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Io da buon napoletano bevo il caffè a tutte le ore e in diversi gusti (zuccherato, macchiato, tiramisù, nocciolato, shakerato, caffè del nonno)

Poi in estate gradisco molto il thé freddo, vale?

Mentre in inverno sono solito prepararmi sempre la sera una bella cioccolata calda al latte, e più raramente orzo-caffè al latte.











[size=8]P.S.
Ecco, adesso mi avete fatto venire la voglia[/size]

Ecco, ma c'è qualcuno che, come me (e Juro, immagino) proprio non beve caffè?

Io, troppo amaro per i miei gusti

Ovvio, perché, che t'aspettavi? Sto bevendo un makaibari del darjeeling proprio adesso

Non ho idea di cosa sia...
Ma penso si tratti di te te te.

Molti inorridiscono ma io sono un tipo da Tè Guizza del Lidl a [size=9]25[/size] centesimi, una bottiglia da 2 litri.
La ficchi nel frigorifero e sta bene una settimana.

Ecco, ma c'è qualcuno che, come me (e Juro, immagino) proprio non beve caffè?

"Beverei prima il veneno
che un bicchier che fosse pieno
dell'amaro e reo caffe'!'"
(Francesco Redi) [cito a memoria - non rispondo della correttezza ne' del testo ne' dell'attribuzione]

Pensavo di averlo gia' scritto, ma sembra che non ci sia nessun mio intervento precedente da queste parti.

Comunque: ho sempre trovato sgradevole il sapore del caffe'. Anni fa, mi capitava di berlo per cercare di mantenermi sveglio in certe occasioni (e.g., assistere a lezioni universitarie dopo notti di scarso sonno; oppure per studiare fino alle ore piccole). Smisi quando mi resi conto che era del tutto inefficace: mi teneva sveglio, ma con il cervello troppo eccitato per riuscire a pensare (atttivita' che richiede di potersi concentrare su un singolo argomento per piu' di venti secondi di fila - cosa del tutto impossibile per il sottoscritto dopo aver ingerito del caffe').

Quanto al te', lo apprezzo molto. Quanto ne bevo (e come e' preparato), dipende dalla parte del mondo in cui mi trovo. Una tazza di te' fa parte della routine per la mia colazione. Nel resto della giornata ne prendo o meno a seconda della disponibilita': a luglio ero ad un convegno in Giappone e mi son trovato a gustarmi un bicchiere di te' praticamente ad ogni pausa (cinque o sei al giorno).

Non ho idea di cosa sia...
Ma penso si tratti di te te te.

Molti inorridiscono ma io sono un tipo da Tè Guizza del Lidl a [size=9]25[/size] centesimi, una bottiglia da 2 litri.
La ficchi nel frigorifero e sta bene una settimana.

Il makaibari è un tè nero raccolto nella regione montuosa del Darjeeling, nel nord dell'India. E' un secondo raccolto, effettuato nella stagione più secca fra giugno e agosto, cosa che ne concentra gli aromi, anche se questi sono meno floreali rispetto al primo raccolto di maggio, ma più intensi rispetto al terzo raccolto post monsonico di ottobre-novembre. Come puoi non saperlo? U_U


Per quanto riguarda il resto del tuo commento...  [smiley=other_gone.gif]

Ecco, ma c'è qualcuno che, come me (e Juro, immagino) proprio non beve caffè?

Ovviamente, da buon fantoniano, immagino che tu apprezzi ben altre bevande... 

Dopo la gradita lezione di @Juro sul makaibari, ed altri commenti in sede, dico che il titolo del topic, può essere cambiato da amanti del caffè.

In: Amanti del caffè versus amanti del The.

Ma per adesso meglio lasciare tutto così, vorrei evitare polemiche accese e fuochi d'artificio tra i caffettomani e i decaffeinati.

Ma in fondo a noi che ce ne frega come disse il Ragionier Filini, in quel celebre Film...





[size=10]Basta la salute ed un paio di scarpe nuove e puoi girare il mondo intero.[/size]

Dopo la gradita lezione di @Juro sul makaibari

Quando vuoi, sempre disponibile ad acculturarvi su di un argomento tanto fondamentale.

Come si dice, conosci tè stesso.

Bhe...Si può sempre iniziare da qualcosa di più forte come il Chai indiano.

Io ad esempio la cannella la metto nel latte e non nel The...

Poi se stai male e fuori fa freddo ci metto pure lo zenzero e il peperoncino, per sturarti un pò le orecchie.
Dopo aver caramellato il saccarosio.




Riguardo a mischiare latte e the...
Meglio il cappuccino.

Ovviamente, da buon fantoniano, immagino che tu apprezzi ben altre bevande... 

Come dissi, sono astemio, ma non disdegno le bevute astratte di casa Disney, che siano fantoniane o ciminiane...

Comunque: ho sempre trovato sgradevole il sapore del caffe'. Anni fa, mi capitava di berlo per cercare di mantenermi sveglio in certe occasioni (e.g., assistere a lezioni universitarie dopo notti di scarso sonno; oppure per studiare fino alle ore piccole). Smisi quando mi resi conto che era del tutto inefficace: mi teneva sveglio, ma con il cervello troppo eccitato per riuscire a pensare (attività che richiede di potersi concentrare su un singolo argomento per piu' di venti secondi di fila - cosa del tutto impossibile per il sottoscritto dopo aver ingerito del caffe').

