Ho letto volentieri la storia, vedere questa versione aggiornata di Paperino giovane non mi ha per niente dato fastidio, e tendenzialmente io sono molto conservatore nelle dinamiche del fumetto in generale (diciamo pure che tendo all'immobilismo), specialmente quello Disney. Non ci trovo niente di straordinario, ma decisamente niente di male, anzi, qualche merito. Obiettivamente che tutte le storie debbano seguire la linea temporale del presente che viviamo lo trovo piuttosto restrittivo (quindi pensare per forza ad un paperino giovane sempre in anni precedenti a quelli cui siamo), pensiamo a tutto quello che perdiamo a non poter, per esempio, ambientare le storie dei paperi negli anni '50, ambientazione tipica, possiamo dire quasi originaria, delle storie di Barks.
Recupererò comunque la storia completa quando uscirà in un volume con tutte 8 le storie, non acquisto Topolino settimanalmente.
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Recupererò comunque la storia completa quando uscirà in un volume con tutte 8 le storie, non acquisto Topolino settimanalmente.Quando uscirà? Boh?!
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Attenzione, non dico che bisogna farlo a tutti i costi, dico che il rigido schema del presente a tutti i costi (e per me viviamo in un presente che limita e a tratti snatura l'essenza del mondo Disney, anche se magari è appunto l'idea di un 32enne già vecchio nelle testa) può essere, a mio parere interrotto da filoni di storie che ripresentano quell'ambiente in cui i personaggi sono emersi e hanno prosperato. Sicuramente ritengo che comunque che la regola generale debba rimanere il presente attuale, su questo non c'è minimo dubbio.
Ecco, visto che lo hai citato, lo schema di Don Rosa a me piace molto, nella mia rappresentazione ideale del fumetto Disney ci sarebbe un filone di presente attuale ed uno minoritario con ambientazione anni '50, perché in quel contesto storico ritengo diano il meglio di loro (parlo dei paperi ovviamente). Ma ci tengo a dire che sono pensieri strettamente personali, non ho ambizioni di trovare chi la pensa esattamente come me o creare correnti di pensiero.
Mi piacerebbe che tutto ciò continuasse nelle prossime storie ambientate a Topolinia: qualcosa di Gottfredson spero venga recuperato anche se gli americani si ricordano (se si ricordano) forse più dei cartoni con Meo che dei fumetti delle strisce quotidiane. Immagino sarà più facile vedere Donald con Mickey e Goofy in viaggio in una roulotte sgangherata che non nella casa dei fantasmi.
Niente Della, nessun interesse per quanto mi riguarda. Ma tant'è, se piace
Young Donald è fatta principalmente per i lettori adolescenti. L'ambientazione contemporea è praticamente obbligatorio. A quale 15-16enne importerebbe di un Paperino che si mette la brillantina per uscire alla sera oppure cercare di telefonare a casa della fidanzatina senza farsi beccare dai genitori di lei? Nessuno credo.
Non pretendo infine che tutto segua in maniera maniacale una continuity, ma semplicemente che certi progetti, se pensati per uno scopo esclusivamente commerciale, vengano fatti con un minimo di coerenza e con un livello di qualità apprezzabile e magari superiore ad altre storie che non riscuoteranno mai la medesima visibilità.Sono d'accordo, si dovrebbe tentare di dare un minimo di coerenza ai vari cicli narrativi, senza pretendere ne' una continuity stretta ne' una conversione al canone di Rosa.
Niente Della, nessun interesse per quanto mi riguarda. Ma tant'è, se piaceIl secondo numero comico di Young Donald Duck avrà più personaggi come Paperotta, Gastone, Bum Bum Ghigno, Archimedes e Della. Non vedo l'ora di vedere il secondo numero della nuova serie a fumetti nel futuro!
Quello che a me fa storcere il naso parte solo da una affermazione che mi fa imbestialire al solo leggerla.
Gli autori agiscono così perché "è un prodotto dedicato al mercato estero e perlopiù americano".
E a noi, di cortesia, cosa ce ne dovrebbe fregare ?
Ogni appassionato di una determinata materia, argomento, fonte di svago sarebbe (uso il condizionale..) tenuto a ricercare tutto ciò che ruota intorno al microcosmo inerente tale passione.
Non sono (o meglio non sarebbero) gli autori a doversi fare carico (e quindi limitando la propria creatività) di tali vuoti o mancanze.
Anche se questo è stato l'inizio per la nuova serie di il giovane Donald, PP8 e queste storie sono popolari in Europa prima di essere rilasciate in America per la prima volta perché Della apparirà nel secondo numero di fumetti di il giovane Donald.Maybe you'd better write in English, because these messages are a little incomprehensive! ;D
Anche a me questo episodio ha un po' deluso, rispetto al primo; peccato...It was all as a joke in the second story!
La "nuvola verde" ha fatto effetto anche a me, perché non sono abituato a vedere certe cose! Però, ci può stare: basta non abusarne...Anche se questo è stato l'inizio per la nuova serie di il giovane Donald, PP8 e queste storie sono popolari in Europa prima di essere rilasciate in America per la prima volta perché Della apparirà nel secondo numero di fumetti di il giovane Donald.Maybe you'd better write in English, because these messages are a little incomprehensive! ;D
Anche a me questo episodio ha un po' deluso, rispetto al primo; peccato...
La "nuvola verde" ha fatto effetto anche a me, perché non sono abituato a vedere certe cose! Però, ci può stare: basta non abusarne...
Alla luce del secondo episodio, mi trovo a ritrattare drasticamente quanto ho affermato più sopra e plaudo alle fortunate circostanze che hanno impedito qualsiasi legame fra questa serie e il mondo sospeso e magico del Paperotto.Anch'io mi ritrovo a tirare un sospiro di sollievo: veder inserire Della in una serie con un umorismo del genere, che tenta di scimmiottare sitcom adolescenziali di dubbia natura... meglio così, coi soliti Pippo, Topolino e oscuri comprimari inediti e dimenticabili.
Sto osservando da spettatore "neutrale" a questa vicenda che mette in discussione la creazione e la stesura di questa nuova serie dedicata al giovane Paperino.Occhio però, mi pare si continui a non cogliere un punto fondamentale.
Dico neutrale poiché a me, in generale, non è mai interessato molto di continuity, serialità o altri argomenti del genere. A me interessa che le storie siano belle, interessanti, scritte con criterio e disegnate (nel possibile) ancora meglio.
Ma mi sforzo e cerco di capire e comprendere le posizioni di tutte le parti in causa.
Ognuno, in base ai propri gusti (o forse meglio dire alle proprie "aspettative"), accoglie le nuove avventure con spirito critico differente.
Quello che a me fa storcere il naso parte solo da una affermazione che mi fa imbestialire al solo leggerla.
Gli autori agiscono così perché "è un prodotto dedicato al mercato estero e perlopiù americano".
E a noi, di cortesia, cosa ce ne dovrebbe fregare ?
Ogni appassionato di una determinata materia, argomento, fonte di svago sarebbe (uso il condizionale..) tenuto a ricercare tutto ciò che ruota intorno al microcosmo inerente tale passione.
Non sono (o meglio non sarebbero) gli autori a doversi fare carico (e quindi limitando la propria creatività) di tali vuoti o mancanze.
Noto da sempre un certo "servilismo" verso gli Americani che noi ci dovremmo scrollare di dosso con convinzione.
Non tanto per un semplice ed insulso discorso patriottico, ma proprio per convincerci che il fulcro, il centro del fumetto Disney mondiale siamo noi e non loro.
Questi ragionamenti mi fanno sempre pensare al discorso degli inglesi sul football (ossia il calcio). Siccome lo hanno creato loro (o così dicono...) sono stati convinti per decenni che loro fossero i migliori e che solo loro potessero deciderne le sorti. Ma poi il tempo ed i risultati sul campo hanno decretato ben altro.
Penso sia arrivato il momento che i simpatici amici che vivono fuori dai nostri confini nazionali si impegnino a scoprire un mondo dei fumetti che, soprattutto in Italia, è cresciuto e progredito.
