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Testate Regolari / Re:Topolino Fuoriserie 12 - Pk, Troppo Vicini
« il: Mercoledì 12 Lug 2023, 23:42:00 »
"Potere e Potenza" è stato un successo commerciale. Possiamo dire che fu l'hype del ritorno di PK o il fatto che è ancora la storia più riuscita del nuovo ciclo, ma all'epoca se ne parlò anche al di fuori dei circoli di appassionati. A dimostrazione di ciò la prima ristampa andò esaurita in tempi relativamente brevi e ne fecero subito un'altra con una copertina inedita. Questo non vuol dire che l'exploit debba essersi ripetuto con le storie successive, anzi ci sono elementi che mi fanno ritenere il contrario. Di sicuro è rimasto uno zoccolo duro che a prescindere non ha mollato la presa.

In ogni caso, valutando come è andata a finire, credo che la forma ideale di PKNE rimanga la pubblicazione di saghe a puntate sul settimanale. Il tentativo di creare una nuova generazione di pkers non è andato a buon fine, valutando anche ciò che è successo con il Giant, ma neanche si può negare che il personaggio continua ad avere un seguito calcolabile sulle migliaia di copie che in questi periodi di magra sarebbe da matti sprecare.

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Testate Regolari / Re:Topolino Fuoriserie 12 - Pk, Troppo Vicini
« il: Sabato 8 Lug 2023, 07:49:52 »

Non pretendo manco l'immediatezza: sarei curioso di vedere Sciarrone e Pastrovicchio cimentarsi nuovamente su PK ma stavolta come autori completi (testi e disegni), come anche Celoni che già ha dato prova (al netto di alcune ingenuità ed errori) sul Destino di Paperone post-Lenticchie di Babilonia...ovviamente non lasciati del tutto da soli, ma sotto la supervisione di un Sisti saldamente al timone. Così come mi piacerebbe vedere un ritorno di Artibani e soprattutto di Bruno Enna. Quest'ultimo in particolare non solo per proseguire alcune trame (Enna ha contribuito a molte delle trame principali di PKNA e le conosce in maniera esperta più di quanto molti sospettino...sì, pure quella di Gorthan :P), ma anche per restituire ai pker i famosi "feels" che tra azione frenetica e poche pagine si erano un po' perse, nel PKNE. Perché PK era fatto di tanti toni, tanti stili diversi che si compensavano tra loro...e penso che anche a Sisti farebbe bene non essere costretto a farsi carico sulle sue sole spalle di mille trame, generi e registri narrativi. Non una sostituzione, ma un affiancamento.

Sono quasi dieci anni che si invoca un ritorno di Bruno Enna. Ormai mi pare chiaro che PKNE non sia tra le sue priorità, che sia per altri impegni o mancanza di ispirazione. Parlando di speranze vane, a me non dispiacerebbe neppure rileggere Gianfranco Cordara. Mi rendo conto non sia molto stimato tra i pker per ragioni che non serve rivangare, ma secondo me ha fatto storie molto valide. Persino il tanto contestato PKNA #9 contiene momenti di alta tensione emotiva ("Quando ti svegli striscia fino a me, schiavo di un coolflame!") che questa nuova run non mi ha saputo trasmettere.

Questo ultimo albo non ha fatto eccezione. Ho avvertito un'azione troppo frenetica e avversari decisamente privi di carisma. Ci sono sicuramente aspetti positivi (Neopard, la mascotte, ecc.), però mi sono sentito davvero a galassie di distanza da "I Mastini dell'Universo" e "Capitano di Ventura", anche per la qualità dei disegni.

Per quanto riguarda il discorso sulla "topolinizzazione"... può andare bene per figure principalmente comiche come Angus, che infatti è già comparso come protagonista in una manciata di storie gradevoli sul mensile di Paperinik, ma vi immaginate Xadhoom o Everett gestiti da autori specializzati in racconti umoristici? Gagnor non ha insegnato nulla? A meno che la redazione non metta in chiaro che il cast di PK sia prerogativa di una cerchia ristretta di autori penso si possa serenamente evitare.

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Le altre discussioni / Re:Le trame mai risolte di PK
« il: Venerdì 21 Apr 2023, 11:46:21 »
Dalla seconda serie Sisti ha già ripreso Tyrrel Duckard, rendendolo il tipico cronocriminale da quattro soldi mentre il Tyrrel di Cordara era molto più complesso e persino comprensibile nelle sue motivazioni originarie.

Con questi presupposti meglio che rimanga a scrivere di Xadhoom, Dunya e i ragni d'oro.

