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Post - Maxi

Pagine: [1]  2  3  ...  10 
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Testate Chiuse / Re: Disney Anni d`Oro n. 10
« il: Martedì 28 Set 2010, 18:39:11 »
Questo è il primo numero della testata che ho acquistato dato che, da quando ne seguo le uscite, era la prima volta che non possedevo nessuna delle storie che ristampava e che quindi potevo sopportare l`idea di spendere i 6,90 €, prezzo per me altrimenti davvero troppo alto. Devo dire che comunque non mi ha deluso. I commenti sulla prima e l`ultima storia li ho già postati sui rispettivi thread, qui e qui. Riguardo alla seconda... è una classica storia di Siegel dove si ritrovano molti suoi tipici leitmotiv come la presenza di un entità magica malvagia, uno ZP che spinge quasi a farsi commiserare per il suo morboso attaccamento al denaro ed elementi onirici ed inquietanti. Una storia quindi che magari non aggiunge nulla di nuovo, ma che a me personalmente è piaciuta ugualmente molto, e ottimamente illustrata da Scarpa. Il Super Pippo in veste scarpiana non l`ho letto ancora ma, sulla base di quanto ho letto nell`editoriale, dico che intanto mi è sembrata carina l`idea di mettere le due storie in continuity l`una con l`altra. La storia di Romeo invece credo che possa imho piacere solo a chi possiede un forte spirito collezionistico. In definitiva quindi non male come numero secondo me, anche se sicuramente inferiore ai primissimi numeri della testata, che purtroppo al tempo mi feci sfuggire.

P. S.
L`esplicito riferimento a ragazze disponibili e il testo della canzone contenuti nel primo articolo mi hanno lasciato abbastanza stupito... e danno da pensare che questa testata sia chiaramente rivolta ad un pubblico più adulto.

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Senza togliere niente a Don Rosa, la mia preferenza va prima al TuttoScarpa.

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Il sito del Papersera / Re: Votazione dei post
« il: Domenica 11 Ott 2009, 22:54:59 »
Citazione da: Dollarone_89 link=1252932011/90#96 date=1255285673
A parte che se uno è d`accordo non avrebbe motivo di ribadire per forza gli stessi concetti, ma gli basterebbe appunto usare la manina.
Se uno non lo è invece, sarebbe quantomeno auspicabile che si motivasse la cosa.

In totale mi trovo abbastanza d`accordo con Dippy, anche perché il più delle volte ho visto pollici abbassati riferiti a post molto ben argomentati (e non le solite niubbate cazzeggianti), e avrei appunto voluto sapere cosa ci fosse da non condividere. Messaggio ripetitivo? Concetti espressi in maniera antipatica? Totale disaccordo sulle argomentazioni? Per me sarebbe utile sapere come mai non si è in disaccordo più che vedersi bollata la manina abbassata (magari in un post importante) che il più delle volte perplime.

Senza contare che ho come l`impressione che molti utenti più niubbi votino un post in base alla preferenze dei voti, magari uno scrive una cosa saggia e gli viene bollata da 3 manine giù e l`utente medio legge e sarà propenso a pensare che si tratti di un intervento di poco conto.

Paranoico? :P

D`accordo con te... se il pollice su serve ad evitare flood di messaggi inutili (lol, quoto, ecc.) il pollice giù non motivato, pur rimanendo legittimo ci mancherebbe, potrebbe portare ad una disaffezione verso il forum soprattutto se messo su un post su cui l`autore ha "lavorato" molto... non che uno non deve volere critiche a ciò che scrive, se così fosse avrebbe poco senso stare a discutere in un forum, ma se un utente è in disaccordo credo che sia meglio, educatamente s`intende, esprimere il proprio differente punto di vista piuttosto che "lapidare" con i pollici giù un post che a quel punto potrebbe, anche secondo me, subire un pregiudizio magari sbagliato. Io se metto il pollice giù spesso infatti non è perchè non condivido la sostanza del post quanto la forma, ovvero lo uso per le c.d. "niubbate cazzeggianti" (anche se poi sono un niubbo anche io ;D) o per i messaggi scritti male

4
Spiego meglio cosa intendevo per "provinciali". E' una sensazione che mi da' spesso l'uso immotivato dell'inglese quando esistono termini italiani altrettanto adatti: l'impressione di qualcuno che cerchi di far colpo sfoggiando la propria conoscenza della lingua straniera di moda
In generale sottoscrivo in pieno; usare l'inglese in quel modo è secondo me una gran tamarrata. Ma qui mi trovo d'accordo con tutti coloro che hanno detto che i titoli in italiano avrebbero perso fascino e un po' sminuito la carica innovativa di MMMM.