Sono molto contento, quasi sollevato, nell'apprenderlo. Da queste parti si millanta, alla maniera di Erdös se non vado errato, che un matematico sia una macchina per trasformare caffè in teoremi. Una linea -non solo alimentare, ma più latamente professionale- che ho sempre sentito assai aliena.

Pensate che a me il caffé piace, e molto, ma non riesco a berlo perché mi rende eccessivamente nervosa.
Sì, perfino quello decaffeinato.
Devo essere eccessivamente reattiva alla caffeina: perfino una Coca media mi provoca questo effetto.

Non va bene neppure per restare sveglia: mi mette agitazione, impedendomi di dormire, ma senza levarmi la sensazione di sonno, solo rendendomi più ansiosa di quanto non sia di solito.

E neppure mi fa digerire, molti lo prendono a fine pasto come digestivo ma a me fa esattamente l'effetto opposto: "tappo" allo stomaco e blocca tutto per due-tre ore.

Però il sapore mi piace, e così una-due volte l'anno me ne concedo uno, rigorosamente non dopo mangiato, a metà mattinata, quando ho il tempo di "assorbirlo" prima di andare a dormire

Non so perché sto scrivendo qui alle 7:10 del mattino.

Caffè a colazione ma solo in versione caffellatte. Durante il giorno è valido per situazioni di emergenza: turno di lavoro che si protrae per 15 ore, colpo di sonno in arrivo (ma questo secondo me è autoconvincimento che si può stare svegli con la mora bevanda), desiderio di svicolare per tre minuti.

Pur essendo cresciuto con due genitori caffeinomani non mi hanno trasmesso l'abitudine. In realtà l'espresso mi piace relativamente, ossia poco. Trovo abbastanza fastidioso il caffè ingurgitato in tre secondi netti in piedi al bar. Un po' di esperienze personali mi hanno fatto apprezzare il caffè bevuto in forma rituale, e allungata:
1) Tre anni di vita in Grecia: caffè ellinikò, che poi è turco, in compagnia con l'attesa che si depositi sul fondo la polvere (durata minima dell'assunzione: un'ora) oppure frapè estivo con 40 gradi che ti accarezzano la faccia (durata minima assunzione: due ore);
2) Consorte serba: vedasi sopra, cambia solo il nome. E non c'è la versione estiva (o non è così tradizionalizzata);
3) Lungo viaggio in Canada: caffè americano diluito e sostanziamente ripugnante (durata minima dell'assunzione: trenta minuti), non male anche la versione da viaggio con bicchierone nello scomparto del cruscotto (durata dell'assunzione: caliibrata in funzione della lunghezza del viaggio). Fa abbastanza film scemo. Interessante la versione "Canadiano" della Costa Ovest con aggiunta di sciroppo d'acero;
4) Vacanze in Francia: caffè lungo anche lunghissimo.

In sostanza vedo il caffè come momento rilassante, non una roba da bere insieme a dieci sconosciuti in piedi al bancone del bar con quello accanto che tossisce nella tua tazzina o ha il mento ricoperto delle briciole della brioche surgelata o finge di essere un intellettuale che si interessa alle notizie dal mondo e si fionda a cercare nelle pagine sportive de La Stampa l'ultima intervista ad Allegri. Il caffè espresso (moka) aggregativo domestico non mi attira, sto convertendo diverse persone che vengono a casa mia alle usanze balcaniche o Yankee/Maple Leafs.

Però ho notato una cosa strana: spesso al bar si vede gente che lo prende amaro tuttavia mescola la tazzina in cui non ha messo lo zucchero. Qualcuno qui fa la stessa cosa? In caso di risposta affermativa, perché?
A proposito del punto 4): un paio d'anni fa ho fatto una gita in Francia con un amico, ci fermiamo a prendere un caffè: il gestore capisce la nostra provenienza e si presenta con due tazzine enormi contenenti mezzo millilitro di liquido marrognolo accompagnate dalle parole, in italiano "italiani, caffè piccolo piccolo!" e un gran sorriso. Era stato gentilissimo pensandoci amanti del ristretto. Ci sono rimasto male ma ho apprezzato la cortesia.

A me piace il caffè, mi piace l'odore, il sapore e il retrogusto una volta stemperato.
Lo sorbisco amaro, o col latte nelle sue varianti.
Per i miei gusti il formato ideale è la moka: l'espresso è troppo concentrato, e detesto gli intrugli slavati di caffè allungato.
Ma non lo prendo spesso: possono passare settimane senza che prenda un caffè.
Per questioni salutari, da qualche anno ho preferito sostituire il caffelatte mattutino con del tè, il che mi ha portato ad apprezzare gli infusi in generale che si sono sostituiti al caffè nella maggior parte delle esperienze conviviali casalinghe.

Però ho notato una cosa strana: spesso al bar si vede gente che lo prende amaro tuttavia mescola la tazzina in cui non ha messo lo zucchero. Qualcuno qui fa la stessa cosa? In caso di risposta affermativa, perché?

Penso sia per farlo raffreddare più velocemente, o forse gli priace il tintinnio XD

Io sono un drogato di caffè! Ne berrò dieci al giorno...
Il problema e che mi sono 'affezionato' al movimento della tazzina e tante volte lo bevo solo per quell'attimo di relax che il caffè regala!

Il caffè sarà la mia rovina: lo so!!

Ora sono nell'ansia Pre-Lucca, ho sostituito il caffe' con i pocket coffee !
Si', lo so..un succo di frutta mi calmerebbe di più, infatti me lo porto dietro !