L'unica cosa che mi pare di aver capito e che ti sembra che massimo de vita sia poco considerato su questo forum: beh, guarda a chi abbiamo dato il penultimo premio papersera! Guarda l'elenco di quelli che hanno collaborato. E il viaggio che ci siamo sciroppati da tutta italia e dall'estero per incontrarlo!
Occhio quindi a dare giudizi sommari e soprattutto a trasformare le proprie opinioni in verità assolute.
se non ricordo male c'era il topic dedicato solo a Massimo De Vita,ma deve essere rimasto nel vecchio forum :)
Non credo proprio che Massimo De Vita sia stato sottovalutato dalla critica italiana. Ho sempre letto cose molto positive sulle sue storie e sulla carriera in generale. Nei confronti di Pier Lorenzo De Vita, si è spesso scritto che il figlio è stato molto più bravo del padre.
IL MIGLIOR SCENEGGIATORE E DISEGNATORE DISNEY ITALIANO VIVENTE !!!!
So anche che De Vita è stato premiato con un libro del papersera, cosa rara per un disegnatore ,ma nella sezione premi papersera di questo stesso sito c'è anche scritto :
Tante chiacchereMa come ti permetti? La finisci con questo atteggiamento spocchioso o no? >:(
So anche che De Vita è stato premiato con un libro del papersera, cosa rara per un disegnatore ,ma nella sezione premi papersera di questo stesso sito c'è anche scritto :Lol, quindi il fatto di "riscoprire" Massimo De Vita (perché va ricordato che siamo stati i primi a rendergli omaggio), dandogli l'importanza che il suo operato meritava, per te sarebbe un demerito... questa è bella...
Premio papersera 2010
abbiamo deciso di dedicare il libro ad un autore (sia sceneggiatore che disegnatore) finora [size=12]trascurato[/size][/u] dal mondo della critica del fumetto e dalle fanzines, De Vita, appunto.[/i]
Scusa, sono anch'io un fan di Massimo, forse "il" fan per antonomasia del maestro dei maestri (fan che si perse il premio Papersera per un motivo talmente idiota che preferisco non riportarlo... >:( >:( >:(), e ho anche già "recensito" il Maestrissimo, ma non trovo nulla di male nel fatto che condivida il topic con il padre... :-?
attenzione ...e' vero ! ma ricordiamolo bene che devita oltre a essere un eccellente disegnatore Disney (che nn ha mai fatto altro per volere suo) e' anche un ottimo sceneggiatore..perche' quel poco che ha scritto e' eccelso....ricordiamo ad esempio la trilogia della spada di ghiaccio ...e il matrimonio di zio paperone..eccellenti
Ma come ti permetti? La finisci con questo atteggiamento spocchioso o no? >:(
ILChepppalle!
Tante chiacchere ma sta di fatto che nella pagina INDUCKS dell'autore che rimanda a questo sito il suo nome è associato a quello del padre .... questo avvalora la mia tesi, della discussione precedente, cioè nessuno di voi si è mai preso la briga di sepaprare i due autori.
Mentre nella Lambiek Comiclopedia che non so da quale nazione provenga forse Olanda ..il suo nome è scritto per intero.
So anche che De Vita è stato premiato con un libro del papersera, cosa rara per un disegnatore ,ma nella sezione premi papersera di questo stesso sito c'è anche scritto :
Premio papersera 2010
Quest'anno, però si è deciso di venire meno alla consuetudine che vedeva un libro per lo sceneggiatore ed una statuetta per il disegnatore: dato che Carlo Chendi, negli anni scorsi, ha già avuto alcuni volumi di approfondimento sul suo lavoro, abbiamo deciso di dedicare il libro ad un autore (sia sceneggiatore che disegnatore) finora [size=12]trascurato[/size][/u] dal mondo della critica del fumetto e dalle fanzines, De Vita, appunto.[/i]
E che c’entra questo, se uno fa alla grandissima il suo mestiere, cosa doveva fare , mettersi a scrivere a disegnare per Tex e Zagor .. oppure mettersi a fare i manga.
Io il fatto che sia rimasto fedele al fumetto Disney, ed in particolare a Topolino e Pippo l’ho trovo un grandissimo pregio… non si è messo a fare il trapezista qualunque passando da una testata all’ altra
Credo che Massimo non abbia mai disegnato meglio nella sua lunga carriera che oggi è, dunque, allo zenit.De gustibus. Per me il massimo lo raggiunse con i disegni della Spada di ghiaccio e coi paperi Anni 80.
Poi dipende anche dal carattere personale: se Cavazzano appare più celebrato è anche perché è sempre molto disponibile con giornalisti e critici, spesso presente in conferenze sul fumetto nelle varie mostre in tutta Italia e all'estero.Più che altro cavazzano ha fatto di tutto da sempre, lavorando all'estero, lavorando su altri fumetti, nel'animazione, nella pubblicità, persino collaborazioni eccellenti come con la marvel o la bonelli, coltiva anche delle giuste amicizie (in senso buono), per cui ad esempio mollica ha sempre una parola per i suoi lavori, insomma ha molta più visibilità.
Al contrario, da quel che ho letto, De Vita avrebbe un carattere più chiuso, introverso, poco favorevole ad esporsi personalmente al pubblico: rare le sue interviste e inesistenti (o quasi) i suoi interventi pubblici.
... Al contrario, da quel che ho letto, De Vita avrebbe un carattere più chiuso, introverso, poco favorevole ad esporsi personalmente al pubblico: rare le sue interviste e inesistenti (o quasi) i suoi interventi pubblici.Quando l'abbiamo incontrato noi, è stato tutt'altro che chiuso e introverso, anzi! Però, hai detto più o meno quello che dice lui, cioè che preferisce far parlare i suoi disegni, che in fondo sono quelli che contano! :)
Ma a me poco importa; mi basta vedere i suoi disegni su Topolino sempre più belli, vivi, animati...