5
Secondo me, più che non essere piaciuto perchè "troppo noir o troppo antidisneyano" (concetti che, oltretutto, ribadisco, non sono per forza negativi, anche in ambito Disney), non sia stato apprezzato dai più piccoli abituati al settimanale per la (effettiva) complessità della trama generale, davvero imparagonabile ad una storia topoliniana classica, così zeppa com'era di elementi trattati in modo decisamente realistico.

Coloro che invece avrebbero potuto apprezzare le qualità indubbie di questo grandioso fumetto, per gran parte si saranno probabilmente crogiolati nel solito pregiudizio che impera nei confronti dei prodotti Disney.

la trama di Anderville è veramente troppo complessa per essere compresa da chi ancora non ha letto molto. Le trame del Gott, o almeno quelle che ho letto, pur se intricate erano comunque meno complicate, e più gradevoli. MMMM sembra quasi impegnativo...

Sarà, ma a me MMMM piaceva assai.  E piaceva anche ai bambini. Esistono vari livelli di lettura... Walsh a volte era addirittura più inquietante. Non credo assolutamente che questa testata possa definirsi "anti-disneyana"

-Premetto, a scanso di equivoci, che reputo MMMM un capolavoro-

Sono dell'idea che il livello della serie escludeva abbastanza la fascia della primissima infanzia perchè un po' di violenza c'era ed è inutile negarlo. Per capirsi non credo quindi che potesse essere pubblicata, a prescindere dalla questione del layout, su Topolino ma che servisse appunto un'idonea pubblicazione.
Credo altresì, comunque, che già verso i dieci anni si possa comunque godersela tranquillamente senza traumi psicologici. Io avevo undici anni ai tempi di Anderville e ne rimasi entusiasta comunque, affascinato da tutti quei misteri e da tutta quell'azione. Rileggendola ora a vent'anni suonati ne colgo ancora di più il sapore adulto della trama e ne apprezzo maggiormente il sarcasmo e l'ironia. Credo che i livelli diversi di lettura però si fermino qui e che comunque la differenze fra di loro sia meno di quella che può sussistere fra quelli di una storia classica. Concordo infatti con Lyla quando dice che le trame sono più complicate anche delle storie di Topolino dei grandi nomi del passato, comprese le più inquietanti, e un bambino che muove i suoi primi passi verso la lettura con MMMM ce lo vedo poco. Il già citato Topolino Giornalista è secondo me un buon esempio di questa differenza, per quanto lì Mickey fosse coinvolto in affari di racket e corruzione non si può certo dire che, a cominciare dalle espressioni dei personaggi, l'atmosfera sia paragonabile a quella noir di MMMM, nè che quella Topolinia, pur con tutti i suoi spietati criminali, fosse comunque una città come Anderville, bellissima ma maledetta. E con questo non voglio dire che due grandi come Faraci e Artibani non siano disneyani ma che siano, questo sì, meno classici. Nè tantomeno dire che MMMM non avesse una sua dignità disneyana, anche solo come esperimento.
Riguardo al suo insuccesso credo che c'entri poco il fatto che non era accessibile ai più piccoli visto che era comunque per quasi tutti e non per forza solo per lettori adulti (niente morti, droga e sesso). Il discorso relativo alle vendite credo si spieghi bene con il fatto che in quel periodo il grosso del pubblico non era interessato ad un progetto simile e che, per proseguire nel circolo vizioso, il bacino potenziale di nuovi lettori, come già detto, scartasse un Mickey noir sulla scia del pregiudizio. Ma alla fine io resto dell'idea che la fine del progetto MMMM fosse già stata decisa dall'alto in base a precise, legittime per carità, logiche aziendali; probabilmente le stesse che hanno deciso di inserire la vignetta conclusiva del cinema. E' un peccato perchè, come bimestrale, era imho una pubblicazione che, magari divisa in più saghe, era potenzialmente infinita. Un buon team di autori, la avrebbe potuto portare avanti senza problemi, pur con gli ovvi alti e bassi, proprio in virtù del fatto che, con maggior margini di realismo, le storie erano probabilmente più facili da inventare e reinventare.
Sulla questione dei titoli la penso come V.

