Logo PaperseraPapersera.net

×
Pagina iniziale
Edicola
Showcase
Calendario
Topolino settimanale
Hot topics
Post non letti
Post nuovi dall'ultima visita
Risposte a topic cui hai partecipato

Visualizza post

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i post inviati da questo utente. N.B: puoi vedere solo i post relativi alle aree dove hai l'accesso.


Post - occhiovolante

Pagine: [1]  2  3  ...  5 
1
Commenti sulle storie / Re: Tetralogia dell' Argaar
« il: Sabato 20 Gen 2007, 03:13:44 »
ehm, chiedo scusa.. non avevo visto che esisteva già il topic..
 la trilo o tetralogia (altra gaffe, è talmente tanto che non la leggo che mi ero scordato del quarto episodio!) la recuperai all'epoca cercando i TP disperatamente per mesi e mesi..

per molto tempo mi sono chiesto se fosse migliore Devita o Cavazzano, che hanno cmq uno stile simile, ugualmente fluido e dinamico..
Certa critica dà per migliore Cavazzano, credo anche percè è sempre stato un artista + eclettico..
Devita probabilmente, limitando la sua arte solo a disney, non è stato apprezzato a dovere.. d'altra parte questo è quello che lui ha sempre voluto, l'ho letto in una sua intervista..

Tutto questo x dire che io, come autore Disney, preferisco Devita! Cavazzano mi piaceva di + tra i 70 e gli 80..

Inutile dire che questa saga sia uno dei suoi migliori lavori assieme a "c'era una volta in america"..
E anche qui, come nell'altra, Pippo (o chi per lui) è sfruttato al massimo delle sue potenzialità, dando una nuova chiave di lettura ma non snaturandolo.. credo che l'interpretazione di Pippo da arte di Devita sia tra le + grandi, + di quella di Gottfredson e di Scarpa, senza ombra di dubbio..

Mi dispiace non avere con me la saga, mi sarebbe piaciuto parlarne + diffusamente .. ma vedo che lo state facendo benissimo voi! mi siedo e ascolto ;)

2
Commenti sulle storie / Re: La classifica dei best of
« il: Lunedì 22 Gen 2007, 11:40:17 »
Citazione
  E' vero, un classico ormai, anche se relativamente recente. Inoltre la fonte principale di conoscenza del termine "usucapione" per gli italiani  Divertito  

ahahah, possibile!! sapessi da bambino quanti paroloni imparavo con le storie di Topolino, sopratutto quelle di Martina ovviamente!! Invece non ricordo di chi erano i testi del "Matrimonio di Paperone"? Marconi? Lo stesso Devita?

3
Commenti sulle storie / Re: La classifica dei best of
« il: Lunedì 22 Gen 2007, 11:20:48 »
mi ero coricato ieri sera sicuro di aver dimenticato un'altra grande storia che mi aveva colpito e che non era mai stata votata da nessuno.. tanto già ho sforato, quindi continuo

12) Zio Paperone , ritorno a Xanadu (di Don Rosa, il sequel di "Zio Paperone e la dollaralergia". Tornando a Tralla-là i paperi riscoprono se stessi, Scrooge dimentica persino il denaro.. ovviamente belle anche le gag "ci hai fatto caso ce ogni volta che i paperi vengono qui tentano di distruggere la nostra valle?"   "Cosa sta succedendo?" "Io no palla tua lingua!". E poi c'è la figura di un papero misterioso alla fine, che sembra vecchissimo e di fattezze.. europee.. Non ho mai capito chi fosse.. forse verrà svelato + avanti.. )

4
Commenti sulle storie / Re: La classifica dei best of
« il: Lunedì 22 Gen 2007, 11:10:46 »

"Topolino e lo strappo cronospaziale"! L'avevo votata anch'io!  8-)

e allora non l'avevo notato.. ops..

grande storia eh? e poi tu Dippy Dawg, con quell'avatar non potevi non votarla in effetti ;)
Grande Pippo in quella storia! Topolino manca da decenni , ma lui pensa che non si era + fatto vivo perchè aveva perso il numero di telefono!! :D :D :D

5
Commenti sulle storie / Re: La classifica dei best of
« il: Lunedì 22 Gen 2007, 04:14:42 »
e che cakkio, sforo ank'io!!