Per me il massimo lo raggiunse con i disegni della Spada di ghiaccio e coi paperi Anni 80.Sono assolutamente d'accordo! Eppure, lui stesso era stato molto critico con il suo stile di quell'epoca... :o
Questa è troppo grossa per non metterla in risalto, anche se Babongo è ito....
Io il fatto che sia rimasto fedele al fumetto Disney, ed in particolare a Topolino e Pippo l’ho trovo un grandissimo pregio… non si è messo a fare il trapezista qualunque passando da una testata all’ altra
Ps : qui c’è un affiliazione alla Treccani che ricorda che i nomi di persona vanno scritti con la lettera maiuscola.
De Vita è un grande maestro, uno dei migliori in assoluto anche se penso che ormai abbia fatto il suo tempo, ma nel passato ha scritto storie memorabili che difficilmente verranno dimenticate.
Ancora mi vengono i brividi a leggere la trilogia della spada di ghiaccio, ha anche avuto il merito di essere (insieme a pezzin) il "creatore di storie innovative, di nuovi personaggi e filoni (come quello della macchina del tempo o di Top de Tops o di c'era una volta in america). Un grande ;D
Be cavoli non ne sono così convinto! Sicuramente il suo tratto attuale un po' spigoloso non mi convince piu come in passato ! Ma a mio avviso i disegni delle tops stories sono all altezza di quelli della spada di ghiaccio ( se non migliori) e li eravamo gia negli anni 90
Fatto il suo tempo mi pare eccessivo, direi, perché secondo me ha ancora tanto da insegnare ai giovani.
Va detto che pure per me l'apice era ad inizio anni '80, ma anche ora secondo me è il Maestrissimo assoluto del disegno...
Le Tops Stories erano gia disegnate con lo stile simile a quello attuale
secondo me il top la raggiunto nella prima parte degli anni '90 :)
con tutto rispetto ma non lo credo proprio:)
ora il grande DeVita ha un tratto ben piu' spigoloso rispetto ai tempi di quelle storie..e per quanto i suoi disegni siano sempre affascinanti mi colpiscono meno di quando erano tondeggianti come negli anni 90
Una cosa che non sopporto dell'attuale stile di De Vita è il non chiudere le linne e di lasciare degli spazi aperti. Notate ad esempio le scarpe di Topolinoè una cosa che non ti piace da De Vita o non ti piace in assoluto? Mi spiego: che ne pensi del tratto usato da Pratt per Corto Maltese?
Una cosa che non sopporto dell'attuale stile di De Vita è il non chiudere le linne e di lasciare degli spazi aperti. Notate ad esempio le scarpe di Topolino qui:anche per me vale lo stesso
(http://coa.inducks.org/hr.php?image=http://outducks.org/webusers/webusers/2011/12/it_tl_2923d_001.jpg&normalsize=1)
Una cosa che non sopporto dell'attuale stile di De Vita è il non chiudere le linne e di lasciare degli spazi aperti. Notate ad esempio le scarpe di Topolino qui:
(http://coa.inducks.org/hr.php?image=http://outducks.org/webusers/webusers/2011/12/it_tl_2923d_001.jpg&normalsize=1)
è una cosa che non ti piace da De Vita o non ti piace in assoluto? Mi spiego: che ne pensi del tratto usato da Pratt per Corto Maltese?
Notata l'abnorme quantità di mancini nelle sue storie? Si vede che lo è anche lui...
La grazia del 'tocco' di De Vita si vede anche dai caratteri grafici dei titoli delle storie (particolare per me non secondario).vero!quando vedo le tavole iniziali delle ristampe estere mi si spezza il cuore.. :(
Speriamo che in futuro riesca a disegnare bene come lui... sono anch'io un mancino ;)
già,come ho già detto,ci sono troppi cloni di altri autori,secondo me.
Però con uno stile tutto tuo, mi raccomando! ;)
già,come ho già detto,ci sono troppi cloni di altri autori,secondo me.
ha rispolverato un personaggio che si vede pocoLo zio Jeremy si vede poco?! :o
Comunque, il tratto spigoloso non mi dispiace più di tanto, anche se inferiore rispetto al tondeggiante di due decenni fa, ma è sempre un Maestro, beninteso! ;)
è irriconoscibile... purtroppo.
bhe anche qui dipende dai gusti ;)
è irriconoscibile... per fortuna.
Nel senso che il tratto devitiano di 25 anni fa si era appesantito rispetto a quello precedente degli anni 70, più scarpiano, se vogliamo. Topolino era passato da topo a... ratto (o pantegana) mentre nella grafica 2000 è tornato ad essere un roditore molto carino (dall'aspetto spiritoso e tagliente).
Auguri al Maestrissimo che ci a regalato tante belle perle di saggezza e tanti aneddoti proprio qualche giorno fa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
[smiley=bday.gif] [smiley=bday.gif] [smiley=bday.gif] [smiley=bday.gif]
E presto spero di aggiungere la foto con lui che mi ha concesso (che ha turk).
Chi sarà il fortunato vincitore di questo?Interessante e bello, ma che cosa significa?
Chi sarà il fortunato vincitore di questo?:o :o :o
Chi sarà il fortunato vincitore di questo?è forse un indovinello o una presa in giro??
