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Disney nella nostra cultura...

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Donald112
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    Re:Disney nella nostra cultura...
    Risposta #480: Martedì 19 Mar 2019, 20:01:20
    Si, ma la fatidica frase "Dove l'hai letto? Sul Topolino?", che tanto ci fa infuriare tutti, non è stata inventata da Salvini. E', purtroppo, un luogo comune molto radicato.. :-[
    Ma infatti parlavo in generale: Salvini non è stato il primo e non sarà certo l'ultimo ad usare questa frase dispregiativa.

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    PolliceSu
      Re:Disney nella nostra cultura...
      Risposta #481: Martedì 19 Mar 2019, 21:49:50
      Non voleva attaccare Topolino ma certo non è una bella pubblicità per la testata, considerato che c'è gente che pende dalle labbra dei politici (parlo in generale). Su una cosa hanno ragione: l'attendibilità di Topolino è diversa da quella dei loro programmi di partito perché Topolino è molto più attendibile. Tra rubriche e storie Topolino affronta numerose tematiche: dall'ambiente alla storia, dalla letteratura all'economia, dalla scienza all'arte arte. E' chiaro che i temi sono trattati in modo che siano comprensibili ai bambini ma ciò rappresenta la base per la loro futura conoscenza e cultura. E mai ho visto pubblicare cose false o assurde. Merito anche degli autori che mettono sempre il massimo impegno nel loro lavoro, e la stessa cosa non credo che valga per diversi nostri politici.
      Certo che, se Salvini lesse Il popolo del lago quando aveva 21 anni, altro che inattendibile pensò di Topolino! ;D


      Un'antica leggenda dice che sotto il lago Kaibal, esiste una popolazione di esseri che, nelle loro sembianze, sono un misto fra anfibi e umani. Topolino e Pippo scoprono che non si tratta affatto di una leggenda, ma è la verità e dopo varie avventure, riusciranno a portare due loro esponenti davanti a Yuri Yevchenko, un vecchio lupo di lago, con una famiglia numerosa. Questi, che conosce già Topolino e Pippo accoglie i due anfibi/umani dicendo: "(...) avete portato con voi anche degli amici! Entrate, entrate!". Uno dei due gli chiede: "Anche noi? Non ci trovi strani?" Il vecchio lupo di lago abbracciando la moglie e facendo l'occhiolino, risponde: "Strano è chi non dà il benvenuto allo straniero! Mettetevi comodi! La mia casa è la vostra casa!"
      Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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        Re:Disney nella nostra cultura...
        Risposta #482: Martedì 19 Mar 2019, 22:35:15
        Non voleva attaccare Topolino ma certo non è una bella pubblicità per la testata, considerato che c'è gente che pende dalle labbra dei politici (parlo in generale). Su una cosa hanno ragione: l'attendibilità di Topolino è diversa da quella dei loro programmi di partito perché Topolino è molto più attendibile. Tra rubriche e storie Topolino affronta numerose tematiche: dall'ambiente alla storia, dalla letteratura all'economia, dalla scienza all'arte arte. E' chiaro che i temi sono trattati in modo che siano comprensibili ai bambini ma ciò rappresenta la base per la loro futura conoscenza e cultura. E mai ho visto pubblicare cose false o assurde. Merito anche degli autori che mettono sempre il massimo impegno nel loro lavoro, e la stessa cosa non credo che valga per diversi nostri politici.
        Certo che, se Salvini lesse Il popolo del lago quando aveva 21 anni, altro che inattendibile pensò di Topolino! ;D


        Un'antica leggenda dice che sotto il lago Kaibal, esiste una popolazione di esseri che, nelle loro sembianze, sono un misto fra anfibi e umani. Topolino e Pippo scoprono che non si tratta affatto di una leggenda, ma è la verità e dopo varie avventure, riusciranno a portare due loro esponenti davanti a Yuri Yevchenko, un vecchio lupo di lago, con una famiglia numerosa. Questi, che conosce già Topolino e Pippo accoglie i due anfibi/umani dicendo: "(...) avete portato con voi anche degli amici! Entrate, entrate!". Uno dei due gli chiede: "Anche noi? Non ci trovi strani?" Il vecchio lupo di lago abbracciando la moglie e facendo l'occhiolino, risponde: "Strano è chi non dà il benvenuto allo straniero! Mettetevi comodi! La mia casa è la vostra casa!"
        Da quando questo è diventato un forum di politica?

