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Topolino / Re:Topolino 3389
« il: Mercoledì 4 Nov 2020, 23:39:57 »
La prima cosa che ho pensato: un secondo numero di Halloween fuori tempo massimo.
Ribadisco le perplessità su Mister Vertigo. Per chi non ha mai letto super eroi può sembrare una cosa di un'originalità eccezionale, ma vedere su Topolino una saga con un super cattivo che, a questo punto è chiaro, ci metteranno mesi se non anni a dirci chi è, a me fa venire il nervoso.
Va bene nuovi autori che prendono ispirazione da altri generi, e va bene che Panini pubblica super eroi Marvel da più di 25 anni. Ma comincia a sembrarmi troppo.


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Topolino / Re:Topolino 3388
« il: Mercoledì 28 Ott 2020, 22:39:24 »
Di Mister Vertigo volevo scrivere all'epoca di Topolino 3375-3376. Dopo una grande aspettativa generata dai teaser e da quanto detto dal Direttore, ero rimasto molto deluso. Ma ho voluto aspettare di leggere il seguito prima di esprimere un giudizio che anche a me suonava fin troppo critico. Sarò smentito dal successo di vendite e pubblico che sicuramente avranno il nuovo personaggio e la saga.
Non mi era piaciuta proprio la storia, come era scritta. Dopo tanto aver sentito incensare M. Nucci ammetto, mi aspettavo un capolavoro. Atmosfera di tensione ricercata giusto con un'inquadratura in primo piano degli occhi del pupazzo o con qualche scena di notte alla luce fioca di una lampada o sotto la pioggia, ma non trovata. Un cast di possibili colpevoli buttato li per far numero e creare più incertezza possibile, ma che faceva solo confusione.
E poi il super cattivo, il piccoletto con la maschera a spirale. Se me lo metti persino in copertina, una volta che la storia è finita mi devi dire chi è. Va bene la storia in due parti, o la storia divisa in più parti su più numeri, fa parte della tradizione di Topolino. E va bene anche la commistione tra generi, ma questo non è un comics americano di super eroi dove devo aspettare chissà quanti mesi per sapere che Goblin è Norman Osborn. Su Topolino, per me, questo schema non funziona. E infatti serve un Pubbliredazionale/riassunto/intervista quasi più lungo della storia sul numero 3387.
Per finire con l'assoluta mancanza di una spiegazione - neanche parlo di una spiegazione plausibile, ma proprio della mancanza di una spiegazione - di come tutti a Topolinia possano credere a Mister Vertigo. Il che è ancora più incomprensibile applicato agli amici stretti di Topolino che lo dovrebbero conoscere a fondo, come possono Minni e Pippo prima considerarlo un mezzo pazzo per poi rinsavire all'improvviso?
Devo riconoscere che il "nuovo corso" del giornale tanto celebrato si vede, nuovi autori, nuove idee, progetti di assoluta eccellenza. Dico solo che questa non è riuscita bene come altre. Però dare merito al "nuovo corso" del fatto che il libretto sia diventato più al passo coi tempi non mi convince. Sempre è stato caratteristica del Topo rispecchiare la realtà, se non addirittura anticiparla. Ma con il tema "al passo coi tempi" e scottante delle fake news non mi pare si sia raggiunto un livello accettabile - meritava forse un trattamento tipo quello riservato a bullismo/cyber bullismo.
E poi ho letto il nuovo numero, l'ho letto subito. Effettivamente fa strano sentir parlare di contagio e epidemia, macabro richiamo al giorno d'oggi, perfetto per Halloween. Però la trama e il mistero migliorano non di poco, con l'abbandono del tema bufale online e tornando di più sui binari del genere Topo Mistery più classico. Tra vortici alla Topolino e la collana chirikawa e ad uno sviluppo che ricorda molto lo stile da Seconda Stagione delle più recenti serie televisive. Pero, che sul prossimo numero chi è Mister Vertigo me lo dicano!