Per i fasti di MM, in Francia hanno cominciato a ripubblicarla adesso sul Super Picsou Gèant.
Non è rimontata, perchè il formato è grande. Ovviamente, mancano i redazionali, ma il resto è ben fatto.
http://coa.inducks.org/issue.php?c=fr/SPG+159#p005

Dalla copertina non si direbbe la testata propriamente più adatta, quanto più un sacrilegio... ma comunque per avere quegli episodi che mi mancano mi accontenterei...

6
Testate Chiuse / Re: Tesori Disney - Discussione generale
« il: Venerdì 7 Gen 2011, 13:27:22 »
Una domanda veloce. Quando esce precisamente un numero di Tesori? Sono andato a cercare il numero della pietra zodiacale ma non l'ho trovato. Deve ancora uscire o era già esaurito? Grazie

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Testate Chiuse / Re: Disney Anni d'Oro n. 10
« il: Martedì 28 Set 2010, 18:39:11 »
Questo è il primo numero della testata che ho acquistato dato che, da quando ne seguo le uscite, era la prima volta che non possedevo nessuna delle storie che ristampava e che quindi potevo sopportare l'idea di spendere i 6,90 €, prezzo per me altrimenti davvero troppo alto. Devo dire che comunque non mi ha deluso. I commenti sulla prima e l'ultima storia li ho già postati sui rispettivi thread, qui e qui. Riguardo alla seconda... è una classica storia di Siegel dove si ritrovano molti suoi tipici leitmotiv come la presenza di un entità magica malvagia, uno ZP che spinge quasi a farsi commiserare per il suo morboso attaccamento al denaro ed elementi onirici ed inquietanti. Una storia quindi che magari non aggiunge nulla di nuovo, ma che a me personalmente è piaciuta ugualmente molto, e ottimamente illustrata da Scarpa. Il Super Pippo in veste scarpiana non l'ho letto ancora ma, sulla base di quanto ho letto nell'editoriale, dico che intanto mi è sembrata carina l'idea di mettere le due storie in continuity l'una con l'altra. La storia di Romeo invece credo che possa imho piacere solo a chi possiede un forte spirito collezionistico. In definitiva quindi non male come numero secondo me, anche se sicuramente inferiore ai primissimi numeri della testata, che purtroppo al tempo mi feci sfuggire.

P. S.
L'esplicito riferimento a ragazze disponibili e il testo della canzone contenuti nel primo articolo mi hanno lasciato abbastanza stupito... e danno da pensare che questa testata sia chiaramente rivolta ad un pubblico più adulto.

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Testate Speciali / Re: I Classici Disney - Annata 2011
« il: Domenica 9 Gen 2011, 22:12:38 »
Concordo in pieno con le valutazioni di Pacuvio sulla bassa qualità degli attuali indici della testata e su come sia improprio usare quel titolo e quel claim, nonchè ingeneroso verso il glorioso passato dei Classici. Sicuramente sono storie che un loro mercato ce l'hanno e la Disney fa bene a ripubblicarle, ma di classico credo che, oggettivamente, abbiano ben poco. Probabilmente il marchio "Classici" ha una forte presa sul cliente giovane e può attirare anche il lettore più adulto di passaggio e quindi, più che legittimamente, non verrà modificato.

Faccio la voce fuori dal coro invece rispetto alla proposta di unificare il thread per tutti i numeri dell'anno. Il mio consiglio, disinteressatissimo dato che non compro la testata e non ne leggo i threads, è che sia comunque meglio lasciare che ogni numero abbia la sua discussione a parte. Mettere tutto insieme porterebbe imho a una gran confusione nella ricerca del topic di un singolo numero (ok c'è lo strumento di ricerca dei post, è vero... ma la praticità non è la stessa e, anche se remoto, c'è comunque il rischio che si accavallino discussioni riferite a numeri diversi). La maggioranza degli utenti, me compreso, sicuramente se ne sbatte altamente dei Classici e dei loro threads ma in fondo, anche se gli utenti a cui interessa parlarne fossero, attuali e/o futuri, letteralmente due gatti credo sia loro diritto avere un thread apposito come per ogni altra testata. Io quindi manterrei tutto com'è ora, lasciando che magari davvero, se poi di un numero non gliene frega niente a nessuno, non se ne apra nemmeno la discussione a riguardo ;)

9
Testate Speciali / Re: I Classici Disney 407
« il: Domenica 24 Ott 2010, 15:12:36 »
Comunque, non sono un po' troppo 4 storie di Panaro su 9?
Bah, forse. Probabilmente la sua massiccia presenza, a volte due storie per numero, nei topolini degli anni di riferimento degli attuali Classici si riflette proporzionalmente anche nelle ristampe. Se non altro c'è da dire che su 4 storie ci sono ben 3 generi diversi fra loro.