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          Re:Disney nella nostra cultura...
          Risposta #483: Martedì 19 Mar 2019, 23:17:51
          Sta diventando una mania, quella di citare  Topolino a sproposito: pochi minuti fa a Cartabianca Cacciari ha iniziato un suo intervento dicendo "Chi legge qualcosa di diverso da Topolino sa che i flussi migratori verso l'Europa sono inarrestabili..."
          Non mi interessa entrare nel merito della questione politica, dato che non è questa la sede, ma caspita! Questa nuova moda trasversale di riferirsi a Topolino nei dibattiti politici (o presunti tali) in modo sostanzialmente dispregiativo sarebbe bene che cessasse!

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            Risposta #484: Mercoledì 20 Mar 2019, 12:10:27
            Topolino e' una rivista innanzitutto per bambini che nel caso migliore istruisce il suo pubblico di riferimento e in quello peggiore si limita ad offrirgli un po' di divertimento. Per quanto posso valutare dal materiale che mi e' capitato sottomano negli ultimi quarant'anni, una gran parte delle riviste per adulti sono al di sotto del livello intellettuale di un generico libro di testo della scuola media, facendo sospettare che servano a istupidire chi le legge (la stessa cosa purtroppo si puo' dire di molti degli articoli che appaiono sui siti di prestigiosi quotidiani e - temo - nelle versioni cartacee degli stessi).
            Alla luce di questi fatti, usare "Topolino" come termine di riferimento per "lettore immaturo" non sembra un'idea cosi' brillante.

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              Re:Disney nella nostra cultura...
              Risposta #485: Mercoledì 20 Mar 2019, 18:57:47
              Non voleva attaccare Topolino ma certo non è una bella pubblicità per la testata, considerato che c'è gente che pende dalle labbra dei politici (parlo in generale). Su una cosa hanno ragione: l'attendibilità di Topolino è diversa da quella dei loro programmi di partito perché Topolino è molto più attendibile. Tra rubriche e storie Topolino affronta numerose tematiche: dall'ambiente alla storia, dalla letteratura all'economia, dalla scienza all'arte arte. E' chiaro che i temi sono trattati in modo che siano comprensibili ai bambini ma ciò rappresenta la base per la loro futura conoscenza e cultura. E mai ho visto pubblicare cose false o assurde. Merito anche degli autori che mettono sempre il massimo impegno nel loro lavoro, e la stessa cosa non credo che valga per diversi nostri politici.
              Certo che, se Salvini lesse Il popolo del lago quando aveva 21 anni, altro che inattendibile pensò di Topolino! ;D


              Un'antica leggenda dice che sotto il lago Kaibal, esiste una popolazione di esseri che, nelle loro sembianze, sono un misto fra anfibi e umani. Topolino e Pippo scoprono che non si tratta affatto di una leggenda, ma è la verità e dopo varie avventure, riusciranno a portare due loro esponenti davanti a Yuri Yevchenko, un vecchio lupo di lago, con una famiglia numerosa. Questi, che conosce già Topolino e Pippo accoglie i due anfibi/umani dicendo: "(...) avete portato con voi anche degli amici! Entrate, entrate!". Uno dei due gli chiede: "Anche noi? Non ci trovi strani?" Il vecchio lupo di lago abbracciando la moglie e facendo l'occhiolino, risponde: "Strano è chi non dà il benvenuto allo straniero! Mettetevi comodi! La mia casa è la vostra casa!"
              Da quando questo è diventato un forum di politica?
              Questo topic è chiamato "Disney nella nostra cultura". La politica, ne converrai, fa parte a pieno titolo della nostra cultura. Se poi i politici si riferiscono al mondo Disney, come nei casi sotto citati, il collegamento viene da sé.
              Nel mio intervento poi, in particolare, io in realtà, parlo di una storia di Topolino dove c'è, piaccia o non piaccia, un intervento socio-culturale e dunque politico.
              Non penso poi dunque di essere così fuori tema e, soprattutto, fuori forum e questo a prescindere dal fatto che, una scuola di pensiero, forse un po' oggi ingiustamente, dal mio punto di vista, demodé, afferma che tutto, in fondo è politica.
              Se poi mi vuoi dire che, col mio intervento, ho infastidito qualcuno, me ne dispiace, ma ..., che dire? Capita quando si toccano dei nervi scoperti!
              « Ultima modifica: Mercoledì 20 Mar 2019, 19:02:37 da doppio segreto »
              Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                Re:Disney nella nostra cultura...
                Risposta #486: Mercoledì 20 Mar 2019, 19:06:24
                Sta diventando una mania, quella di citare  Topolino a sproposito: pochi minuti fa a Cartabianca Cacciari ha iniziato un suo intervento dicendo "Chi legge qualcosa di diverso da Topolino sa che i flussi migratori verso l'Europa sono inarrestabili..."
                Non mi interessa entrare nel merito della questione politica, dato che non è questa la sede, ma caspita! Questa nuova moda trasversale di riferirsi a Topolino nei dibattiti politici (o presunti tali) in modo sostanzialmente dispregiativo sarebbe bene che cessasse!
                Io penso sempre che sia una sorta di catena innescata dall'intervento primo di Zingaretti.