Se significa che debbano informarsi e leggere tutte le storie di PP8, è ora che lo facciano.
Perché se Artibani decide di intavolare una serie per idee sue libere è un conto, se la deve plasmare per non far "scomodare" i lettori statunitensi allora non mi sta bene.
Capisco che sia un mercato grosso e di riferimento, ma capisco pure che tanti altri paesi non hanno la stessa "delicatezza" nei nostri riguardi.
Perché come documentato spesso in Olanda non si fanno scrupoli a fare storie che vertono sulla "Malavita italica" in barba alle nostre tradizioni ed ai limiti che regolano le nostre pubblicazioni.
Detto ciò aspetto di conoscere il continuo della serie con tranquillità e calma. Sicuro che gli autori italiani sappiano fare, come sempre, un egregio lavoro. Anche dovendo sottostare a ragionamenti davvero tarati e assurdi.....
Occhio però, mi pare si continui a non cogliere un punto fondamentale.
Questa non è una storia nata per essere pubblicata su Topolino, né tanto meno (a meno di smentite) l'idea di fondo è di Artibani. Va bene portare avanti il discorso del "non siamo secondi a nessuno", ma se la stessa divisione americana commissiona una storia da destinare ad un determinato mercato avrà anche il sacrosanto diritto di esigere che risponda ad alcuni requisiti, che poi ovviamente possono piacere o no, ma che non sono scaldalosi come li vedo dipinti qui.
Questa è una storia che è stata pubblicata anche su Topolino, ma non è nata per questo target.
Facciamocene una ragione e, se non piace, passiamo oltre, senza demonizzarla inutilmente. ;D
Non tanto per un semplice ed insulso discorso patriotticoInfatti qui avevo chiarito che il mio non era un intervento per gonfiare il petto o per farsi affiggere medaglie. Penso che siamo consapevoli tutti di cosa l'Italia abbia fatto per il fumetto Disney. Non credo ci sia bisogno di sottolinearlo...
Questa è una storia che è stata pubblicata anche su Topolino, ma non è nata per questo target.Quello che temo è che saranno sempre di più, queste storie...
Facciamocene una ragione e, se non piace, passiamo oltre, senza demonizzarla inutilmente. ;D
Se poi la divisione americana richiede storie con fetori corporali che ben venga.E' sempre il solito discorso: adattare le cose ai (presunti) gusti del pubblico, invece di puntare sulla semplice qualità...
Contenti loro che sono passati da Gottfredson, Barks, Murry alle nuvole verdi......
Ma approfitto del post di Paperinika per rispondere anche a Paperinik il templare qualche post addietro.
Il mio invito a non essere "servili" nei confronti degli Americani non era rivolto né alla redazione, né agli autori ma bensì proprio a noi lettori.
Dico questo perché ogni qual volta si muovono delle critiche c'è sempre chi se ne esce con il fatto che è un prodotto rivolto al mercato estero. Ma questa non può essere una ragione valida per spiegare il fatto che ci possano essere dei "buchi di trama".
Il mio era un ragionamento secondo il quale ogni lettore, di qualunque parte del mondo, non si può accostare alla lettura solo se questa ricalca la sua "comfort zone". Un lettore ha l'obbligo morale di capire come si sia arrivati a quel punto di trama, cosa ci sia nel profondo di quella storia, cosa muova i personaggi che agiscono all'interno dell'episodio.
Altrimenti la lettura diventa passiva e limitativa.
Per il lettore in primis, ma di conseguenza anche per l'autore che si trova a dover praticare dei dolorosi tagli di trama e così anche per tutti i restanti lettori che seguiranno quella serie.Non tanto per un semplice ed insulso discorso patriotticoInfatti qui avevo chiarito che il mio non era un intervento per gonfiare il petto o per farsi affiggere medaglie. Penso che siamo consapevoli tutti di cosa l'Italia abbia fatto per il fumetto Disney. Non credo ci sia bisogno di sottolinearlo...
Se poi la divisione americana richiede storie con fetori corporali che ben venga.
Contenti loro che sono passati da Gottfredson, Barks, Murry alle nuvole verdi......
Poiché la nuova serie a fumetti è un prodotto internazionale rispetto ad altri prodotti italiani come le storie di Paperino Paperotto, vediamo la sesta storia di il giovane Donald in cui il racconto all'inizio è un po 'come Wizards of Mickey, Paperinik e Amazing Papers parodia con Donald e altri personaggi adolescenti vestiti con epici abiti da prigione.
Ma approfitto del post di Paperinika per rispondere anche a Paperinik il templare qualche post addietro.
Il mio invito a non essere "servili" nei confronti degli Americani non era rivolto né alla redazione, né agli autori ma bensì proprio a noi lettori.
Dico questo perché ogni qual volta si muovono delle critiche c'è sempre chi se ne esce con il fatto che è un prodotto rivolto al mercato estero. Ma questa non può essere una ragione valida per spiegare il fatto che ci possano essere dei "buchi di trama".
Il mio era un ragionamento secondo il quale ogni lettore, di qualunque parte del mondo, non si può accostare alla lettura solo se questa ricalca la sua "comfort zone". Un lettore ha l'obbligo morale di capire come si sia arrivati a quel punto di trama, cosa ci sia nel profondo di quella storia, cosa muova i personaggi che agiscono all'interno dell'episodio.
Altrimenti la lettura diventa passiva e limitativa.
Per il lettore in primis, ma di conseguenza anche per l'autore che si trova a dover praticare dei dolorosi tagli di trama e così anche per tutti i restanti lettori che seguiranno quella serie.Non tanto per un semplice ed insulso discorso patriotticoInfatti qui avevo chiarito che il mio non era un intervento per gonfiare il petto o per farsi affiggere medaglie. Penso che siamo consapevoli tutti di cosa l'Italia abbia fatto per il fumetto Disney. Non credo ci sia bisogno di sottolinearlo...
Se poi la divisione americana richiede storie con fetori corporali che ben venga.
Contenti loro che sono passati da Gottfredson, Barks, Murry alle nuvole verdi......
In realtà non si sta parlando di "buchi di trama", semplicemente YDD risulta slegato (forzatamente, il Paperseriano nota) da PP8, è un prodotto a parte. Preso da solo non credo verrebbe giudicato così male, se PP8 non esistesse (ma neanche un capolavoro ovviamente, se il tono della seconda puntata di manterrà in futuro). Comunque per il resto non ho molto da aggiungere, anche in questo caso il tuo discorso non fa una grinza, ma ti sei risposto da solo e citando Paperinika: è all'estero che preferiscono questo genere di umorismo e non conoscono il fumetto italiano, e la storia è stata creata per il mercato estero, noi la leggiamo idealmente dopo di loro. Non penso che qualcuno possa contestare l'idea degli obblighi morali del lettore, ma RIPETO, quella relativa al mercato estero è una constatazione, non una giustificazione; non significa che io chiuda un occhio sulle incongruenze e sulle cadute di stile, semplicemente trovo inutile discuterne.
Poiché la nuova serie a fumetti è un prodotto internazionale rispetto ad altri prodotti italiani come le storie di Paperino Paperotto, vediamo la sesta storia di il giovane Donald in cui il racconto all'inizio è un po 'come Wizards of Mickey, Paperinik e Amazing Papers parodia con Donald e altri personaggi adolescenti vestiti con epici abiti da prigione.
Ma approfitto del post di Paperinika per rispondere anche a Paperinik il templare qualche post addietro.
Il mio invito a non essere "servili" nei confronti degli Americani non era rivolto né alla redazione, né agli autori ma bensì proprio a noi lettori.
Dico questo perché ogni qual volta si muovono delle critiche c'è sempre chi se ne esce con il fatto che è un prodotto rivolto al mercato estero. Ma questa non può essere una ragione valida per spiegare il fatto che ci possano essere dei "buchi di trama".
Il mio era un ragionamento secondo il quale ogni lettore, di qualunque parte del mondo, non si può accostare alla lettura solo se questa ricalca la sua "comfort zone". Un lettore ha l'obbligo morale di capire come si sia arrivati a quel punto di trama, cosa ci sia nel profondo di quella storia, cosa muova i personaggi che agiscono all'interno dell'episodio.