4
Xari è vittima di una pessima gestione nella "Trilogia di Xadhoom" soprattutto nel rapporto con la sua ex, ma obiettivamente le sue azioni sia durante che dopo la distruzione di Xerba sono nient'altro che eroiche. Non ce lo vedo come cattivo a meno di una riscrittura totale del personaggio da parte di Sisti che del resto già si è mosso in maniera simile con Tyrrel Duckard.

Casomai si ripeschi Xarion, di cui ci è stato mostrato assai poco e si presta meglio ad operazioni simili.

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Commenti sugli autori / Re:Alberto Lavoradori
« il: Lunedì 13 Feb 2023, 12:27:42 »
Dipende anche dalla tipologia di storie.

Lo stile attuale di Lavoradori secondo me potrebbe funzionare benissimo per racconti dal taglio surreale e onirico dove l'attenzione non andrebbe focalizzata tanto su una trama serrata, ma proprio sull'ambientazione anomala.

Un paragone potrebbe essere con i lavori dell'ultimo Bottaro, tipo "Accadde a Paperopoli" e "Pippo nel Microcosmo", che da bambino ho adorato proprio per lo stile deformante e sopra le righe.

Non so se Lavoradori, il quale ha già scritto soggetti in passato, abbia proposto di recente sue storie da autore completo. Di sicuro avrei una discreta curiosità nel leggerle.

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Le altre discussioni / Re:Le trame mai risolte di PK
« il: Mercoledì 8 Feb 2023, 14:33:58 »
Sì, in Gli argini del tempo se non sbaglio, e all'epoca c'erano state tante teorie. Però... No. Geena deve restare dov'è, perché solo le macchine possono essere riattivate . Non roviniamo il finali più poetico di tutta la saga di Pk. (Ovviamente, cfr. Seconda stesura)

Ciao!

Il Grande Tiranno

Se ti riferisci a Geena Onair, appare la prima volta in "Altovolume".

Dubito la rivedremo, che fosse collegata o meno con la sua omonima droide.

7
Le altre discussioni / Re:Le trame mai risolte di PK
« il: Mercoledì 8 Feb 2023, 13:37:37 »
Ci sarebbero anche quei personaggi secondari che quasi sicuramente avrebbero assunto un ruolo di rilievo nel dipanarsi delle vicende.

Mi pare che in pochi se ne siano accorti, ma ad un certo punto viene presentata una nuova telecronista di nome Geena. Sebbene non vengano fatte altre allusioni, l'ho sempre trovato curioso.

Do' per scontato che esistesse una sorta di archivio dove il PK Team conservasse appunti, soggetti e forse pure stralci di sceneggiatura per spiegare gran parte dei misteri della serie. Avendo partecipato a progetti narrativi a più mani so che dei post-it sono praticamente necessari quando si lavora ad una storia dalla lunga programmazione e con una trama orizzontale così serrata.

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Testate Regolari / Re:Topolino fuoriserie n. 10 PK Esprimi un desiderio
« il: Domenica 5 Feb 2023, 00:00:16 »
Giusto, risolviamo il problema alla radice e andiamo a svuotare le edicole di PK2 così la serie continuerà cambiando il futuro  :flower:

Anche se non sono "iscritto" al team dei cronopirati, questa discussione mi mette una malinconia assurda.

Datemi del pazzo, ma se un giorno venisse scoperto il multiverso una delle prime dimensioni che visiterei sarebbe quella in cui PK2 è andata avanti fino al 50° numero come sembrava fosse previsto in origine.

Che capolavori ci siamo persi...
Non dirlo a me.. pensare che potevamo avere 32 numeri PK2 anzichè di PK Frittole... Fun Fact, il mio primo contatto con il personaggio di PK fu la lettura di "The End?" ristampata su una raccolta di storie su Paperinik, e all'epoca la trovai una figata spaziale. Aaaaaah la gioventù, a quanti orrori ti porta  :rotfl:

Se fino ad allora avevi letto principalmente i Disney classici ci sta che un fumetto con astronavi immense, morti brutali e papere dalle forme pronunciate catturasse la tua attenzione. Ho provato qualcosa di simile con "Ancora un Giorno". Pur non capendo granché della storia perché praticamente bambino rimasi affascinato dallo stile cupo e la disposizione inusuale delle tavole. Cabella non era forse la matita più celebre del PK Team, ma in quell'occasione ha fatto un lavoro eccellente.

