L'animazione mi piace come i nuovi look (non tutti) che ricordano quelli dei corti di Topolino e Paperino apparsi in fumetto anche nel nostro Topo non molto tempo fa. Personalmente di positivo trovo l'esistenza di una nuova fantastica villa per Paperone, residenza che saltuariamente veniva fuori anche nei fumetti Mondadori, in coesistenza col Deposito.
I 'new look' più clamorosi e che lasciano alquanto perplessi sono quelli riguardanti un Deposito non più in collina ma in mezzo al mare, oltretutto ridimensionato a scatoletta (pure mezza vuota). E un CF over size, con la solita barba lunga e un'origine scozzese confermata (anzi, di più, tanto per non esser da meno di Scrooge, come scritto). Spero che i nostri autori, qualora decidessero di riprendere il personaggio, non si facciano influenzare dalle DuckTales: non sopporterei vederlo ridotto così anche nelle pagine del libretto! Al contrario, ridare a Paperone una sontuosa villa anche nei fumetti non sarebbe male, senza rimpicciolire e scaraventare il Deposito in mare, però!
Il 'new look' di Doretta non mi dispiace: è ovvio che il suo personaggio, modificato anche caratterialmente (una Catwoman a fianco di Batman Scrooge, in un rapporto anche questo 'rivisto', come scritto negli articoli), sarà strettamente collegato ai ricordi di gioventù di Paperone, sebbene nel testo si parli di curiosa relazione con un 'old McDuck': immagino sia un errore di stampa perché ai tempi della Corsa all'Oro Paperone non poteva essere che giovane (poco più che ventenne!) ed escludo pindarici viaggi nel tempo.
Far vedere in un quadro i genitori di Paperone denota un tocco di sensibilità e attenzione da parte degli autori: autori che però si sono divertiti a stravolgere alcune situazioni che i lettori europei non so quanto riusciranno a digerire. Se si possono apprezzare la Villa, Doretta, Ma Beagle (una riconferma, sebbene anche un Grandpa Beagle non sarebbe stato male, proprio ricollegandosi ai fumetti)... il Deposito ridotto a scatoletta buttata in discarica e un Famedoro gonfiato come una zampogna sono un autentico pugno nello stomaco: se i dolori si dovessero ripresentarsi ad ogni nuovo episodio, dovrò rinunciare a vedere la serie.
Angones e altri autori sembra abbiano letto i fumetti dei paperi e mi sorprende la disinvoltura con la quale hanno rinunciato al Deposito 'classico' e, di conseguenza, alla Collina, un 'must' per i lettori non solo italiani ma europei. E' anche vero che le DuckTales si rivolgono ad un pubblico giovane mondiale che magari i fumetti non li ha mai letti (come gli americani, innanzi tutto): per cui, annoiati da quello scatolone squadrato, non ci hanno pensato troppo a eliminarlo. Peccato perché, vedendo i bei disegni del quartiere periferico con la città sullo sfondo, sono sicuro che avrebbero illustrato magnificamente anche squarci panoramici a noi più familiari. Gli stessi autori, però, auspicando una possibile presenza di Paperoga, Rockerduck, Brigitta e Paperetta, sembrano strizzare l'occhio ai lettori italiani ed europei dei fumetti Disney, rassicurandoli dopo le 'novità horror': politica del bastone e della carota?