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Topolino / Re:Topolino 3358
« il: Domenica 5 Apr 2020, 12:33:32 »
Pensavo… Young Donald, Young Indiana, Newton Pitagorico, Area 15, ma anche Foglie Rosse… un nuovo modo di abbassare il target del giornale per le nuove generazioni che mi piace molto. Con storie di alta qualità -sia per sceneggiatura che per disegni- apprezzabili da tutti. E senza rinunciare di contro all'anima classica del settimanale dove si ritrovano come sempre grandi storie di Topolino, Zio Paperone, Paperinik, le grandi parodie come 19.999 Leghe sotto i mari, i personaggi "paperinizzati", le storie legate a grandi eventi come l'imminente dedicata a Raffaello, fino alle storie del maestro Marco Rota.

E inoltre, con Area 15 e Topolino, le origini continua la commistione con gli stilemi più classici dei comics americani. Niente di più tipico di una bella storia delle origini del personaggio, stile "year one" americano.
E con Area 15 continua il lavoro di sdoganamento del mondo "nerd", dove esser appassionati di fumetti, giochi di ruolo, collezionismo, serie tv è più "cool" di essere il solito figo della scuola. O forse, più che sdoganamento, si dovrebbe dire che riflette una tendenza già in atto nella realtà di tutti i giorni.

Non il 100% delle storie può essere di qualità assoluta, ma io vedo aria di novità e fermento e passione vera -quella che traspare dai redazionali del Direttore.

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Topolino / Re:Topolino 3338
« il: Mercoledì 13 Nov 2019, 23:39:25 »
Letto il finale di Ingorgopoli. Bello ritrovare le atmosfere e i panorami cittadini di Rota visti su Paperino Pendolare e Buon Compleanno Paperino. Ma – come succedeva per la caotica Paperopoli e la gag dell’autobus sulle due storie citate – anche qui un certo senso di déjà-vu lo si percepisce. Ad esempio la trovata dell’incontro con il personaggio ricorrente, la ricerca spasmodica del percorso alternativo e Paperino che finisce – SPOILER – a lucidare monete per lo Zione. Però la felicità di ritrovare una storia del maestro sul libretto e avere la possibilità di riportare alla memoria storie tanto epocali vince!

Continuo a leggere Foglie Rosse. Mi fa sempre sorridere il fatto che la nube nera tempestosa e tonate e le inquadrature di gruppo dei ragazzini sembrino davvero le immagini promozionali di Stranger Things… ma l’unica cosa che riesco a pensare è che la qualità della storia sia di livello superiore!
Però quello che mi rimane in testa è la rappresentazione perfetta dei nativi digitali 2/3/4.0 come lo si voglia dire. Tra tv, fumetti, videogiochi, web, effetti speciali nei film nulla più li sorprende o li “spaventa”. Tutto può avere una spiegazione. Non dico niente di nuovo, certo. La forza di Topolino è sempre stata la capacità di rappresentare la realtà “vera” dell’epoca. Ma è fatto bene, non solo col linguaggio “giovane”.

E si vede anche la chiara volontà pedagogia, che è giusto che il Topo debba trasmettere (non scomoderei il politicamente corretto in questo caso). Dall’integrazione del “diverso” in modo del tutto naturale, senza neanche porsi il problema, la cosa che salta più all’occhio. Ma anche la band musicale MA non vissuta come ribellione, l’andare in giro da soli nei boschi in bici MA tutti col casco in testa ben allacciato (citazione), va bene l’indipendenza MA avvisare a casa che è tutto a posto con un messaggio, il buon vecchio lavarsi le mani prima di cena MA il sapone è biodegradabile, ok il World Wide Web MA attenzione all’importanza dei libri e della biblioteca. Funziona, senza essere pedante.


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Topolino / Re:Topolino 3333
« il: Mercoledì 16 Ott 2019, 10:39:40 »
Un poco deluso anch'io da Paperinik e la Disfida di Villa Rosa, forse perché Paperinik e Villa Rosa sono stati fin troppo inflazionati in tempi recenti facendo un pò perdere quell'alone mitico che avevano... e anche perché non c'era bisogno del Diabolico vendicatore in questa storia... bello ricoinvolgere il biglietto della lotteria e Gastone, ma bastava che Paperino facesse scrivere dall'avvocato...