Altrimenti la lettura diventa passiva e limitativa.
Per il lettore in primis, ma di conseguenza anche per l'autore che si trova a dover praticare dei dolorosi tagli di trama e così anche per tutti i restanti lettori che seguiranno quella serie.Non tanto per un semplice ed insulso discorso patriotticoInfatti qui avevo chiarito che il mio non era un intervento per gonfiare il petto o per farsi affiggere medaglie. Penso che siamo consapevoli tutti di cosa l'Italia abbia fatto per il fumetto Disney. Non credo ci sia bisogno di sottolinearlo...
Se poi la divisione americana richiede storie con fetori corporali che ben venga.
Contenti loro che sono passati da Gottfredson, Barks, Murry alle nuvole verdi......
In realtà non si sta parlando di "buchi di trama", semplicemente YDD risulta slegato (forzatamente, il Paperseriano nota) da PP8, è un prodotto a parte. Preso da solo non credo verrebbe giudicato così male, se PP8 non esistesse (ma neanche un capolavoro ovviamente, se il tono della seconda puntata di manterrà in futuro). Comunque per il resto non ho molto da aggiungere, anche in questo caso il tuo discorso non fa una grinza, ma ti sei risposto da solo e citando Paperinika: è all'estero che preferiscono questo genere di umorismo e non conoscono il fumetto italiano, e la storia è stata creata per il mercato estero, noi la leggiamo idealmente dopo di loro. Non penso che qualcuno possa contestare l'idea degli obblighi morali del lettore, ma RIPETO, quella relativa al mercato estero è una constatazione, non una giustificazione; non significa che io chiuda un occhio sulle incongruenze e sulle cadute di stile, semplicemente trovo inutile discuterne.
I mean, Grufus The Magnificent is the sixth story of Young Donald Duck.Poiché la nuova serie a fumetti è un prodotto internazionale rispetto ad altri prodotti italiani come le storie di Paperino Paperotto, vediamo la sesta storia di il giovane Donald in cui il racconto all'inizio è un po 'come Wizards of Mickey, Paperinik e Amazing Papers parodia con Donald e altri personaggi adolescenti vestiti con epici abiti da prigione.
Ma approfitto del post di Paperinika per rispondere anche a Paperinik il templare qualche post addietro.
Il mio invito a non essere "servili" nei confronti degli Americani non era rivolto né alla redazione, né agli autori ma bensì proprio a noi lettori.
Dico questo perché ogni qual volta si muovono delle critiche c'è sempre chi se ne esce con il fatto che è un prodotto rivolto al mercato estero. Ma questa non può essere una ragione valida per spiegare il fatto che ci possano essere dei "buchi di trama".
Il mio era un ragionamento secondo il quale ogni lettore, di qualunque parte del mondo, non si può accostare alla lettura solo se questa ricalca la sua "comfort zone". Un lettore ha l'obbligo morale di capire come si sia arrivati a quel punto di trama, cosa ci sia nel profondo di quella storia, cosa muova i personaggi che agiscono all'interno dell'episodio.
Altrimenti la lettura diventa passiva e limitativa.
Per il lettore in primis, ma di conseguenza anche per l'autore che si trova a dover praticare dei dolorosi tagli di trama e così anche per tutti i restanti lettori che seguiranno quella serie.Non tanto per un semplice ed insulso discorso patriotticoInfatti qui avevo chiarito che il mio non era un intervento per gonfiare il petto o per farsi affiggere medaglie. Penso che siamo consapevoli tutti di cosa l'Italia abbia fatto per il fumetto Disney. Non credo ci sia bisogno di sottolinearlo...
Se poi la divisione americana richiede storie con fetori corporali che ben venga.
Contenti loro che sono passati da Gottfredson, Barks, Murry alle nuvole verdi......
In realtà non si sta parlando di "buchi di trama", semplicemente YDD risulta slegato (forzatamente, il Paperseriano nota) da PP8, è un prodotto a parte. Preso da solo non credo verrebbe giudicato così male, se PP8 non esistesse (ma neanche un capolavoro ovviamente, se il tono della seconda puntata di manterrà in futuro). Comunque per il resto non ho molto da aggiungere, anche in questo caso il tuo discorso non fa una grinza, ma ti sei risposto da solo e citando Paperinika: è all'estero che preferiscono questo genere di umorismo e non conoscono il fumetto italiano, e la storia è stata creata per il mercato estero, noi la leggiamo idealmente dopo di loro. Non penso che qualcuno possa contestare l'idea degli obblighi morali del lettore, ma RIPETO, quella relativa al mercato estero è una constatazione, non una giustificazione; non significa che io chiuda un occhio sulle incongruenze e sulle cadute di stile, semplicemente trovo inutile discuterne.
Could you please rewrite it in english? Because I'm not sure of what you're talking about.
Io mi ricordavo che Topolino avesse una funzione didattica ed educativa, ma probabilmente ricordavo male.
Nel secondo episodio mi aspettavo di vedere Pippo già amicone con Topolino e invece c'è già Paperina... Non mi aspettavo un esordio già nel secondo episodio. Quello che non mi torna è l'ambientazione: che ci fanno così tanti pennuti (inclusa la stessa Paperina) a Topolinia?? Le scuole superiori a Paperopoli sono così scadenti che i genitori li mandano in un'altra città?
Non mi è chiara una cosa: gli Americani hanno chiesto esplicitamente una storia con all'interno pesanti (e aggiungerei fastidiosi) riferimenti ai fetori corporali? E hanno detto pure: se non li mettete non vi compriamo la storia? Oppure diversamente la Divisione Italiana ha pensato: mettiamone quanti più possibile così li facciamo contenti?
In entrambi i casi è senz'altro un brutto segnale: per assurdo un lettore occasionale potrebbe pensare che questo sia il livello dei contenuti. Io mi ricordavo che Topolino avesse una funzione didattica ed educativa, ma probabilmente ricordavo male.
Non mi è chiara una cosa: gli Americani hanno chiesto esplicitamente una storia con all'interno pesanti (e aggiungerei fastidiosi) riferimenti ai fetori corporali? E hanno detto pure: se non li mettete non vi compriamo la storia? Oppure diversamente la Divisione Italiana ha pensato: mettiamone quanti più possibile così li facciamo contenti?
In entrambi i casi è senz'altro un brutto segnale: per assurdo un lettore occasionale potrebbe pensare che questo sia il livello dei contenuti. Io mi ricordavo che Topolino avesse una funzione didattica ed educativa, ma probabilmente ricordavo male.
Quante storie per due vignette in croce. E comunque non è certo la prima volta che si hanno riferimenti corporali nei prodotti Disney, siano film o fumetti o serie tivù (ad esempio nel nuovo Ducktales non mancano, mi pare).
Perché quindi il livello dei contenuti sarebbe determinato dall'esclusione di gag ritenute "volgari" e non dal linguaggio usato, dalla complessità e dalla morale delle storie o dalla caratterizzazione dei personaggi...
Andiamo, su, non sarà un umorismo raffinato ma evitiamo anche le ipocrisie.
Prima di emettere sentenze cerchiamo di ragionare sui post e non li scriviamo di botto. Che poi si finisce per fare figuracce...
Non avrà certamente bisogno di un avvocato difensore ma tacciare paperenzo di ipocrisia è quanto di più lontano dalla realtà ci possa essere. Non tanto per la persona che è (sicuramente lodevole), quanto per le numerose attività di divulgazione che compie sul territorio campano tra bambini e ragazzi.
Quindi penso non ci sia bisogno di impartire a lui lezioni sul come riconoscere una storia che possa essere educativa e didattica.
È proprio questo che lui fa nei suoi incontri coadiuvato da Nunval, da Fabio Michelini e (in alcuni casi) da Paolo. Spiegare ai bambini/ragazzi quali sono i valori che può veicolare una storia, quali sono gli insegnamenti che se ne possono trarre, ecc.