11) Paperino nel paese dei totem (dello zio Carl..  )

6
Commenti sulle storie / Re: La classifica dei best of
« il: Lunedì 22 Gen 2007, 04:11:32 »
 ;D altro che 10 storie! qui ognuno ne dice mille!!
però in effetti è un casino.. ce ne sono troppe.. e quelle dette finora sono di sicuro tra le + belle

ma siccome io sono anticonformista e rompipalle, faccio un altra lista, la lista di quelle che (mi pare) non avete MAI citato, ma che meritavano di comparire ogni tanto..:

1)Paperin Hood (parodia sui generis, geniale!)

2) Sandopaper (le due storie "la perla di Labuan" e , credo, "le due tigri")

3)Paperin furioso (quanto ho riso con Paperino che sbrocca! Credo una delle migliori parodie Disney)

4)La trilogia di Xadoom (PK) (struggente)

5)Topolino e lo strappo temporale (???? non credo proprio si chiamasse cosi, anzi aiutatemi a ricordare! Topolino viene prelevato per errore da degli alieni che, nell'accorgersene, lo rimandano nella terra ma, per errore, avanti nel futuro. un futuro in cui il topo manca da anni, Gambadilegno è potentissimo ecc... )

6)il genio del compleanno (fantastico il sapore capriano dei questo piccolo gioiello a fumetti)

7)Paolino Pocatesta e la bella Franceschina (anche qui temo sul titolo.. cmq la parodia disneyana di Paolo e Francesca, con Archimede nei panni di Dante,fantastiche le battute, tipice di Martina, ironiche e coltissime. una su tutte, dopo che Paperone si accorge del tradimento di Paperino e Paperina li manda ll'inferno a calci. e mentre volano via, Dante/Archimede guarda la scena e scrive "come colombe dal Disio chiamate, vanno all'inferno spinti a pedate".. la ricodrdo ancora!!)

8)Il giro del mondo con 80 dollari (come avete potuto scordare questa?? mi sembra comparì nel numero 1500)

9)Zio Paperone alla ricerca della biblioteca d'Alessandria (anche qui, il titolo non mi viene, di sicuro non è questo..cmq è quella di Don Rosa in cui ZP e nipotame vanno alla ricerca della biblioteca di Alessandria per poi concludere la ricerca..sotto il deposito! Fantastica storia ricca di riferimenti storici succosissimi!)

10)il matrimonio di Zio Paperone (nemmeno questa avete messo, buuu!!!)

7
Commenti sulle storie / Re: C'era una volta...in America
« il: Giovedì 18 Gen 2007, 12:35:13 »
Bellissima saga! Secondo me, il capolavoro di Pezzin!
Ottima l'idea, ottimo lo svolgimento, ottima la gestione degli argomenti "scottanti" come la battaglia di Alamo... e, naturalmente, ottimi i disegni di un De Vita al massimo della forma.
Un'idea geniale è anche quella di aver posto accanto ai vari Topolini (sempre uguali), ogni volta un Pippo diverso.
Anche per me, l'episodio preferito è l'ultimo... e le ultime pagine, con Topolino piccolo, sono veramente emozionanti!