                Comunque sia, al buon Cacciari, mi viene da rispondergli così: è molto probabile che , non tutti, ma molti di quelli che leggono Topolino, leggano, anche Platone e, en passant, anche te.
                Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                  Risposta #487: Mercoledì 20 Mar 2019, 19:24:58
                  Scusate, più che altro vorrei sapere: Vi importa veramente cosa pensino pennivendoli e politicanti (di qualsiasi colore, l'ignoranza e la malafede non hanno certo parte politica) di quello che da settant'anni dovrebbe essere considerato un nostro orgoglio nazionale? (e io e voi sicuramente lo consideriamo tale). Seriamente vi sembra una cosa rilevante?
                  Perchè di questo mondo siamo solo ospiti, fra i tanti. E non i padroni. Insieme abbiamo dimostrato tante cose, ma la più importante è che non esiste l'impossibile. Antidarwinista

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                    Re:Disney nella nostra cultura...
                    Risposta #488: Mercoledì 20 Mar 2019, 19:59:54
                    Non voleva attaccare Topolino ma certo non è una bella pubblicità per la testata, considerato che c'è gente che pende dalle labbra dei politici (parlo in generale). Su una cosa hanno ragione: l'attendibilità di Topolino è diversa da quella dei loro programmi di partito perché Topolino è molto più attendibile. Tra rubriche e storie Topolino affronta numerose tematiche: dall'ambiente alla storia, dalla letteratura all'economia, dalla scienza all'arte arte. E' chiaro che i temi sono trattati in modo che siano comprensibili ai bambini ma ciò rappresenta la base per la loro futura conoscenza e cultura. E mai ho visto pubblicare cose false o assurde. Merito anche degli autori che mettono sempre il massimo impegno nel loro lavoro, e la stessa cosa non credo che valga per diversi nostri politici.
                    Certo che, se Salvini lesse Il popolo del lago quando aveva 21 anni, altro che inattendibile pensò di Topolino! ;D


                    Un'antica leggenda dice che sotto il lago Kaibal, esiste una popolazione di esseri che, nelle loro sembianze, sono un misto fra anfibi e umani. Topolino e Pippo scoprono che non si tratta affatto di una leggenda, ma è la verità e dopo varie avventure, riusciranno a portare due loro esponenti davanti a Yuri Yevchenko, un vecchio lupo di lago, con una famiglia numerosa. Questi, che conosce già Topolino e Pippo accoglie i due anfibi/umani dicendo: "(...) avete portato con voi anche degli amici! Entrate, entrate!". Uno dei due gli chiede: "Anche noi? Non ci trovi strani?" Il vecchio lupo di lago abbracciando la moglie e facendo l'occhiolino, risponde: "Strano è chi non dà il benvenuto allo straniero! Mettetevi comodi! La mia casa è la vostra casa!"
                    Da quando questo è diventato un forum di politica?
                    Questo topic è chiamato "Disney nella nostra cultura". La politica, ne converrai, fa parte a pieno titolo della nostra cultura. Se poi i politici si riferiscono al mondo Disney, come nei casi sotto citati, il collegamento viene da sé.
                    Nel mio intervento poi, in particolare, io in realtà, parlo di una storia di Topolino dove c'è, piaccia o non piaccia, un intervento socio-culturale e dunque politico.
                    Non penso poi dunque di essere così fuori tema e, soprattutto, fuori forum e questo a prescindere dal fatto che, una scuola di pensiero, forse un po' oggi ingiustamente, dal mio punto di vista, demodé, afferma che tutto, in fondo è politica.
                    Se poi mi vuoi dire che, col mio intervento, ho infastidito qualcuno, me ne dispiace, ma ..., che dire? Capita quando si toccano dei nervi scoperti!
                    Non è questione di nervi scoperti (e no, non è il mio caso, non credevo neanche fosse necessario specificarlo).