Quindi se lo dice un uomo di 50 anni di questo genere, con molta più esperienza di vita e tante tante storie lette faremmo bene a dargli un filino di ascolto in più e non liquidarlo con giudizi sommari ;D
[...]Penso sia arrivato il momento che i simpatici amici che vivono fuori dai nostri confini nazionali si impegnino a scoprire un mondo dei fumetti che, soprattutto in Italia, è cresciuto e progredito.[...]
Sto osservando da spettatore "neutrale" a questa vicenda che mette in discussione la creazione e la stesura di questa nuova serie dedicata al giovane Paperino.Le storie danesi in cui vi è la "Malavita italica" non nascono come prodotto internazionale, mentre Young Donald si. Come è già stato detto più volte, questa è una serie commissionata dalla casa madre che verrà proposta nei paesi europei, negli USA, in Sud America ecc. Artibani non decide di plasmare la storia per non far scomodare gli statunitensi, ma per rendere quello che alla fine è un evento (se così vogliamo chiamarlo, visto che non avrà seguiti) fruibile a tutti i lettori di tutti i paesi senza dover recuperare storie magari mai stampate nei suddetti paesi.
Dico neutrale poiché a me, in generale, non è mai interessato molto di continuity, serialità o altri argomenti del genere. A me interessa che le storie siano belle, interessanti, scritte con criterio e disegnate (nel possibile) ancora meglio.
Ma mi sforzo e cerco di capire e comprendere le posizioni di tutte le parti in causa.
Ognuno, in base ai propri gusti (o forse meglio dire alle proprie "aspettative"), accoglie le nuove avventure con spirito critico differente.
Quello che a me fa storcere il naso parte solo da una affermazione che mi fa imbestialire al solo leggerla.
Gli autori agiscono così perché "è un prodotto dedicato al mercato estero e perlopiù americano".
E a noi, di cortesia, cosa ce ne dovrebbe fregare ?
Ogni appassionato di una determinata materia, argomento, fonte di svago sarebbe (uso il condizionale..) tenuto a ricercare tutto ciò che ruota intorno al microcosmo inerente tale passione.
Non sono (o meglio non sarebbero) gli autori a doversi fare carico (e quindi limitando la propria creatività) di tali vuoti o mancanze.
Noto da sempre un certo "servilismo" verso gli Americani che noi ci dovremmo scrollare di dosso con convinzione.
Non tanto per un semplice ed insulso discorso patriottico, ma proprio per convincerci che il fulcro, il centro del fumetto Disney mondiale siamo noi e non loro.
Questi ragionamenti mi fanno sempre pensare al discorso degli inglesi sul football (ossia il calcio). Siccome lo hanno creato loro (o così dicono...) sono stati convinti per decenni che loro fossero i migliori e che solo loro potessero deciderne le sorti. Ma poi il tempo ed i risultati sul campo hanno decretato ben altro.
Penso sia arrivato il momento che i simpatici amici che vivono fuori dai nostri confini nazionali si impegnino a scoprire un mondo dei fumetti che, soprattutto in Italia, è cresciuto e progredito.
Se significa che debbano informarsi e leggere tutte le storie di PP8, è ora che lo facciano.
Perché se Artibani decide di intavolare una serie per idee sue libere è un conto, se la deve plasmare per non far "scomodare" i lettori statunitensi allora non mi sta bene.
Capisco che sia un mercato grosso e di riferimento, ma capisco pure che tanti altri paesi non hanno la stessa "delicatezza" nei nostri riguardi.
Perché come documentato spesso in Olanda non si fanno scrupoli a fare storie che vertono sulla "Malavita italica" in barba alle nostre tradizioni ed ai limiti che regolano le nostre pubblicazioni.
Detto ciò aspetto di conoscere il continuo della serie con tranquillità e calma. Sicuro che gli autori italiani sappiano fare, come sempre, un egregio lavoro. Anche dovendo sottostare a ragionamenti davvero tarati e assurdi.....
A me ha colpito proprio la presenza del water... la nuvola verde ne è una diretta conseguenza. È evidente come nelle storie si cerchi di evitare la rappresentazione grafica della tazza (anche nelle dettagliatissime planimetrie di Blasco Pisapia) e a tal proposito lessi qualcosa a riguardo in un' intervista (a Corrado Mastantuono?)
A me ha colpito proprio la presenza del water... la nuvola verde ne è una diretta conseguenza. È evidente come nelle storie si cerchi di evitare la rappresentazione grafica della tazza (anche nelle dettagliatissime planimetrie di Blasco Pisapia) e a tal proposito lessi qualcosa a riguardo in un' intervista (a Corrado Mastantuono?)
Interessante! Avresti sottomano l'articolo?
Because the new comic series of Young Donald Duck is published by Disney Publish Worldwide (an international product of books), it's actually the original Italian stories like Paperino Paperotto. The second comic issue of the new series will have more characters like Della Duck, Bum Bum Ghigno, Fethry Duck and Gladstone Gander.Per quanto siano personaggi molto distanti fra loro, fa piacere sapere che nei futuri episodi potremo vedere la sorella Della e l'amico Bum Bum (oltre ai soliti cugini).
Because the new comic series of Young Donald Duck is published by Disney Publish Worldwide (an international product of books), it's actually the original Italian stories like Paperino Paperotto. The second comic issue of the new series will have more characters like Della Duck, Bum Bum Ghigno, Fethry Duck and Gladstone Gander.Wait, how do you know all this? What are your sources?
Scrivo poco sul forum, ma parlavo l'altra sera con Paperenzo di questo nuovo umorismo "scatologico" di Topolino. Semplicemente non fa per me. Se i ragazzini di oggi lo trovano divertente, si accomodino...
Allora...
Io penso che per tre vignette messe in croce non si debba fare tutta questa polemica.
Non fa ridere manco a me, ma dopo un po' penso: «Ma chissene...»...
A me non mi ha rovinato la lettura, per niente: sono rimasto un po' "mah..." ma dopo, nei commenti, mica ho detto che schifo le vignette dove si vede blablablablablablablablabla.. ..........*
[11:22, 18/8/2019] Gabriele:
Prima di emettere sentenze cerchiamo di ragionare sui post e non li scriviamo di botto. Che poi si finisce per fare figuracce...
Non avrà certamente bisogno di un avvocato difensore ma tacciare paperenzo di ipocrisia è quanto di più lontano dalla realtà ci possa essere. Non tanto per la persona che è (sicuramente lodevole), quanto per le numerose attività di divulgazione che compie sul territorio campano tra bambini e ragazzi.
Quindi penso non ci sia bisogno di impartire a lui lezioni sul come riconoscere una storia che possa essere educativa e didattica.
È proprio questo che lui fa nei suoi incontri coadiuvato da Nunval, da Fabio Michelini e (in alcuni casi) da Paolo. Spiegare ai bambini/ragazzi quali sono i valori che può veicolare una storia, quali sono gli insegnamenti che se ne possono trarre, ecc.
Quindi se lo dice un uomo di 50 anni di questo genere, con molta più esperienza di vita e tante tante storie lette faremmo bene a dargli un filino di ascolto in più e non liquidarlo con giudizi sommari ;D
Lungi da me tacciarlo di ipocrisia, difatti ho cercato di essere il più indiretto possibile, per riferirmi alla piega che stava prendendo tutta la conversazione in generale, pur partendo dallo spunto del suo messaggio... ma evidentemente il plurale “evitiamo” poteva sembrare più ironico che altro, imparerò dai miei errori. Non mi permetterei di insultare qualcuno che non conosco.