Già che ci sono, voglio raccontare una cosa che ho fatto... se siete deboli di cuore, smettete di leggere!  :)
Tempo fa, uscì in edicola un libro Mondadori, "Storie d'America" che conteneva tutta la saga... almeno così sembrava: infatti mancavano due epoisodi (quelli non disegnati da De Vita); siccome ho "rosicato", ho comprato nelle bancarelle tutti i topolini dove apparivano le varie puntate, le ho STRAPPATE, ho fatto una copertina col computer e le ho rilegate assieme... così posso leggerle comodamente quando mi pare, senza dover smuovere tutta la collezione! 8-)

Mitico!!  :D :D :D

8
Commenti sulle storie / Re: C'era una volta...in America
« il: Giovedì 18 Gen 2007, 11:59:53 »
Ma davvero siamo convinti che la saga di Rosa abbia rappresentato un "approfondimento" e un "arricchimento" per il personaggio di Zio Paperone? E' sicuramente un'opera bellissima, ma a me pare che Rosa abbia selezionato solo _alcuni_ aspetti del personaggio e si sia concentrato su quelli. Nelle sue opere successive, poi, si e' tenuto su quella caratterizzazione, e il risultato a mio giudizio e' un personaggio piu' "bidimensionale" di quello di partenza.
Insomma, piu' che di approfondimento psicologico io parlerei di cristallizzazione psicologica.

Poi, quanto ad augurarsi che qualcuno faccia qualcosa del genere per Topolino (e perche' non per Pippo, o per Paperino, o Ezechiele Lupo? E perche' non per Nonna Papera, ne avra' di cose da raccontare lei!), niente in contrario; sono sempre disposta a leggere una bella storia! Ma non mi pare che il personaggio sia "povero" perche' gli manca un'epopea. Oltretutto molti degli argomenti da te proposti vengono trattati, separatamente, in storie gia' esistenti. C'e' proprio bisogno di scrivere una saga omnicomprensiva? Io personalmente tendo ad odiare le saghe troppo lunghe...

devo dedurre che di parlare di "C'era una volta in america" non glie ne frega niente a nessuno  :o
mi pare che ci siamo detti abbastanza su questi argomenti, forse pure troppo (io x primo)
purtroppo non ho sottomano la saga di "c'era una volta",e non posso essere puntuale nelle osservazioni..ma si può rompere il ghiaccio inizando a indicare l'episodio preferito..
Di sicuro per me "il grande cielo" e "il sogno americano", per motivi diversissimi.

"il grande cielo" è una storia di rara poesia, non parlo dei disegni perchè sono fantastici (e in questo episodio si superano, bellissima la tavola col cielo stellato), in cui lo spirito dell'america dream si manifesta nella sua maniera + alta e forse ingenua, non ancora corrotto, attraverso gli occhi del Pippo di turno (scusatemi, ma non avendo qui la storia non ricordo il nome..) ..

ne "il sogno americano" i personaggi hanno un fortissimo spessore, a cominciare da Pippo, ultimo cowboy idealista, divenuto divo ma rimasto un puro. a differenza di Topolino che, a causa delle
vicissitudini passate, diventa un uomo di successo, ma cinico (mostrando il lato oscuro del sogno americano)..

In generale le storie della saga hanno il pregio di raccontare luci e ombre della storia americana in maniera "disney correctness", per un ampissimo pubblico. Si parla del brigantaggio,della guerra contro gli inglesi, delle guerre di secessione (l'unica cosa che non viene accennata è la questione "schiavitù")si tocca la questione dei nativi (che però non vengono dipinti in una sola maniera, ma a volte vittime, a volte carnefici), della conquista della frontiera fatta con truffe, della "perdita dell'innocenza" dell'america,della corsa al petrolio e dei truffatori ch e ne approfittarono, persino della crisi del 1929! Il tutto senza mai fare riferimento a cose davero tragiche , ma lasciando intatto il senso della storia. Il che da alla saga la doppia chiave di lettura (la famosa doppia chiave di lettura, che è presente a par mio nelle migliori storie), una per bambini, che conosco i fatti , e una per i + grandi che conoscono quello che c'è dietro i fatti narrati, e si godono la ricostruzione storica..