                    Semplicemente si chiede, a te come a tutti gli altri utenti, di lasciare fuori la politica dal forum, il che include anche il fatto di evitare commenti su questa o quella posizione di pensiero dei politici, indipendentemente dalla fazione a cui appartengono. Non è questione di simpatia, semplicemente nel tempo si è valutato (con Paolo e gli altri mod) che non è questo il luogo per chi vuole avventurarsi in simili discorsi.
                    Quindi nessuno vi impedisce di riportare le dichiarazioni in cui appaiono Paperone o Topolino (anche se personalmente fatico a cogliere l'utilità di un elenco fine a sé stesso come sembra essere diventato questo topic, ma qui si entra nella - mia - opinione personale), ma se poi da questo si passa alle frecciate, neanche troppo nascoste, verso una qualunque (e sottolineo qualunque) linea politica, allora non va più bene.

                    *

                    Donald112
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                      Re:Disney nella nostra cultura...
                      Risposta #489: Mercoledì 20 Mar 2019, 20:08:35
                      Comunque sia, al buon Cacciari, mi viene da rispondergli così: è molto probabile che , non tutti, ma molti di quelli che leggono Topolino, leggano, anche Platone e, en passant, anche te.
                      Peraltro anche diversi filosofi/letterati leggono Topolino o altri fumetti: tra essi il famoso Giulio Giorello, grande amico del Topo.
                      Inoltre alcuni anni fa andai ad una conferenza dove un filosofo (non ricordo il nome) disse che la sera non si sarebbe mai sognato di aprire un libro filosofico ma consigliava a tutti di leggere i fumetti nei momenti di relax.
                      Scusate, più che altro vorrei sapere: Vi importa veramente cosa pensino pennivendoli e politicanti (di qualsiasi colore, l'ignoranza e la malafede non hanno certo parte politica) di quello che da settant'anni dovrebbe essere considerato un nostro orgoglio nazionale? (e io e voi sicuramente lo consideriamo tale). Seriamente vi sembra una cosa rilevante?
                      A me, da lettore, interessa poco o nulla. Non mi faccio certo influenzare da cosa dicono gli altri. Più che altro è un danno d'immagine che colpisce la testata e la redazione. E' lo stesso discorso che può essere fatto con le storie/copertine Vip al contrario. Se si mette nel numero una storia o intervista a vip si cerca di avere effetti positivi in termini di visibilità e vendite (cercando di attrarre i lettori occasionali). Se, al contrario, un vip influente critica Topolino o dice che i bambini non dovrebbero leggere i fumetti si ha l'effetto opposto e potrebbe far diminuire, anche se leggermente, il numero di lettori (in particolare quelli occasionali). E ciò mi dispiace dato che tutto il settore del fumetto non se la passa bene e la redazione del Topo cerca continuamente di creare nuove iniziative per migliorare l'immagine e attrarre nuovi lettori (come per esempio quelle in programma per i 70 anni)

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                      tang laoya
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                      Mi avevano dato le mappe del percorso, ma nessuna idea circa i bizzarri paesaggi che avremmo attraversato durante lunghi mesi. - Per Nettuno Capitano! Con questa luna di sghimbescio gli sgombri cremisi fluttuano flessi!

                        Non solo Pietro Gambadilegno e Macchianera, adesso Topolino deve combattere anche con i pregiudizi di alcuni politici nostrani. Nell'ultimo mese il magazine per ragazzi, che quest'anno festeggia 70 anni, è stato utilizzato come sinonimo di lettura poco impegnativa e ricca di sciocchezze da sinistra e destra e “Dove l'ha letto, su Topolino?” è diventato uno slogan per dare liberamente dell'ignorante al proprio avversario.

