Grazie a
Bramo per gli utili link! Stavo giusto per postare quello sulla possibilità di sfogliare il primo volume!!!
Bravissima
Lavi! Buone vacanze e buona resistenza a Tintin
Tintin in Congo"Al Capone lo Sfregiato, pericoloso boss della malavita di Chicago, controlla la produzione e il traffico di diamanti in Congo attraverso un'organizzazione segreta. Ma i suoi loschi piani stanno per essere sventati dall'indomito reporter... Una missione esotica per Tintin e Milou, nelle selvagge terre del Continente Nero popolate da antiche tribù, stregoni malvagi e bestie feroci!"Tintin in Congo fa evolvere di un altro passo il giovane Tintin, rendendolo di sicuro meno "arrogante" che nella sua prima apparizione. Lui e Milou sono tornati sani e salvi dal loro viaggio in Russia; sono conosciuti da tutti e presto decidono di partire per documentare la realtà del Congo, colonia belga, non casualmente, dove fra l'altro verranno accolti come veri e propri vip. Anche qui i problemi inizieranno presto, dopo la partenza in treno (nella prima vignetta notiamo un cameo dei fratelli gemelli Dupondt, che più in là nella serie faranno parte del cast fisso dei personaggi), il viaggio in nave verso l'Africa verrà movimentato dalla presenza a bordo di un clandestino, presenza non casuale, che sembra voglia Tintin morto (tanto per cambiare). Si rafforza anche il rapporto fra Tintin e il suo cane Milou, che ormai ci appare chiaramente come il (per ora) unico e vero amico fidato del reporter.
Tintin arriva in Congo, pronto per fare la conoscenza con gli autoctoni e anche per un po' di sana (?) caccia grossa. Ricordiamo che anche questa seconda storia fu oggetto di molte controversie e addirittura si arrivò alle minacce di distruzione di tutte le copie, per svariati motivi, fra tutti la "presa in giro" del popolo africano. Anche qui però, solo se si guarda la storia con occhio fazioso.. inquadrandola nel tempo e senza prenderla troppo sul serio si noterà come sia in realtà molto bonaria (molto di più di altre pubblicazioni dell'epoca, come ricorato nell'introduzione della collana) e innocente.
Il clandestino si rivelerà essere al soldo di Al Capone lo Sfregiato, boss malavitoso americano che gestisce un giro illegale di diamanti in Congo e che, sapendo dell'arrivo di Tintin, ha cercato di fermarlo.La storia appare ancora molto ingenua, con un susseguirsi di gag (alcune delle quali ancora molto surreali e paradossali, come le scene di caccia, altro oggetto di controversie, con Tintin che uccide tranquillamente animali su animali), ma si nota come Hergé abbia voltato pagina verso uno stile più "documentaristico".
Se il tono della storia resta comunque un po' bizzarro e parodistico, il tratto di hergé subisce un notevole passo avanti, delineando quello che sarà il suo stile per tutta la serie, e gettando le basi per il mondo del fumetto e dello stile della "linea chiara", la vera base del fumetto francese classico e, del fumetto in generale. Un tratto pulito, con grandi panorami, quasi fotografici, che porterà alla creazione di storie che sono dei veri e propri film.
Sventato (quasi casualmente) il piano ordito dal boss malavitoso (che non compare nemmeno, rendendo la trama dei diamanti un vero e proprio mero collante per le gag e per dare un antagonista alla storia), Tintin e Milou verranno riportati in Europa, dove li aspetta già un nuovo incarico: un reportage a Chicago, fra l'altro patria del gangster antagonista indiretto di questa seconda avventura.
Hergé vuole chiaramente collegare le avventure di Tintin, e già ci anticipa la prossima storia,
Tintin in America.
Le basi di Tintin sono state gettate, è ora di fare sul serio.. il volume 2 sarà presto divorato dal sottoscritto.