carina (ma niente di che) anche se palesemente ispirata a un noto film con tom hanks...
Domanda: nella storia di Qui,Quo,Qua si fa accenno nel titolo ad un patto tra cugini.No, solo i classici cugini
C'è qualche personaggio in particolare?
Quali sarebbero i classici cugini di Qui, Quo e Qua?Domanda: nella storia di Qui,Quo,Qua si fa accenno nel titolo ad un patto tra cugini.No, solo i classici cugini
C'è qualche personaggio in particolare?
Quali sarebbero i classici cugini di Qui, Quo e Qua?Domanda: nella storia di Qui,Quo,Qua si fa accenno nel titolo ad un patto tra cugini.No, solo i classici cugini
C'è qualche personaggio in particolare?
carina (ma niente di che) anche se palesemente ispirata a un noto film con tom hanks...
E anche a un noto film con Jim Carrey...
Già, ma avremmo dovuto capirlo dal fatto che la storia non sia stata minimamente pubblicizzata da Bertani (uno che, solitamente, ci tiene). E dire che, nuvole verdi a parte, la storia aveva degli spunti interessanti. Ma è stata la gestione dei personaggi, episodi centrali buttati via, una risoluzione frettolosa e poco convincente. Una storia che rispetto "Tre Paperi in Gioco" (entrambe basate sull'adolescenza), pur con i suoi difetti nella conclusione, impallidisce per una caratterizzazione dei personaggi decisamente superiore e una morale di fondo, presente anche negli episodi centrali, molto più riuscita.Credo che "Tre Paperi in Gioco" non dovrebbe essere comparata a YD. Molti sono stati portati a farlo dal fatto che in entrambi i prodotti si parli del periodo adolescenziale... ma non è così. Solo "Tre Paperi" parla effettivamente dell'adolescenza, seppur con alcune sbavature e un finale (a mio parere) superficiale e poco incisivo.
Perdonate l'ignoranza, ma quand'è che il gran mogol è diventato un personaggio talmente importante da sottolineare la sua presenza in una storia? A me è sembrata una soluzione molto banale, fino a quel punto mi aveva preso.Tra l'altro questo Gran Mogol mi è sembrato più simile a Bertie McGoose (https://inducks.org/character.php?c=Bertie), che compariva su GM - Giovani Marmotte (https://inducks.org/publication.php?c=it%2FGM) che a quello "classico", dalla corporatura più massiccia, presente nelle storie sceneggiate da Barks e disegnate da altri disegnatori americani che comparivano su Topolino negli anni '70-80. La versione "classica" era stata già utilizzata anche per storie italiane (come ad esempio Le GM e il "supremo" Gran Mogol (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1180-B)); non so se Bertie McGoose (o comunque un Gran Mogol con le sue fattezze) fosse già apparso sulle pagine del settimanale.
Già, ma avremmo dovuto capirlo dal fatto che la storia non sia stata minimamente pubblicizzata da Bertani (uno che, solitamente, ci tiene). E dire che, nuvole verdi a parte, la storia aveva degli spunti interessanti. Ma è stata la gestione dei personaggi, episodi centrali buttati via, una risoluzione frettolosa e poco convincente. Una storia che rispetto "Tre Paperi in Gioco" (entrambe basate sull'adolescenza), pur con i suoi difetti nella conclusione, impallidisce per una caratterizzazione dei personaggi decisamente superiore e una morale di fondo, presente anche negli episodi centrali, molto più riuscita.Credo che "Tre Paperi in Gioco" non dovrebbe essere comparata a YD. Molti sono stati portati a farlo dal fatto che in entrambi i prodotti si parli del periodo adolescenziale... ma non è così. Solo "Tre Paperi" parla effettivamente dell'adolescenza, seppur con alcune sbavature e un finale (a mio parere) superficiale e poco incisivo.
YD invece non parla proprio di niente: a parole Paperino è un adolescente, ma il suo comportamento è totalmente casuale: è una macchietta comica che fa cose, senza un briciolo di introspezione, di conflitto generazionale, di tridimensionalità. Il Paperino di YD avrebbe potuto essere chiunque in qualunque contesto, il fatto che sia un "adolescente" è una scelta narrativa che non ha alcun riscontro nella trama.
Comunque si, era facile intuire che era una saga che non avrebbe dato nulla. Così superficiale che la scuola di Topolinia ha solo paperi praticamente. Neppure l'accortezza di essere coerenti con l'ambientazione, rendiamoci conto.
Io cerco sempre di evitare giudizi troppo lapidari però... ragazzi, questo YDD è stato veramente brutto. Non ho un altro termine da utilizzare.Non posso non concordare.
chi è Paperino, qual è il Paperino più genuino e sincero e ... in definitiva il più simpatico?[/size][/font][/color]
Confesso che la cosa che mi ha stupito di più, in tutto quello che leggo, è la recensione della nostra moderatrice del Topolino di questa settimana.Forse, e chissà, forse hai (anzi, avete, non sei il solo ad avermi mosso questa osservazione) anche ragione , ma personalmente sono e resto convinta di quanto ho scritto.
