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Commenti sulle storie / Il grande amore di Zio Paperone

« il: Martedì 6 Mar 2012, 13:12:35 »

Qualcuno ricorda questa bellissima storia di Concina-Cavazzano che ha introdotto Molly Mc Gold, forse la donna con cui Paperone più è andato vicino al matrimonio... Perché lui glielo ha chiesto!! (e miss Paperett si commuove )
A parte la storia che è molto bella, in una ottica di creazione e di recupero personaggi Molly (che è apparsa successivamente in una altra storia di Cordara) potrebbe essere recuperata, se non altro anche come possibile rivale di Paperone in affari, senza che tra loro ci debba essere l'astio che c'è tra il vecchio papero e Rockerduck, ma solo una pura e sana rivalità?

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Commenti sulle storie / Zio Paperone e la leggenda di Mc Paper

« il: Sabato 25 Feb 2012, 13:43:22 »

Qualcuno ricorda questa simpatica storia del quasi ignoto Eliseo Pizzocaro (che trova giusto spazio fra le "meteore") e della brava Lara Molinari, che in questa occasione trovo strepitosa nel tratteggiare la storia ed in modo particolare i personaggi comprimari che sono veramente ben riusciti. Il professor Book è davvero strepitoso (Chi? Dove? Quando? Perché? Volete un Tè?), così come la sua assistente Piastrella, detta Lella!
Magari però la trama sebbene sia ricca di spunti comici, perde un pochino di chiarezza, soprattutto verso la fine.
Che ne pensate?

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I Sondaggi / Lo Scarpa d'Oro - Finalina terzo/quarto posto

« il: Lunedì 25 Gen 2016, 17:39:40 »

A grande richiesta...

Una finale tra le deluse delle semifinali. In palio il podio, risultato tutt'altro che disprezzabile. Riuscirà Paperino a guadagnarsi la medaglia di bronzo? O il podio sarà appannaggio solamente di Topolino e dei suoi amici?
Cosa scegliere?
Antiche dee o antiche leggende? Gialli mozzafiato o incredibili avventure marine? Domestici indù o antenati pirati?
In poche parole Kalì o Scozzese? Orsù, votiamo.


Due soli giorni di tempo. Buona votazione

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I Sondaggi / Lo Scarpa d'Oro - Seconda Semifinale

« il: Sabato 16 Gen 2016, 15:06:54 »

Arrivati alle semifinali, come è giusto che sia, gli scontri si fanno se possibili ancora più duri ed equilibrati.

Scegliere diventa sempre più difficile, visti i "mostri sacri" che si sfidano fra di loro in queste battute finali del nostro lungo torneo scarpiano.
Ci rendiamo perfettamente conto che votare una sola fra la Dimensione Delta e lo Scozzese Volante, o tra l'Unghia di Kalì e la collana Chirikawa è praticamente la stessa cosa che domandare "vuoi più bene a mamma o a papà?", "preferiresti vivere senza cuore o senza polmoni?", "preferisci la libertà o l'uguaglianza, tra gli uomini?". E se di solito a questa domanda si glissa dicendo "entrambe" e che non si può rispondere a una domanda del genere, ebbene noi invece vi CHIEDIAMO DI SCEGLIERE e di mandare una sola di queste due semifinaliste in finale.

- Gumi

*Aperta in contemporanea anche la Prima semifinale*

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I Sondaggi / Lo Scarpa d'Oro - Prima Semifinale

« il: Sabato 16 Gen 2016, 15:05:43 »

Arrivati alle semifinali, come è giusto che sia, gli scontri si fanno se possibili ancora più duri ed equilibrati.

Scegliere diventa sempre più difficile, visti i "mostri sacri" che si sfidano fra di loro in queste battute finali del nostro lungo torneo scarpiano.
Ci rendiamo perfettamente conto che votare una sola fra la Dimensione Delta e lo Scozzese Volante, o tra l'Unghia di Kalì e la collana Chirikawa è praticamente la stessa cosa che domandare "vuoi più bene a mamma o a papà?", "preferiresti vivere senza cuore o senza polmoni?", "preferisci la libertà o l'uguaglianza tra gli uomini?". E se di solito a questa domanda si glissa dicendo "entrambe" e che non si può rispondere a una domanda del genere, ebbene noi invece vi CHIEDIAMO DI SCEGLIERE e di mandare una sola di queste due semifinaliste in finale.