Visto che abbiamo aperto un pò il vaso di Pandora, io lo scoperchio del tutto. Persino alcune storie della terza serie, mondate dal "peccato originale" di far parte di un reboot di cui nessuno sentiva la necessità, prese singolarmente sono più intriganti ed emozionanti di diversi albi di PKNE. Ok che non è corretto confrontare il meglio di una produzione con il peggio di un'altra, ma nella fase attuale il peggio per me è vicino a divenire la media.

Spoiler: mostra
Ed ora lanciate pure le pietre...

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Giusto, risolviamo il problema alla radice e andiamo a svuotare le edicole di PK2 così la serie continuerà cambiando il futuro  :flower:

Anche se non sono "iscritto" al team dei cronopirati, questa discussione mi mette una malinconia assurda.

Datemi del pazzo, ma se un giorno venisse scoperto il multiverso una delle prime dimensioni che visiterei sarebbe quella in cui PK2 è andata avanti fino al 50° numero come sembrava fosse previsto in origine.

Che capolavori ci siamo persi...

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Questa nuova pubblicazione mi sembra soffrire di un problema identico. Ora, il numero di questo mese non l'ho ancora acquistato quindi è possibile che dovrò rimangiarmi in parte quanto ho appena scritto, ma nel precedente volume dovremmo avuto per la prima volta in assoluto (non ricordo se e quante volte si fossero incrociate durante la prima serie) l'incontro ufficiale tra Lyla e Xadhoom, non semplicemente spalle iconiche di Paperinik, ma i due personaggi femminili simbolo delle due saghe più importanti di PKNA. Ebbene non solo questo momento è stato posto in secondo piano, ma l'autore ha deciso di non mostrarcelo. Come se fosse un dettaglio superfluo su cui non valeva la pena soffermarsi e non un passaggio storico che alcuni attendevano da più di vent'anni.
Bisogna ammettere però che PK non è mai stato molto ferrato su questo far incontrare tra di loro per la prima volta comprimari principali con interazioni particolarmente memorabili o di spessore. O almeno io non ricordo proprio essere stati i primi incontri faccia a faccia tra Uno&Xadhoom o Uno&Lyla come particolarmente memorabili (anzi non mi ricordo per niente il momento in cui Lyla conosce di persona la bocciona verde e per Xadhoom credo si siano messi a parlare tra di loro per la prima volta in rotta su Venere ma anche lì poca roba appunto, non c'è stata molta sorpresa o curiosità da parte della xerbiana con interazioni degne di nota), oserei dire che hanno avuto più convenevoli e interazioni Uno e Camera 9 in "Manutenzione Straordinaria"   :-?

Quel che ho citato era un esempio per segnalare un difetto generale. In "Gli Argini del Tempo" Lyla e PK si parlano come se non si vedessero da un mese appena. Anche il tanto atteso ritorno di Uno a Paperopoli fu contestato perché calato in un situazione frenetica che non rendeva giustizia a quanto mostrato in "Ducklair" e "Potere e Potenza!".

Non è solo un problema di interazioni tra comprimari, ma interazioni nel suo complesso. Dunia, per dire, è un personaggio potenzialmente interessante però nel suo relazionarsi con gli altri manca ancora di quel quid in credo di renderla incisiva come erano Everett e Odin. Tra i personaggi del vecchio cast, invece, abbondano i momenti di leggerezza in linea con le origini della testata mentre latitano, o almeno io ne ho notati pochissimi, quegli stati di sottile dramma e riflessività malinconica che permeavano molti albi importanti delle prime due serie.

Dubito che con uno spazio maggiore avremmo un riequilibrio. Sisti sembra molto più concentrato al world-building in cui ha sempre dimostrato una certa abilità, ma il successo di PK è legato anche ad altri fattori oltre a quello.


P.S. Sono andato a ricontrollare e sembra proprio che Lyla non abbia mai conosciuto personalmente Uno fino alla run di Gagnor...

"Le parti e il tutto".

Bisogna dirvi proprio tutto, eh... :rotfl:
Sappiamo di poter sbagliare perché ci sei tu all'occorrenza.

