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Post - Solomon Cranach

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Chissà se Panini ha integrato il volume con contenuti esclusivi per l'edizione italiana, come aveva fatto Lizard.
Dubito altamente :P

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Segnalo anche la collaborazione sul Dylan Dog Color Fest 4.
https://shop.sergiobonelli.it/scheda/8980/Dylan-Dog-Color-Fest-4.html
E ha disegnato anche uno dei "Grouchini", non so se V li abbia inseriti alla voce Dylan Dog.

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Testate Speciali / Re:Eccetto Topolino
« il: Mercoledì 4 Nov 2020, 13:13:06 »
Ho letto solo ora l'intervista, molto interessante. Fornisce anche qualche spunto di recupero gustoso (Saturno contro la Terra e il Faust li conoscevo, e il primo l'ho anche in edizione Milano Libri; gli altri fumetti citati da Gori invece no).
Ho scoperto che una biblioteca dalle mie parti ha acquistato il volume, sarà un piacere consultarlo.

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I volumi sottiletta temo siano dovuti al fatto che Hachette vorrà rivendere la collana Oltralpe (Cavazzano è assai apprezzato in Francia), dove sono abituati a questo formato.

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Il Mercatino / CERCO Gottfredson
« il: Domenica 4 Ott 2020, 10:40:06 »
Cerco i volumi 1, 2, 10 e i due delle domenicali dell'edizione Fantagraphics delle strisce di Gottfredson.
La presenza dei rispettivi cofanetti è gradita ma non essenziale, mi accontento dei libri.

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Testate Straniere / Re:Pubblicazioni francesi
« il: Lunedì 28 Set 2020, 20:43:03 »
È vero: pensate che un volume come Nelle Indie perigliose, che di euro ne costa 35 (!) (uscito l'anno scorso, anche in Italia), in Francia ha esaurito la prima tiratura di 35.000 copie in poche settimane. Certo, parliamo di un capolavoro assoluto, e realizzato da due autori assai noti. Ma il prezzo di copertina sempre quello rimane. E non è neanche una serie pluridecennale con molti albi all'attivo come Asterix, che può contare su una nutrita fanbase.Sull'altro piatto della medaglia, va considerato che i volumi in Francia escono con ritmi di uno all'anno, se non ogni due...  Ovvio che le aspettative - e gli acquisti - si "concentrino".


Questi volumi di Glénat li ho letti tutti. Se c'è interesse, posso scrivere le recensioni degli altri.

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Commenti sugli autori / Re:Massimo De Vita
« il: Domenica 14 Giu 2020, 21:45:43 »
Ho pensato di aprire un nuovo topic anziché di utilizzare quello generale su Massimo De Vita perché penso che la notizia farà assai discutere. In caso non vada bene, unite pure le due discussioni.

Il noto sito Ventenni Paperoni ha potuto intervistare lungamente l'autore. L'articolo parla in generale di tutta la sua carriera; ma è soprattutto dalla parte iniziale, in cui l'autore discute dei motivi che l'hanno spinto ad abbandonare il fumetto Disney, che esce un quadro assai desolante.

https://www.ventennipaperoni.com/2020/06/14/massimo-de-vita-intervista/?fbclid=IwAR1v3JYQWsgRxccmkZKZLpYfhWZwwkXoXvLVnc8wqFa7emqM7gt_mrlw7xo

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Testate Speciali / Re:Nuove testate Disney - 2020
« il: Sabato 13 Giu 2020, 20:55:21 »
Inoltre volevo sapere: non è che per caso mi sta sfuggendo qualcosa? Esistono altre Phantagraphics di cui non sono a conoscenza?
Beh, Fantagraphics (si scrive così, non Phantagraphics ;)) ha anche una bella collana dedicata ai "Disney Masters", che propone in eleganti cartonati monografici classici provenienti dall'estero.
La stragrande maggioranza dei fumettisti finora apparsi è però italiana, quindi non vedo un grande interesse a pubblicare i tomi anche da noi.
https://www.fantagraphics.com/disney/disney-masters/

IDW (l'editore di Silly Simphonies e Taliaferro's Donald Duck) ha invece un gran numero di etichette un po' in stile vattelappesca, di nuovo assai poco appetibili per Panini.
https://www.idwpublishing.com/trending_titles/disney/

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Non Solo Disney / Re:Ric Hochet - Ric Roland
« il: Domenica 7 Giu 2020, 16:38:06 »
Ma la nuova serie di quanti episodi si compone?
Delle "nuove inchieste" realizzate dalla coppia Zidrou e Van Liemt sono usciti finora quattro volumi, tutti prontamente tradotti anche in italiano dall'editore Nona Arte.

La serie è ancora in corso, quindi la cifra è destinata ad aumentare.