- Gumi

*Aperta in contemporanea anche la Seconda semifinale*

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I Sondaggi / Lo Scarpa d'Oro - Sedicesimi di finale - Girone 7

« il: Giovedì 19 Nov 2015, 01:48:39 »

Ed ecco anche il settimo e penultimo girone. UN SOLO voto a disposizione, attenzione a non sprecarlo!
Vi ricordiamo che passano il turno la prima e la seconda classificata.

Due storie di Topi e due di Paperi anche in questo settimo girone: tutte, comunque, caratterizzate dalla commistione più sublime fra risate e azione (o commozione), una costante della produzione scarpiana ma che qui tocca davvero fra i vertici più alti. Ecco come:

Topolino nel favoloso regno di Shan-Grillà(1961) è una delle avventure più originali in assoluto di Scarpa. Il solo prologo, dalla partenza di Atomino (stupenda la gag di Pippo convinto di poter scrivere una lettera verso la Dimensione Delta) alle modalità con cui Topolino, accompagnato da Ben Bubbola e seguito da Trudy, arriva a Shan-Grillà, merita la memoria. E poi, lo scontro con un Gambadilegno spaccone, onnipotente e "imperialista" come non mai, deciso a saccheggiare i diamanti che nascondono al mondo il favoloso regno, favorendo egoismo, violenza e gioco d'azzardo; e il gioco di equivoci fra lo stesso Pietro, Minni, Topolino e Trudy, che permette alla vicenda di incastrarsi alla perfezione con i consueti preziosismi comici in cui l'Autore è Maestro. Una storia senza Atomino, ma che eredita e magnifica il respiro e la freschezza del ciclo appena concluso.

Paperino e l'uomo di Ula-Ula (1959) è una storia in cui si ride e in cui ci si commuove, e tutto questo in sole 39 tavole. Non si contano le scene memorabili: dai due reparti di verifica della contabilità del Deposito, le cui disparità faranno piombare nella più cupa disperazione lo Zione, agli spassosi travestimenti di Paperino alle prese con il calcolatore elettronico, alla sconvolgente scoperta effettuata dai nipotini grazie ad un formichiere. E insieme a loro, lo straordinario personaggio che risponde al nome di Mr. Bunz: quasi senza volto, praticamente muto, eppure capace di incarnare alla perfezione un essere buono e gentile, con il quale il lettore non può che empatizzare. E salutarlo insieme a Paperone e nipoti, di nuovo felice, al termine di una bellissima avventura.

È forse il Gambadilegno più subdolo e risoluto dell'intero panorama scarpiano quello che Topolino si trova a fronteggiare in Topolino e il gigante della pubblicità (1961), dove il furfante topolinese è riuscito (onestamente?) a giungere al vertice di una florida azienda pubblicitaria; e il nostro dovrà essere abile e fortunato per scampare ai numerosi e impagabili tentativi di eliminarlo. E c'è addirittura una donna che si traveste da uomo per lanciare i propri cosmetici, e che soccombe dinanzi al ricatto di Gambadilegno. Anche in questo capolavoro, attualissimo, di Scarpa non manca un contenuto edificante e educativo nella critica al potere che il mezzo pubblicitario ha, allora come oggi: eccezionale la prima sequenza in cui Topolino pontifica sulla pubblicità e, poi, i ripetuti tentativi di realizzare un filmino con il catastrofico contributo di Pippo. Insomma una storia, a dir poco, a tutto tondo!

Pioggia di sardine, strano fenomeno che si verifica periodicamente nei cieli hondureñi… Suggestione o realtà? Beh, a leggere Paperino e la leggenda dello Scozzese Volante (1957) si apprende che non solo è realtà, ma ha radici in un passato terribile, quello delle scorrerie piratesche; e che a gettarle, per espiazione, è un antenato di Paperone, il wagneriano Scozzese Volante, nuovo indimenticabile personaggio al centro di una delle storie più celebri di Scarpa, che riesce con le sue stramberie (e le peripezie aeree in cui trascina Paperone e nipoti) a conquistare il cuore di qualunque lettore, ma anche quello di Paperone, già intenerito dal bizzarro e delicato kaibì (l'uccello che si nutre con mezza sardina tagliata per lungo) e che nel finale ci lascia con quella indimenticabile espressione di generosità inaspettata.