10
Testate Speciali / Re: Disney Big n. 30
« il: Domenica 19 Set 2010, 13:22:10 »
salve, il volume potrebbe valere solo per le storie di Pacuvio, premesso che non le conosco, ma ne parlate bene e quindi...
Sono storie totalmente basate sulla fantasia e il surrealismo allo stato puro, molto particolari e abbastanza fuori dal comune e quindi difficilmente ti lasceranno indifferente. Inoltre lo stile grafico di Gatto, se ti piace, con l'ambientazione fatata di queste storie ci va a nozze. Considera che comunque io parlo dal mio punto di vista che è quello di un fan della saga, a te poi magari ci sta che non piacciano per niente ;). Riguardo al resto del numero molte storie non le conosco, mentre le quattro, oltre alla trilogia, che ho già letto sono nella media ma niente di speciale, compresa "la spia alchimista" che si fa notare più per gli spettacolari disegni delle architetture di Praga realizzati da Scala che non per la trama, imho abbastanza debole. Le uniche che a naso mi sembrano più valide sono "il mistero delle ombre vaganti" e le ultime due con topolino. In definitiva comunque, se la saga di Pacuvio dovesse incontrare i tuoi gusti, credo che potrebbe valere l'acquisto del numero anche da sola.

anche se avrei preferito una stora più paurosa della seconda
Anche la quarta non è certo un horror... ;)

Eh sì, però si sapeva...
Anche a me era sfuggito quel post... ottimo esempio di muro di gomma... :-/

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Testate Speciali / Re: Paperino 352 - Ottobre 2009
« il: Sabato 17 Ott 2009, 16:18:04 »
Per chi ha letto la storia Paperino e la gita organizzata: sull'INDUCKS è stata accreditata come la prima di Lavoradori, ma a ben guardare lo stile è molto somigliante a quello di Ongaro: non potrebbe trattarsi di un errore di attribuzione? Guardando lo scan della storia successiva, pubblicata solo due mesi dopo, i disegni mi sembrano diversi, più precisi, accurati e con una base carpiana.

Non ho letto la storia quindi parlo in base allo scan della prima pagina che c'è nell'INDUCKS. Effettivamente la somiglianza con lo stile di Ongaro (vedi questa storia uscita pochi giorni prima quella in questione) o del Gottardo dell'epoca è palese, e altrettanto palese è la differenza con il Lavoradori di due mesi dopo. Sarei propenso quindi a pensare anche io ad un errore di attribuzione. Va notato anche però che Lavoradori, almeno a me, è sempre sembrato evolversi molto rapidamente (notare questa (mag 90), questa (apr 91), questa (mag 92), questa (mar 94) e infine questa (feb 97)) verso linee sempre più spezzate e "quadrate" e che, almeno a me, sembra strano attribuire per errore una storia ad un disegnatore che ancora doveva debuttare.

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Topolino / Re: Topolino 2876
« il: Domenica 9 Gen 2011, 15:37:01 »
La befana per Dinamite Bla che apre il numero ne è anche imho la migliore. Non sarà un capolavoro ma è originale, ben sceneggiata e, agli sgoccioli delle feste, ci ha regalato la storia tipicamente natalizia che quest'anno era mancata.

La storia di Brizzi è già stata ampiamente criticata sia per la trama debole sia per i clamorosi out of character. Ammetto di aver riso nella scena del terzo grado in cui Topolino si gratta orecchie e naso, balbetta e guarda per aria dopo che Gambadilegno gli ha consigliato di fare l'esatto contrario; ma non posso comunque che sottoscrivere le critiche, anche perchè oltretutto un Topolino che non sa bluffare è veramente poco credibile. Se forse si premettesse che i personaggi stanno solo recitando una parte in un film allora la storia per me potrebbe anche passare. Non credo che in tal caso sarebbe poi troppo diverso (almeno concettualmente, non mi riferisco alla qualità) dalle avventure teatrali degli anni '90 della coppia Artibani & Arena, tanto per fare un esempio. Ma la cosa che urta, almeno a me, è proprio il presentare la storia come una normale avventura, quando in realtà praticamente tutti i personaggi sono del tutto alienati.