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Commenti sugli autori / Re:Massimo De Vita
« il: Venerdì 29 Mag 2020, 15:34:57 »
Mi sembra strano che ancora non se ne sia parlato 🤔

Avete letto del ritiro di De Vita?

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Solo un appunto sulla recensione: "protofumetto" ed "epoca di Will Eisner" cozzano alquanto.

27
Suggerimento: se sei interessato ai volumi del Grifo (non solo di Giardino), acquistali sull'outlet.
In questo secondo sito è infatti stata abilitata una curiosa funzione, "fai offerta", con cui puoi proporre il tuo prezzo. Paganelli (il fondatore del Grifo) ti risponderà via mail se lo accetta, fornendoti un link temporaneo per l'acquisto a prezzo ridotto.

https://grifoedizionidi.com/products/giardino-volume-lusso-calma-volutta-1

Se acquisti a prezzo pieno, invece, puoi regalarti un omaggio: inserendo uno di questi volumi nel carrello (solo se hai superato i 20 € di spesa netta: altrimenti, verranno cancellati).
C'è anche la vecchia (anni '90) edizione di Rapsodia ungherese del Grifo.

https://grifoedizionidi.com/collections/omaggio-a-1-centesimo

Da tempo l'editore non versa in buone condizioni (pur continuando a pubblicare, saltuariamente), e sta cercando di accattivarsi i clienti con promozioni e iniziative del genere, che puoi seguire anche iscrivendoti alla newsletter.

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Qualcuno sa quali storie siano contenute in questo volume: https://grifoedizionidi.com/collections/giardino/products/giardino-volume-lusso-calma-volutta-limited?

Grazie mille,
V
Nessuna, se ben ricordo. Il volume è invece una ricchissima raccolta di illustrazioni, prese da un po' tutta la carriera di Giardino: copertine, serigrafie, disegni personali, e così via. Esiste anche un'edizione più abbordabile - la trovi sempre sul sito del Grifo -, non "limited" (identica nei contenuti).
Riunisce in un'unica soluzione tre precedenti artbook: appunto Lusso, Calma e Voluttà.

Un'eccellente retrospettiva globale sull'attività di illustratore, un po' come i primi due Peripli che la Lizard ha dedicato a Pratt, o come il catalogo di Manara appena uscito per Glénat.

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I racconti brevi di Giardino costituiscono una buona metà della sua bibliografia (in termini di titoli: se guardiamo alla mera quantità, il numero di tavole complessivo è invece certo molto inferiore a quello delle sue serie maggiori). Il problema è che la maggior parte non è mai stata ristampata in volume, ed è reperibile solo su rivista. E che di questa maggior parte, un'ulteriore porzione è inedita in Italia, pubblicata solo all'estero (in Francia, perlopiù). La difficoltà nel reperire gli inediti e la mancanza di bibliografie complete in rete rendono lacunosa la mia conoscenza, e ho difficoltà a dire quanti e quali siano esattamente i lavori di Giardino mai apparsi in Italia.
Ho più informazioni sui racconti pubblicati da noi, invece, anche se non li ho letti tutti.

Giardino inizia la sua carriera realizzando storie brevi (le Storie da dimenticare e La pratica AB ricordate nel mio primo post), ma dopo aver creato Sam Pezzo e poi Max Fridman, per un po' di tempo si dedica soltanto a queste serie. Inizia di nuovo a prenderci gusto fra anni ottanta e anni novanta, quando approda sulle riviste Comic Art (dell'Editrice Comic Art), Corto Maltese (di Rizzoli-Milano Libri), e infine Il Grifo (Editori del Grifo, poi Edizioni Di; fra le ultime riviste di fumetto pubblicate in Italia).
I temi sono i più diversi. Vicende di gangster, di satira e costume, di ambientazione storica, omaggi ad altri fumetti (A nord-est di Bamba Issa è un affettuoso ricordo di Barks; ma Giardino ne ha realizzati anche dedicati a Terry and the pirates di Milton Caniff, a Martin Mystere di Alfredo Castelli, a Corto Maltese di Hugo Pratt), e perfino storielle autobiografiche, come la breve ma divertentissima L'ultimatum, in cui l'autore si lamenta delle scadenze pressanti che all'epoca (ai tempi di Orient Express) gli imponeva Luigi Bernardi.