Comunque, il post suddetto mi ha suscitato quantomeno qualche perplessità, visto che si afferma “Io mi ricordavo che Topolino avesse una funzione didattica ed educativa, ma probabilmente ricordavo male”, e mi è sembrata una conclusione quantomeno frettolosa... siamo su un forum, la bocciatura in modo così pesante (visto che se ne mette in dubbio la funzione principale) della pubblicazione nel pieno della discussione penso dovrebbe essere dettata da motivazioni più serie di una sola gag. E infatti forse la critica è a tutta la storia, al porre l'attenzione su vicende adolescenziali da cui ben pochi insegnamenti si possono trarre, ma si è parlato di quella sola gag. Che poi non sarà chissà quale riferimento alla malizia sessuale o alla violenza, si tratta comunque di un bisogno fisiologico... ovviamente non è qualcosa che ci aspettiamo dal Topo, ripeto che non è piaciuta neanche a me, ma trovo che il discorso abbia assunto dei toni un po’ troppo esagerati e drammatici, trattandosi peraltro di un esempio isolato, e possibilmente (anche se non ne abbiamo la certezza) dettato dall’esigenza di rivolgersi a un pubblico estero, dunque potrebbe non ripresentarsi (o forse sì, se si lavorerà sempre più in quella direzione? Vedremo).
Sicuramente ho sbagliato a parlare di ipocrisia in risposta a Paperenzo, per cui mi scuso se lo si è percepito come un attacco ad personam. Ma spero che, se si vogliano muovere delle critiche così drastiche le si argomenti un po' di più, che poi magari finisce che mi trovo d'accordo pure io.
E il giovane Donald Duck è per me, attualmente, un perfetto estraneo.Non posso che essere d'accordo, almeno dopo le prime due puntate! ;)
Dai, ma davvero ci si sta stracciando le vesti per tre vignette in croce in una storia una su oltre 260 inedite annuali.
E ci può stare. Allora però mi aspetto commenti solo sulla storia in sé e non sui collegamenti o influenze che ha rispetto a tutte le altre storie (leggasi canoni vari, Della, Meo, carattere e tutto).Dai, ma davvero ci si sta stracciando le vesti per tre vignette in croce in una storia una su oltre 260 inedite annuali.
Questo ragionamento avrebbe senso in un topic in cui si parla del Topo in generale, non in un topic dedicato proprio alla storia in questione.
"No, Pumbaa! Non davanti ai bambini...", sperando d'essermi ricordato le parole giuste, potrebbe essere un'obiezione fattibile alle mie retrograde idee.
The first two episodes is read by Italian readers. YouDuck exist in Duckburg with no Donrosian continuity. It will keep Italian rather than foreign languages.E il giovane Donald Duck è per me, attualmente, un perfetto estraneo.Non posso che essere d'accordo, almeno dopo le prime due puntate! ;)
That's the point when Della wears an amputee in future stories, she can walk.Because the new comic series of Young Donald Duck is published by Disney Publish Worldwide (an international product of books), it's actually the original Italian stories like Paperino Paperotto. The second comic issue of the new series will have more characters like Della Duck, Bum Bum Ghigno, Fethry Duck and Gladstone Gander.Per quanto siano personaggi molto distanti fra loro, fa piacere sapere che nei futuri episodi potremo vedere la sorella Della e l'amico Bum Bum (oltre ai soliti cugini).
Nell'Inducks fatto da vedere da ilFu comparirebbe anche Kay K (con tanto di punto esclamativo! Anche l'Inducks sembra basito...)
A questo punto, visto che la produzione è americana, non vedo perché anche il brasiliano Josè Carioca e il messicano Panchito non possano essere coinvolti (oltre alla messicana Donna Duck)
Hello Arzzi.Io tradurrei anche, se non fosse che si tratta quasi sempre di frasi fuori contesto di cui fatico a capire il senso. :-\
I speak little English, so I can't understand you. I ask if anyone can translate your posts, even a forum user.
-ilFu
Sul profilo c'è scritto CanadaHello Arzzi.Io tradurrei anche, se non fosse che si tratta quasi sempre di frasi fuori contesto di cui fatico a capire il senso. :-\
I speak little English, so I can't understand you. I ask if anyone can translate your posts, even a forum user.
-ilFu
Arzzi, what is your mother tongue? What you're saying it's not always clear.
Per questo io non riuscivo a tradurre il poco che so... Pensavo di sbagliare.
Io tradurrei anche, se non fosse che si tratta quasi sempre di frasi fuori contesto di cui fatico a capire il senso.
Non è che la lingua che non capite sia fiorentino e il suddetto utente vi stia facendo una mega supercazzola :D :D :D ??:D Hihi... Bho, tu sai il fiorentino? :D
Sul profilo c'è scritto CanadaQuello l'avevo notato anch'io.
Che vuol dire poco, perchè ci sono (almeno) due lingue ufficiali e chissà quanti idiomi di derivazione dall'inuit e dalle grandi tribù. E dato che i post dell'utente sono molto a interpretazione, se così vogliamo dire, nonostante gli si sia anche chiesto più di una volta di scrivere in inglese e non in italiano (e anche in inglese restano completamente slegati dal discorso), delle due l'una: o non parla benissimo l'inglese, oppure si sta solo divertendo. Mi piacerebbe capire in quale casistica rientriamo.Sul profilo c'è scritto CanadaHello Arzzi.Io tradurrei anche, se non fosse che si tratta quasi sempre di frasi fuori contesto di cui fatico a capire il senso. :-\
I speak little English, so I can't understand you. I ask if anyone can translate your posts, even a forum user.
-ilFu
Arzzi, what is your mother tongue? What you're saying it's not always clear.
Sul profilo c'è scritto CanadaHello Arzzi.Io tradurrei anche, se non fosse che si tratta quasi sempre di frasi fuori contesto di cui fatico a capire il senso. :-\
I speak little English, so I can't understand you. I ask if anyone can translate your posts, even a forum user.
-ilFu
Arzzi, what is your mother tongue? What you're saying it's not always clear.
I speak biggest English so I can react to the new comic series Young Donald Duck.Hello Arzzi.Io tradurrei anche, se non fosse che si tratta quasi sempre di frasi fuori contesto di cui fatico a capire il senso. :-\
I speak little English, so I can't understand you. I ask if anyone can translate your posts, even a forum user.
-ilFu
Arzzi, what is your mother tongue? What you're saying it's not always clear.
No, my parents were originally in the Philippines and they move to Canada before I was born.Sul profilo c'è scritto CanadaHello Arzzi.Io tradurrei anche, se non fosse che si tratta quasi sempre di frasi fuori contesto di cui fatico a capire il senso. :-\
I speak little English, so I can't understand you. I ask if anyone can translate your posts, even a forum user.
-ilFu
Arzzi, what is your mother tongue? What you're saying it's not always clear.
È originario delle Filippine.
I speak biggest English so I can react to the new comic series Young Donald Duck.Mainly, I haven't understood a thing: have you already read the Young Donald Duck series? Has it already been published in Canada? Is it now published in these days?
No, it will release in Canada for the next 2 months.I speak biggest English so I can react to the new comic series Young Donald Duck.Mainly, I haven't understood a thing: have you already read the Young Donald Duck series? Has it already been published in Canada? Is it now published in these days?
Principalmente, io non ho capito una cosa: hai già letto la serie? E' già stata pubblicata in Canada? E' pubblicata in questo momento?
No, it will release in Canada for the next 2 months.E allora perché parli con certezza su apparizioni di personaggi, trame, ecc?
Francesco Artibani wanted an idea to create another younger spin-off for Donald last winter like Bruno Enna and Paola Mulazzi did. I speak biggest English for me!No, it will release in Canada for the next 2 months.E allora perché parli con certezza su apparizioni di personaggi, trame, ecc?
Bah! (cit.)
-ilFu
Francesco Artibani voleva un'idea per creare un altro spin-off più giovane per Donald lo scorso inverno, come hanno fatto Bruno Enna e Paola Mulazzi. Parlo inglese più grande per me!Tralasciando le schifose traduzioni di Google, credo tu sia un italiano che si diverte a tradurre male e sparare cavolate. Moood?
Non penso, lo trovo spesso sotto i post di YD di Artibani. A meno che non sia anche quello un fakeFrancesco Artibani voleva un'idea per creare un altro spin-off più giovane per Donald lo scorso inverno, come hanno fatto Bruno Enna e Paola Mulazzi. Parlo inglese più grande per me!Tralasciando le schifose traduzioni di Google, credo tu sia un italiano che si diverte a tradurre male e sparare cavolate. Moood?
Forse ha intenzione di continuare la serie se ha successo. E ci può stare. Anche se io metterei altri personaggi sullo stesso livello di Paperino.
