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Le Pubblicazioni => Topolino => Topic aperto da: Gumi - Martedì 3 Lug 2018, 12:06:51

Titolo: Topolino 3267
Inserito da: Gumi - Martedì 3 Lug 2018, 12:06:51
(http://www.topolino.it/assets/COVER/1WTOPO32670.jpg)
cover di Silvia Ziche.

STORIE

Piccole grandi papere, ep. 1
Soggetto e Sceneggiatura di Marco Bosco.
Disegni di Silvia Ziche.

Topolino, Manetta e una non troppo semplice somiglianza
Soggetto e sceneggiatura di Tito Faraci.
Disegni di Giada Perissinotto.

Rilassati, Archimede!
Soggetto, sceneggiatura e disegni di Enrico Faccini.

Sole a scacchi – I Bassotti…eroi sulla carta
Soggetto e sceneggiatura di Lorenzo Camerini.
Disegni di Maurizio Amendola.

Battista in: la mia vita senza tè
Soggetto e sceneggiatura di Danilo Deninotti.
Disegni di Stefano Zanchi.

Paperino e il segreto degli impavidi
Soggetto e sceneggiatura di Gabriele Mazzoleni.
Disegni di Luciano Gatto.

NEXT>>>>Piccole grandi Papere Ep. 2 & Corri Paperoga (Faccini!).
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: rikki-tikki-tavi - Martedì 3 Lug 2018, 17:37:15
Questo numero di Topolino si merita anche un trafiletto sul Corriere di oggi, dove viene spiegato che, essendo il 150° anniversario del romanzo Piccole Donne, il settimanale a fumetti  ne pubblica la rivisitazione disneyana in chiave ironica con le sorelle Quarch interpretate da  Paperina, Brigitta, Miss Paperett e Paperetta Yè Yè che vivono tutte assieme con Nonna Papera.
Chissà che qualche genitore o nonno, memore magari del romanzo letto in gioventù, non compri incuriosito questo numero, per passarlo poi  ai figli o nipoti e invogliarli così alla lettura regolare di Topolino. Speriamo!
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: rikki-tikki-tavi - Mercoledì 4 Lug 2018, 18:21:58
Per il concorso Topochallenge che durerà 4 settimane il primo premio sarà la Numero 1 in oro massiccio custodita in una teca-deposito!
Cornelius, Uncle Carl e Miriam siete avvisati...
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: doppio segreto - Mercoledì 4 Lug 2018, 19:30:27
Devo scriverlo: la storia di Faraci disegnata dalla Perisinotto è, dal mio punto di vista, una bellissima storia che dimostra come si possano concepire ancora Storie - notare la maiuscola - con Topolino di altissimo livello e con uno spunto assolutamente originale.
Spoiler: mostra
C'è un solo neo che si ripete assai spesso nelle storie dedicate a Topolino e aventi la partecipazione di personaggi che vengono da lontano e che non hanno frequentazione frequente nelle pagine del settimanale: sembra sempre la seconda volta, ignorando palesemente tutte le "poche" storie che nel frattempo sono state concepite. Peccato!