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Topolino / Re: Topolino 3327
« il: Giovedì 29 Ago 2019, 00:15:02 »
Per la storia di Qui, Quo, Qua punterei l'attenzione sulle parole del direttore "una saga destinata a ridefinire alcune caratteristiche dei nostri amati nipotini" "quello che accadrà in questa avventura [...] alcune saghe del prossimo anno saranno diretta conseguenza dei fatti narrati in queste pagine"
Ci si allontana dalla concezione Disney per andare verso quella Marvel (la formazione del direttore ha quelle radici) con saghe - termine sempre più spesso utilizzato sul Libretto, come anche "miniserie" - ed eventi che diventano man mano più ricorrenti e strutturali nella programmazione del giornalino necessari a mantenere sempre alta l'attenzione del lettore. Per assicurarsi l'acquisto di più numeri consecutivi.
I cambiamenti sono sempre meno destinati ad esaurirsi con la singola storia per ricominciare da capo come se nulla fosse accaduto in quella successiva. Come nelle storie supereroistiche alla "nothing will never be the same", i cambiamenti sono destinati a restare e ad influenzare gli eventi futuri. Lo status quo è mutato in modo permanente.
Tendenza che si era già notata con la saga Missione Zione, con la storia pubblicata sul mensile di Zio Paperone che espande quella del settimanale. Tipico meccanismo del tie-in ben noto ai lettori di super eroi. Sei invogliato a comprare anche un'altra testata per avere tutte le sfaccettature della vicenda.

Non ho ancora letto la nuova "saga" Young Donald (notare, due saghe a puntate su un solo numero di Topolino), aspetto di avere tutti gli 8 capitoli, ma sono curioso di confrontare le due visioni dei teenager adolescenti proposte.

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Testate Regolari / Re:Zio Paperone 8 - Febbraio 2019
« il: Giovedì 14 Feb 2019, 09:48:10 »
Mi era venuta la curiosità di chiedere a chi seguiva la testata di Zio Paperone, quando avevo letto della cosa nell'intro del Topo 3298:

Citazione
Cambio completamente discorso... a proposito dell'intro del Direttore: "Vi segnalo che [...] Paperino e Zio Paperone saranno stampati con una nuova tecnica che ne migliorerà la leggibilità, intervento che ci ha costretto [...] a un leggerissimo cambiamento di formato. Un investimento importante per un miglioramento della qualità delle nostre collane [...] che [...] continuerà anche nei prossimi mesi."
Magari chi di voi segue queste due testate, nel prossimo futuro mi saprà levare il dubbio... sicuramente è un'iniziativa nel solco di quanto già fatto sul Libretto per migliorare la leggibilità del testo per i lettori con dislessia. Ma - a pensar male si fa peccato... - se il cambio di formato (e forse anche di carta) fosse dovuto a un nuovo stampatore, più economico di quello attuale, a cui sono state passate le due testate? Di sicuro sarò clamorosamente smentito... scusatemi se ho indugiato per un attimo a voler pensare per forza male, non me ne vogliate.

Deluso che non si veda nulla di evidente... staremo a vedere se la nuova tecnica di stampa, dopo Paperino e Zio Paperone, verrà adottata anche per altre pubblicazioni...

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Topolino / Re:Topolino 3298
« il: Martedì 12 Feb 2019, 16:20:40 »
Cambio completamente discorso... a proposito dell'intro del Direttore: "Vi segnalo che [...] Paperino e Zio Paperone saranno stampati con una nuova tecnica che ne migliorerà la leggibilità, intervento che ci ha costretto [...] a un leggerissimo cambiamento di formato. Un investimento importante per un miglioramento della qualità delle nostre collane [...] che [...] continuerà anche nei prossimi mesi."
Magari chi di voi segue queste due testate, nel prossimo futuro mi saprà levare il dubbio... sicuramente è un'iniziativa nel solco di quanto già fatto sul Libretto per migliorare la leggibilità del testo per i lettori con dislessia. Ma - a pensar male si fa peccato... - se il cambio di formato (e forse anche di carta) fosse dovuto a un nuovo stampatore, più economico di quello attuale, a cui sono state passate le due testate? Di sicuro sarò clamorosamente smentito... scusatemi se ho indugiato per un attimo a voler pensare per forza male, non me ne vogliate.

