente a fare un cattivo. Ma può sicuramente essere un indizio e se un certo tipo di estetica è associata ad altri elementi (di caratterizzazione, trama, dialoghi, ecc.), allora, nella stragrande maggioranza dei casi e soprattutto nella narrativa per ragazzi, siamo di fronte ad un personaggio negativo.
Eppure guardatela (allego uno scan): faccia porcina, occhi piccoli, sguardo infido, sorriso che sembra un sogghigno. La prima volta che lessi la storia, vedendola così caratterizzata, pensai che fosse una "cattiva" e che ci si dovesse aspettare da lei qualcosa di malvagio. Cosa che NON accade.
Ebbene, pensate quello che vi pare, ma io ritengo che in questo caso il pur bravissimo Carpi abbia sbagliato. Una caratterizzazione grafica così netta a cui non corrisponda un ruolo corrispondente è un errore del disegnatore, a mio giudizio.
...vuol dire che non c'è PER FORZA una correlazione tra aspetto e ruolo, non è una *regola*, non è una condizione necessaria né sufficiente a fare un cattivo.Appunto: quindi non puoi mettere l'aspetto esteriore tra le cause che te lo fanno ritenere cattivo. Accetto il fatto che lo trovi iracondo, rancoroso eccetera, cose che ti portano a determinate conclusioni, ma non puoi infilarci anche l'aspetto fisico.
Comunque Rebeliot, bello o brutto che sia, mi pare chiaramente ispirato a Zichichi, scienziato non diabolico ma sicuramente "chiacchierato" ;DEffettivamente la somiglianza è così notevole che quasi quasi devo cambiare avatar. Comunque appena l'ho visto a me è invece venuto in mente Doc di Ritorno al futuro
Altri bravi autori, invece, ci hanno abituato anche a non farci "abbindolare" dall'aspetto dei protagonistiVado alquanto fuori tema, ma come non ricordare un classico come Bomba Serpenero, la cui rude apparenza serviva a nascondere che il ladro di bestiame era in realta' lo sceriffo?
mentre nei "buoni" militano figure più rassicuranti come le nonnePer esempio la nonnetta di Orazio Mustang (http://coa.inducks.org/story.php?c=W+OS++199-02). O quest'altra (http://coa.inducks.org/story.php?c=YM+119).
le figure femminili più affascinanti si rivelano pericolose,Maya (http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1027-AP) non la dimentichero' mai.
Appunto: quindi non puoi mettere l'aspetto esteriore tra le cause che te lo fanno ritenere cattivo. Accetto il fatto che lo trovi iracondo, rancoroso eccetera, cose che ti portano a determinate conclusioni, ma non puoi infilarci anche l'aspetto fisico.
Ma può sicuramente essere un indizio e se un certo tipo di estetica è associata ad altri elementi (di caratterizzazione, trama, dialoghi, ecc.), allora, nella stragrande maggioranza dei casi e soprattutto nella narrativa per ragazzi, siamo di fronte ad un personaggio negativo.
Come Rebeliot, dittatore opprimente, iracondo e pure un po' bruttino. Fosse stato un personaggio con cui il lettore avrebbe dovuto solidarizzare, almeno in parte o nei principi, sarebbe stato rappresentato in modo differente in almeno UNA di queste caratteristiche.
Così non è stato, perché Casty ha scelto che lui era il villain e non un antieroe frainteso, inquadrando, insieme a lui, tutto lo spirito della storia.
Il design (aspetto non trascurabile nella narrativa disegnata) non è la CAUSA, fa parte degli elementi testuali e grafici (in questa storia, tra l'altro, entrambi espliciti) che *può*, a seconda delle circostanze, contesto, intenzioni ecc., indicare un personaggio negativo.Va bene, non parliamone più.
Discorso diverso forse per le "lei", come detto prima spesso le figure femminili più affascinanti si rivelano pericoloseA questo punto non si può non citare citare proprio Uma, che ne La bionda minaccia sembrava davvero una perfetta cattiva
Comunque, il discorso delle pagine precedenti, era nato da un mio pensiero: io che cosa avrei fatto, se mi fossi trovato nei panni di Topolino? Non lo so.
Decidere la storia dell'umanità significa assumersi una responsabilità troppo grande. E poi, chi mi dava il diritto di dire che un passato era migliore di un altro? Miliardi di vite umane sarebbero dipese da questa scelta e, probabilmente, piuttosto che mandarle a morire in sanguinose guerre, avrei lasciato, a malincuore, il mondo della fenice.
Per come la vedo io, uno dei punti a favore della storia è che non da una risposta definitiva su quale mondo sia migliore. Topolino ha contrastato il piano della fenice in modo un po' precipitoso (per forza: stava per svanire), ma siamo sicuri che abbia fatto bene?Questa è la domanda fondamentale estendibile al mondo odierno: l'uomo può intervenire e modificare il corso della storia in maniera giusta?
Pur con tutti i suoi difetti, in questa realtà alternativa sono mancate guerre, tribunale dell'inquisizione, schiavismo, campi di concentramento e molto altro.
Insomma, questa avventura induce molte riflessioni, che difficilmente però troveranno una risposta.