Tanto entusiasmo riceve però subito una doccia fredda: il prossimo Topolino sarà l'ennesimo senza Topolino. :o >:( :'(
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Pato_Donald - Giovedì 5 Lug 2018, 00:38:13
Felicemente sorpreso dalla storie 'Piccole, grandi, papere' molto bella, belli i disegni ma soprattutto bella la presenza in costume (come ai tempi di Paperina di Rivondosa) di Doretta!! Vedremo come continuerà questa avventura!!
Mi chiedo solo perché la Ziche, nel suo cast tutto in rosa non inserisca mai Chiquita!!
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Lucandrea - Giovedì 5 Lug 2018, 23:11:09
Il mio commento:
Piccole grandi papere, ep. 1 senza voto
Inizia bene questa saga estiva dove si intravedono i possibili sviluppi della storia
Topolino, Manetta e una non troppo semplice somiglianza voto 8,5
Piacevole sopresa. Faraci abbandona un pò di battute e si concentra maggiormente sulla trama che ci presentano due personaggi molto lontani ma anche molto vicini; inoltre ci viene presentato Manetta in una veste più profonda, professionale, umana. Ottima la Perissinotto
Rilassati, Archimede! voto 6,5
Tipica breve facciniana
Sole a scacchi – I Bassotti…eroi sulla carta voto 5,5
Non mi ha convinto molto; oramai i Bassotti sono diventati delle macchiette
Battista in: la mia vita senza tè voto 8
Altra piacevole sorpresa dove troviamo un Battista determinato, innovativo ma anche molto sentimentale. Peccato per il finale affrettato che perde un pò di emotività
Paperino e il segreto degli impavidi voto 7,5
Piacevole avventura papera che ci offre la natura cangiante di Paperino. Gatto una garanzia
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Vito65 - Giovedì 5 Lug 2018, 23:43:21
Parto dalle ultime due storie: entrambe molto valide per il comparto grafico; trame piacevoli ma un po' scontate, nell'ultima l'espediente escogitato da
Spoiler: mostra
Pico
sembra tratto dalla storia di
Spoiler: mostra
Dumbo
.
Per il resto, il primo episodio parte bene. Solo, mi ha fatto un po' specie vedere  Paperetta e Paperina equiparate come sorelle a Miss Paperett e a Brigitta, che come età sono molto distanti, e vederle tutte e quattro insieme, considerate come nipoti di Nonna Papera: capisco che le nostre papere recitano una parte, ma non riesco a prescindere dalla loro fisiologica situazione anagrafica.
Molto interessante la storia con Manetta protagonista; ho solo un dubbio: nei flashback il compagno di scuola di Manetta è
Spoiler: mostra
Bernie Piper?
E se sì, Manetta ha ignorato fino ad adesso di essere suo parente?
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Cornelius - Venerdì 6 Lug 2018, 00:02:39
PICCOLE GRANDI PAPERE
Miss Paperett e Paperetta Yé Yé sorelle poteva starci solo in una parodia-rilettura-omaggio del famoso romanzo della Alcott. Sebbene esistano anche nella realtà situazioni familiari con fratelli o sorelle che si corrono più di una trentina di anni. Ad ogni modo questo quartetto organizzato da Marco Bosco (con Paperina e Brigitta) mi ha convinto, fin dalle prime pagine. Nonna Papera si distacca dal gruppo (non poteva certo essere la sorella 'maggiore'... c'è un limite a tutto) assumendo il ruolo della nonna-matriarca mentre fa piacere vedere il riutilizzo di Doretta Doremì in una parodia (la zia Etta dopo essere stata l'Agnese di 'Paperina di Rivondosa') e constatare come la Ziche, anche questa volta, della Goldie anziana prediliga la versione 'acciaccata' di Barks e Scarpa a quella più 'fatale' di Don Rosa, ripresa anche da disegnatori italiani. Per le sue corde comiche è sicuramente preferibile come sembrano esserlo, rispetto alle altre, Brigitta e Miss Paperett, nelle loro tribolate quotidianità ottocentesche.

TOPOLINO, MANETTA... UNA NON TROPPO SEMPLICE SOMIGLIANZA
Va dato merito a Tito Faraci di aver ufficializzato (dopo ben ottant'anni) una clamorosa somiglianza fra Giuseppe Tubi e il tenente Manetta che Floyd Gottfredson aveva delineato in modo ancor più totalizzante, chissà poi perché (anche le orecchie, all'epoca, erano simili, oltre alla stazza).
Fino ad oggi questa caratteristica fisica ed estetica non era mai stata sottolineata da altri autori, per quanto fosse evidente. Il diverso sguardo, ben ripreso dalla Perissinotto riguardo Tubi, resta ancor oggi (nonostante mascelle e corporature meno simili che in passato) la caratteristica principale che differenzia i due personaggi. Il finale resta ambiguo riguardo... alberi genealogici.

Rilassati, Archimede!
Non ho ben capito come un satellite che controlla le trasmissioni tv, una volta colpito, possa alterare la realtà piuttosto che... la fiction.
I Bassotti... eroi sulla carta
Veniamo a conoscenza di un nuovo magazine calisotiano, il 'Papero settimanale': chi mai potrebbe essere l'editore?  ::)

BATTISTA IN: LA MIA VITA SENZA TE'
Ad una prima lettura non ho ben capito quanto interessata sia stata l'azione di Paperone o quanto sia stato disinteressato il suo coinvolgimento. Quelle bustine di té così pregiato, tanto da diventare mediatico, se già le aveva, perché le nascondeva? A parte questo, interessante lo spaccato di vita di Battista, impegnato in un luogo alpino che sembra più realistico che immaginario, forse ben conosciuto dal nuovo autore Danilo Deninotti. Migliorano sempre le matite del bravissimo Stefano Zanchi.