Vero personaggio forte della Saga è Pippo, nelle sue varie incarnazioni, che pare inrcarni di volta in volta una parte del carattere che abbiamo imparato ad amare nel personaggio.
Una volta è semplicemente folle, un'altra idealista, un altra geniale.. caratterizzazioni perfette!
Il topo varia da una certa ingenuità (com'è ovvio) della prima storia, quando ancora è un normale sarto, al pragmatismo borghese della seconda, in cui è un commerciante, a cui si unice sempre il senso della giustizia e dell'avventura. Molto bello il Topolino artista del "grande cielo", e annche il topo cowboy disilluso con in mente Clementina, e ovviamente il topo petroliere degli ultimi episodi..

9
Commenti sulle storie / Re: C'era una volta...in America
« il: Giovedì 18 Gen 2007, 02:01:00 »
Groodon,
ammetto , come ho già fatto, di conoscere la produzione Disney italiana solo fino a 10 anni fa circa, per cui molte cose non le ho seguite, compresa la ripresa di Macchia Nera , e alcuni episodi su Gamba (le storie di faraci su Topolino noir le conosco, ma magari non ho presente le altre..), magari se possibile lasciate i numeri di topolino di riferimento, che colmo le lacune e magari mi faccio un idea..

10
Commenti sulle storie / Re: C'era una volta...in America
« il: Giovedì 18 Gen 2007, 01:48:26 »

Questo ragionamento (e tantomeno il paragone) non sta nè in cielo nè in terra. Durante gli anni 40 c'era una mentalità diversa e un approcio diverso al fumetto... le strips di Al Taliaferro si leggevano sui giornali e dubito ci fosse qualcuno che si comprasse appositamente i giornali per leggersi i fumetti (se non per l'inserto domenicale, ma comunque solo in rari casi). Chi comprava i comic book lo faceva appositamente e si aspettava giustamente avventure lunghe e non qualche gag e basta, considerando anche che solo pochi potevano permettersi l'acquisto di comic book. Poi i lettori dell'epoca (quei pochi che leggevano un comic book) non avevano la mentalità di discutere di fumetti e di stabilire lo snaturamento del personaggio; discriminavano tra storia bella o brutta e tanto gli bastava.
Non voglio passare per un "fondamentalista" con la mentalità chiusa. Tutt'altro, la mia passione nerd ai fumetti Disney nasce grazie a Don Rosa, ma questo non ne cancella i limiti e/o difetti. Quello che ha fatto Rosa è un caso a perte, unico nel suo genere, non possiamo creare una saga sulla vita di ogni personaggio Disney, perchè fondamentalmente Disney non ha continuty (ok, tranne in casi poco significativi o nelle strisce di Gottfredson che erano però tutt'altra cosa). Un'eccezione ogni tanto ci sta, porta una ventata innovativa, ma se si vuole eccedere con l'introduzione forzata di elementi non strettamente legati all'ambito Dinsey classico.

Perchè sì. Topolino è stato per anni un personaggio ideologico, che incarna i valori ritenuti positivi dalla società che lo ha espresso, simbolo dei valori di rettitudine e onestà americani, che combatteva anche per tutelare sè stesso e i suoi cari. Ammetto che ultimamente il personaggio è statp alquanto appiattito e il significato di questa funzione simbolica è andato perduto, trasformando Mickey in un investigatore che agisce non si sa bene perchè, ma comunque compiendo un'operazione come quella che proponi questo lato della personalità del topo sfumerebbe via (ovvimante con i metodi "alla Don Rosa", magari se si accennasse in maniera non troppo drammatica alla questione non avrei nulla da ridire).

Hai mai letto Topolino e il fiume del Tempo e altre storie di faraci reperibili nel volume Topolino Noir? Sono storie molto belle, in cui viene analizzato bene il rapporto tra Topolino e Gamba, senza però essere espliciti come Rosa. Paradigmatica poi è la seconda frase che ho in firma, ripresa poi da Scarpa in Un ragazzo davvero in Gamba ;)

Esatto. A dover di cronaca ci sarebbe anche una certa Gloria, ideata da Gottfredson ma mai amata molto dai lettori.