Un bel commento su Massimo De Vita come uomo: http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2012/11/giorgio-cavazzano-e-massimo-de-vita.htmlquesta foto potrebbe intitolarsi "DISNEY ITALIA" :D
questa foto potrebbe intitolarsi "DISNEY ITALIA" :D[smiley=other_bow.gif] [smiley=other_bow.gif] [smiley=other_bow.gif] [smiley=other_bow.gif] [smiley=other_bow.gif] [smiley=other_bow.gif]
(http://nova100.typepad.com/.a/6a00d8341c684553ef017d3d693e2a970c-pi)
[smiley=other_bow.gif] [smiley=other_bow.gif] [smiley=other_bow.gif]
Ma chi sono? Antonio Ricci e Massimo Lopez? :D :D
[smiley=other_bow.gif] [smiley=other_bow.gif] [smiley=other_bow.gif] [smiley=other_bow.gif] [smiley=other_bow.gif] [smiley=other_bow.gif]
I disegni di De Vita sono fantastici,eguagliabili solo a quelli del grande Cavazzano!
Perché i paperi non sono (più) nelle sue corde. Peccato, perché quando li ha utilizzati lo ha fatto sempre in maniera ottima, sia come autore completo sia come disegnatore.
Scelta chiaramente da rispettare… ma un ultimo regalino ai fan?
Come mai ormai da anni De Vita realizza solo storie con i topi e non con i paperi?
personalmente,adoravo de vita coi paperi nelle sue primissime storie in assoluto,come ad esempio queste:
Quando faceva storie coi paperi erano veramente bellissimi...
I personaggi erano sempre caratterizzati non benissimo, di più,...
C'è da dire però che anche con i topi non se la cava male, anzi :P ma forse io lo preferivo quasi coi paperi
personalmente,adoravo de vita coi paperi nelle sue primissime storie in assoluto,come ad esempio queste:
(http://coa.inducks.org/hr.php?image=http://outducks.org/webusers/webusers/2008/04/it_cd_0277h_001.jpg&normalsize=1)
(http://coa.inducks.org/hr.php?image=http://outducks.org/webusers/webusers/2010/06/it_tl_0411g_001.jpg&normalsize=1)
(http://coa.inducks.org/hr.php?image=http://outducks.org/webusers/webusers/2008/10/it_tl_0425f_001.jpg&normalsize=1)
(http://coa.inducks.org/hr.php?image=http://outducks.org/webusers/webusers/2011/07/it_tl_0435d_001.jpg&normalsize=1)
Ragazzi, guardate bene la foto del Massimo autore per antonomasia dal sito di Topolino e ditemi: non notate niente di "nostro"? ;)
http://www.topolino.it/archivi/de-vita-massimo/
Un tributo massimo, direi! ;D ;D
Chissà di cosa parla quel libro che c'è sul tavolo... ::)
chissà chi sono quei tizi che ha intorno? :o :oIo c'ero 8-)
Cio' che ho notato di molti grandi come Cavazzano ,De vita e Gatto , e' che il loro massimo e' stato negli anni '70. Dopo mi sembra che si siano adeguati al livello piu' basso che ha imperversato soprattutto nell'ultimo ventennio.
Cio' che ho notato di molti grandi come Cavazzano ,De vita e Gatto , e' che il loro massimo e' stato negli anni '70. Dopo mi sembra che si siano adeguati al livello piu' basso che ha imperversato soprattutto nell'ultimo ventennio.
Concordo, cavazzano dagli anni '80 ha preferito "mettere le briglie" alla sua eusberanza grafica rientrando nei canoni più tradizionali del disegno disney, de vita invece si è sempre mosso nella classicità portandola a livelli sublimi proprio nel periodo '80-'90
secondo me no, Massimo de Vita ha raggiunto il massimo tra la fine degli anni '80 e i prima meta anni '90 :)
Concordo, cavazzano dagli anni '80 ha preferito "mettere le briglie" alla sua eusberanza grafica rientrando nei canoni più tradizionali del disegno disney, de vita invece si è sempre mosso nella classicità portandola a livelli sublimi proprio nel periodo '80-'90
il Maestro considera le Tops Stories il suo picco artistico, così ci disse quando lo incontrammo in quel di Milano :)e un po' prima c'era una volta in america! infatti sono le storie di de vita che ho letto e riletto fino a consumarle! trovo sublimi i disegni di quelle storie, ma sarò anche influenzata dal fatto che hanno allietato la mia infanzia ;D
il Maestro considera le Tops Stories il suo picco artistico, così ci disse quando lo incontrammo in quel di Milano :)ma pensa! il mio cruccio è sempre stato che le Tops Stories erano arrivate con qualche anno di ritardo ;D
e un po' prima c'era una volta in america! infatti sono le storie di de vita che ho letto e riletto fino a consumarle! trovo sublimi i disegni di quelle storie, ma sarò anche influenzata dal fatto che hanno allietato la mia infanzia ;Dle prime 5 però, nella "via del Oregon" aveva gia cambiato stile
le prime 5 però, nella "via del Oregon" aveva gia cambiato stile
Grazie a Mr.Bunz pera segnalazione!
chissà chi sono quei tizi che ha intorno? :o :omi riferisco a quello con la maglietta nera e la camicia bianca
Senza intento polemico: De Vita è sempre stato "co-autore" delle storie da lui disegnate o la modifica delle sceneggiature è solo di tempi recenti?Si narra che modificasse già ai tempi di Martina, che tanto si sapeva che non leggeva le sue storie.
Ma la vera domanda è un'altra: i testi delle storie di De Vita sono mai stati modificati, e se sì da chi?E da chi, se poi se le disegna anche?
E da chi, se poi se le disegna anche?Dai redattori, ad esempio!
E comunque, la scelta di abbandonare Peperopoli per dedicarsi esclusivamente a Topolinia gli fa guadagnare la mia stima non solo come autore, ma anche come persona.
Perché? :-?Perchè i paperi non lo meritano [smiley=mm1.gif]
Perchè i paperi non lo meritanoIl suo Paperinik era spettacolare!. Poi ha iniziato ad occuparsi per anni solo di Indiana Pipps e mi è dispiaciuto, anche se è un bel personaggio
Perchè i paperi non lo meritano [smiley=mm1.gif]Sicuramente lo meritavano, considerando le tante belle storie degli anni '60/70 scritte dai più grandi autori e illustrate da Massimo De Vita.