Almeno un filone ricorrente però è possibile rintracciare: quello dei thriller, eventualmente (spesso) con venature erotiche. Per la loro omogeneità dal punto di vista dello stile (non degli intrecci: sono tutte vicende autoconclusive e indipendenti), sono state quasi le uniche storie brevi di Giardino ristampate in volume. In effetti, è piuttosto facile costruire un indice sul tema, visto che ne ha realizzate un discreto numero.
Questi piccoli racconti (non superano la ventina di tavole, ma spesso sono più brevi), per i quali Giardino talvolta ha lavorato in collaborazione con sceneggiatori terzi, sono tutti molto simili nell'impianto. L'atmosfera è generalmente piuttosto malsana (come detto, spesso vi sono inserti erotici), e l'ambientazione perlopiù esotica, anzi, vacanziera: le villeggiature di piccoli o medi borghesi, con gli armadi pieni di scheletri.
Alcuni sono dei gioiellini, altri sono molto piacevoli, tutti si meritano almeno una lettura, tanto più che sono realizzati con la consueta cura ingegneristica dell'autore. Certo, le priorità (in termini di recuperi) sono altre.

La raccolta più completa di queste storie è stata rappresentata - fino ad oggi - dal volume Viaggi e miraggi, uscito nel 2008 in allegato a L'Espresso, nell'ambito di una breve collana (4 volumi) dedicata a Giardino. E' l'unico tomo di quell'iniziativa degno d'interesse: gli altri sono tre ristampe parziali (di Sam Pezzo, di Max Fridman, di Jonas Fink), a cui sono di gran lunga preferibili altre edizioni più complete.
Viaggi e miraggi raccoglie gli indici di tre precedenti antologie in un'unica soluzione: Vacanze fatali (Editori del Grifo), Viaggi inquieti e Viaggi di sogno (entrambe Edizioni Lizard). Curiosamente vi è una storia - una sola - esclusa, La giacca stregata (l'adattamento di un racconto di Dino Buzzati), leggibile soltanto in Viaggi di sogno.
Questo è l'indice di Viaggi e miraggi:

- Umido e lontano
- Sotto falso nome
- Candidi segreti
- Safari
- Fuori stagione
- Quel brivido sottile
- Il ritrovamento di Paride
- La terza verità
(soggetto e sceneggiatura di Pierfrancesco Prosperi: forse la migliore storia della raccolta)
- La rotta dei sogni
- Restauri
(di questa storia esistono due versioni. Giardino la realizzò per una destinazione curiosa - la rivista di un istituto bancario - che aveva imposto un determinato numero di tavole. Tuttavia, l'autore aveva in mente fin da subito una vicenda più lunga, e così in occasione di una ristampa in volume - in Viaggi di sogno - la ampliò affinché corrispondesse alle sue originali intenzioni. In questa sede è proposta la versione estesa)
- Il Maestro
- Isola del mito


Dicevo "fino ad oggi", perché come sottolineato da V, Giardino ha annunciato un paio di giorni fa che quest'estate uscirà per i tipi di Lizard una nuova antologia (purtroppo incentrata sempre e solo su questi thriller, e non anche sul resto della sua produzione di brevi), che promette di essere la più completa.
Vale quindi la pena di aspettare per vedere l'indice.



La tentazione potrebbe essere di catalogare Little Ego come un episodio minore della carriera di Giardino. Niente di più sbagliato. Intanto, questa breve serie (gli episodi tutti riuniti occupano in totale 46 tavole, la foliazione standard di un singolo albo à la francese) è il fumetto di Giardino più tradotto (perfino negli Stati Uniti, straordinariamente poco ricettivi alla produzione europea), e in generale ne ha lanciato il successo all'estero; molto più di Rapsodia ungherese, che raccolse inizialmente veri consensi solo in Francia (oltre che in Italia). E poi, è un'opera divertentissima, leggera e immagnifica: deliziosa. Fra i capolavori dell'autore.

La "piccola" (uhm...) Ego venne creata per Glamour International, una raffinata rivista di fumetto erotico (non pornografico) patrocinata da Vincenzo Mollica, che ospitò lavori di Milo Manara, Ivo Milazzo, Andrea Pazienza, Tanino Liberatore; anche se raggiunse un ampio pubblico (Glamour aveva una tiratura e un costo solo per aficionados) solo quando Giardino la rilanciò su Comic Art, rivista molto popolare con cui l'autore collaborò dal 1984 al 1993, realizzando molte storie brevi (anche slegate da Little Ego).

Giardino è un grande amante del fumetto americano dell'epoca d'oro, quello cosiddetto syndicated, pubblicato su quotidiani a strisce o a tavole. Parla spesso e volentieri di Terry and the pirates di Caniff, di Mickey Mouse di Gottfredson, e ovviamente di Little Nemo di Winsor McCay, uno dei massimi capolavori del Fumetto mondiale. Come Nemo, in ogni episodio della sua serie Ego fa un diverso sogno, estremamente vivido, e alla fine si risveglia. Solo che se Nemo era un bambino che immaginava mondi incantati e principesse fatate, e che in conclusione di ogni puntata cadeva puntualmente dal letto, scatenando le sgridate dei genitori, Ego è una bellissima ragazza che fa sogni erotici, e che quando si alza si preoccupa di come lo psicanalista (!) interpreterà le sue fantasie. Il tenore di questi sogni? Beh, per esempio in un episodio Ego, insoddisfatta delle sue curve, acquista per corrispondenza una crema in grado di aumentare la dimensione del seno. Se la spalma, e con sorpresa si accorge che agisce istantaneamente. Solo che... non riesce a fermare l'effetto! Con due palloni ormai giganteschi sul petto, la poveretta si dispera e si chiede come potrà ancora uscire di casa, quando spunta un fotografo hardcore che le promette di farla diventare una stella del porno. E a questo punto puf, fine del sogno.