Il dominatore delle nuvole con il prezioso apporto di Kim Don-Ling


Buona votazione


 :exclamation OCCHIO!
Le votazioni per questa tornata sono state aperte contemporaneamente per due gironi dei sedicesimi di finale: corri a votare anche per il girone 6 (LINK).

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I Sondaggi /  Il TopoOscar nella Storia - 1982

« il: Sabato 3 Nov 2012, 20:36:00 »

Basta una storia a dare importanza capitale ad una intera annata del Topo? In questo caso sì!
Il 1982 è l'anno del Capolavoro di De Vita. Serve dire altro?
Questi sono i casi in cui un lettore si strazia per non poter assegnare più di 10 punti ad una storia.
Per il resto una annata comunque buona, con la parodia "Paperino e il vento del sud" e la storia su Marco Polo, come eventi  più rilevanti.
Naturalmente assegnando 10 punti alla favolosa
Topolino e la spada di ghiaccio
non ne rimangono a sufficienza per le altre storie che premio comunque con un punto ciascuna, lasciandone fuori anche qualcuna.

Zio Paperone e il seme della discordia
Paperino e il vento del Sud
Zio Paperone e il ponte di Messina
Topolino e la maniglia di Nelson
Brigitta e lo "scoop" sensazionale
Zio Paperone e la moneta disco volante
Topolino e l'isola dei sogni fuggenti
Zio Paperone e l'isola tira e molla
La storia di Marco Polo detta Il Milione
Topolino e la città di Psathura

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Le altre discussioni / Sulla lunghezza delle storie.

« il: Mercoledì 26 Lug 2017, 12:06:04 »

Mi riallaccio alla interessante intervista di casty per cercare di sviluppare, se vorrete partecipare alla discussione, qualche ragionamento riguardante la lunghezza delle storie.

Il primo punto, mutuato dall'intervista, riguarda appunto la differenza di lunghezza, in media, tra le storie nelle gestioni Muci e De Poli.
Durante la gestione Muci raramente le storie superavano le 30 tavole e ancor più rare erano le storie a puntate. Claretta, a quanto ci è dato sapere, riteneva che le storie troppo lunghe avessero un effetto negativo sull'attenzione del giovane lettore. Con l'arrivo della De Poli invece le storie via via si allungano nuovamente e fanno la loro ricomparsa le storie a puntate. Non è infatti raro trovare saghe di oltre 100 tavole, valore impensabile dieci anni fa. E fino a qui sono fatti stranoti.

Una storia che ha fatto da spartiacque tra queste due "epoche" è giustappunto il mondo che verrà di Casty, che però, per quanto ai tempi sembrasse una avventura di amplissimo respiro (e lo è), con le sue "sole"  72 tavole oggi verrebbe considerata quasi una storia breve, stanti le oltre 150 tavole delle storie di pk o di Darkenblot.

E proprio a questo mi aggancio per notare come dunque spesso saper gestire la lunghezza di una storia è una delle qualità più grandi di un autore di fumetti. Ma, spesso, risulta difficile incasellare tutte le cose che si vogliono raccontare in un numero di tavole che spesso è fissato dalla redazione.
E così ci si ritrova con storie più brevi o più lunghe di quanto effettivamente necessario per raccontare quel tipo di storia.
Detto che deve essere compito dell'autore saper gestire lo spazio in cui la storia si dipana, allora deve essere la trama al servizio della lunghezza o viceversa? Se ho una storia che starebbe bene in 30 tavole, e ne ho venti è motivo di biasimo per la redazione che non mi da le dieci tavole in più, oppure debbo essere io bravo a raccontare la stessa storia in meno tavole senza perdere in freschezza (cosa molto, molto complessa, ma d'altronde le necessità editoriali non possono essere discusse e fanno parte del "gioco")
La tendenza che noto, invero, è che vi sono spesso, ultimamente, e perlomeno secondo un mio personalissimo e opinabile giudizio, criticità nella gestione di un numero di tavole molto elevato.