                        L'ultimo, in ordine di tempo, Massimo Cacciari. Ospite a Carta Bianca, il talk show di Rai 3, durante un confronto con il giornalista Maurizio Belpietro ha dichiarato: “Se la gente avesse letto qualche libro in più oltre a Topolino, capirebbe molte cose”. Ma il filosofo è, per così dire, in buona compagnia. Il 2 marzo Carlo Calenda, in un post su Twitter in risposta a Maurizio Gasparri sui libri letti da Matteo Salvini chiedeva “Includi Topolino?”. Seguito poi, il 18 marzo, dallo stesso ministro dell'Interno che, commentando le critiche alla flat tax fatte da alcuni quotidiani, diceva: I numeri dei giornali hanno l'attendibilità di Topolino”. Dello stesso tenore una frase del neo segretario Pd Nicola Zingaretti, sempre a proposito di flat tax: “È una bufala da Paperon dè Paperoni”.

                        Un atteggiamento che ha stancato gli addetti ai lavori: sceneggiatori, disegnatori e giornalisti sui social hanno manifestato il proprio scontento. A cominciare da Francesco Artibani, autore Disney dal 1992: “Un settimanale che ha avviato alla lettura almeno tre generazioni di italiani diventa oggi un esempio negativo da citare con disprezzo. Se affermassi che i politici sono tutti ladri, i giornalisti dei pennivendoli e i filosofi dei gran chiacchieroni pieni di idee fumose e incomprensibili direi delle banalità offensive. È per questo che è ora di pretendere rispetto per questo lavoro” ha scritto sul suo profilo Facebook.

                        Al tweet aveva risposto lo stesso Artibani, scrivendo: "Calenda, io la seguo con interesse ma, cortesemente, non mi cada su Topolino. Non banalizzi anche lei quello che è un lavoro serio".

                        Il suo pensiero è stato condiviso da tantissimi lettori, che hanno raccontato quanto i fumetti e gli articoli del magazine siano stati importanti per la loro crescita; e da molti colleghi, che hanno sottolineato la serietà con la quale svolgono il loro lavoro nella nona arte. “Topolino fa parte di me. Disegno fumetti grazie a Topolino, ho iniziato a leggere grazie a Topolino e questo mi ha permesso di approcciarmi a lettura via via più complesse, Grazie Topolino e grazie anche a chi lo denigra per farsi bello perché Topolino mi ha insegnato ad accettare chi la pensa diversamente da me” ha scritto il disegnatore Francesco D'Ippolito.

                        Anche Alex Bertani, direttore del magazine, ha commentato: “Dispiace un po’ che persone competenti e preparate parlino con tanta leggerezza di uno strumento come Topolino, un giornale che è stato capace, nei suoi ormai 70 anni di vita editoriale, di iniziare alla lettura generazioni di lettori, stimolandone la crescita personale e contribuendo spesso alla formazione di un loro forte senso critico. Topolino ha questa grande capacità di raccontarti la realtà che hai attorno e di farlo in modo divertente e solo in apparenza 'leggero' adatto anche ad un pubblico più giovane che spesso lo avvicina soprattutto per la magia delle sue avventure. Riesce a fare divulgazione usando un linguaggio semplice e fruibile, per questo efficace, e chi è esperto di comunicazione sa quanto sia complesso farlo. Topolino è spesso una 'stazione di partenza' di percorsi personali ricchi di stimoli e passioni”. Tuttavia, il direttore non sente la necessità “di alzare i toni o di rischiare di finire strumentalizzati in qualche polverone mediatico, sicuramente sono dichiarazioni un po’ infelici, ma credo anche che in fondo nessuno le abbia veramente fatte con intenti denigratori, Topolino è un giornale molto diffuso e credo le persone attente ne conoscano bene sia l’elevato valore di intrattenimento che quello formativo e divulgativo”.