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Topolino / Re:Topolino 3298
« il: Martedì 12 Feb 2019, 15:40:50 »
...a me il "nuovo stile" provato da Vian piace. Mi sembra un omaggio/un'evoluzione moderna dello stile dello Scarpa della Collana Chirikawa e dei tratteggi a china del Cavazzano anni 70

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Topolino / Re:Topolino 3295
« il: Giovedì 17 Gen 2019, 23:08:44 »
Appena letto anche SUPERPIPPO & INDIANA PIPPS di Zironi. Si vede che 10 anni di film Marvel hanno sedimentato anche nella mente degli autori Disney, e il risultato a mio avviso è bellissimo! Super Pippo ha poteri da vero “Superman”, le pose e i poteri sono da vero super eroe e non più da dinoccolato in tuta di flanella. Gli stilemi del genere ci sono tutti. Il team-Up (l’alleanza, appunto) tra super eroi, la battaglia tra super eroi iniziale prima che i due inizino a collaborare tra loro per sconfiggere Kranz… che è un vero e proprio super cattivo in possesso di un’arma invincibile.
Mi fa venir voglia di vedere, dopo volumi come DISNEY CLASSIC&REMAKE, anche un DISNEY TEAM-UP. Tra personaggi Disney (es. Paperinik/Fantomius, Zio Paperone/Cuordipietra, le storie corali e quelle con Topi e Paperi assieme…), tra personaggi Disney e personaggi reali (es. Piero angela, Roberto Bolle, Cannavacciuolo…). Verrebbero raccolte di volumi da collezione belle corpose.
Ma anche una raccolta delle STORIE A BIVI o una serie DISNEY SPORT (es. le storie sul ciclismo le trovo ispirate…). E perché, una ristampa delle strisce di DONALD DUCK DI AL TALIAFERRO in formato IL TASCABILONE? E una CRONOLOGICA DI CARPI sulla falsariga di quelle di Barks e Don Rosa?
Va beh, basta… sto delirando. E poi di sicuro molte cose sono già state fatte e sono io a non ricordarmene…

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Topolino / Re:Topolino 3295
« il: Giovedì 17 Gen 2019, 22:25:08 »
Ma che bello Zemelo e Celoni con ZIO PAPERONE E I TEMPI DEL KLONDIKE! Come si possa fare un capolavoro di dettagli, inquadrature, espressione dei personaggi e colori in ogni vignetta anche rimanendo “confinati” in una classicissima griglia a sei riquadri.
Poetica, a metà strada tra IL NATALE SU MONTE ORSO (Zio Paperone rincagnato sulla sua poltrona… e chiaramente l’orso) e il CANTO DI NATALE DI TOPOLINO (con lo sciroppo a far la parte dei fantasmi dei Natali e Charlie quella del contabile Topolino).
Dimostra al meglio quello che è sempre stato il punto di forza delle storie Disney italiane che sono rimaste nella memoria. Storia e disegni al top, e diversi livelli di lettura che rendono la storia godibile per pubblici anche di età molto diverse.

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Topolino / Re:Restyling
« il: Mercoledì 11 Apr 2018, 00:58:03 »
Voglio dare un parere volutamente "al volo" dopo aver solo sfogliato velocemente la prima volta la mia copia digitale del 3255, proprio per fissare la primissima impressione carica di aspettative e curiosità... e quindi passibile di ripensamenti ad una più attenta rilettura e valutazione.
Grafica di copertina invariata, delle sei storie "inedite" -che poi sul Topo sono sempre inedite- strillate in cover solo le prime tre (Farci\Cavazzano, Vitaliano\Pastrovicchio, Sio\Virzi) degne di nota.
Nessun cambiamento nella sostanza dell'apparato redazionale ma solo nella grafica, con le rubriche che rimangono quelle: Chiedilo al Topo, intervista vip+strip a fumetti del personaggio topolinizzato, spazio per i Toporeporter, pagina di barzellette, pagina con l'agenda della settimana, giochi, oroscopo, pagine dedicate ad iniziative con scuole e lettori.
L'unica novità scaturita dalla volontà dichiarata di avvicinarsi ai voleri dei lettori pare essere una striminzita pagina della posta -lontana anni luce dai fasti delle pagine della posta di mondadoriana memoria- e una pagina di A Tu per Tu con un lettore di volta in volta diverso.
L'inserto A Tutto Calcio con le partite della settimana illustrato con le figurine Panini, appare un fin troppo scontato richiamo aziendalista.
In fin dei conti, due sole sono state le differenze che mi sono saltate all'occhio di primo acchito. I numeri di pagina spostati in alto. E il nuovo font EasyReading, unico vero cambiamento oggettivo del settimanale che infatti è anche l'unico aspetto veramente evidenziato nell'editoriale del direttore. Va beh, facciamo tre. Anche il prezzo diverso in copertina...
Purtroppo, con la sua spaziatura esagerata, abbassa di molto l'età del lettore di riferimento e con il minor numero di battute che impone agli articoli ne abbassa decisamente la qualità e i contenuti.
Da lettore di lungo corso per ora prevale la delusione. La speranza è che tutto sia pensato con un occhio di riguardo per le nuove generazioni, sempre più smart e tweet da 140 caratteri (che 280 sono già troppi, meglio i messaggi vocali). Nuove generazioni che saranno e che dovranno garantire il futuro del Libretto.