E comunque, la scelta di abbandonare Peperopoli per dedicarsi esclusivamente a Topolinia gli fa guadagnare la mia stima non solo come autore, ma anche come persona.Asserzioni come questa sono il motivo per cui mi preoccupo le volte che mi trovo a condividere un tuo giudizio su qualcosa.
Perchè i paperi non lo meritano [smiley=mm1.gif]
cito dal pagina Wikipedia di DeVita, a proposito delle Top StoriesCredo sia tutto vero. Pare anzi sia questa la ragione che ha spinto Pezzin a lasciare la Disney.
"La saga va avanti per 12 storie, durante le quali De Vita apporta modifiche alle sceneggiature che gli vengono proposte. Alla lunga Pezzin non gradisce, soprattutto quando ad essere modificata è la conclusione della storia, e si consuma la separazione tra i due."
https://it.wikipedia.org/wiki/Massimo_De_Vita
:-? possibile ?!? vuol dire che la serie (oltre alla collaborazione tra i due, una delle migliori nella Disney italiana) la possiamo considerare bella che andata... chiedo lumi sulla veridicità della cosa...
il disegnatore, se può o se crede, deve apportare il suo contributo anche da quel punto di vista. Il problema è farlo senza discuterne con lo sceneggiatore per arrivare a un compromesso, a una intesaConcordo: anche perchè non credo che un professionista come De Vita modifichi per fare un dispetto allo sceneggiatore. Se lo fa, evidentemente lo fa per migliorare la storia.
Il fumetto Disney applica ancora la vecchia separazione dei ruoli del fumetto industriale (inventata dalla DC credo)In realtà, nel caso ti interessasse, fu Stan Lee a inventare la cosa, anche se non a questi livelli "estremi".
n disegnatore che faceva tutte le illustrazioni senza una sceneggiatura su cui basarsi, improvvisando tutto. A questo punto l'artista spediva le tavole allo stesso Lee, che inventava i dialoghi sul momento, basandosi sui disegni che aveva sottomanoCioè, prima facevano il soggetto, poi i disegni, e infine i dialoghi? :o
Cioè, prima facevano il soggetto, poi i disegni, e infine i dialoghi? :oSì, sono in diversi a raccontare la cosa. Alla fine chi "scriveva" davvero la storia erano quindi i disegnatori, al cui lavoro Lee si adeguava per riempire i baloon :) [/OT]
Però siamo ot: questo non è mica il topic di Fanton ;D
Vuoi farmi credere che martinate epiche come "Zio Paperone e la campagna elettorale", "Paperinik e il binocolo di scappamento", "Paperino e il conquistador di Stelladoro", "Paperinik e il tallero di Barbanera" non meritavano una lettura? Che cose come "Zio Paperone e i campi galleggianti" non durassero la fatica di essere lette? Che "Il matrimonio di zio Paperone" sia solo una boiata stile sanremese 2014 o una qualsiasi di Cip & Ciop anni '70? E che i disegni di De Vita non ne fossero il valore aggiunto?
Pensaci bene: pensaci molto bene...
Perchè, "Paperino e il segreto della 313" e "Qui, Quo, Qua e il tempo delle mele"?
... e l'Albero dell'Indipendenza, i Visoni del Nord-Ovest, il Totem cantastorie, la Spada di Damocle, il Giardino del Piccolo Gik, il Trenino poliziotto, la Macchina
Acchiappafulmini, la Trìaca Veneziana, la Febbre dell'Oro, l'Operazione Bertuccia, la Botte di Diogene, la Capra degli Incas, la Torta al Maraschino, la Corsa
all'Avorio, la Corrente del Golfo, la Spada del Samurai...
Paperino e l'eredità di Babe...
Secondo me, prima di pronunciare giudizi, bisognerebbe quantomeno aver letto le storie dei paperi disegnate da De Vita e anche per quanto riguarda i rapporti con altri autori mi sembra si stia parlando più per sentito dire, che con cognizione di causa.
Se è vero quel che si dice,
In realtà, nel caso ti interessasse, fu Stan Lee a inventare la cosa, anche se non a questi livelli "estremi".
In pratica, inventava un soggetto, e contattava un disegnatore che faceva tutte le illustrazioni senza una sceneggiatura su cui basarsi, improvvisando tutto. A questo punto l'artista spediva le tavole allo stesso Lee, che inventava i dialoghi sul momento, basandosi sui disegni che aveva sottomano. Soprattutto negli anni Sessanta era sceneggiatore stabile di moltissime serie della Marvel, e non aveva nessuna intenzione di lasciare il compito ad altri, e così era letteralmente costretto ad adottare una tecnica del genere, anche perché aveva anche molti altri impegni redazionali.
In ogni caso sì, si comunicava poco (molti aneddoti dicono che addirittura Lee non li incontrasse nemmeno i disegnatori, li contattava al telefono) ;D
Sempre a guardare il dito e mai la luna. :-?
Un metodo che nasce dall'esigenza di imporre al mercato del fumetto brand e personaggi (l'uomo ragno, superman, topolino, etc...) piuttosto che autori. Perché gli autori si possono sostituire, licenziare, e spesso e volentieri sottopagare. Mentre i personaggi non invecchiano, non chiedono l'aumento o i fondi pensionistici.
Talvolta, peraltro, i personaggi contano più delle storie, il che è già allarmante. :-?