La storia breve di Gagnor è molto carina e riflette davvero la realtà degli autobus nelle grandi città. Forse dirà di meno a chi vive in realtà più provinciali, ma imho resta comunque una riempitiva da manuale.

L'avventura cinofilo-comica con Umperio Bogarto è carina e ben sceneggiata. Non sarà un capolavoro nemmeno questa, ma è imho un buon esempio di come fare una buona storia di media lunghezza senza impastare i personaggi principali nel solito banale minestrone. Ad esempio, personalmente non credo che l'aggiunta di Paperoga, come sopra era stato suggerito, ci avrebbe detto un granchè.

La storia di Michelini è stata abbastanza una delusione. Per carità, non che sia brutta... ma fin dalle prime pagine sembra di averla già letta da vent'anni e il finale è telefonatissimo. Non malissimo, ripeto, ma dall'autore mi aspetto sempre di meglio.

A dire la verità questo numero avevo deciso di non comprarlo, qualche giorno fa ero andato con l'intenzione di comprare il Tesori con la Pietra Zodiacale, che ho scoperto solo dopo non essere ancora uscito. Sicchè, ormai che c'ero, ho preso Topolino, riluttante nell'investire più di 5 euro nel Paperi sottozero di cui non avevo letto nessuna recensione. Deluso della scelta? Diciamo a metà...

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Topolino / Topolino 1957
« il: Sabato 14 Ago 2010, 17:01:30 »
TOPOLINO n.1957 - 30/05/1993

"Topolino baby sitter" B. Concina/M. Amendola

La formula di Topolino che si prende una pausa dalle indagini su consiglio di Minni e Basettoni è certamente un classico, ma l'idea di trovargli un lavoro come baby sitter è originale. Il risultato è una storia in cui si sente bene l'impronta di Concina per più fattori come l'invenzione di nuovi personaggi, il sapore dolce, quasi fiabesco, della narrazione e temi pedagogici trattati in modo leggero, validi senza scadenza e accessibili ai lettori di tutte le età. Se, di sicuro, difetta di azione e non la si può considerare un'avventura, è comunque una lettura divertente e interessante. Più che buoni i disegni di Amendola.

"Paperino e il re della montagna" F. Corteggiani/Comicup

Disavventura di Paperino carina e divertente, pur se di comicità ben inferiore rispetto ad altre storie dell'autore nizzardo. I disegni non fanno battere il cuore ma sono comunque adeguati per una storia che non ha pretese da capolavoro.

"Zio Paperone e il giro di Paperopoli" G. Pezzin/Comicup

Ottima e originale storia che mette in scena la trasposizione a Paperopoli di tutte le caratteristiche e le atmosfere del Giro d'Italia. La trama è ricca, lunga, ben sviluppata e sceneggiata, nonchè piena di momenti divertenti, da semplici gag a situazioni di comicità più complessa, fino al finale paradossale. Curiosa la scelta di usare Orazio come terzo membro della squadra di Zio Paperone insieme a Paperino e Paperoga; forse l'uso di Gastone, che sarebbe stato più ovvio, avrebbe introdotto la variabile fortuna che non avrebbe potuto non influire sull'esito delle gare, cosa che quindi forse Pezzin, secondo me giustamente, voleva evitare. Disegni buoni ma non eccezionali, forse stato meglio affidarla ad un disegnatore più "blasonato".

"Le piccole papere crescono" C. Salvatori/L. Gorlero

Secondo capitolo della parodia di "Piccole Donne" ad opera di Claudia Salvatori, sceneggiatrice (e scrittrice professionista), a mio parere molto brava, che forse fra gli autori di topolino è sempre passata più inosservata di quanto non meritasse. La storia, ispirata al romanzo originale con gli opportuni aggiustamenti, si legge volentieri anche se non si è letto il primo episodio pubblicato sul numero 1901 del maggio dell'anno precedente. Buoni i disegni, meno comprensibile, a mio avviso, la scelta di fare uso di colori brillanti (non alla Barbarini ma quasi).