Quando leggo alcune saghe degli ultimi tempi mi ritrovo a constatare il fatto che spesso, stante il grande numero di tavole, gli autori mettono forse troppa carne sul fuoco, e poi risulta complessa e non sempre completamente riuscita la chiusura soddisfacente di tutte le sottotrame aperte.

Anche le saghe pikappiche secondo me con tutte quelle tavole non riescono ad essere incisive come quando le tavole erano solamente una sessantina, al netto dell'effetto nostalgia, che sto lasciando da parte in questo tipo di ragionamento.
Giusto per contestualizzare, si consideri come le migliori storie di Scarpa, come ad esempio la Dimensione Delta, non superavano le 80 tavole e per questo motivo inizio a pensare che sia appunto attorno a quel numero che bisogna guardare come Optimum di lunghezza per le "storie lunghe".


Voi cosa ne pensate?

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Le altre discussioni / Basettoni

« il: Giovedì 3 Gen 2013, 13:14:32 »

Ciao a tutti!
Il commissario Basettoni, sebbene sia un personaggio molto comune e utilizzato da tutti gli autori, è rappresentato in maniera anche sensibilmente differente a seconda del disegnatore: De Vita e Bottaro lo disegnano più magro e con il naso molto grosso; Scarpa invece lo tratteggia più "robusto" e con un tartufo molto più piccolo; De Vita padre a volte l'ha disegnato anche in forma totalmente umana; Paul Murry e gli americani gli fanno un muso e delle labbra molto pronunciate, fino ad una improbabile versione brasilana che addirittura ha i baffi! :o
Qui alcune immagini.
Sapete se ce ne sono altre? E poi, quale "versione" preferite?

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Le altre discussioni / Continuum

« il: Sabato 20 Ott 2012, 00:07:47 »

Leggendo una divagazione... di "Zemeckisiana" memoria, mi è venuta in mente una questione.
C'è una discussione nel forum che indaga sulla versione Disneyana della continuità dello scorrere del tempo, inevitabilemente variata dai numerosi viaggi nel tempo che soprattutto Topolino e Pippo hanno effettuato? Mi spiego: Le cose che succedono nel passato si ripercuotono nel presente... ma se agisco sul passato in che modo il presente ed il futuro variano? :o

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Romano Scarpa forever! / Lo Scarpa d'oro - La fase finale

« il: Martedì 25 Ago 2015, 23:56:22 »

Come annunciato qui diamo inizio a una entusiasmante competizione che ci accompagnerà nei prossimi mesi: Lo scarpa d'oro, ovvero una serie di sondaggi alla fine della quale verrà decretata la Migliore storia scritta e disegnata da Romano Scarpa, secondo il Papersera.

Sono state considerate praticamente TUTTE le storie che il Maestro veneziano ha sia sceneggiato che disegnato, distribuendole in otto gironi preliminari ognuno costituito da 15 storie. I gironi sono stati sorteggiati dal sottoscritto utilizzando un generatore casuale di numeri, dividendo le storie in 15 diverse raggruppamenti in base ai voti conseguiti dalle storie nel TopoOscar di sempre.

Le otto teste di serie, storie che non si potranno scontrare fra loro in queste prime fasi sono:
Topolino e l'unghia di Kalì
Topolino e la collana Chirikawa
Topolino e la Dimensione Delta
Paperolimpiadi
Topolino e l'uomo di Altacraz
Paperino e la leggenda dello «scozzese volante»
Paperino e i gamberi in salmì
Paperino e le lenticchie di Babilonia

Ogni settimana saranno sondaggiati due gironi, passeranno le prime quattro di ogni girone e ogni utente per questa fase ha la possibilità di esprimere da una a tre preferenze. Ogni votazione avrà la durata di 7 OTTO giorni!

Alla fine di questa fase preliminare avremo 32 meravigliose storie scarpiane che andranno a comporre il tabellone principale di questa competizione che già da ora si preannuncia splendida e appassionante.

Mi raccomando, votate, votate, votate!


Sono terminate le votazioni per i turni preliminari.


Buon divertimento!