                        “C'è una distorsione – ha ribadito Artibani – riguardo quello che Topolino magazine è. Sì, è un giornale per bambini, ma questo non significa che debba essere banalizzato o mortificato. Ha un suo valore, non per altro è uno degli ultimi fumetti rimasti dedicato a quella precisa età anagrafica. Purtroppo non è da ieri che i fumetti hanno questa connotazione negativa, nonostante autori come Umberto Eco, Dino Buzzati e Gianni Rodari abbiano provato a sdoganarli. E spesso chi li denigra non li conosce nemmeno, non li ha mai letti o non li legge da anni. Prendiamo il caso di Nicola Zingaretti, che ha usato come esempio una vecchia versione di zio Paperone degli anni'70, quando era ancora un imprenditore senza scrupoli. Adesso è diventato più etico, ha una morale, si è evoluto: dunque, perché citare qualcosa che non si conosce, che può diventare inutilmente offensivo?”.

                        Artibani è autore, insieme a Fausto Vitaliano, del progetto Topolino Comic&Science, lanciato sulle pagine del settimanale dal 2016 e incentrato sulla divulgazione specifica. Con la collaborazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, di Roberto Natalini, direttore dell'istituto per le applicazioni del calcolo M. Picone e di Andrea Plazzi, matematico e curatore di fumetti. Ad aiutare Topolino e co. a esplorare il mondo delle scienze, personaggi come Piero Angela e Carlo Rovelli.

                        “La cosa straordinaria è che tutti quelli che ci hanno aiutato hanno letto o leggevano ancora il magazine, conoscevano a fondo i personaggi ed erano entusiasti di partecipare a questo nostro progetto. Così come Topolino, che è un personaggio estremamente dinamico e voglioso di imparare. Leggere le sue avventure può far accendere la scintilla della curiosità. Che sia musica o sport, letteratura o matematica, ogni lettore può trovare una sua passione. Non scriviamo sciocchezze o invenzioni, e vorremmo non diventare un esempio negativo, uno slogan falso e insensato”.

                        Fonte: https://www.repubblica.it/robinson/2019/03...lino-222162555/

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                        Cornelius
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                          Re:Disney nella nostra cultura...
                          Risposta #492: Venerdì 22 Mar 2019, 14:02:12
                          'Topolino' risponde ai politici: "Smettetela di usarci come esempio di ignoranza"
                          "Se la politica denigra Topolino (ma se lo può permettere?)"
                          "Topolino" non ci sta e ribatte ai politici: "Non usateci come esempio di scarsa serietà"

                          Dopo Repubblica linkata da Tang, anche i siti del Corriere e dell'Huffington Post riportano la presa di posizione degli autori Disney
                          (e dei lettori):

                          https://www.corriere.it/politica/19_marzo_22/topolino-politica-salvini-renzi-cacciari-calenda-880df9a2-4c91-11e9-aa51-4cb365c9ed6c.shtml?refresh_ce-cp

                          https://www.huffingtonpost.it/2019/03/22/topolino-non-ci-sta-e-ribatte-ai-politici-non-usatemi-come-esempio-di-lettura-leggera_a_23698416/?ncid=tweetlnkithpmg00000001&fbclid=IwAR2YHf3VTYdMYeeSuvqt3Ji26Q_g3K4IXDls5X6cOnscDevUaVC9HPDt0n4
                          « Ultima modifica: Venerdì 22 Mar 2019, 14:23:55 da Cornelius Coot »

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                            Re:Disney nella nostra cultura...
                            Risposta #493: Venerdì 22 Mar 2019, 14:46:02
                            Nonostante un certo 'sdoganamento intellettuale' del Fumetto avvenuto nell'ultimo mezzo secolo (a partire dalle prime mostre di Bordighera e Lucca e dall'uscita della rivista Linus di metà anni '60), il pregiudizio nei confronti dei 'maledetti fumetti' è ancora presente. E per il Topo lo era ancor di più ai tempi della sua maggiore fioritura, del suo clamoroso successo: nel 1961, da poco diventato settimanale, 'Topolino' (o meglio, Paperino) viene 'redarguito' insieme a Mina (sua entusiasta fan che lo difende a spada tratta) dallo scrittore e regista Mario Soldati.

                            https://www.youtube.com/watch?v=eTbbaAUeUCY

                            « Ultima modifica: Venerdì 22 Mar 2019, 15:37:31 da Cornelius Coot »

                              Sacrosanta presa di posizione.
                              If you can dream it, you can do it.

                               

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