Un buon numero quindi anche se, cosa che ormai sembra più regola che eccezione, 3 storie su 6 sono a puntate... :(
Io continuo a non vedere alcun male nelle numerose storie a puntate: il maggior numero di pagine permette agli autori di ideare trame generalmente più coerenti e credibili,
Vero. Per chi Topolino lo legge regolarmente non è un gran problema, e in effetti più puntate permettono di sviluppare meglio la trama. Ma io penso al lettore nuovo od occasionale che la prossima settimana andrà in edicola e troverà Topolino 3386 con: L'Isola Dei Misteri (Parte 2), Italici Paperi (Parte 3) e Mickey 2.0 (Parte 2) più tre storielle brevi, e lo lascerà stare sullo scaffale perchè ovviamente non ha voglia di leggere tre storie di cui ha non ha letto l'inizio.
Vero. Per chi Topolino lo legge regolarmente non è un gran problema, e in effetti più puntate permettono di sviluppare meglio la trama. Ma io penso al lettore nuovo od occasionale che la prossima settimana andrà in edicola e troverà Topolino 3386 con: L'Isola Dei Misteri (Parte 2), Italici Paperi (Parte 3) e Mickey 2.0 (Parte 2) più tre storielle brevi, e lo lascerà stare sullo scaffale perchè ovviamente non ha voglia di leggere tre storie di cui ha non ha letto l'inizio.Io sono contrario nel suddividere le storie in più numeri e già non sopportavo questa cosa quando compravo il Topolino settimanalmente all'inizio dell'era de Poli, figuriamoci adesso che lo compro saltuariamente! Sinceramente vorrei leggere il L'isola dei misteri poiché ho letto le due parti di 19.999 leghe sotto i mari; ma la continua raffica di storie a puntate mi ha proprio stufato e difficilmente spenderò soldi per comprare nuovi numeri di Topolino.
Bisognerebbe tornare davvero ai vecchi tempi quando queste cose non succedevano e Topolino era una testata di quasi solo autoconclusive o al massimo una storia a puntate.Concordo su tutto.
Ricordo di aver preso un Topolino recente che non mi sono proprio goduto visto che cominciava con una storia giunta alla sua ultima puntata... proseguiva con la prima puntata, proseguiva con un 4 brevi brevi e terminava con altre 2 storie di cui erano pubblicate le prime puntate... Davvero è proprio brutta questa novità di trovarsi davanti un Topolino con più storie a puntate.
Credo che tu non abbia aperto il link di Garalla :DIn effetti lo avevo aperto ma ho creduto fosse un refuso, non rendendomi conto che Garalla stesse facendo ironia in modo un po' criptico.
Garalla ha centrato il punto: la mania delle puntate non è cosa inventata l'altro ieri con le serie TV, anzi, è proprio in questo modo che è nato il "Topolino" libretto così come lo conosciamo oggi. Come tutti già saprete, fin dalla prima pagina del primo numero del 1949 ci si ritrovò con la conclusione di una storia (https://inducks.org/story.php?c=I+TG++713-AP) iniziata sul "topolino" giornale. Quindi nulla di nuovo all'orizzonte. Anzi, un ritorno alle origini, se vogliamo!In effetti i Topolini dei primi anni '50 erano pieni di storie soprattutto americane ma anche italiane spezzettate in tante puntate di poche pagine ciascuna. Mi pare ci fosse anche una pagina interamente dedicata ai riassunti delle varie storie alla fine del libretto. Un vero ritorno alle origini, come scrive brigo, considerando che all'epoca i lettori dovevano aspettare un mese e poi quindici giorni tra una puntata e l'altra, per cui alcune storie di Gottfredson coprivano interi mesi, un po' come nelle strip originali dei quotidiani americani.
[quote/]Ma la storia di Faraci e Sciarrone è davvero bella! ma come è mai possibile che sia stata non pubblicata così tanti anni? che aveva di male?
Garalla ha centrato il punto: la mania delle puntate non è cosa inventata l'altro ieri con le serie TV, anzi, è proprio in questo modo che è nato il "Topolino" libretto così come lo conosciamo oggi.Se mi è consentito, non credo sia esattamente questo il punto e la ragione per cui Bertani ha potuto concedersi questo revival delle origini.
Concludo ribadendo che solo l'odierna moda di serializzare soprattutto i prodotti audiovisivi ha consentito a Bertani di seguire la scia e magari nascondere dietro un apparente revival delle origini quella che è una scelta prettamente commerciale, indubbiamente favorita dai tempi e dalle mode attuali.
Sono abbastanza convinto che dopo un anno di prove se la cosa non portasse un beneficio l'avrebbero già smessa da un pezzo questa politica.Ne sono convinto anch'io, benchè continui personalmente a non gradirla, non rientrando nelle mie corde di lettore (ma anche di spettatore, allargando il campo). S'intende, parlo dei miei gusti.
Comunque volevo far notare, visto che credo nessuno finora l'abbia detto, che le censure non stanno solo nei sigari di Manetta bensì anche nelle pistole.Hai ragione! Però è assurdo che le censurano in questa breve e non in Mickey 2.0 (p.150 vignetta 4)
Io non vedo seriamente l'ora di vedere questa saga in qualcosa come ad esempio il Topolino Extra!
Non so, avevo pensato Topolino Extra perché c'è più di una stagione. In ogni caso che lo facciano lì o sulla Deluxe non vedo l'ora proprio di un bel formato come uno di questi due.Io non vedo seriamente l'ora di vedere questa saga in qualcosa come ad esempio il Topolino Extra!
Non credo tanto che le avventure del capitano Nemo saranno ripubblicate su Topolino Extra, quanto su una Deluxe Edition, che, molto probabilmente, diverrà il contenitore delle parodie.
Non riesco a capire se i giudizi negativi sui disegni di Amendola siano determinati dai gusti o si riferiscano effettivamente a scarse doti nel disegno...La critica ad Amendola è assolutamente personale e oggettiva, e in questo proposito aspettatevi un intervento sul suo topic personale.
Mickey 2.0 è veramente un recupero che si prospetta riuscito, con che la classica sceneggiatura frizzante di Tito Faraci che veicola tematiche piuttosto originali, come il peso di un nome importante sulle spalle e le difficoltà che ciò comporta. Tip e Tap versione vecchiacci lamentosi sono uno spasso!
Ovviamente per una trama simile Sciarrone era la scelta più logica, e le sue matite non deludono le attese. Un plauso per la colorazione, era da un pezzo che non si vedeva il rosa sui volti dei personaggi, che personalmente preferisco al bianco.
Ottimo anche l'inizio dell'isola misteriosa, che grazie a un cast più variegato promette ancora meglio di 19.999 leghe sotto i mari.
Sciarrone disegnava in digitale già tredici anni fa?Sì, ha iniziato nel 2006 con l'abortito prematuramente Speed Loop. Questi pareri positivi sulla storia di Faraci mi incuriosiscono. Vedrò com'è
Un buon numero quindi anche se, cosa che ormai sembra più regola che eccezione, 3 storie su 6 sono a puntate... :(
Io continuo a non vedere alcun male nelle numerose storie a puntate: il maggior numero di pagine permettono agli autori di ideare trame generalmente più coerenti e credibili, e poi in un periodo come il nostro in cui siamo stati abituati ad avere concatenazioni di numeri mediocri, la saga di turno è la prima (anche se non l'unica ultimamente) molla che mi spinge a tornare in edicola la settimana successiva.