RISULTATI

Passano il turno

GIRONE A
1) Topolino e il mistero di Tapioco Sesto
2) Topolino e l'uomo di Altacraz
3) Pippo e i parastinchi di Olympia
4) Topolino e il "Pippo-Lupo"

GIRONE B
1) Topolino e l'unghia di Kalì
2) Paperino e l'uomo di Ula-Ula
3) La leggenda di Paperin Hood
4) Topolino e l'enigma di Brigaboom

GIRONE C
1) Topolino e la dimensione Delta
2) Topolino e Bip-Bip alle sorgenti mongole
3) Paperino e l'ultimo balabù
4) Topolino e la "Magnon 777"

GIRONE D
1) Paperino e le lenticchie di Babilonia
2) Topolino imperatore della Calidornia
3) Topolino nel favoloso regno di Shan-Grillà
4) Topolino in "Ciao, Minnotchka!"

GIRONE E
1) Paperino e i gamberi in salmì
2) Topolino e la fiamma eterna di Kalhoa
3) Topolino e l'ultraghiaccio
4) Topolino e il Bip-Bip 15

GIRONE F
1) Paperolimpiadi
2) Paperino e la "Fondazione De' Paperoni"
3) Paperino e la farfalla di Colombo
4) Topolino e il gigante della pubblicità

GIRONE G
1) Topolino e la collana Chirikawa   
2) Topolino e il Pippotarzan   
3) Paperino e il colosso del Nilo   
4) Paperino agente dell'F.B.I.!   

GIRONE H
1) Paperino e la leggenda dello "Scozzese Volante"   
2) La Storia di Marco Polo detta Il Milione   
3) Zio Paperone e il ratto di Brigitta
4) Zio Paperone e il casco d'oro   

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Romano Scarpa forever! / Topolino e la dimensione Delta

« il: Martedì 24 Nov 2015, 17:54:47 »

È innegabile che una buona parte delle storie a cui siamo più legati siano quelle che abbiamo letto nella nostra infanzia, a cui oltre che una passione dovuta alla bellezza stessa della storia, siamo legati anche da un certo affetto che spesso ci fa dimenticare gli eventuali difetti che quella storia possiede.

Poi invece ci sono quelle storie che "fulminano", che indipendentemente dal luogo e dal momento, mentre le leggi ti accorgi di trovarti di fronte ad un Capolavoro. Io Topolino e la Dimensione Delta l'ho letta per la prima volta a 16 anni dentro ad un supermercato, seduto sopra un carrello. Scena abbastanza comica, se vogliamo, anche se bisogna specificare che il carrello era molto grosso e molto basso, simile a quelli degli aeroporti, ed io ero talmente immerso nella lettura che altrimenti non sarei riuscito a restare dietro a mia madre, che avrei dovuto accompagnare negli acquisti. Ma andiamo con ordine. Tutto comincia quando, trascinato da mia madre in questo oramai fantomatico supermercato, sullo scaffale dedicato ai periodici da edicola (scaffale che ora, tra le altre cose, non c'è neanche più) arraffo il numero dei Grandi Classici in quel momento in edicola, il 212, per sfogliarlo e passare un po' il tempo, quando vedo che in apertura c'è quella storia che da tempo era in cima delle storie da leggere! D'altronde non era solo una storia del mio autore preferito, o una storia con uno dei miei personaggi preferiti (Atomino), no, era LA PRIMA STORIA con Atomino. Non potevo credere ai miei occhi: finalmente, dopo averla cercata tanto, avevo la possibilità di leggerla, e giustamente iniziai immediatamente. Quindi la Dimensione Delta, nella mia strana esperienza, non aveva contro l'avanzare dell'età e la perdita di quel sense of wonder proprio dei bambini, ma ha dovuto combattere anche contro la mostruosa aspettativa che mi ero creato da quando avevo saputo della sua esistenza. E ha trionfato: mi sono immediatamente reso conto che mi trovavo davanti ad un vero e proprio capolavoro. Quella grandissima aspettativa che avevo venne già da subito ampiamente ripagata, infatti, non ci si può non immergere completamente (e fin troppo, nel mio caso) nell'incredibile mix di mistero e divertimento che questa avventura porta con sé.

