In ogni caso questa copertina non mi trasmette niente. Per carita' e' bella, ma e' fuori luogo...A mio avviso il primo numero dell'anno dovrebbe essere a tema, con una bella scritta che augura a tutti Buon 2018.Immagino che la linea sia quella di pompare a tutti i costi donald quest...
In ogni caso questa copertina non mi trasmette niente. Per carita' e' bella, ma e' fuori luogo...A mio avviso il primo numero dell'anno dovrebbe essere a tema, con una bella scritta che augura a tutti Buon 2018.Immagino che la linea sia quella di pompare a tutti i costi donald quest...
Immagino che la linea sia quella di pompare a tutti i costi donald quest...Avranno bisogno di tutta l'aria di un aerostato...
Sicuramente sara' per questo, ma spero che non esagerino pubblicando anche delle carte a tema, modellini, action figure o altre diavolerie simili ;D (una roba alla WoM insomma...)
Insomma Gancio compra questo numero e già che ci sei convinci anche Pacuvio e Paperinika a farlo!Sono contento che tu abbia apprezzato questo numero, purtroppo la mia visione è molto più aderente a quella di chi ha scritto la recensione... :P
PS: prendendo a prestito (ed adattando) una vecchia battuta di Paperino, "io e Ambrosio siamo come due rette parallele, non ci incontriamo mai!"
Ciao ASdrubale! In realtà, la storia dell'Old Wild West Show che diventa la base degli studios è vera, grazie a Thomas Ince, discepolo di D.W.Griffith: l'ho trovata su questo meraviglioso libro di Marc Norman, lo sceneggiatore di Shakespeare in Love, What Happens Next, la storia della sceneggiatura in America e non solo: https://www.amazon.it/What-Happens-Next-American-Screenwriting/dp/0307393887/ref=sr_1_3?s=books&ie=UTF8&qid=1515579194&sr=1-3&keywords=marc+norman
In pratica, l'incontro tra l'idea di Ince di razionalizzare la produzione cinematografica artigianale dell'epoca e i Wild West Show portò alla creazione del primo studio cinematografico, per ammortizzare le spese. Ma per girare di più e meglio serviva un piano: da qui la sceneggiatura, che all'inizio è una semplice "lista della spesa" del produttore al regista, suo mero strumento. Poi, naturalmente, le cose si sono evolute.
Altre info su Ince qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_H._Ince
Quanto al discorso del Milione, è una storia di dieci anni fa che onestamente non ricordavo, quindi sono due idee nate separatamente. La mia parte dal libro di cui sopra, con un intento più didattico, senza nulla togliere ai Milioni di Fausto che mi piacciono parecchio. :-)
Letta la recensione e disserto con piccolobush sull'accostamento steampunk/Donald Quest.Disserti o dissenti? :D
Di base lo steampunk introduce elementi futuristici in un ambientazione del passatoNo, di base lo steampunk ha caratteristiche ben precise. In particolare, s tratta di presentare ucronie, immaginando nel passato (a rigore l'epoca vittoriana) una tecnologia che non poteva esistere.
Di fatto Donald Quest è un fantasy con delle astronavi che assomigliano a dei drakkar e alcuni veicoli strani che poco hanno di fantasy. Per dire da quando hanno inserito i robot in Wizards of Mickey la serie ha finito di essere fantasy per diventare steampunk.Ecco dq potrebbe essere steamfantasy, che però non vuol dire molto, per me è un giocare con le definizioni
@piccolobush: ho letto la tua recensione e vorrei specificare che "l'innaffiatore innaffiato" è davvero un film dei Lumière: https://it.wikipedia.org/wiki/L'innaffiatore_innaffiatoCiao Roberto,
:-)
Letta la recensione e disserto con piccolobush sull'accostamento steampunk/Donald Quest.Disserti o dissenti? :D
CitazioneDi base lo steampunk introduce elementi futuristici in un ambientazione del passatoNo, di base lo steampunk ha caratteristiche ben precise. In particolare, s tratta di presentare ucronie, immaginando nel passato (a rigore l'epoca vittoriana) una tecnologia che non poteva esistere.