PAPERINO E IL SEGRETO DEGLI IMPAVIDI
Storia leggibile ma niente di ché, con cliché visti e rivisti. Al contrario, ottime le tavole di Luciano Gatto che sta vivendo una ennesima 'giovinezza artistica': il Maestro è come il vino...


Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Cornelius - Venerdì 6 Lug 2018, 01:07:27
Per il concorso Topochallenge che durerà 4 settimane il primo premio sarà la Numero 1 in oro massiccio custodita in una teca-deposito! Cornelius, Uncle Carl e Miriam siete avvisati...

Il traguardo è interessante, la strada per arrivarci abbastanza... tortuosa.
Potrei intraprenderla senza capire cosa sto facendo, sperando che la fortuna mi assista (non tanto per la vittoria finale, quasi impossibile, quanto per l'esatto svolgimento del concorso da parte mia)  ;D


Molto interessante la storia con Manetta protagonista; ho solo un dubbio: nei flashback il compagno di scuola di Manetta è
Spoiler: mostra
Bernie Piper?
E se sì, Manetta ha ignorato fino ad adesso di essere suo parente?

Il personaggio che citi non può essere un coetaneo di Manetta.
Spoiler: mostra
Minni chiede a Topolino se Manetta potrebbe essere il nipote di Bernie Piper (una leggenda crimininale della vecchia Topolinia) il cui cognome è lo stesso di Tubi nell'originale americano (Joe Piper). Questo Bernie potrebbe essere lo zio di Tubi e se lo fosse anche di Manetta... ecco che i due sarebbero davvero cugini. Certo, se Manetta ha sempre saputo di essere il nipote di Bernie, doveva anche ricollegare la possibile parentela con Tubi. Se non l'ha fatto è perché, probabilmente, non sapeva di questo zio. Anche se alla fine l'esitazione di Topolino alla precisa domanda di Minni potrebbe far pensare il contrario.
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Cosetta - Venerdì 6 Lug 2018, 21:55:20
Marco Bosco e Silvia Ziche per ora hanno fatto un ottimo lavoro con le "Piccole papere" che partono con una copertina veramente accattivante e continuano con una prima puntata veramente interessante, anche se cominciamo soltanto a vedere gli sviluppi della storia. Un colpo di genio a mio parere è la scelta di assegnare alle sorelle non i nomi dei personaggi del romanzo ma i loro nomi in inglese (a parte per Pamela). Inoltre è sempre bello rivedere Doretta.
Belle anche la storia di Faraci e "Battista in: una vita senza tè".
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Vincenzo - Venerdì 6 Lug 2018, 23:58:57
Il primo episodio di Piccole grandi papere è molto convincente, ormai fra i testi di Bosco e le matite della Ziche l'alchimia è totale e il risultato non può che soddisfare.
Simpatica come sempre la breve di Faccini, che riesce a dare verve a un personaggio come Archimede spesso relegato a semplice deus ex machina (Cornelius, quella parte era onirica), così come riuscita è la prima storia di Deninotti,  un altro esordio brillante dopo quello di Edrighi. I disegni di Zanchi poi non deludono mai, illustrando con efficacia suggestivi paesaggi. Battista negli ultimi tempi è stato davvero valorizzato alla grande.
Ma la palma d'oro del numero spetta senz'altro a Faraci, che ritorna in pompa magna con una splendida storia corale in cui un Topolino in formissima e un Manetta splendidamente caratterizzato danno vita a una trama intrigante con tanto di ritorno eccellente. Il finale stranamente ambiguo lascia le porte aperte per un "seguito".
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Andy98 - Sabato 7 Lug 2018, 00:03:32
Piccole Grandi Papere, al di fuori dell'intento celebrativo, è ormai il tipico appuntamento firmato Bosco-Ziche che vede protagoniste Paperina, Brigitta, Miss Paperett e Nonna Papera, stavolta accompagnate anche da Paperetta Yè Yè, personaggio che tolte le storie omaggio o le storie in costume ha ben poche possibilità di dire qualcosa nel Topolino attuale. Al momento non c'è altro da dire, in quanto prima puntata ha il compito di presentare situazioni e personaggi e ci riesce con un bel ritmo. Unico neo, il "mattonoso" nella prima vignetta di pagina 17 non si può proprio leggere: dacché l'intento di Bosco era quello di paragonare il peso del libro a quello dell'argomento di cui tratta, forse avrebbe potuto elaborare una battuta ben più efficace. Sarebbe buona cosa evitare di sporcare il linguaggio con termini così grossolani, considerato soprattutto che non sono poche le volte in cui vengono evidenziate in grassetto le parole altisonanti di modo da farle risultare inusuali. Già il linguaggio è carico di ambiguità (e la storia di Vitaliano dello scorso numero, su cui forse riuscirò finalmente a dire qualcosa nel topic del Topolino 3266, lo dimostra perfettamente), figuriamoci poi ad imbarbarirlo con espressioni vaghe o di basso livello. Poiché in media il livello di produzione scritta non è proprio il massimo, e assodato che siamo tutti consapevoli dell'impoverimento della nostra lingua, forse i testi in generale dovrebbero suggerire in qualche modo un utilizzo corretto delle parole se non servono a rendere l'idea di una particolare realtà (non mi pare che le papere si esprimano grossolanamente lungo tutta la vicenda) o se non vengono adoperati con uno scopo particolare, invece di ricorrere ai paroloni solo quando si vuole creare un effetto puramente comico, o forse bisognerebbe anche piantarla di abusare del grassetto per sottolinearli.