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Topolino / Re: Topolino n. 2874
« il: Venerdì 7 Gen 2011, 13:23:43 »
Sulla tripla faraciana sposo in pieno l'opinione espressa da Everett D. per evitare di ripetere cose già dette. Personalmente non condivido le critiche alla vena metafumettistica che, a mio modesto parere, in una storia di questo genere ci sta benissimo. D'accordo che Faraci può dare l'impressione di volersi un po' autocelebrare, citazione a Novecento compresa, ma imho non è così, è semplicemente il suo stile. Sui disegni invece promuovo solo la Ziche, le performances degli altri due non mi sono piaciute troppo.

La storia di Paperinika non mi ha convinto. Non salvo nemmeno la componente di azione, "onesta" ma troppo declinata sul dietologico. Pollice giù anche per gli stereotipi (per di più ad uso e consumo solo dell'italiano medio) di cui la storia è piena, il peggiore poi è stato scoprire che la racchia sfigata cattiva fosse un ingegnere meccanico (oltretutto obeso, ma il politically correct, quando serve, dov'è?). Su di me, che ho sempre apprezzato i film di Brizzi, queste storie rischiano di fare l'effetto opposto ;D
L'unica cosa che ho gradito è stato rivedere Paperinika, alla fine oltretutto nemmeno troppo snaturata. Ok i disegni di D'Ippolito di cui apprezzo lo stile anche se la sua Paperinika non mi piace.

Bella, bella, bellissima la Notte silenziosa di Gagnor. Dolce, simpatica e per di più originale. Inutile aggiungere altro se non i complimenti ad entrambi gli autori.

Bella anche la fiaba ciminiana che chiude il numero. Incredibile e surrale, anche per un mondo di paperi parlanti, ma molto bella. Ottimo anche Gatto, ovviamente perfetto per creare scenari di questo tipo.

Un tempo, è già stato scritto, i numeri di Natale erano un'altra cosa, avevano un altro spirito e un'altra magia. Questo 2874 è molto più "laico" ma, a parte questo, nel complesso l'ho trovato un numero più che buono.

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Topolino / Re: Topolino 2857
« il: Sabato 28 Ago 2010, 22:46:31 »
L'ago della bilancia

Degna conclusione di una buona saga. La mano di Faraci è inequivocabile e, personalmente, fa molto piacere ritrovarla. Decisamente buona è la risoluzione del problema in redazione, quella del problema con Penelope Littermayer è un po' più aff(r)ettata ma sempre buona anche grazie alla vignetta del pupazzo, nella quale, con la grazia e l'umorismo che si conviene, viene rappresentata tutta la solitudine della Littermayer. Buona anche la gag finale con Pippo. I disegni di Pastrovicchio sono a mio avviso ottimi sia negli scorci urbani sia in tutti i personaggi tranne Minni. Se infatti riguardo al rinnovo del look mi trova perfettamente d'accordo, l'espressione e il portamento che le dà sono troppo poco femminili; non c'è paragone secondo me con quella di Casty del precedente episodio, peraltro già rinnovata nel look rispetto ai due precedenti.

Paperino e la polenta universale

Ottima storia di ironia demenziale ma non demente. Buoni i tempi della sceneggiatura, sapienti le gag. L'intreccio è semplice ma le idee del tutto originali. Buono anche il finale. Dato il vuoto della mia cultura fumettistica per il periodo 2002-2009 le storie di Vitaliano che ho letto si contano sulle dita di una mano ma, almeno per ora, il suo stile incontra molto i miei gusti. Buoni i disegni di Cavazzano anche se, almeno qui, mi è sembrato in fase calante anche solo rispetto a dieci anni fa. Brutti anche secondo me il tipo di colorazione e l'uso delle ombre.

Paperino e i nuovi allenatori

Decisamente sopra le attese che avevo a riguardo. Buona l'idea di fondere il tema calcistico con la PIA (che, almeno per me e se la memoria non mi inganna, è stata un inedito) e carine le gag. Lasciano invece più a desiderare i disegni. Se Mazzarello mi era sembrato migliorato nella storia di Doubleduck di due numeri fa, ora mi ha nuovamente dato l'impressione di ripropinarci le stesse espressioni dei personaggi in ben più di una vignetta.

Zio Paperone e la retroguardia del faraone minore

La Ciminiana ovviamente resta fedele all'impianto classico dell'Autore ma ciò non intacca la qualità e l'originalità della storia che restano su un buon livello. Ottimi i disegni di Chierchini nonostante l'evidente (comunque perdonabilissimo e sempre che dipenda da lui) tremolio dell'inchiostrazione.

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