Figli di una vicina di Topolino, la signora Fieldmouse (si chiamava così? Non ricordo) e poi divenuti secondo la tradizione effettivi nipoti di Topolino.

 ;D
Flip, non svegliare l'Ambrosio che dorme...  ::) :P


dal punto di vista storico hai indubbiamente ragione, avevo usato il paragone  a mo di esempio, nulla +..
niente da eccepire su ciò chhe ha incarnato Topolino dalla sua nascita in poi.. ma è innegabile che la Disney abbia lasciato che il suo personaggio + rappresentativo si appiattisse con gli anni + di qualsiasi altro..
insomma, spero che qualcuno lo rinnovi. o meglio, per essere + corretti e contare l'enorme lavoro degli autori come Scarpa o Faraci, continui a rinnovarlo..
(Gottfredson personalmente non lo considero un'innovatore di Topolino, ma il suo padre + vero, dato che prima come personaggio non era che una macchietta!)

ma qualcuno vuole ricominciare a parlare di "c'era una volta in america"?
ok, lo faccio io: bellissimo film, un Robert De Niro eccezionale, la regia di leone è lenta e maestosa, le musiche di Morricone come sempre memorabili. Forse un po' troppo lungo.. ;D

11
Commenti sulle storie / Re: C'era una volta...in America
« il: Mercoledì 17 Gen 2007, 19:50:32 »
Ah, c'è da aggiungere che Zio Paperone è vecchio. Ha una vita alle spalle ed è indubbiamente interessante scoprirla e capire il percorso che lo ha portato a diventare il papero più ricco del mondo. Topolino è giovane, cosa c'è da raccontare? La sua primissima infanzia? Non penso potrebbe venirne fuori una saga...


ammetto la maggiore difficoltà.. ma proprio x questo sarebbe + stimolante no?
le mie sono idee campate in aria, è chiaro si tratta di un operazione impegnativa...

Cmq, al di là dell'età, per rendere un personaggio profondo, basta chiedersi "perchè è cosi" e darsi delle risposte.. la stessa cosa che ha fatto Don nella Saga in fondo.. "perche scrooge è avaro e cinico? e perchè ci sono tutti sti nipoti e nessun genitore?" per esempio..

per il topo io proporrei:

1)perchè questo accanimento nella lotta al crimine? (si potrebbe inserire un qualche piccolo trauma, che è alla base della nascita di ogni eroe.. non dico che debbano esserci  dei lutti come in spiderman, ma cmq un qualcosa..)
2)perchè gambadilegno lo odia così tanto? (e qui guarderei + al vecchio gamba che a quello nuovo, molto + bonaccione! in molte storie antiche provava + volte a ucciderlo! come dovrebbe fare un gatto con un topo in fondo..)
3)chiariamo un po' il personaggio di Pippo (approfondiamo un po' l'unica fidanzata che abbia mai avuto, di Scarpa, Zenobia mi pare si chiamasse..)
4)Tip e Tap, da dove sbucano?
5)usiamo il mitico professor Enigm!
6) maacchia nera, altro personaggio fantastico, pieno di mistero, antitetico a gamba, avversario formidabile!! se non fosse che tutti sappiamo che faccia ha, e che è troppo alto, vi immaginate una scoperta (come in guerre stellari) clamorosa: si toglie il mantello ed è il padre di topolino!!! (su quest'ultima cosa non mi massacrate!! era una battuta!!! )

sono solo idee buttate li, ma pensate che ne potrebbe fare un bravo autore!

12
Commenti sulle storie / Re: C'era una volta...in America
« il: Mercoledì 17 Gen 2007, 03:01:44 »
Ma in cosa dovrebbe consistere questa introspezione? Dieci pagine di monologo interiore in cui Topolino si tormenta ricordando i traumi della sua infanzia e si interroga sul senso della sua vita?
Per me Topolino va bene così com'è, ha una sua caratterizzazione psicologica che è perfettamente funzionale alle storie. Se cerco un altro tipo di psicologia mi rivolgo ad altri personaggi.