Comunque per tornare in topic, possiamo concludere che De Vita è il più marveliano dei disegnatori Disney! ;D
"Il segreto della 313" soltanto la trovo incredibilmente sovrastimata. Carina, eh, ma il cartone cui si riferisce è meglio (a parte per i disegni, ovviamente).Ma ti pare poco? Stavamo parlando di quanto abbia contato l'apporto grafico di De Vita ad una storia papera, mica elencavamo per forza storia ottime da tutti i punti di vista. A me infatti piacciono soprattutto i disegni di quella storia, anche per merito dei colori di Leopoldo Barbarini! :)
Ma ti pare poco? Stavamo parlando di quanto abbia contato l'apporto grafico di De Vita ad una storia papera, mica elencavamo per forza storia ottime da tutti i punti di vista. A me infatti piacciono soprattutto i disegni di quella storia, anche per merito dei colori di Leopoldo Barbarini!
No, non stavo mettendo in discussione la sua collocazione nella lista (in effetti mi sono espresso in maniera molto sintetica) ma la sua collocazione fra le migliori storie di Topolino in un sondaggio uscito anni fa sul settimanale (o mi sto confondendo con un'altra? )Non erri, è proprio quella.
Vuoi farmi credere che [...] non meritavano una lettura?Ma tu stai citando storie che De Vita ha effettivamente disegnato* e su quelle non discuto. Ma negli ultimi 20 anni, in cui si è solo dedicato ai topi, secondo me non sono usciti capolavori con i paperi degni dei suoi disegni.
[...]
E che i disegni di De Vita non ne fossero il valore aggiunto?
possiamo concludere che De Vita è il più marveliano dei disegnatori Disney!Per chi non segue la marvel, puoi tradurre?
Per chi non segue la marvel, puoi tradurre?
Per me il periodo d'oro di De Vita è il ventennio che va dalla metà degli anni 70 fino a metà anni 90, più o meno dal Triangolo delle Bermude a C'era una volta in America
Dopo Gatto, lascia anche De Vita?Spero che entrambi, Gatto e De Vita, continuino a disegnare per il Topo perché ne sono ancora all'altezza.
De vita ha smesso, ha ancora una storia inedita poi basta. Decisione sua
Notizia riportata da Gatto nei commenti di uno dei suoi ultimi post, a quanto pare de vita glielo ha detto a Reggio Emilia durante il pranzo organizzato da voi
Dopo Gatto, lascia anche De Vita?Spero che entrambi, Gatto e De Vita, continuino a disegnare per il Topo perché ne sono ancora all'altezza.
Riguardo De Vita, poi, quel suo tratto così classico e moderno al tempo stesso, quelle linee così nervose e brillanti, meritano assolutamente di caratterizzare ancora le tavole del libretto.De vita ha smesso, ha ancora una storia inedita poi basta. Decisione sua
Notizia riportata da Gatto nei commenti di uno dei suoi ultimi post, a quanto pare de vita glielo ha detto a Reggio Emilia durante il pranzo organizzato da voi
https://www.globalist.it/culture/2019/06/01/universo-disney-luciano-gatto-nella-societa-contemporanea-siamo-tutti-eterni-paperini-2042272.html
In quest'intervista rilasciata il primo giugno Luciano Gatto afferma che Massimo De Vita (così come Don Rosa) è impossibilitato a disegnare per il sopraggiungere di una malattia, dunque il suo sarebbe uno stop forzato, non voluto. Dispiace molto perché De Vita è uno degli autori che ho apprezzato maggiormente e credo sia così per molti appassionati lettori. Il passaggio in questione si trova verso la fine dell'intervista.
Mi sembra strano che ancora non se ne sia parlato 🤔
Avete letto del ritiro di De Vita?
Prima e ultima tavola iniziale per Massimo De Vita nell'arco di 59 anni (dal 1961 al 2020).
Sarebbe stato bello aspettare l'anno prossimo per festeggiare i 60 di carriera ma abbiamo letto che per motivi di salute il Maestro ha preferito chiudere quest'anno, sempre e comunque al top. Grazie per questi sei decenni di storie e grandissimi auguri per il futuro. :D
Mah, non più desolante di quello inquadrato da Pezzin nell'intervista al The Fisbio Show direi... la cosa che mi ha colpito di più è che in generale c'è proprio una frattura tra la vecchia e la nuova generazione di autori.
Comunque che scoop quello su Elisa Penna e Paperinik!
Leggendo l'intervista di De Vita ai Ventenni mi chiedo una cosa: se c'è l'agiatezza economica, se non dovessero sussistere problemi di salute (come si ipotizzava riguardo le cause dell'abbandono), se il rapporto con Bertani dovesse chiarirsi circa il rispetto di sceneggiature originali dell'autore, se le matite disegnano ancora benissimo, in uno stile sicuramente apprezzato dal 'nuovo corso' (nonostante l'autore lamenti una mancata evoluzione negli ultimi anni... sarà che a me questo attuale tratto piace tantissimo) perché non continuare a fare ciò che si è fatto negli ultimi 59 anni?
Io credo che il fatto che sia stata così censurata la sua ultima storia con il suo soggetto ispirata al Grande Fratello mi fa capire che finchè non cambiano le maglie della censura un autore come De Vita non sarà mai disposto a scendere a compromessi...Mi chiedo se questa censura riguardo il GF (tematiche televisive intoccabili?) sia stato per DeVita un caso unico o forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Al tempo stesso non capisco come in pochi anni si sia passati dai 'grandi ritorni' della De Poli, di autori che avevano lasciato ai tempi della Muci, a questa nuova censura ispirata da chi? Dalla Panini (che è entrata nel 2013) o dalla nuova direzione?
Non è in una situazione simile Pezzin?
Ps ho visto che anche Artibani lascia trasparire un certo malcontento leggendo i suoi commenti sotto il link di questa intervista che ha pubblicato sul suo profilo...
