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Testate Regolari / Re:Topolino Fuoriserie 2 - PK Danger Dome di Roberto Gagnor e Roberto Vian
« il: Sabato 23 Mag 2020, 14:28:24 »
Dico la mia sulla storia anche se avete già detto tutto
Parto dalle sensazioni che ho provato a lettura conclusa. La storia mi ha, nel complesso, soddisfatto e lasciato sensazioni buone nonostante ne riconosca i numerosi difetti. I motivi della mia soddisfazione sono da ricercare principalmente in 2 punti:
1) Ambienti: complice il cambio ai disegni con un Vian in gran forma, le ambientazioni in cui si svolge la vicenda sono molto suggestive con influenze fantasy e fantascientifiche. In particolare mi hanno affascinato i laghi di Xavin e i cieli di Shikaar pieni di pianeti.
2)Gli accenni alle origini o quantomeno alla preistoria della civiltà evroniana: qui l'arma è a doppio taglio, può venirne fuori qualcosa di veramente epico e interessante oppure una ciofecata e molto dipende da Gagnor, se riesce scrollarsi di dosso quella stucchevole semplicità e comicità quando sceneggia.
Veniamo alle note dolenti. La storia non ha ritmo, o meglio, ha un ritmo unico e frenetico che non lascia il tempo per approfondire nè ciò che si vede/succede nè i rapporti e i caratteri dei personaggi. Mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa in più sul Danger Dome sul perchè è stato creato, sul background e la storia di Shikaar e di Tuiroon ma non c'è tempo. La storia deve andare avanti rapidamente e tutto viene sacrificato per mettere più azione possibile.PK non si pone domande sul come e perchè Lyla e Uno siano giunti lì in suo soccorso e non li saluta neppure, Tuiroon lo ritroviamo come capo del danger dome quando alla fine di UNE si vedeva chiaramente su un'astronave evroniana e niente lasciava intendere che il macchinario cingolato fosse una sua creazione. I PKcorps sono tutti personaggi piatti e stereotipati privi di profondità, spessore o evoluzioni caratteriali.Interagiscono poco fra loro e ancor meno con PK. Gli eventi si susseguono senza prendere fiato e questo mina l'approfondimento a livello di background e personaggi. Gravissimo l'utilizzo di UNO come boccia fluttuante; a tal proposito inalcuni punti pare che abbia bisogno di banchi di memoria come la lore del personaggio impone e in altri lo vediamo gironzolare liberamente. Sembra piùinserito per essere un deus ex machina che altro, e spiace vedere UNOrelegato a tal ruolo.
Lyla si integra meglio nella storia e la sua presenza a maggior senso per la questione galaxy gate.
I dialoghi li ho trovati migliori rispetto UNE, meno topolineschi e ridicoli e più maturi sopratutto le didascalie con le riflessioni. Bella anche l'evoluzione del personaggio di Derrik anche se non originalissima.
I disegni di Vian spettacolari! lo ricordavo come uno dei mieipreferiti su X Mickey, e anche con Pk va alla grande sia negli scenari che nelle scene di battaglia che nella resa grafica degli Evroniani.
Non ho gradito particolarmente il design di Ur- Evron. A quanto si capisce un indigeno caccia evroniani dal design più buffo che minaccioso.
In definitiva la storia ha preso una piega più affine al Pk che tutti amiamo ma risente della troppa fretta nel susseguirsi degli eventi tralasciando approfondimenti sia dei caratteri dei personaggi che delle novità che vengono introdotte lasciando insoddisfatti. Spero che il terzo episodio sia più equilibrato nello svolgimento e che si proseguasulla strada di una sceneggiatura più seria e matura e meno topolinesca, senza andare a rovinare ma ad arricchire le origini degli Evroniani.
Spiace vedere che l'autore non accolga le critiche mosse dai lettori in maniera assolutamente garbata. Spero che la stroncatura in termini di voti alla storia che sta avendo possa farlo ragionare.
Parto dalle sensazioni che ho provato a lettura conclusa. La storia mi ha, nel complesso, soddisfatto e lasciato sensazioni buone nonostante ne riconosca i numerosi difetti. I motivi della mia soddisfazione sono da ricercare principalmente in 2 punti:
1) Ambienti: complice il cambio ai disegni con un Vian in gran forma, le ambientazioni in cui si svolge la vicenda sono molto suggestive con influenze fantasy e fantascientifiche. In particolare mi hanno affascinato i laghi di Xavin e i cieli di Shikaar pieni di pianeti.
2)Gli accenni alle origini o quantomeno alla preistoria della civiltà evroniana: qui l'arma è a doppio taglio, può venirne fuori qualcosa di veramente epico e interessante oppure una ciofecata e molto dipende da Gagnor, se riesce scrollarsi di dosso quella stucchevole semplicità e comicità quando sceneggia.
Veniamo alle note dolenti. La storia non ha ritmo, o meglio, ha un ritmo unico e frenetico che non lascia il tempo per approfondire nè ciò che si vede/succede nè i rapporti e i caratteri dei personaggi. Mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa in più sul Danger Dome sul perchè è stato creato, sul background e la storia di Shikaar e di Tuiroon ma non c'è tempo. La storia deve andare avanti rapidamente e tutto viene sacrificato per mettere più azione possibile.PK non si pone domande sul come e perchè Lyla e Uno siano giunti lì in suo soccorso e non li saluta neppure, Tuiroon lo ritroviamo come capo del danger dome quando alla fine di UNE si vedeva chiaramente su un'astronave evroniana e niente lasciava intendere che il macchinario cingolato fosse una sua creazione. I PKcorps sono tutti personaggi piatti e stereotipati privi di profondità, spessore o evoluzioni caratteriali.Interagiscono poco fra loro e ancor meno con PK. Gli eventi si susseguono senza prendere fiato e questo mina l'approfondimento a livello di background e personaggi. Gravissimo l'utilizzo di UNO come boccia fluttuante; a tal proposito inalcuni punti pare che abbia bisogno di banchi di memoria come la lore del personaggio impone e in altri lo vediamo gironzolare liberamente. Sembra piùinserito per essere un deus ex machina che altro, e spiace vedere UNOrelegato a tal ruolo.
Lyla si integra meglio nella storia e la sua presenza a maggior senso per la questione galaxy gate.
I dialoghi li ho trovati migliori rispetto UNE, meno topolineschi e ridicoli e più maturi sopratutto le didascalie con le riflessioni. Bella anche l'evoluzione del personaggio di Derrik anche se non originalissima.
I disegni di Vian spettacolari! lo ricordavo come uno dei mieipreferiti su X Mickey, e anche con Pk va alla grande sia negli scenari che nelle scene di battaglia che nella resa grafica degli Evroniani.
Non ho gradito particolarmente il design di Ur- Evron. A quanto si capisce un indigeno caccia evroniani dal design più buffo che minaccioso.
In definitiva la storia ha preso una piega più affine al Pk che tutti amiamo ma risente della troppa fretta nel susseguirsi degli eventi tralasciando approfondimenti sia dei caratteri dei personaggi che delle novità che vengono introdotte lasciando insoddisfatti. Spero che il terzo episodio sia più equilibrato nello svolgimento e che si proseguasulla strada di una sceneggiatura più seria e matura e meno topolinesca, senza andare a rovinare ma ad arricchire le origini degli Evroniani.
Spiace vedere che l'autore non accolga le critiche mosse dai lettori in maniera assolutamente garbata. Spero che la stroncatura in termini di voti alla storia che sta avendo possa farlo ragionare.