Ottima, invece, la storia di Faraci, che ha il pregio di recuperare Giuseppe Tubi al di fuori delle parodie o di inutili remake e di renderlo il fulcro di una vicenda che sacrifica il lato comico per restituire un po' di risalto all'ispettore Manetta che, non va dimenticato, è uno dei più vecchi personaggi di Topolinia (anche più vecchio di molti abitanti di Paperopoli, ci sarebbe da precisare). Tutti i personaggi, inoltre, si amalgamano bene al contesto e sono vere e proprie creature viventi anziché pupazzi asserviti a certi schemi fissi. Da notare, infine, come Faraci non mostri mai Manetta al di fuori di un edificio, unica giustificazione che, razionalmente, si potrebbe dare per l'ormai evidente assenza del sigaro, IL tratto peculiare del personaggio. Nonostante questo, è la storia migliore del numero: queste sono le storie che davvero apprezzo sul mondo di Topolinia.

Faccini costruisce una breve simpatica e senza molte pretese che gioca su vignette che contrappongono il quotidiano con l'assurdo. Un vero peccato che i malcapitati si siano limitati a berciare, seppur immaginaria, un Archimede picchiato da un bellimbusto con un fiocco rosa, una schiera di ballerini con tutù rosa, un suonatore di piva e delle fascinose muratrici, e costretto a confessare dopo essere stato riempito di comici lividi sarebbe stato divertentissimo. Questo fatto cattura non poco l'attenzione perché, pur trattandosi di un'illusione, si vuole mantenere comunque un certo clima di politicamente corretto che guasta l'effetto comico: è divertente vedere le trasformazioni bislacche e per niente intuitive dei vari personaggi, tuttavia il picco lo si sarebbe potuto raggiungere mediante la comicità fisica, se no in quelle vignette si accumulano delle aspettative che poi rimangono disattese.

La storia incentrata su Battista vorrebbe essere un esordio ispirato di un autore che sembra riconoscersi nel protagonista o nell'idillico paesello montano in cui si svolge gran parte della vicenda, tuttavia non è esente da difetti, anzi, da questi si evince che la penna di Deninotti necessiti ancora di tanto esercizio. Mi sento di ascriverlo nella categoria degli scrittori che hanno degli ottimi spunti ma poi si fanno trasportare da loro stessi, cosa che accade dal momento in cui Battista si immerge in quel locus amoenus, e, pertanto, si dimenticano di ciò che avevano fissato in partenza e della narrazione di cui avevano abbozzato sviluppo e conclusione: lo spunto, infatti, è perfetto e ottimamente sceneggiato, lo scambio di battute tra Paperone e Battista è ben architettato. Peccato, tuttavia, che da quel punto in poi le ambiziose premesse che indubbiamente erano state poste si perdano con un insieme di scelte discutibili, talché si potrebbe descriverne l'andamento mediante una parabola concava: la parte iniziale è un crescendo che si assesta su un valore massimo, da quel punto in poi si sarebbe portati a credere che si debba salire ulteriormente, e invece si continua a decrescere punto dopo punto, tra Battista che certamente non disdegna il lauto guadagno per mettersi gioiosamente a disposizione dei clienti, il disinteressato aiuto dei compaesani, la fasulla caccia al tesoro, il ritorno di Battista sui suoi passi e la conferenza stampa che banalizza il rapporto tra il maggiordomo e Paperone, e questo è secondo me il problema più grave. Encomiabile il fatto che Deninotti abbia voluto dare al racconto introspezione, tuttavia avrebbe potuto farlo mediante i pensieri di Battista o inquadrature che da sole avrebbero detto molto di più: la conferenza stampa, onestamente, non c'entra proprio nulla con quello che viene raccontato, fosse stato anche per mostrare la reciproca stima che l'uno ha dell'altro. Ecco, forse anche questo è un difetto tipico di molti scrittori alle prime armi: il volere, cioè, a tutti i costi fare del sentimentalismo per risultare profondi. Però, ripeto, il punto di partenza è davvero ben scritto e quindi sono certo che questo autore avrà modo di riscattarsi in futuro.