[size=10]Per inciso: nel Batman di Miller non vedo molta complessità psicologica; anzi, i suoi personaggi sono molto archetipici. Né ne vedo in Dylan Dog, e tanto meno in Nathan Never (l'apoteosi dell'inconsistenza narrativa e psicolgica a fumetti, almeno finché lo leggevo io - circa una decina d'anni fa).[/size]

ehm, mi sembrava di aver già risposto con questa frase
Citazione
un introspezione psicologica forte sul personaggio, scavando nella sua storia, nella sua persona, nei suoi sentimenti + umani (è questo che intendo per introspezione psicologica)..  
se non era soddisfacente mi dispiace! di sicuro non intendevo un monologo shakespeariano, sono sicuro che chi voleva capire ha capito  ::)

E comunque, smentendomi subito, proprio il Batman di Miller ricorre ai monologhi interiori,quindi se ben utilizzati da autori bravi, ci stanno pure, e non ironicamente come si alludeva..
 Ecco l'esempio di una storia in cui si guarda l'eroe da un punto di vista umano, con le sue debolezze e limiti. E, nonostante una certa spettacolarizzazione, la storia pone l'accento sulla differenza tra l'immagine archetipica dell'eroe (forse quella a cui ti riferisci) incarnata dal Superman presente nella storia, e l'altra immagine dell'eroe, quella più umana e oscura, rappresentata da Batman. Certo, archetipica anche quella, e difatti un grande merito della storia di Miller è stato coniugare introspezione del personaggio (che troviamo invecchiato e disilluso all'inizio) e l'immagine di Batman secondo il suo spirito originario, che è appunto l'archetipo dell'eroe oscuro.

Su Dylan Dog e Nathan Never, certo si può dire che siano introspettivi alla buona, se uno è un assiduo lettore di Joice. Ma, per la media di due testate d'avventura popolari, hanno trattato i personaggi in maniera di sicuro più profonda di come si faceva prima, almeno alla Bonelli.

beh, ho fatto di tutto per esprimere il mio pensiero, forse usando troppe parole..e adesso, sull'argomento, le ho davvero finite ( a meno che qualcuno non abbia la felice idea di iniziare a parlare della storia che dà il titolo al topic! sarebbe pure ora no?..;)
Se sono riuscito a comunicarlo correttamente almeno ad uno solo di quelli che l'hanno letto, mi ritengo + che soddisfatto (tranquillo Rom, non sto parlando di te ;) )

13
Commenti sulle storie / Re: C'era una volta...in America
« il: Martedì 16 Gen 2007, 21:31:19 »

 ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D

riquoto Portamantello, storie diverse con obbiettivi diversi. L'introspezione psicologica è positiva, ma non è per forza assente se non è esplicita: Gottfredson e Scarpa, così come altri, hanno dato una loro tipicità al personaggio di Topolino, tu cosa intendi per introspezione psicologica, la psicanalisi?
E poi, secondo me, non c'è niente che si deve fare, bensì che si può fare..

osservazione sacrosanta.
e in effetti, probabilmente, per le possibilità che dava Topolino, gli autori da voi citati hanno fatto molto, forse il massimo (forse..)
Gli autori citati, hai detto bene, hanno dato tipicità, che è un enorme merito, ma diversa cosa dall'introspezione..
ovviamente io parlavo per ipotesi e congetture, forse se quello che auspicavo io, e cioè un introspezione psicologica forte sul personaggio, scavando nella sua storia, nella sua persona, nei suoi sentimenti + umani (è questo che intendo per introspezione psicologica).. operazione fatta ad esempio da Frank Miller con Batman, e da molti altri autori di supereroi..