Riguardo alla terza puntata, l'ho trovata migliore rispetto alle altre due ma anche qui si cade in un altra gaffe :Spoiler: mostra
Penso che sia arrivato il momento di elaborare il fatto che questa è una serie a parte, non necessariamente legata al vissuto dei personaggi come li conosciamo.Perchè, secondo te, c'è questa necessità di concepire delle serie a parte, e di slegare il vissuto dei personaggi dalla loro consolidata storia?
Penso che sia arrivato il momento di elaborare il fatto che questa è una serie a parte, non necessariamente legata al vissuto dei personaggi come li conosciamo.Perchè, secondo te, c'è questa necessità di concepire delle serie a parte, e di slegare il vissuto dei personaggi dalla loro consolidata storia?
Quello che io personalmente amo di più del fumetto Disney è la sua versatilità, la sua capacità di mutare assecondando le intuizioni dell'autore di turno. Leggendo polemiche su puzze, continuity non rispettata e personaggi modificati il mio primo pensiero è che oggi siamo troppo abituati alla poca libertà espressiva degli autori e che dovremmo desiderarne di più, non certo di meno.A me di "libertà espressiva degli autori" non sembra proprio ce ne sia, visto che è un progetto commissionato e asservito a logiche di mercato estero... bella libertà
Secondo me, se vuoi attirare il target rappresentato dai ragazzini di oggi, un modo molto facile e veloce (non dico il migliore, infatti questo genere di operazioni non mi piacciono) consiste nel parlare di loro. Quindi devi parlare di smartphone, selfie, bullismo, coinquilini puzzoni, primi amori e cose del genere che appartengono al vissuto quotidiano di coloro ai quali stai cercando di arrivare con le tue storie.Mi sta bene, anzi benissimo, che si parli di ragazzi e del loro universo adolescenziale. Trovo meno necessario che lo si faccia elidendo il vissuto già consolidato dei personaggi Disney.
Trovo meno necessario che lo si faccia elidendo il vissuto già consolidato dei personaggi Disney.
Renditi conto che questo è un problema tuo.Mi rendo ben conto che non è un mio problema, è un mio punto di vista (rispettabilissimo, credo).
Se siete fissati con la continuity e roba del genere per godere di questa miniserie dovete necessariamente considerarla un qualcosa di alternativo. Un what if, una dimensione parallela, fate vobis. Quello che io personalmente amo di più del fumetto Disney è la sua versatilità, la sua capacità di mutare assecondando le intuizioni dell'autore di turno. Leggendo polemiche su puzze, continuity non rispettata e personaggi modificati il mio primo pensiero è che oggi siamo troppo abituati alla poca libertà espressiva degli autori e che dovremmo desiderarne di più, non certo di meno.Un conto è la continuità delle storie che può esserci o non esserci, un conto è cambiare il carattere a un personaggio. La Trudy nel terzo episodio è diversa dalla Trudy adulta, che fa parte degli antagonisti. Mi sembra una frittolata, che pur di inserire un personaggio al contesto gli stravolgono il suo modo di essere, cosa che va fatto il meno possibile. Poi magari nelle puntate successive diventa una mascalzona, ma per ora è una pecora bianca.
Renditi conto che questo è un problema tuo.Mi rendo ben conto che non è un mio problema, è un mio punto di vista (rispettabilissimo, credo).
Anche che non esista un vissuto dei personaggi disneyani è un tuo punto di vista (rispettabile anch'esso, ma non so quanto fondato).
Ma io davvero continuo a non capire quale sia il problema nel voler proporre nuove idee.Penso che sia arrivato il momento di elaborare il fatto che questa è una serie a parte, non necessariamente legata al vissuto dei personaggi come li conosciamo.Perchè, secondo te, c'è questa necessità di concepire delle serie a parte, e di slegare il vissuto dei personaggi dalla loro consolidata storia?
Parole sante!Renditi conto che questo è un problema tuo.Mi rendo ben conto che non è un mio problema, è un mio punto di vista (rispettabilissimo, credo).
Anche che non esista un vissuto dei personaggi disneyani è un tuo punto di vista (rispettabile anch'esso, ma non so quanto fondato).
Intendevo dire che, per quanto possa (legittimamente o meno) dare fastidio, questo approccio indubbiamente esiste. Da tempo immemorabile le origini dei personaggi vengono riscritte, le loro avventure riraccontate: quante volte Topolino è stato ad Atlantide? Quante volte Paperino ha incontrato gli alieni? Vogliamo parlare delle parodie, dei racconti degli antenati, delle identità segrete che si accumulano senza soluzione di continuità? Da lettori si può scegliere di non accettarlo ma mi sembra irragionevole da un punto di vista pratico perché il giorno in cui gli autori cominceranno a porsi il problema di uniformare i vari racconti a una visione univoca sui personaggi e il loro vissuto, quella sarà la morte del fumetto Disney come lo conosciamo, che vive anche di operazioni come Young Donald.
Come al solito, credo che il giusto sia nel mezzo...Renditi conto che questo è un problema tuo.Mi rendo ben conto che non è un mio problema, è un mio punto di vista (rispettabilissimo, credo).
Anche che non esista un vissuto dei personaggi disneyani è un tuo punto di vista (rispettabile anch'esso, ma non so quanto fondato).
Intendevo dire che, per quanto possa (legittimamente o meno) dare fastidio, questo approccio indubbiamente esiste. Da tempo immemorabile le origini dei personaggi vengono riscritte, le loro avventure riraccontate: quante volte Topolino è stato ad Atlantide? Quante volte Paperino ha incontrato gli alieni? Vogliamo parlare delle parodie, dei racconti degli antenati, delle identità segrete che si accumulano senza soluzione di continuità? Da lettori si può scegliere di non accettarlo ma mi sembra irragionevole da un punto di vista pratico perché il giorno in cui gli autori cominceranno a porsi il problema di uniformare i vari racconti a una visione univoca sui personaggi e il loro vissuto, quella sarà la morte del fumetto Disney come lo conosciamo, che vive anche di operazioni come Young Donald.
Quello che mi premeva di dire è che l'attuale tendenza all'attualismo e a seguire le tendenze a tutti i costi, mi lascia sempre parecchio perplesso e basito.Stavo per scrivere che sono d'accordissimo e che non piace neanche a me...
In ogni caso, l'importante è che siano storie belle da leggere!
Se è un problema grave? Per me sì e mi riferisco non solo alle storie, ma anche alla parte redazionale del settimanale, ricca di esempi in tal senso, tanto che ormai la saltoCome al solito, credo che il giusto sia nel mezzo...Renditi conto che questo è un problema tuo.Mi rendo ben conto che non è un mio problema, è un mio punto di vista (rispettabilissimo, credo).
Anche che non esista un vissuto dei personaggi disneyani è un tuo punto di vista (rispettabile anch'esso, ma non so quanto fondato).
Intendevo dire che, per quanto possa (legittimamente o meno) dare fastidio, questo approccio indubbiamente esiste. Da tempo immemorabile le origini dei personaggi vengono riscritte, le loro avventure riraccontate: quante volte Topolino è stato ad Atlantide? Quante volte Paperino ha incontrato gli alieni? Vogliamo parlare delle parodie, dei racconti degli antenati, delle identità segrete che si accumulano senza soluzione di continuità? Da lettori si può scegliere di non accettarlo ma mi sembra irragionevole da un punto di vista pratico perché il giorno in cui gli autori cominceranno a porsi il problema di uniformare i vari racconti a una visione univoca sui personaggi e il loro vissuto, quella sarà la morte del fumetto Disney come lo conosciamo, che vive anche di operazioni come Young Donald.
Ognuno ha i suoi gusti; io, personalmente, non ho problemi ad accettare tutte le visioni, da quella super filologica alla Don Rosa/Gervasio a quella molto più libera alla Young Donald... e anche tutte quelle che ci sono in mezzo, perché non è tutto bianco o nero!