Naturalmente acquistai quell'albo, e la storia, dopo quella prima volta l'ho riletta innumerevoli altre volte ed è entrata senza dubbio a far parte del ristretto elenco delle mie storie predilette. La divisione in due parti sancisce una separazione che non è solo fisica ma anche concettuale: la storia effettivamente si compone di due sezioni che somigliano quasi a due avventure distinte, benché naturalmente strettamente collegate: quello che potremmo definire "il mistero delle nevicate" e l'avventura nella Dimensione Delta vera e propria. A tal proposito grande è stata la mia sorpresa quando, anni dopo la prima lettura, nella collana del Corsera dedicata all'autore, ho scoperto che il primo titolo a cui aveva pensato Scarpa era proprio "Topolino e il mistero della neve luminosa", a sancire l'importanza che questa parte ha all'interno della narrazione. La grande idea di Scarpa è stata proprio nel lasciar la risoluzione dell'arcano nella seconda metà della storia, assieme all'azione vera e propria, facendola precedere da un giallo misterioso ed entusiasmante. L'inquietudine traspare già dalle prime tavole, con Topolinia che viene colpita da stranissime precipitazioni nevose, la cui origine ben presto si rivela essere indecifrabile. Si tratta dell'inizio un terribile ricatto, con la minaccia di nuove e ben più mortifere nevicate, se non verranno versate all'ignoto ricattatore somme di denaro sempre più ingenti e insostenibili. Il pericolo è tangibile e Scarpa è bravissimo nel stemperarlo con una serie di vignette di stampo prettamente comico che forniscono anche un contesto a tutta la vicenda (le reazioni più disparate dei topolinesi nei confronti degli inusitati fenomeni atmosferici, la gag alla stazione radio, le infruttuose ricerche del misterioso attentatore). Interessante notare la gag visiva del latte versato fuori dal pentolino nella settima e nell'ottava tavola, che permette all'autore di rappresentare il soliloquio e una lunga telefonata di Topolino, senza aver così bisogno di inserire baloon troppo grandi e senza risultare noioso, come magari sarebbe stato con l'utilizzo di banali primi piani.

Mi è piaciuto da subito il modo credibile con cui Topolino entra nella vicenda: da solo, per curiosità e con vari tentativi, nel corso della sua personale indagine sulle nevicate, fino a quando, seguendo le prove, non giunge al Commissariato dove Basettoni lo renderà partecipe della situazione. Ma per i suoi meriti e per quello che era già riuscito a scoprire, non per grazia ricevuta o con il commissario che alla prima difficoltà va in ginocchio da Topolino a mendicare aiuto. Aiuto di cui però dimostra di aver bisogno. In questo modo Scarpa riesce, meravigliosamente, dapprima a non svilire il commissario, che mantiene la sua dignità anche se non riesce a risolvere un caso che evidentemente va oltre la sua (e la nostra) capacità di comprensione; ma allo stesso tempo non rende odioso Topolino, il quale ha l'umiltà di entrare nella vicenda dalla porta di servizio, grazie alla sua intelligenza e alle sue capacità. Vicenda che non avrebbe saputo risolvere nemmeno lui, senza qualche piccolo aiuto. Il rapporto tra i due personaggi è sincero è credibile, Topolino dimostra un grandissimo rispetto per il commissario e per il suo ruolo, e allo stesso tempo Basettoni non fa nulla per nascondere la stima e l'affetto che prova per questo "scaltro ragazzo".

"Nello stesso momento, in un posto inaccessibile, né in città, né fuori citt" è la celebre didascalia con cui l'autore ci introduce alla Dimensione Delta. In realtà non sappiamo ancora dove sono ambientate queste misteriose vignette dove due oscuri personaggi, che Scarpa per il momento non ci presenta né ci mostra in volto, confabulano fra di loro. Tutto questo non fa altro che aumentare nel lettore la curiosità e l'indecifrabilità della vicenda. Tra i due il più particolare è un personaggio che ha la forma di un bimbetto, un ragazzino con delle strane palline sopra la testa, e che incontriamo anche qualche pagina dopo, alle prese con Minni, quando lo scopriamo possedere strani poteri.