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Topolino / Re: Topolino 3193
« il: Mercoledì 1 Feb 2017, 18:23:43 »
[non è uno spoiler, è solo un mio commento ritardatario sulla prima parte della storia di AMAZING File su TL 3192]
Il tempo non deve passare mai, i personaggi non possono invecchiare. Le storie devono continuare a ripetersi in un ciclo immutabile e rassicurante da cui la “vita vera” deve rimanere esclusa, rischio la “perdita dell’innocenza”. Questa è da sempre una delle regole non scritte soprattutto nei fumetti per ragazzi. Ripescare le avventure dal passato di Paperino come Paperino Paperotto è un conto, ma far rincontrare gli amici di Quack Town da grandi comportava i suoi rischi. Il rischio di aprire la porta alla “realtà” della vita vera che ci può anche regalare delusioni, e al passare del tempo che non sempre è gentiluomo. Tutte cose che avrebbero potuto incupire e appesantire l’atmosfera delle storie. Ma Bruno Enna ha fatto un gran lavoro. L’evoluzione dei personaggi ha seguito in modo lineare le caratteristiche peculiari dei singoli, non creando discontinuità con le storie di PP8. Ma soprattutto l’accento è posto fortemente sulla volontà di Paperino di mantenere quell’entusiasmo spensierato, quel modo di vedere il mondo con gli occhi di un bambino che da sempre è una caratteristica del nostro irascibile e sfortunato papero. I suoi compagni cercano di fargli fare un bagno di realtà – gli danno dell’immaturo, dicono di non avere più tempo di fantasticare e che è giunto il momento di chiudere col passato e di diventare responsabili – ma il suo “entusiasmo da ragazzino” tornerà a riconquistarli tutti. Il primo a capitolare è stato Louis, ma gli altri seguiranno a breve. Per “diventare grandi” c’è ancora tempo. Evviva!
Mi piace molto anche l’escamotage per includere nella storia Amazing Papers – l’invenzione che più mi era piaciuta nelle storie di PP8 – con quella sua atmosfera a metà strada tra X-Files e i fumetti di supereroi (l’analogia della frase da far pronunciare al contrario al cattivo per sconfiggerlo come a Mr. Mxyzptlk dell’universo DC Comics) e l’atmosfera vintage tra posta pneumatica, vecchie rotative e il personaggio misterioso che segue le gesta dei nostri eroi su uno schermo con grafica videogiochi anni 80. Sono curioso di sapere come va avanti, chi è il personaggio nell’ombra, quali saranno i prossimi Amazing-Files… questo vuol dire che la storia funziona.
E finisco dicendo che trovo bellissimi i disegni di Tosolini, con il suo Paperino anche lui molto “vintage” … col collo allungato e il corpo arcuato che mi ricorda quello di Al Taliaferro.
p.s. ho solo sfogliato velocemente la seconda parte, senza leggerla, ma sarei sorpreso se non confermasse le mie prime impressioni.