In ogni caso, l'importante è che siano storie belle da leggere!Quello che mi premeva di dire è che l'attuale tendenza all'attualismo e a seguire le tendenze a tutti i costi, mi lascia sempre parecchio perplesso e basito.Stavo per scrivere che sono d'accordissimo e che non piace neanche a me...
... poi, però, ho pensato: ma davvero è una cosa così "attuale"? E allora, cosa si può dire di storie come Topolino nella seconda guerra mondiale o Paperino e le tribolazioni dell'austerity?
Probabilmente, un certo attualismo c'è sempre stato; quello che a noi dà fastidio è il cercare di rincorrere le mode giovanili, invece di rimanere sempre fedeli a se stessi...
... ma, in fondo, è un problema così grave?
In effetti, mai come in questo caso, stiamo parlando di una storia singola (lunga e a puntate, ma singola), isolata dal resto e che non verrà più ripresa (almeno penso), quindi riesco a sopportarla! Un po' come quando, tempo fa, hanno pubblicato i fumetti di Duck Tales...
Il nocciolo duro del settimanale, insomma, rimangono le storie tradizionali...
Sono stato via una settimana e non ho letto le puntate a cui vi riferite, né lo farò. Quello che mi premeva di dire è che l'attuale tendenza all'attualismo e a seguire le tendenze a tutti i costi, mi lascia sempre parecchio perplesso e basito. Nessuno si ricorderà di queste storie, tra dieci o vent'anni. Nessuno. Sulla questione dei personaggi mi trovo in sintonia con il generale
Ma io davvero continuo a non capire quale sia il problema nel voler proporre nuove idee.Cosa c'è di particolare da capire, Paperinika? Qualunque lettura suscita sensazioni ed opinioni diverse, a seconda dell'approccio e dei punti di vista personali. Se ne discute e basta, no? A me piacciono le nuove idee, sono uno a cui non dispiace Sio su Topolino, pensa un po'...Poi, leggendo ed entrando nel merito, qualche nuova idea convince e piace, qualche altra lascia perplesso. A me ha fatto tanto piacere il Paperino adolescente alle prese con le situazioni tipiche dell'età, nonché la rappresentazione degli entusiasmi e della freschezza di sentimenti degli adolescenti. Poi, se mi lascia perplesso una Trudy così debole ed indifesa, che potrebbe benissimo essere sostituita da qualsiasi altra ragazzina, penso che lo si possa scrivere, senza per questo essere presi per retrogradi e/o rigidi conservatori.
Cito l'espressione "Super zaino multi-uso!Adoro!" di pag 89. Ma davvero i ragazzi di oggi usano tale espressione, adoro, usato in quel modo??Eccome! A me capita spesso di sentirla.
Ecco una cosa che avrei preferito non sapereCito l'espressione "Super zaino multi-uso!Adoro!" di pag 89. Ma davvero i ragazzi di oggi usano tale espressione, adoro, usato in quel modo??Eccome! A me capita spesso di sentirla.
Non è ganzo. È un abominevole stupro della lingua italiana.(https://www.papersera.net/public_html2/yabbfiles/Smilies/thumbup.gif)
Non è ganzo. È un abominevole stupro della lingua italiana. Avrei preferito perfino lovvo, che nella sua oscenità, ha la giustificazione di essere un termine inglese italianizzato e potrebbe stare anche senza articoli. Mi chiedo da dove hanno trovato il coraggio gli autori a inserirlo. Si sono ubriacati??Spietato :'D
Caro Artibani, devi smettere di bere orzate non diluite. Beviti una bella birra :crazy:
Forse ha intenzione di continuare la serie se ha successo. E ci può stare. Anche se io metterei altri personaggi sullo stesso livello di Paperino.
Riguardo alla terza puntata, l'ho trovata migliore rispetto alle altre due ma anche qui si cade in un altra gaffe :Spoiler: mostra
Ma dove sta scritto che una persona prepotente da adulta deve esserlo stata anche da adolescente? In molti casi, invece, chi ha subìto vessazioni da piccolo tende a fare lo stesso torto da grande agli altri se può perchè incattivito da un'adolescenza non serena.Può essere, ma dovrebbe essere trattato la sua evoluzione da ragazzina zuccherosa vittima di bullismo a ladra fidanzata di un fuorilegge. Non so se ci sarà una maturazione dei pergonaggi, se l'obiettivo è vedere la crescita di Paperino e amici oppure è una serie più alla Paperino Paperotto che narra solo delle avventure.
PP8 non è stato accompagnato da Gastone, Paperoga e Ciccio da piccoli (se non in camei o apparizioni sporadiche) ma da nuovi personaggi entrati di diritto fra quelli più popolari, al punto da creare una rivista ad hoc (dalla vita editoriale comunque breve) e una storia sulle loro esistenze da adulti (avrà un bis?). Scarpa creò Paperetta come nuovo personaggio giovane dei tumultuosi Sixties e non una versione giovanile di Paperina (o una adolescenziale di Emy Ely Evy).Infatti! Sarebbero stati molto meglio dei comprimari inediti, avrebbero dato tutt'altro sapore alla storia! Anche perché ha un che di asfissiante rendersi conto che Paperino è sempre stato circondato dalla stessa gente dalla prima adolescenza fino all'età adulta, senza mai cambiare conoscenti, amici, amori... brr, che vita claustrofobica!
Beh trovo quantomeno strano che non riesca a difendersi da sola, cosa che le riesce da adulta (ovvero pochi anni dopo). Non può nemmeno sfruttare la sua stazza, cosa del tutto assente visto che è alta come i paperi/topi dando l'impressione che sia una bambina e non una 14-15enne.Ma dove sta scritto che una persona prepotente da adulta deve esserlo stata anche da adolescente? In molti casi, invece, chi ha subìto vessazioni da piccolo tende a fare lo stesso torto da grande agli altri se può perchè incattivito da un'adolescenza non serena.Può essere, ma dovrebbe essere trattato la sua evoluzione da ragazzina zuccherosa vittima di bullismo a ladra fidanzata di un fuorilegge. Non so se ci sarà una maturazione dei pergonaggi, se l'obiettivo è vedere la crescita di Paperino e amici oppure è una serie più alla Paperino Paperotto che narra solo delle avventure.
Riguardo Trudy e il suo periodo giovanile, in quali storie Massimo DeVita la ritraeva bulla (piuttosto che bullizzata)?
In queste serie particolari che analizzano personaggi in età diverse da quelle canoniche, mi chiedo se non fosse altrettanto interessante (se non più) creare dei nuovi personaggi piuttosto che utilizzare quelli già noti (per quanto popolari), evitando così perplessità o polemiche da parte di diversi lettori circa alcune caratteristiche caratteriali e linguistiche poco rispettate o parzialmente modificate rispetto a quelle conosciute.
PP8 non è stato accompagnato da Gastone, Paperoga e Ciccio da piccoli (se non in camei o apparizioni sporadiche) ma da nuovi personaggi entrati di diritto fra quelli più popolari, al punto da creare una rivista ad hoc (dalla vita editoriale comunque breve) e una storia sulle loro esistenze da adulti (avrà un bis?). Scarpa creò Paperetta come nuovo personaggio giovane dei tumultuosi Sixties e non una versione giovanile di Paperina (o una adolescenziale di Emy Ely Evy).
Non so come sarà la nuova serie su QQQ domani al debutto (l'età dovrebbe restare quella ma immagino cambieranno ambienti e atmosfere - e personaggi di contorno?) ma riguardo YDD, piuttosto che vedere tanti personaggi famosi di due città diverse tutti rinchiusi nella stessa scuola (Paperina e Trudy amichette da ragazzine ha poco senso - lo so, inutile cercarlo in una serie alternativa, ma tanto è) preferirei vedere un Paperino adolescente (con tutto lo slang dei nostri anni) con nuovi compagni di scuola che magari potrebbero avere lo stesso successo di quelli delle elementari di Quack Town.
Deduco che nessuno di voi, negli anni '90, abbia mai letto le storie su Minni & Co. in cui Minni e Trudy sono amiche, si vedono per il tè e vanno a fare shopping o in vacanza insieme, si confidano e si aiutano a vicenda.Verissimo!