È un po' triste vedere che nell'immaginario collettivo il Grande Fratello sia una trasmissione trash e non la personificazione del Partito di 1984Non intristirti per me, caro Hero. Ho effettivamente confuso il programma tv col libro di Orwell (leggendo velocemente l'articolo) ma l'occhio indagatore che tutto controlla resta comunque. Può provocare polemiche e danni sia nel 1948, nel 1984 o nel 2020, sia nella realtà reale che in quella virtuale televisiva che poi è sempre collegata alla vita reale. Per fortuna non sono uno con la puzza sotto il naso che definisce trash o spazzatura televisiva un programma (autentico esperimento sugli umani) che venti anni fa ha rivoluzionato il media televisivo.
Bertani subentra proprio nell'ottobre 2018 e la storia di De Vita censurata esce a dicembre. Nel caso sarebbe stata, forse, la prima di una serie di censure successive che avrebbero portato alla non pubblicazione di altre sue storie. Ma De Vita è stato spesso anche solo disegnatore di testi altrui, attività che avrebbe sospeso per protesta (questa sua ultima storia con Indiana e Super Pippo potrebbe essere stata disegnata prima del dicembre '18)
Quanti possibili censori ci sono in giro riguardo il fumetto disneyano?
La Disney stessa, dai suoi studi californiani? La Panini, che invece mi ispirava una certa libertà creativa?
La direzione, con direttori più progressisti (De Poli) ed altri più conservatori (Muci e, forse, Bertani)?
Le 'ambasciate', con ambasciatori italiani della Disney più realisti del re?
Tutti questi spinti da chi? Dalle mamme del Moige? Sembra di essere tornati ai tempi dei Meledetti Fumetti, dove queste mamme (e papà) provocavano roghi pubblici spingendo i figli a liberarsi di tanto 'pericoloso' cartaceo.
Continuo a chiedermi se anche autori di altri paesi soffrano di questa situazione. Marco Rota potrebbe sicuramente mettere a paragone i paesi scandinavi con il nostro, la Egmont con la Panini e le eventuali influenze della Disney su un editore storico come quello danese (quindi più 'forte') ed uno nuovo in campo disneyano come l'italiano.
Già da un paio di anni non mi sentivo più in sintonia con la redazione di Topolino Magazine e vi era anche stato un cambio traumatico nella persona del direttore (in questo caso, della direttrice)Da come risponde alla prima domanda, l'entrata in direzione di Bertani non ha influito sulla sua decisione di ritirarsi. E comunque Cornelius, la storia Indiana Pipps e il falso pianeta è uscito a settembre 2019 non l'anno precedente.
E comunque Cornelius, la storia Indiana Pipps e il falso pianeta è uscito a settembre 2019 non l'anno precedente.A maggior ragione la storia potrebbe aver subito una censura 'bertaniana' visto che il nuovo direttore era entrato da circa un anno e non da pochi mesi come avevo scritto rifacendomi ad un dicembre '18 che da qualche parte ho letto. Probabile che negli anni della De Poli le sue sceneggiature avessero vita più facile ed infatti ha definito 'traumatico' il cambio di direzione.
Io non me la sento di condividere toni così tragici (...) il crollo delle vendite di Topolino è stato determinato molto più dall'allontanamento di milioni di italiani in generale dalla lettura (...)
Mi intrometto in questa discussione perchè l'addio di De Vita è sempre un addio. Ma...
L'addio a una testata della quale si vendono 25-30.000 copie a settimana non è l'addio a una testata che vende(va) 1.000.000 di copie (e oltre) a settimana.
Insomma, non ci vedo nulla di eclatante. La cosa eclatante è che Topolino settimanale, dopo decenni di gloria, è oramai un giornalettino senza pretese per lettori saltuari... in Italia ci sono 7915 comuni e Topolino vende 3.7 albi per comune.
In pratica lo leggono gli iscritti del forum, i Ventenni e altri nostalgici che a volte ne comprano una copia per poi non rifare più lo stesso errore fino al nuovo numero che avrà una storia di Casty.
Ecco perchè l'addio di De Vita, tra tanti altri motivi, ci sta tutto.
E' finita un'epoca.
Eh no, io sono un editore, non condivido questo discorso. Questo sì che è tragico.
In Italia ci sono ancora milioni di lettori che leggono a volte cavolate ma più spesso cose bellissime (Harry Potter, che è geniale, ha venduto e continua a vendere da anni tantissime di quelle copie...). E' la qualità che fa la differenza.
Non diciamo che l'uva è acerba. E' il lupo che non ci arriva.
Mi intrometto in questa discussione perchè l'addio di De Vita è sempre un addio. Ma...
L'addio a una testata della quale si vendono 25-30.000 copie a settimana non è l'addio a una testata che vende(va) 1.000.000 di copie (e oltre) a settimana.
Insomma, non ci vedo nulla di eclatante. La cosa eclatante è che Topolino settimanale, dopo decenni di gloria, è oramai un giornalettino senza pretese per lettori saltuari... in Italia ci sono 7915 comuni e Topolino vende 3.7 albi per comune.
In pratica lo leggono gli iscritti del forum, i Ventenni e altri nostalgici che a volte ne comprano una copia per poi non rifare più lo stesso errore fino al nuovo numero che avrà una storia di Casty.
Ecco perchè l'addio di De Vita, tra tanti altri motivi, ci sta tutto.
E' finita un'epoca.
Ma non era la volpe?
quindi chi ci dice che se fosse esistita negli anni '60 non avrebbe fatto la stessa concorrenza al Topo?
E poi credo sia normale che il settore del fumetto sia più in crisi di quello dei libri... trattandosi di immagini, la diffusione delle moderne tecnologie gli fa una più importante concorrenza, o no?