Questa è la domanda fondamentale estendibile al mondo odierno: l'uomo può intervenire e modificare il corso della storia in maniera giusta?Condivido molti punti del tuo discorso ma non le conclusioni che trai.
La (nostra) storia recente insegna che il giusto imposto bombardare la Jugoslavia per proteggere gli albanesi del Kosovo (250mila profughi serbi dal Kosovo e uno "stato" governato da mafiosi e trafficanti di organi), bombardare l'Iraq per liberarlo dal giogo di Saddam (benvenuto ISIS), bombardare la Libia per liberarla dal giogo di Gheddafi (ri-benvenuto ISIS). E così via. Queste sono alterazioni artificiosi ed esogene della storia di un determinato territorio in nome del Bene, palesemente rivelatesi catastrofiche. Il Bene ha condotto al genocidio, a milioni di profughi, centinaia di migliaia di morti, alla distruzione di storia, tradizione e patrimonio culturale di interi popoli (si parla dei cattivoni dell'ISIS che distruggono musei, non una parola sulla distruzione sistematica dei monasteri serbi in Kosovo, per dire).
E' ovvio che il sarin di Halabja o le atroci immagini successive al patto Gheddafi-Berlusconi con i migranti disseccati nel deserto mostrino un mondo di proprietà del Male, ma la correzione ha realmente portato il Bene? No.
La Marea dei secoli mostra ciò che è cambiamento del corso della storia dovuto all'intervento dell'essere umano. C'è il nastro su cui stiamo camminando oggi con il suo orrore, che parte nei tempi più antichi: "ooooh, Giulio Cesare grande condottiero!", "ooooh, Alessandro Magno grande condottiero!", come se essi non fossero paragonabili a dittatori o imperialisti contemporanei.
Abbiamo studiato tutti storia a scuola: in sostanza sino al momento in cui non s'attacca con la Rivoluzione Industriale è tutta una guerra. Dei Trent'anni, dei Cent'anni, le Spartizioni della Polonia, Lepanto, le Crociate. Uomini contro uomini, sempre. Noi siamo parte di questo nastro avariato e nella Marea dei secoli come via di uscita c'è il tasto rewind del vecchio mangiacassette. Cosa accade? Un mondo con un esercizio autoritario e coercitivo del potere, con intere devastazioni continentali e la sparizione stessa di intere civiltà dalla faccia del pianeta.
Il mondo perfetto e corretto presenta le stesse caratteristiche del mondo corrotto. Abusi e distruzione. Si arriva quindi alla lezione finale, ossia che l'uomo deve volgere lo sguardo alla propria storia e comprendere i propri errori per modificare il presente e costruire in esso le fondamenta per un futuro diverso, sostenibile [fiamme eterne a me per l'uso di tale termine], antitetico rispetto ad Auschwitz, Knin, Port Alberni e Gaza. L'imperfezione, tuttavia, è evidente: nessuno dei due mondi è il mondo come dovrebbe essere, perché in nessuno dei due mondi vive un uomo come dovrebbe essere.
Che poi è l'uomo l'unica costante della storia, colui che manovra i fili del tempo. Un uomo che non impara e continua a fallire, incapace di riconoscere giusto o sbagliato (per avidità, per il potere, per paura del diverso, per necessità di conquista, per incapacità di convivere...) e che quindi perserverà eternamente nel suo comportamento. Qualunque cosa si possa modificare, il Male più grande resiste. La lezione della Marea dei secoli, a mio parere, è che tutto può essere migliorato ad eccezione dell'umanità.
io purtroppo non ho mai avuto modo di leggere questa storia...ma perchè non viene più ristampata da quasi vent'anni? Così come il mondo di Tutor.Urca, come vola il tempo! Da 8 a 20 in un niente.
Farebbe la sua bella figura in una ristampa dedicata a Casty...
Mi trovo finalmente (era ora!) a recensire questa storia.
Indubbiamente la più grande storia Disney che abbia mai letto! Sopra tutto per i temi trattati!
La trama scorre il giusto e non lascia niente al caso. Tutto viene spiegato in maniera armoniosa e tranquilla senza grossi monologhi. Rileggendola una seconda volta noti dettagli che a primo pelo sfuggono. Lo stile "catastrofico" di Casty si avverte già dalle prime pagine. La tensione riguardante la vicenda della tempistica della "diga" non l'ho avvertita sufficientemente. Sicuramente la tavola dei "comunellisti" mi ha fatto sorridere. Innumerevoli le strizzatine al mondo reale, che, sono distribuite ordinatamente, senza forzature e che insieme costruiscono i tasselli della complicata trama. Vorrei tanto sapere dove è andata Uma appena arrivati a Topoltekia?
L'ambientazione risulta credibile e bizzarra e spiega egregiamente la logica di quel mondo. Le vignette belle sono: le due cronomaree, la veduta di Topoltekia, l'albero profeta e le apparizioni della fenice.
Tutti i personaggi hanno i propri spazi e rendono l'utopia del loro mondo ancora più vera.
Ripeto una magnifica storia sotto tutti i punti di vista che merita di essere divulgata il più possibile.