*rolleyes*
E che ne sappiamo di come andranno a finire le cinque puntate successive di YDD? :PDeduco che nessuno di voi, negli anni '90, abbia mai letto le storie su Minni & Co. in cui Minni e Trudy sono amiche, si vedono per il tè e vanno a fare shopping o in vacanza insieme, si confidano e si aiutano a vicenda.Verissimo!
*rolleyes*
Però anche in quelle storie Trudy manteneva le sue attitudini da ladra, se non ricordo male :'D
E che ne sappiamo di come andranno a finire le cinque puntate successive di YDD?Beh, sarebbe una bella evoluzione del personaggio! Da ragazzina bullizzata e perbene a ragazza prepotente e aggressiva, che in futuro diventerà la compagna del più pericoloso criminale di Topolinia! Sarei pronto a rivalutare l'intera serie, se davvero vedessimo un simile sviluppo psicologico! =D
Deduco che nessuno di voi, negli anni '90, abbia mai letto le storie su Minni & Co. in cui Minni e Trudy sono amiche, si vedono per il tè e vanno a fare shopping o in vacanza insieme, si confidano e si aiutano a vicenda.Da far venire il latte alle ginocchia! :surprised: (quello che Minni e Trudy versano nel loro tè delle 5, probabilmente)
*rolleyes*
SmOld
Anche perché ha un che di asfissiante rendersi conto che Paperino è sempre stato circondato dalla stessa gente dalla prima adolescenza fino all'età adulta, senza mai cambiare conoscenti, amici, amori... brr, che vita claustrofobica!Secondo me si sta leggendo la serie in un'ottica sbagliata, alla luce di una continuity che probabilmente non esiste. E' possibile che assistiamo alle vicende dei personaggi che conosciamo ma in una dimensione parallela e ipotetica, senza alcun punto di contatto con quella canonica.
Secondo me si sta leggendo la serie in un'ottica sbagliata, alla luce di una continuity che probabilmente non esiste. E' possibile che assistiamo alle vicende dei personaggi che conosciamo ma in una dimensione parallela e ipotetica, senza alcun punto di contatto con quella canonica.Un motivo in più per usare personaggi inediti che personaggi snaturati o frittolati.
Un motivo in più per usare personaggi inediti che personaggi snaturati o frittolati.O anche un motivo in meno per usarne di inediti, potendo servirsi del parco personaggi già familiari ma diversamente caratterizzati e giocare un po' con le loro personalità.
Scusa, Cornelius, in che senso proprio di lei si tratta? E' un personaggio che le assomiglia molto e basta, probabilmente per strizzare l'occhio al lettore. Anche perchè è coetanea di Paperino, se non più giovane di lui, non avrebbe senso vederla come professoressa.
Scusa, Cornelius, in che senso proprio di lei si tratta? E' un personaggio che le assomiglia molto e basta, probabilmente per strizzare l'occhio al lettore. Anche perchè è coetanea di Paperino, se non più giovane di lui, non avrebbe senso vederla come professoressa.Parlando di strizzatina d'occhio al lettore confermi anche tu che quella insegnante "è" Kay K. Certo, non ufficialmente (non ricordo come si chiami), anche per una incoerenza con l'età (dovrebbe essere un pò più giovane degli altri e dunque una preadolescente e non una papera adulta, tale e quale a come la conosciamo in DD). Per quanto un autore possa giocare con i vari personaggi (e lo vediamo bene in YDD) in questo caso non capisco il senso del 'gioco'.
Parlando di strizzatina d'occhio al lettore confermi anche tu che quella insegnante "è" Kay K. Certo, non ufficialmente (non ricordo come si chiami), anche per una incoerenza con l'età (dovrebbe essere un pò più giovane degli altri e dunque una preadolescente e non una papera adulta, tale e quale a come la conosciamo in DD). Per quanto un autore possa giocare con i vari personaggi (e lo vediamo bene in YDD) in questo caso non capisco il senso del 'gioco'.
Su YDD c'è poco da dire, dopo un bell'inizio la serie ha preso una china inconcludente, con episodi totalmente slegati tra di loro e senza quella continuità che ti saresti aspettato dopo i primi due episodi. Invece di una miniserie con uno sviluppo preciso e ben costruito dei personaggi si ha una sorta di sit-com scolastica con un protagonista che definire irritante è poco, tra gag dozzinali e situazioni al limite dell'inverosimile come la cavalcata dello squalo in mezzo ad un tornado o i salti da una giostra all'altra a decine di metri d'altezza, manco fosse Axel Foley.Sono pienamente d'accordo!
Non è che ogni storia debba avere per forza un insegnamento o una morale, ma alla fine qual è il senso di YDD? Non fa ridere, non fa riflettere, non affronta tematiche di un certo spessore, bullismo a parte, Paperino entra nel college in un modo e ne esce persino peggio, in un finale in cui oltretutto non mostra nemmeno il minimo dispiacere all'idea di perdere così di botto gli amici e la fidanzatina, ne valeva davvero la pena?
Quoto qui ciò che ha scritto Luxor in un'altra discussione:Su YDD c'è poco da dire, dopo un bell'inizio la serie ha preso una china inconcludente, con episodi totalmente slegati tra di loro e senza quella continuità che ti saresti aspettato dopo i primi due episodi. Invece di una miniserie con uno sviluppo preciso e ben costruito dei personaggi si ha una sorta di sit-com scolastica con un protagonista che definire irritante è poco, tra gag dozzinali e situazioni al limite dell'inverosimile come la cavalcata dello squalo in mezzo ad un tornado o i salti da una giostra all'altra a decine di metri d'altezza, manco fosse Axel Foley.Sono pienamente d'accordo!
Non è che ogni storia debba avere per forza un insegnamento o una morale, ma alla fine qual è il senso di YDD? Non fa ridere, non fa riflettere, non affronta tematiche di un certo spessore, bullismo a parte, Paperino entra nel college in un modo e ne esce persino peggio, in un finale in cui oltretutto non mostra nemmeno il minimo dispiacere all'idea di perdere così di botto gli amici e la fidanzatina, ne valeva davvero la pena?
Anche a me i primi episodi non erano dispiaciuti, ma poi la serie ha preso una china discendente a dir poco imbarazzante!
Una sciatteria che, tra l'altro, ha coinvolto anche i disegnatori!
Mamma mia, che roba... povero topolino! :-[
La scena di Paperino che cavalca uno squalo dentro il tornando continua a sembrarmi così idiota, surreale e fuori luogo che ancora non comprendo come abbia superato il vaglio redazionale in fase di sceneggiatura... perchè c'è stata una sceneggiatura, vero? Il dubbio viene
La scena di Paperino che cavalca uno squalo dentro il tornando continua a sembrarmi così idiota, surreale e fuori luogo che ancora non comprendo come abbia superato il vaglio redazionale in fase di sceneggiatura... perchè c'è stata una sceneggiatura, vero? Il dubbio viene
Con questo non voglio dare una spiegazione certa o che possa redimere tale scena....
Credo che questo particolare "avventuroso" sia da ritrovare nella voglia di fare " l'occhiolino" alla serie di disaster trash movie "Sharknado".
La scena di Paperino che cavalca uno squalo dentro il tornando continua a sembrarmi così idiota, surreale e fuori luogo che ancora non comprendo come abbia superato il vaglio redazionale in fase di sceneggiatura... perchè c'è stata una sceneggiatura, vero? Il dubbio viene
Con questo non voglio dare una spiegazione certa o che possa redimere tale scena....
Credo che questo particolare "avventuroso" sia da ritrovare nella voglia di fare " l'occhiolino" alla serie di disaster trash movie "Sharknado".
Una serie di film con una trama di una pochezza unica ma che, nonostante questo, negli Stati Uniti ha avuto la capacità (?) di sfornare ben 5 capitoli. L'attore principale di tale "gloriosa" serie è Ian Ziering, già visto nella serie TV "Beverly Hills 90210"nel ruolo di Steve.
Facendo due brevi calcoli (se 2 + 2 fa 4.. ) visto che il prodotto è stato chiaramente commissionato per il mercato americano....