Non ho ben capito il nesso tra questa domanda e il mio post :-X
Eh, ma allora è un vizio. Non è l'uva che è acerba. E' la volpe che proprio non ci arriva (più).
Ma De Vita è stato spesso anche solo disegnatore di testi altrui, attività che avrebbe sospeso per protesta (questa sua ultima storia con Indiana e Super Pippo potrebbe essere stata disegnata prima del dicembre '18)Intervengo solo per questa precisazione. Stando a ciò che ha detto Zemelo al The Fisbio Show, la storia era pronta da almeno 3 anni. Quindi sì, l'ultima storia ufficiale di De Vita doveva essere quella da autore completo.
Parlando per me, oltretutto, le storie nelle quali mi sono occupato del soggetto non sono mai indirizzate a bambini di 8/9 anni, bensì ci sono vari piani di lettura. Ho sempre creato le storie con un piano di lettura avventuroso stile Disney adatto per i ragazzini, ma ci sono anche quelli per l’adolescente e l’adulto.
Ma De Vita è stato spesso anche solo disegnatore di testi altrui, attività che avrebbe sospeso per protesta (questa sua ultima storia con Indiana e Super Pippo potrebbe essere stata disegnata prima del dicembre '18)Intervengo solo per questa precisazione. Stando a ciò che ha detto Zemelo al The Fisbio Show, la storia era pronta da almeno 3 anni. Quindi sì, l'ultima storia ufficiale di De Vita doveva essere quella da autore completo.
Che tristezza inaudita censurare fino a rendere irriconoscibile e senza senso anche una storia che dava l'addio finale ad uno dei più importanti autori disney. A me per dirla alla Boris, ste censure che sbiadiscono le storie hanno rotto il c...!Ma chi, la De Poli che ha riportato Artibani sul topo? Che ha fatto rilanciare PK? Che aveva tenuto il prezzo di 2,50 per 4 anni? Che riusciva a mettere anche i topi nonostante tutto? Che era "impazzita solo negli ultimissimi mesi (guardacaso) con cose come quando m'incavolo o come si chiamava? O più probabile con un Bertani fissato coi paperi, le storie a puntate (coi paperi), i ragazzini, PK ridicolizzato, i classici ripartiti da 1 perché a lui piacevano con la frame story (come gli piacevano Newton o Paperinik in favore di PK o le GM... insomma fa faee uello che piace a lui) e prezzo rialzato del topo di 30 centesimi in una botta?
Posso capire se la gente non ne può più e smette di comprar Topolino...ma dove vogliono arrivare così? Spero solo che quelle censure siano attribuibili alla De Poli e che ora la situazione sia un pò migliorata.
Povero De Vita. :'(
CitazioneParlando per me, oltretutto, le storie nelle quali mi sono occupato del soggetto non sono mai indirizzate a bambini di 8/9 anni, bensì ci sono vari piani di lettura. Ho sempre creato le storie con un piano di lettura avventuroso stile Disney adatto per i ragazzini, ma ci sono anche quelli per l’adolescente e l’adulto.
È così che bisogna scrivere le storie sul Topolino, con vari livello di lettura in grado di soddisfare tutte le fasce di età. Evitiamo di scrivere storielle a puntate come l'ultima delle GM, fatto solo di animali-peluche, ragazzini che scorrazzano su motoslitte senza usare il buon senso e becchi spalancati ad ogni vignetta!
Che tristezza inaudita censurare fino a rendere irriconoscibile e senza senso anche una storia che dava l'addio finale ad uno dei più importanti autori disney. A me per dirla alla Boris, ste censure che sbiadiscono le storie hanno rotto il c...!
Posso capire se la gente non ne può più e smette di comprar Topolino...ma dove vogliono arrivare così? Spero solo che quelle censure siano attribuibili alla De Poli e che ora la situazione sia un pò migliorata.
Povero De Vita. :'(
Ma chi, la De Poli che ha riportato Artibani sul topo? Che ha fatto rilanciare PK? Che aveva tenuto il prezzo di 2,50 per 4 anni? Che riusciva a mettere anche i topi nonostante tutto? Che era "impazzita solo negli ultimissimi mesi (guardacaso) con cose come quando m'incavolo o come si chiamava? O più probabile con un Bertani fissato coi paperi, le storie a puntate (coi paperi), i ragazzini, PK ridicolizzato, i classici ripartiti da 1 perché a lui piacevano con la frame story (come gli piacevano Newton o Paperinik in favore di PK o le GM... insomma fa faee uello che piace a lui) e prezzo rialzato del topo di 30 centesimi in una botta?
Assolutamente d'accordo sulla storia in questione, ma cosa c'entrano con la sua validità le motoslitte e i becchi spalancati? ???Le GM usano le motoslitte senza prudenza facendoci delle gare, quando storie del genere devono insegnare come si ci comporta al contatto con la natura. Invece i becchi spalancati danno l'aria ancora più puerile al tutto.
Su una cosa però non sono d'accordo con De Vita, il Topolino con il naso a punta degli anni '80 era meraviglioso (https://www.dossier.net/games/faccine/a031.gif)
Ma si, ho esagerato e me ne scuso. Solo non mi va ancora giù la "crociata" contro la De Poli vista qui e altrove, come se fosse stata colpa sua la "decadenza" del settimanale quando gli errori da parte sua si erano visti solo nel suo ultimo anno.
la de poli conduceva topolino da appassionata e quindi prediligeva la qualità estetica del contenuto, bertani lo sta facendo da uomo di marketing, e infatti: praticamente ad ogni numero ci sono allegati (che fanno vendere), le storie sono incentrate su temi di 'attualità' per sviluppare l'appeal verso il target di lettori (giovani) che la direzione vuole perseguire.
In sostanza, il topolino è più brutto ma vende di più.