Operazione che pone l'accento sul carattere umano dei personaggi, al di la dello stereotipo che l'essere un characters presuppone..
Una casa tradizionale come la Bonelli, che contesto sotto molti aspetti, ad un personaggio come Tex ad esempio, diede un minimo di introspezione psicologica per dargli un po di spessore, benchè rimanesse ancora molto legata al genere.. questa operazione continuò con altri personaggi, fino a Dylan Dog o Nathan Never, dove è un elemento portante..
Certo, i Disney sono altri tipi di fumetto, ma questo non esclude che su di loro possano intessersi storie di un maggiore spessore umanistico che non le solite storielle stereotipate..
Per il resto, sui modi, la misura ecc.. è solo una questione di autori, e di gusti certo..
Sarò noioso e me ne dolgo con tutto il cuore, ma  la prima volta che una storia Disney mi ha emozionato, oltre che divertito,ad un certo livello, è stata la saga di Don Rosa, e questo è segno che l'introspezione del personaggio unita alla solida struttura narrativa hanno generato un vero e proprio ( e sono serissimo) romanzo di formazione a fumetti, paragonabile ai grandi romanzi di formazione ottocenteschi.
E questo, piaccia o no, è un merito.
E, ovviamente, questo merito nulla toglie ad altri autori che hanno seguito altre strade, ci mancherebbe altro!
Sulle mie congetture su quello che si "dovrebbe" fare di topolino, non dico che si possa fare, dico solo che mi piacerebbe molto.. tutto qui!

14
Commenti sulle storie / Re: C'era una volta...in America
« il: Martedì 16 Gen 2007, 20:28:47 »
Come posso apprendere le vostre tecniche di sintesi?  :P

che tecniche?
se ti riferisci a come si imposta il videoregistratore non ne ho la + pallida idea..

15
Commenti sulle storie / Re: C'era una volta...in America
« il: Martedì 16 Gen 2007, 20:18:17 »

Esattamente! Ma la differenza non è affatto quantitativa e tantomeno qualitativa: le due saghe hanno obbiettivi diversi ed evidentemente Pezzin non sentiva il bisogno (e, giustamente nemmeno il diritto) di porre dei paletti alla vita di Topolino come ha fatto Don con Zio Paperone.  



vabbè, non riesco a spiegarmi allora, sarà un mio limite..
qualcuno prima aveva mai avanzato l'ipotesi di narrare la vita del padre di topolino e di contestualizzarla storicamente? no. pezzin lo ha fatto, meno invasivo del rosa, e siamo d'accordo, ma l ha fatto. e , ripeto, è un piccolo passo verso la direzione "implosiva" di don rosa e la sua saga.
"quantitativamente" minore, ma della stessa qualità come tipo d'operazione
non credo sia una mia opinione, credo sia un dato di fatto, quindi non lo ripeterò +..
Pezzin ti sembra diverso perchè:
1) è stato + soft
2) usa un linguaggio a cui noi lettori disney italiani siamo + avvezzi, meno di rottura di quello di Rosa, + tradizionale
3)mmm, non so trovare un terzo motivo!!

poi insomma, sulla storia che altri autori hanno approfondito in maniera "giustoa" a altri lo facciano in maniera "sbagliata", snaturando i personaggi!
mi sembra una critica miope, e per dimostrartelo ti faccio un esempio storico.
Immagina di essere un lettore di Paperino di Taliaferro degli anni 40 ok?
ad un certo punto leggi la prima storia di Barks con zio Paperone, in cui entra un personaggio tetro e anche un po' stronzo come il primo ZP.. immagina poi di leggere le storie successive di taglio avventuroso.. si è perso per strada il Donald + semplice di taliaferro, e piano piano si è fatto strada un altro donald e un altro mondo..
forse se tu fossi stato un lettore degli anni 40 avresti gridato allo "snaturamento", e a dar retta a te  non si sarebbe evoluto nessun universo!
invece i lettori accettarono di buon grado il cambiamento e lo "snaturamento ", e i risultati si vedono ancora oggi fortunatamente!
personaggi come quelli disney, che hanno attraversato i decenni, per continuare a vivere devono evolversi, a volte anche in maniera apparantemente shoccante! questa fase è una fase che ha investito tutti i personaggi storici del fumetto, ha investito quelli disney + di una volta, e non credo che in fondo quella di Rosa sia cosi traumatica come svolta!