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Questa nuova pubblicazione mi sembra soffrire di un problema identico. Ora, il numero di questo mese non l'ho ancora acquistato quindi è possibile che dovrò rimangiarmi in parte quanto ho appena scritto, ma nel precedente volume dovremmo avuto per la prima volta in assoluto (non ricordo se e quante volte si fossero incrociate durante la prima serie) l'incontro ufficiale tra Lyla e Xadhoom, non semplicemente spalle iconiche di Paperinik, ma i due personaggi femminili simbolo delle due saghe più importanti di PKNA. Ebbene non solo questo momento è stato posto in secondo piano, ma l'autore ha deciso di non mostrarcelo. Come se fosse un dettaglio superfluo su cui non valeva la pena soffermarsi e non un passaggio storico che alcuni attendevano da più di vent'anni.
Bisogna ammettere però che PK non è mai stato molto ferrato su questo far incontrare tra di loro per la prima volta comprimari principali con interazioni particolarmente memorabili o di spessore. O almeno io non ricordo proprio essere stati i primi incontri faccia a faccia tra Uno&Xadhoom o Uno&Lyla come particolarmente memorabili (anzi non mi ricordo per niente il momento in cui Lyla conosce di persona la bocciona verde e per Xadhoom credo si siano messi a parlare tra di loro per la prima volta in rotta su Venere ma anche lì poca roba appunto, non c'è stata molta sorpresa o curiosità da parte della xerbiana con interazioni degne di nota), oserei dire che hanno avuto più convenevoli e interazioni Uno e Camera 9 in "Manutenzione Straordinaria"   :-?

Quel che ho citato era un esempio per segnalare un difetto generale. In "Gli Argini del Tempo" Lyla e PK si parlano come se non si vedessero da un mese appena. Anche il tanto atteso ritorno di Uno a Paperopoli fu contestato perché calato in un situazione frenetica che non rendeva giustizia a quanto mostrato in "Ducklair" e "Potere e Potenza!".

Non è solo un problema di interazioni tra comprimari, ma interazioni nel suo complesso. Dunia, per dire, è un personaggio potenzialmente interessante però nel suo relazionarsi con gli altri manca ancora di quel quid in grado di renderla incisiva come erano Everett e Odin. Tra i personaggi del vecchio cast, invece, abbondano i momenti di leggerezza in linea con le origini della testata mentre latitano, o almeno io ne ho notati pochissimi, quegli stati di sottile dramma e riflessività malinconica che permeavano molti albi importanti delle prime due serie.

Dubito che con uno spazio maggiore avremmo un riequilibrio. Sisti sembra molto più concentrato sul world-building in cui ha sempre dimostrato una certa abilità, ma il successo di PK è legato anche ad altri fattori oltre a quello.


P.S. Sono andato a ricontrollare e sembra proprio che Lyla non abbia mai conosciuto personalmente Uno fino alla run di Gagnor...

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Quoto gran parte del messaggio di Tenebroga per ribadire un concetto che ho già espresso in apertura di questo topic: le storie di questo nuovo corso, dopo la debacle di Gagnor, soffrono a mio parere di respiro corto. E' evidente che Sisti ha ben in mente un suo percorso ed un suo progetto nelle sceneggiature, ma lo sviluppo delle trame soffre di un numero di pagine risicato. Siamo passati dall'eccesso di storie/evento su Topolino da 150/160 pagine ripartite in 4/5 puntate, che probabilmente sono risultate invasive per gli spazi del libretto, a storie da 44 pagine appena, che limitano uno sviluppo compiuto degli eventi narrati e danno un senso di affrettato.
Secondo me è riduttivo restringere il difetto della serie al numero ridotto di pagine. Anche durante la pubblicazione sul settimanale, dopo il plauso pressoché generale raccolto da "Potere e Potenza!" per le tematiche forti toccate e la loro messa in scena, ci furono diverse critiche tra i lettori affezionati perché le trame di Artibani e Sisti, pur ineccepibili da un punto di vista tecnico, risultavano spesso mancanti di quelle vette drammatiche che PK aveva saputo toccare nei suoi albi migliori (uno dei pochi esempi che si avvicina a quel livello è stato il sacrificio di Chinook nella pur imperfettissima run di Gagnor, ancora non per l'idea in sé ma per come è stata resa). Senza dimenticare il vero tallone d'Achille ovvero le interazioni tra i personaggi storici: attori che recitano un copione consumato perché sanno che è quello che ci si aspetta da loro piuttosto che personaggi vividi che portano il peso del tempo trascorso e delle esperienze che hanno accumulato insieme.

Questa nuova pubblicazione mi sembra soffrire di un problema identico. Ora, il numero di questo mese non l'ho ancora acquistato quindi è possibile che dovrò rimangiarmi in parte quanto ho appena scritto, ma nel precedente volume dovremmo aver avuto per la prima volta in assoluto (non ricordo se e quante volte si fossero incrociate durante la prima serie) l'incontro ufficiale tra Lyla e Xadhoom, non semplicemente spalle iconiche di Paperinik, ma i due personaggi femminili simbolo delle due saghe più importanti di PKNA. Ebbene non solo questo momento è stato posto in secondo piano, ma l'autore ha deciso di non mostrarcelo. Come se fosse un dettaglio superfluo su cui non valeva la pena soffermarsi e non un passaggio storico che alcuni attendevano da più di vent'anni.