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Topolino / Re: Topolino 3168
« il: Giovedì 11 Ago 2016, 17:24:18 »
Io, più prosaicamente, a primo acchito mi sono ritrovato a considerare il remake di Topolino e la Banda dei Piombatori come una storia pensata e realizzata principalmente per promozionale al meglio il terzo vol. di Tesori International dedicato al Topolino di Gottfredson, che necessitava di essere comunicato con forza dopo che i primi due erano stati dedicati al Paperone di Don Rosa.
La stessa logica dei "ritorni" di X-Mickey, Pippo Reporter, I Milioni di Paperone, Fantomius, Wizards of Mickey visti nei mesi addietro per legarsi alle ristampe delle vecchie storie sulle varie Definitive e Legendary Collection o le storie non solo di PK pubblicate a puntate sul settimanale e pronte per essere ristampate in volume in Limited Deluxe Edition.
Da non interpretare come una critica, ma come sintomo anche di una più attenta e ragionata politica editoriale.
E l'aprire, forse, l'originale filone dei "remake" come nuovo strumento atto allo scopo l'ho trovato molto creativo. Magari diventerà famoso come quello delle celeberrime "parodie".
Entrando nel merito della storia, come dicono anche gli autori nelle interviste, per me è semplicemente pensata come fedele omaggio all'originale, dai disegni ai dialoghi. Senza la volontà di essere altro. È solo dal volere essere così fedele all'originale che a mio parere derivano tutte quelle ingenuità e "problemi" segnalati da tutti voi. La storia, non potendo essere stravolta o reinterpretata dalle fondamenta, poteva solo essere adattata e attualizzata con l'adozione di espedienti narrativi che giocoforza non possono essere risolutivi.
Da apprezzare sempre il fatto che la Redazione affidi questi progetti ai "mostri sacri" della propria scuderia per un risultato sempre di qualità. E da lodare l'avere messo a disposizione sul sito la versione originale della storia, leggere il "remake" dopo dona emozioni davvero particolari.

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Topolino / Re: Topolino 3049
« il: Giovedì 8 Mag 2014, 11:09:18 »
Paperino, Gastone e la Tracciabilità Molesta; Paperinik e il complotto dei Social Media; Tip &Tap e il Basket Virale. Un Topolino decisamente 2.0. A memoria non ricordo un numero con una tale concentrazione di "storie a tema". Una delle caratteristiche del libretto è sempre stata la volontà di rimanere al passo con i tempi - e in qualche occasione pure anticiparli - e ormai sembra inarrestabile la tendenza a vedere sostituiti in pianta stabile gli obsoleti oggetti "analogici" come telefoni fissi, manuali cartacei vari e via dicendo, con più moderni device digitali quali smartphone e tablet. Speriamo che i cari vecchi antifurti dello zione rimangano "meccanici" ancora per molto tempo!
Tre avventure che ben rientrano nel filone di storie "didattiche" e di "promozione degli sport" con protagonisti i nipotini, che siano paperi o topi. Anche se forse non si candideranno a rimanere nella storia come qualità assoluta: Zio Paperone e la battaglia dei Social Network o le storie recenti contro il bullismo, per esempio, di sicuro me le ricordo di un livello superiore. Per fare il salto di qualità, secondo me è mancato quel pizzico di fantasia in più per suggerire qualcosa di diverso come alternativa all'invadenza delle nuove tecnologie che non fosse il tornare ai piccioni viaggiatori e ai segnali di fumo o una soluzione al cyber-bullismo che non fosse il solito ravvedimento "out of the blue" del cattivo di turno.
Cmq parlare ai ragazzi di temi come la tracciabilità delle operazioni in rete o con le carte elettroniche e lo sfruttamento a fini commerciali dei dati raccolti, della possibilità di rintracciare una persona localizzando il suo cellulare, il pericolo di vedere screditata la propria immagine sui social network con notizie false, il tentativo di spiegare cos'è un video virale l'ho trovato davvero notevole.
A margine due cose estemporanee che mi sono balzate in mente leggendo la storia con Tip & Tap:
_quando ho visto il "classicone" del grafico discendente che esce dal tabellone allungato con un tablet e un telefonino - al posto dei soliti foglietti di carta attaccati col nastro adesivo - mi è presa una stretta al cuore
_ho trovato divertente disegnare Maritoz con i boxer e le ciabatte a maialini... che in un certo modo richiama la tradizione di barksiana memoria di rappresentare i cattivi con fattezze suine

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