Non tanto o non certo perché sotto molti punti di vista è in linea con quello che io penso ma perché, per la prima volta in assoluto, Paperinika, non solo, non è affatto generosa nei confronti del palinsesto, mentre, fatte le dovute eccezioni, solitamente è molto più accondiscendente rispetto alle mie posizioni, ma perché riesce ad essere, probabilmente, ancora più severa del mio giudizio.
E, non mi riferisco tanto a Young Donald Duck, di cui personalmente, mi è stato più che sufficiente leggere una puntata per dire ... ora basta, ma alla storia di De Vita che, ben lungi dall'essere sufficiente - fatta la ovvia e più che lodevole eccezione dei disegni come anche Paperinika sottolinea - forse non merita un accanimento così estremo e duro.
Ma poi, Paperinika, mi richiama alla realtà e risistema tutto, laddove parlando di Paperino afferma: "Irritante perché un Paperino così odioso e insopportabile credo non si sia mai visto neanche nei primi corti di 85 anni fa, e sì che già lì era abbastanza malandrino".Qui non colgo troppo bene il tuo punto di vista, in realtà.
E qui, comprendo appieno cosa mi divide nelle nostre opinioni, su presente e passato, non solo rispetto a Paperinika ma, probabilmente, anche rispetto a buona parte delle nuove generazioni di lettori: chi è Paperino, qual è il Paperino più genuino e sincero e ... in definitiva il più simpatico?
Superfluo è dire che il "mio" Paperino preferito, è proprio quello originario che proprio, nel suo essere un "malandrino", riesce a entrare in tutto e per tutto nelle mie grazie.
Attenzione però, perché se noi avvaliamo questo tipo di ragionamento, dobbiamo poi però accettare che per tutti i personaggi possano avvenire dei veri e propri stravolgimenti.
Per rendere più tridimensionale possibile un personaggio di fantasia, ci sta che la caratterizzazione possa variare, col corso del tempo. Anche in modo quasi opposto. Darth Vader è un esempio; lo Janus Valker di Rat-Man è un altro esempio. Ora, senza scomodare nuovamente il binomio buono vs. cattivo, penso che all'interno dello stesso personaggio possa 'coesistere' una giovinezza da scavezzacollo e una maturità più equilibrata (matura, appunto).
Non credo ci sia una visione giusta vs. un visione sbagliata: per me sono valide entrambe. Che poi si preferisca l'una al posto dell'altra, è un'altra questione.
Dal mio punto di vista un processo di maturazione del personaggio può essere anche auspicabile ma da qui a sconvolgere i personaggi fino ad essere tutto e il contrario di tutto, non va bene.
Il punto della questione è che questi cambiamenti, spesso non hanno mai il fine nobile di rendere un personaggio più interessante ma sono piegati ad un edulcoramento generale che ormai avviene da decenni e, accettarli, - averli accettati - vuol dire spesso avvallare la qualità del prodotto che ci viene data.
Quanto al Paperino di YYD, nulla da eccepire anche qui: è pessimo. Ma dove non mi trovo in sintonia col tuo pensiero è proprio nel parallelo - o paragone se preferisci - col Paperino delle origini che, sicuramente era assai malandrino ma che, sempre dal mio punto di vista, proprio perché in un altro contesto e, probabilmente perché trattato da altri autori, era assolutamente nelle mie corde e non aveva nulla di pessimo e odioso.Ma il Paperino delle origini è anche nelle mie, di corde, assolutamente! Altrimenti non lo avrei citato come paragone.
Mi fa piacere di aver compreso male! :)
Ma il Paperino delle origini è anche nelle mie, di corde, assolutamente! Altrimenti non lo avrei citato come paragone.
Sì, è un paragone, perché di parallelo con YDD non ha proprio nulla.
Evidentemente non traspare dalla recensione, ma io è difficile che non apprezzi il personaggio di Paperino, nelle sue mille sfaccettature.
Young Donald è stata una saga tutta in discesa: se i primi 2 episodi promettevano bene, il terzo faceva esattamente l'opposto di quello che si prefiggeva (episodio per sensibilizzare sul tema del bullismo in cui mostrano che se sei bullizzato e lo dici agli adulti, questi non ti credono) dal quarto episodio non ha avuto più senso: non raccontava più la vita scolastica ma raccontava cose senza un vero senso (vedi l'episodio sul personaggio dei videogiochi) e di come Paperino, essendo nipote di un multi miliardario, non venisse mai punito veramente per le sue azioni.Concordo in pieno, anche i temi sono banalissimi o trattati male.
La storia di De Vita mi ha lasciato un po' perplesso, ho cercato di spiegarlo a modo mio nel solito video settimanale: https://youtu.be/AuIzAEV1dpQ
;D