La prima metà di episodi è composta di vicende slegate fra loro, di 2-3 tavole. A partire dal numero 50 di Comic Art, e per i sei numeri di seguito, Giardino realizzò invece una piccola storia a continuazione (l'ultima della serie), Beduini, in cui Ego e un'"amichetta" si recano in un'Oriente stereotipatissimo, fra harem, palazzi ed esotismo. Si tratta anche degli episodi che più omaggiano l'originale Little Nemo: se la prima tranche era quasi interamente ambientata nell'appartamento di Ego, una scenografia normalissima, in questi la collocazione geografica "distante" permette all'autore di ri-tirare fuori le architetture immagnifiche partorite da McCay.

Tutti i volumi di Little Ego disponibili in Italia racchiudono l'intera serie, come detto abbastanza breve (fonte tuttavia di infinite e maliziose riletture: Giardino non cavalca mai il pornografico, ma la sua protagonista è proprio bella...). Il migliore è l'album della collana Secret Books of Glamour (sotto la copertina), che contiene una cinquantina abbondante di pagine di disegni e di contenuti extra (fra cui storyboard di episodi mai realizzati), in un formato molto grande cartonato. Purtroppo, è anche un tomo piuttosto quotato (ne esiste anche una tiratura limitatissima, con serigrafia, ovviamente ancor più costosa). Le edizioni successive pubblicate da Editrice Comic Art e da Edizioni Lizard, pur buone, contengono unicamente il fumetto: quindi la "palma" per l'edizione al contempo migliore e più accessibile va al volume uscito in allegato al Corriere dello Sport nel 2015, nell'ambito della collana antologica Erotica - L'Eros a fumetti (tra l'altro, l'unico valido di quell'iniziativa). Contiene tutto Little Ego, varie illustrazioni, le immagini del vecchio portfolio Finestre (in realtà una sorta di mini-storia muta, in cui Giardino si raffigura come voyeur di una vicina di casa che si sta masturbando), e l'unico episodio pubblicato di Eva Miranda.



Dalle stelle alle stalle: Eva Miranda, molto posteriore a Little Ego - è del 2005 - è il solo insuccesso della carriera di Giardino. Realizzato per l'editoria francese, è anche uno dei pochi fumetti da lui non sceneggiato, ed è invece scritto dall'amico Giovanni Barbieri. È una storia molto divertente, anche se certo non all'altezza di Little Ego e di altri capolavori dell'autore, e l'insuccesso commerciale è stato ingiusto; comunque, ha portato alla cassazione di quella che sarebbe dovuta diventare una serie vera e propria, rimasta ferma a quest'unico albo. Va detto che la natura episodica del fumetto non fa pesare l'incompiutezza, e si può benissimo leggere anche così.

Eva Miranda è una parodia grottesca delle soap opera, con sentimenti e situazioni esageratamente estremizzate. La scelta, da parte del Corriere dello Sport, di ristamparla assieme a Little Ego è stata azzeccata: il tono piccante e le situazioni assurde le avvicinano in un certo senso, così come anche la divisione in piccole puntate (in questo caso "fittizie", però: non sono mai state pubblicate separatamente su una rivista). La critica alla società moderna è di grana grossa, ma di indubbia efficacia e divertimento. Per questo volume, Giardino ha sperimentato una colorazione particolarmente accesa e diversa dai suoi abituali standard, vicina - per la sua unione all'abituale linea chiara - a certe bande dessinée degli anni ottanta francesi, come quelle di Yves Chaland o di Serge Clerc.

Le uniche due edizioni italiane di Eva Miranda sono un vecchio volume di Edizioni Lizard, e appunto quello di Erotica, il più consigliato.
La bellissima copertina qui sotto è dell'edizione spagnola di Norma Editorial, identica a quella del volume Lizard (che non ho trovato in rete - non con buona definizione).


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Testate Speciali / Re:Nuove testate Disney - 2020
« il: Venerdì 15 Mag 2020, 17:21:00 »
Gli orrendi colori degli Anni d'Oro ancora gridano vendetta.
Finalmente si rimedia.

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