Unica nota: mi auguro che il cosiddetto finale "sentimentale" non risulti troppo dolceConcedo che specifiche direttrici sociali e culturali ci abbiano portato ad associare ormai le sfumature di dolce e di dolciastro quasi fossero il medesimo concetto, così come sentimento e sentimentalismo in una deriva di affettività kitsch d’accatto. E tuttavia con sentimento in musica si può raggiungere la delicatezza di un affettuoso e allo stesso tempo nobile incedere, e un finale dolcemente ha talvolta l’autunnale bellezza di un trascolorato smemorare.
Concedo che specifiche direttrici sociali e culturali ci abbiano portato ad associare ormai le sfumature di dolce e di dolciastro quasi fossero il medesimo concetto, così come sentimento e sentimentalismo in una deriva di affettività kitsch d’accatto. E tuttavia con sentimento in musica si può raggiungere la delicatezza di un affettuoso e allo stesso tempo nobile incedere, e un finale dolcemente ha talvolta l’autunnale bellezza di un trascolorato smemorare.
Ho letto giovedì l'albo, e condivido pienamente la recensione di Chen.Io, invece sono molto d'accordo con Paolo e, anzi, il fatto che lui sia assonnato alla mattina leggendo Topolino, mi rincuora perché, capitando anche a me la stessa cosa, data la mia età, temevo potesse essere qualcosa di preoccupante. Ora, sono un po' meno preoccupato ... ma solo un po' meno. C:-)
Due sole cose:
a Probicuo e Paolo, a me non interessano tanto queste cose.
Un' altra cosa... non ci sono brevi in questo numero. Spero tanto che Bertani non voglia adottare una politica 'solo storie lunghe', perché snaturerebbe il Topolino stesso. Vi prego, Alex...
(https://www.papersera.net/public_html2/yabbfiles/Smilies/voto3.gif)
-ilFu