Sono decisioni come queste, nella loro ingenuità, che contribuiscono a svalutare un'opera dalla storia così gloriosa e danno la sensazione di star leggendo un prodotto privo di anima, più dei becchi storti e Paperinik alle prese coi flussi energetici. Infatti "Carpe Diem" ci ha insegnato che se una storia sa farti emozionare le si perdona tutto.


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Le altre discussioni / Re:Le trame mai risolte di PK
« il: Giovedì 2 Feb 2023, 19:52:38 »
Sebbene non sia una trama irrisolta, a me piacerebbe veder ricomparire l'ex-Generale Wisecube anche per rendergli giustizia. Con il senno di poi la sua decisione di rendere pubblica l'esistenza degli Evroniani non sarebbe stato nulla di così disastroso.

Sarebbe bello pure sapere cosa ne è stato dello staff del "Duckmall Center" dopo tutti questi anni, ma temo la risposta più scontata ed anti-climatica: sono sempre lì e magari hanno pure interagito saltuariamente con Paperino dietro le quinte. Idem per Lyonard.

Non ci aspetta che siano morti o dispersi durante una qualche invasione evroniana, ma una spiegazione del perché non si siano rivisti finora sarebbe auspicabile che si tratti di licenziamenti, trasferimenti di sede o una scomparsa mai chiarita (nel caso di Lyonard).

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Testate Regolari / Re:Topolino Gold - Discussione Generale
« il: Sabato 8 Ott 2022, 15:02:26 »
Non mi sembra di aver espresso giudizi di merito sulla decisione di non pubblicare quelle storie o di aver sostenuto che eventuali timori di reazioni negative alla pubblicazione fossero esagerati.

Ricordo che proprio Marconi ebbe da dichiarare come da un certo momento in poi ci fu (in particolare per volontà di Elisa Penna) una stretta molto severa su contenuti delle storie che potevano apparire diseducativi per i ragazzi. Ti dò comunque ragione sul fatto che, per quanto la redazione possa aver messo in pratica certe direttive, non è automatico che sia dietro ogni singola decisione.

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Testate Regolari / Re:Topolino Gold - Discussione Generale
« il: Sabato 8 Ott 2022, 00:12:29 »
Intendo dire che il finale della saga ideato da Cimino non piacque alla redazione e per questo gli ultimi due capitoli non furono mai pubblicati in versione ufficiale.
Lo hanno fatto oggi, tramite questa testata speciale dove si possono leggere uno storyboard e un testo scritto.
Intendiamoci.. per i fans dell'autore Friulano e' comunque un bel regalo, ma guarda caso questa uscita avviene a distanza di un anno dal finale realizzato dagli autori che hanno ripreso il personaggio creato dalla fantasia di Rodolfo.
Come a darci un contentino..
Questa e' solo una mia supposizione, ovviamente.. ma e' l'idea che mi sono fatto.

Che la scelta di bloccare la saga di Reginella fu della vecchia redazione mi sembra pacifico e lo dimostra che anche "Il Terribile Vampirione" venne pubblicato sul Mega 2000 invece della testata principale ed affidata ad un disegnatore molto meno appariscente di Cavazzano, come a volere volutamente metterla in secondo piano. Che poi fosse una decisione motivata dalla controversia sulla relazione o dal fatto che Reginella già nel 1994 venisse considerata un personaggio di nicchia per il lettore medio del Topo è impossibile da stabilire oggi purtroppo.

Fatti i doverosi complimenti al fu Gerbaldo e a questa redazione per aver consentito una operazione che non mi sembra abbia precedenti in Disney Italia, mi auguro anch'io di poter vedere un giorno almeno lo storyboard disegnato da Cavazzano o qualcuno con un tratto simile. Non solo perché si tratta di una storia meritevole, ad occhio direi la più umoristica del ciclo, ma anche perché potenzialmente si potrebbe benissimo inserire nel nuovo filone come prequel della "Regina Senza Tempo" senza particolari incongruenze a parte, ovvio, la passione di Paperino che diviene così travolgente da essere autolesiva per il suo fisico. Il problema si potrebbe tranquillamente risolvere con una uscita direttamente su volume, augurandoci che un giorno ai piani alti trovino il coraggio.

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