Tornando agli autori che tu sostieni abbiano approfondito Topolino psicologicamente, beh, ti dico la mia:
Gottfredson ha fatto evolvere il personaggio di Topolino nei fumetti, in qualche modo è il suo padre + autentico, ma di sicuro non lo ha approfondito psicologicamente, lo ha semplicemente rafforzato narrativamente e delineatone il carattere (che poi altri snatureranno, stavolta ne sono convinto davvero, in peggio!)
Scarpa ha fatto grandi storie col topo, ha rinnovato la vena umoristica del personaggio, dei suoi comprimari e antagonisti. E' stato forse l'autore + fedele all'archetipo originario di Gottfredson, ma nemmeno qui mi pare si possa parlare di introspezione psicologica, almeno non mi viene in mente dalle storie che ho letto. Semmai Scarpa approfondì Zio Paperone talvolta, penso alle lenticche di Babilonia, ma anche in altre occasioni + sporadiche..
Faraci è un autore preparato, che conosce bene il cinema di genere, ed ha rinnovato la narrazione di Topolinia, rinnovando ancora una volta la narrazione, di taglio cinematografico, dando un nuovo spessore ai cattivi, rendendo Topolino più simpatico. Si mantiene nella stessa scia che da Gottfredson passa a Scarpa, ma come psicollogia mi pare abbia approfondito + quella del vecchio Pietro che non quella di Mickey. L'operazione MM non ha funzionato perchè era un operazione furbetta! Per approfondire psicologicamente il Topo, hanno creato in esso un trauma,e non potendo ammazzare nessuno lo hanno esiliato in un altra città senza la possibilità di tornare (espediente narrativo debolissimo tralaltro!).. Insomma, non puoi mettere un personaggio di punto in bianco in un altro mondo per creare introspezione! Di fatto è come se fosse un altro personaggio, e onestamente non posso vedere Topolino in assenza di Pippo, elemento necessario a mio parere! Quelle storie inoltre erano troppo ammiccanti, mi dava un po fastidio questa atmosfera da film hard boiled a tutti i costi.. insomma, non  ci siamo..
Su Casty, mea culpa, non posso pronunciarmi in quanto non conosco. Sarei lieto di apprezzarne qualche storia, che magari mi smentirebbe..

Insomma, Gli autori sopra sono indiscutibilmente grandi, ma c'è un passo ancora da fare col Topo, e però è difficile, lo riconosco, proprio per la natura del personaggio, che non pare avere lati oscuri.. a differenza di Scrooge, del quale si è potuto raccontarne la storia e il perchè del suo cinismo, o dello stesso Donald, frustrato che ogni tanto si prende le sue rivincite.. Senza contare il complicato intreccio familiare, cosa che manca dai topi (anche se mi pare che proprio Gottfredson e Scarpa avevano creato dei parenti...)


Pagine: [1]  2  3  ...  5 

Dati personali, cookies e GDPR

Questo sito per poter funzionare correttamente utilizza dati classificati come "personali" insieme ai cosiddetti cookie tecnici.
In particolare per quanto riguarda i "dati personali", memorizziamo il tuo indirizzo IP per la gestione tecnica della navigazione sul forum, e - se sei iscritto al forum - il tuo indirizzo email per motivi di sicurezza oltre che tecnici, inoltre se vuoi puoi inserire la tua data di nascita allo scopo di apparire nella lista dei compleanni.
Il dettaglio sul trattamento dei dati personali è descritto nella nostra pagina delle politiche sulla privacy, dove potrai trovare il dettaglio di quanto riassunto in queste righe.

Per continuare con la navigazione sul sito è necessario accettare cliccando qui, altrimenti... amici come prima! :-)