Sappiamo che è alla ricerca di Topolino, ma non sappiamo ancora che intenzioni abbia, e la scena che prelude al suo incontro con Mickey è allo stesso tempo una delle più appassionanti e inquietanti di tutto il fumetto Disney: Topolino viene costretto da vari inconvenienti "provocati ad arte" a incamminarsi verso casa a piedi e da solo, assieme a questo esserino misterioso che gli tien dietro. E finalmente anche noi, assieme a Topolino, con grande sorpresa facciamo la sua conoscenza: è Atomino Bip-Bip, un atomo ingrandito due birilliardi di volte, dagli straordinari poteri, come ad esempio il flusso di mesoni, capace di tramutare una materia in un'altra. La sua entrata definitiva in scena sancisce anche la divisione fra le due parti della storia. Come vero e proprio Deus Ex Machina permette a Topolino e al lettore di capire cosa è successo fino a quel punto, ci trasporta nella fantastica Dimensione Delta (un infinito spazio vuoto) dove Mickey rincontra un vecchio amico, di Gottfredsoniana memoria: il Dr. Enigm, l'uomo nuvola e pioniere dell'era atomica, che Scarpa ripesca per l'occasione. Dopo un primo momento in cui Topolino sospetta addirittura del suo amico, la situazione diventa chiara: c'è un secondo atomo, Bep- Bep, che è, non da solo, responsabile dei problemi che affliggono Topolinia, e Atomino si offre di tornare sulla dimensione terra con Topolino per aiutare il nostro eroe. Resta solo da capire quale sia la mente criminale dietro tutta la vicenda. Che, con un secondo viaggio nella dimensione delta, scopriamo essere nientemeno che il vecchio Pietro Gambadilegno, crudele e megalomane come non mai, deciso a conquistare il mondo. Un lontanissimo parente del ladruncolo da quattro soldi che purtroppo, Casty a parte, siamo abituati a vedere negli ultimi anni. La scena in cui Bep-Bep, non cattivo ma ingenuo e strumentalizzato da Pietro, viene riportato alle dimensioni di atomo è fortissima, forse la cosa che più si avvicina a un omicidio in tutto il fumetto Disney.

Il tutto poi come sempre viene accompagnato da divertentissimi siparietti tra i due mortali nemici, ricordo la scena in cui Topolino viene scambiato da Gambadilegno per un "pregevole dipinto", oppure quando Mickey medica Pietro: "non sopporto la vista del sangue... del MIO sangue, naturalmente", nel bel mezzo di un duello fra i due che è passato alla storia. Cos'altro aggiungere? Posso solo ribadire che questa storia è un capolavoro e che, senza dubbio alcuno, se io sono e sono rimasto un grande appassionato di fumetto Disney una gran parte del merito è di Romano Scarpa e di questa storia qui.

- Gumi

Leggete, condividete e fate condividere la pagina principale dell'articolo:
https://www.papersera.net/RSc10/Topolino_e_la_dimensione_Delta.php

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Off Topic / Su cosa avete fatto la vostra tesi (o tesina)?

« il: Lunedì 23 Mag 2016, 18:31:59 »

Come da titolo, mi sembrava interessante (per mera curiosità) conoscere quali siano stati gli argomenti che vi hanno interessato a tal punto da scriverci una tesi a proposito. O più semplicemente una tesina della maturità.  E, se vi va, accennare anche un po' l'argomento e il motivo per cui lo avete scelto!

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Off Topic / Basket

« il: Lunedì 7 Gen 2013, 23:01:31 »

La proposta è azzardata (visto quanto poco è commentato il topic sul calcio immagino che pochi siano gli appassionati di sport nel forum): mi chiedevo se c'è qualcuno che segue il campionato italiano di pallacanestro o l'NBA.. Per discuterne  un po'

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Off Topic / Energia: quale futuro?

« il: Sabato 25 Mag 2013, 19:40:34 »

Ho letto il Topolino 3000, e, leggendo la storia di Teresa Radice ho iniziato a concepire l'idea di un topic del genere qui sul papersera. In questo sito infatti ci piace parlare un po' di tutto e trovo che l'arcomento energia (ed energia legata all'ambiente e lo sviluppo) sia un tema caldo ed interessante da affrontare, e, molto spesso sottovalutato.
Premetto che sono laureato in ingegneria energetica e sto frequentando la magistrale in energie rinnovabili. Purtroppo, lo scenario che mi si presenta di fronte è molto meno ottimistico di quanto mi aspettavo.
Nucleare, rinnovabili, fonti fossili, vettori energetici, risparmio energetico, domotica, uso razionale dell'energia, teleriscaldamento, prodotti a km 0, vetture ibride o solari...
Cosa ne sapete? Cosa ne volete sapere?
Cosa ne  pensate?