Non credo che Chierchini sia deceduto con la matita in mano, probabilmente ha tagliato fuori anche lui, a meno chè non si sia ritirato prima. E secondo me anche Amendola.Assolutamente d'accordo sulla storia in questione, ma cosa c'entrano con la sua validità le motoslitte e i becchi spalancati? ???Le GM usano le motoslitte senza prudenza facendoci delle gare, quando storie del genere devono insegnare come si ci comporta al contatto con la natura. Invece i becchi spalancati danno l'aria ancora più puerile al tutto.
Bertani subentra proprio nell'ottobre 2018 e la storia di De Vita censurata esce a dicembre. Nel caso sarebbe stata, forse, la prima di una serie di censure successive che avrebbero portato alla non pubblicazione di altre sue storie. Ma De Vita è stato spesso anche solo disegnatore di testi altrui, attività che avrebbe sospeso per protesta (questa sua ultima storia con Indiana e Super Pippo potrebbe essere stata disegnata prima del dicembre '18)Semplicemente con il lancio di Disney+, la più importante iniziativa commerciale degli ultimi anni in Disney, hanno serrato il controllo su tutti i campi periferici del loro impero (come la sezione italiana del fumetto) per evitare qualunque tipo di polemica durante il lancio e lo stabilizzarsi di Disney+
Quanti possibili censori ci sono in giro riguardo il fumetto disneyano?
La Disney stessa, dai suoi studi californiani? La Panini, che invece mi ispirava una certa libertà creativa?
La direzione, con direttori più progressisti (De Poli) ed altri più conservatori (Muci e, forse, Bertani)?
Le 'ambasciate', con ambasciatori italiani della Disney più realisti del re?
Tutti questi spinti da chi? Dalle mamme del Moige? Sembra di essere tornati ai tempi dei Meledetti Fumetti, dove queste mamme (e papà) provocavano roghi pubblici spingendo i figli a liberarsi di tanto 'pericoloso' cartaceo.
Continuo a chiedermi se anche autori di altri paesi soffrano di questa situazione. Marco Rota potrebbe sicuramente mettere a paragone i paesi scandinavi con il nostro, la Egmont con la Panini e le eventuali influenze della Disney su un editore storico come quello danese (quindi più 'forte') ed uno nuovo in campo disneyano come l'italiano.
Semplicemente con il lancio di Disney+, la più importante iniziativa commerciale degli ultimi anni in Disney, hanno serrato il controllo su tutti i campi periferici del loro impero (come la sezione italiana del fumetto) per evitare qualunque tipo di polemica durante il lancio e lo stabilizzarsi di Disney+
Semplicemente con il lancio di Disney+, la più importante iniziativa commerciale degli ultimi anni in Disney, hanno serrato il controllo su tutti i campi periferici del loro impero (come la sezione italiana del fumetto) per evitare qualunque tipo di polemica durante il lancio e lo stabilizzarsi di Disney+
Ma il lancio della piattaforma è avvenuto quest'anno, mentre delle censure "paradossali" ci si lamenta dai tempi dell'ultimo periodo De Poli. Non mi sembra sia cambiato qualcosa.
In un business come quello di Disney non funziona mica che si svegliano la mattina del lancio e dicono "ah già, avvisate tutti di non fare casini". Disney+ è un progetto in sviluppo da anni, grossomodo gli stessi in cui l'edizione italiana si trova sotto la costante minaccia delle 'eminenze grigie' che censurano fuori da ogni controlloSemplicemente con il lancio di Disney+, la più importante iniziativa commerciale degli ultimi anni in Disney, hanno serrato il controllo su tutti i campi periferici del loro impero (come la sezione italiana del fumetto) per evitare qualunque tipo di polemica durante il lancio e lo stabilizzarsi di Disney+
Ma il lancio della piattaforma è avvenuto quest'anno, mentre delle censure "paradossali" ci si lamenta dai tempi dell'ultimo periodo De Poli. Non mi sembra sia cambiato qualcosa.
In un business come quello di Disney non funziona mica che si svegliano la mattina del lancio e dicono "ah già, avvisate tutti di non fare casini". Disney+ è un progetto in sviluppo da anni, grossomodo gli stessi in cui l'edizione italiana si trova sotto la costante minaccia delle 'eminenze grigie' che censurano fuori da ogni controlloSemplicemente con il lancio di Disney+, la più importante iniziativa commerciale degli ultimi anni in Disney, hanno serrato il controllo su tutti i campi periferici del loro impero (come la sezione italiana del fumetto) per evitare qualunque tipo di polemica durante il lancio e lo stabilizzarsi di Disney+
Ma il lancio della piattaforma è avvenuto quest'anno, mentre delle censure "paradossali" ci si lamenta dai tempi dell'ultimo periodo De Poli. Non mi sembra sia cambiato qualcosa.
Senz'alcun intento polemico, si può dire che su di lui l'espressione "I bravi artisti copiano, i geni rubano" : verso la fine degli Anni 60 s'ispirava a Romano Scarpa ( ed il suo Topolino scarpiano è rimasto fin'ai primi Anni 80 ), all'inizio degli Anni 70 a Giovan Battista Carpi e poi, durante gli Anni 80 e per buona parte degli Anni 90, a Giorgio Cavazzano.E a Murray negli anni '60.
Chiaramente, ha saputo metterci del suo acquisendo uno stile bello ed immediatamente riconoscibile.
Dato che siete degli utenti ben più preparati del sottoscritto, sareste così gentili da stilare una vostra Top 10 ( o anche Top 20, se vi fa piacere ) delle opere del maestro De Vita ( intendendosi, per tali, sia quelle disegnate che quelle realizzate da autore completo, naturalmente ) ?Se dovessi scegliere la storia che secondo me ha disegnato meglio, probabilmente opterei per Tip & Tap e il gioco dell'oca (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2321-1)