Se non ricordo male anche Mazzoleni all'inizio aveva tante belle idee non sempre supportate da solide sceneggiature, ed ecco che, storia dopo storia, ne scrive una in cui tutto si incastra bene, pur partendo da uno spunto molto classico contro quello più originale di Deninotti: Paperino e il segreto degli impavidi restituisce quella determinazione e quell'egocentrismo ormai soppiantati dalla componente accidiosa, una Paperina e un Pico funzionali allo svolgimento e non solo di contorno e, soprattutto, soluzioni di continuità che si amalgamano alla perfezione con quello che viene raccontato e che invitano il lettore a guardare con più attenzione le vignette e che invitano ad una gradita rilettura. Probabilmente è una coincidenza che venga contrapposta l'ambiziosa sceneggiatura di un esordiente ad una più classica ma ben orchestrata di un autore che si è fatto le ossa col passare del tempo, tuttavia questo mi ha fatto riflettere tanto su quella che è un'evidente evoluzione e che, ovviamente, auguro anche a Deninotti.

Per quanto riguarda il comparto grafico, invece, la Ziche e Faccini sono come sempre una garanzia. La Persinotto non è da meno anche se ancora sussiste il ripasso della china troppo pesante. Bravo anche Zanchi, il cui stile sono certo che prendeva una deviazione più particolare rispetto a quello un po' classicheggiante seppur dinamico che utilizza. Su Gatto, invece, penso che l'età parli da sola, e pertanto non aggiungo altro, poiché l'ammirazione è davvero tanta: che siano fumetti, cartoni, videogiochi o film, non sono tanti quei personaggi che accompagnano una persona tutta la vita, e già questo dovrebbe invitare a non banalizzarli in quei quattro luoghi comuni che anche i lettori meno esperti ormai conoscono.
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Cornelius - Sabato 7 Lug 2018, 13:28:37
(Cornelius, quella parte era onirica)

 :o
Evidentemente stavo sognando anch'io... ;D
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: SalvoPikappa - Sabato 7 Lug 2018, 17:04:35
Per il concorso Topochallenge che durerà 4 settimane il primo premio sarà la Numero 1 in oro massiccio custodita in una teca-deposito!
Cornelius, Uncle Carl e Miriam siete avvisati...
Potrebbe sembrare un po' OT, ma avete trovato il "tormentone " per il concorso nella storia di Faccini? Io credo di averlo trovato, ma non ne sono sicuro al 100%
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Gatto - Domenica 8 Lug 2018, 08:52:13
Ringrazio Cornelius Coot e Andy98 per quanto hanno scritto sul mio lavoro, portato avanti da semipre con immenso amore per il fumetto.
Un saluto a Tutti gli Amici del Papersera.
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Grandeboomerang - Domenica 8 Lug 2018, 17:59:43
Buonasera a tutti.

Mi piace iniziare rimarcando come finalmente ci sia stato un numero del settimanale degno di questo nome perché, secondo me, non c'è stata bambinizzazione, e ciò, scusate la franchezza, alla buon ora!

Da che era finita l'ultima di PK, infatti, avevo letto solo un periodico dove tutto era annacquato, tutto reso ed abbattuto per bambini, ma ini ini ini. Prendete per esempio la "Coppa del Mondor". La premessa logica è fenomenale: un tizio piglia il controllo del Gran Consigno stregonesco perché trattasi di tizio tracotante, che si crede il migliore. Questo tizio dall'ego smisurato sfida Amelia, che proprio remissiva non è, mettendo a rischio i poteri della fattucchiera... E uno si dice wow... Ma cosa fa Mondor per sconfiggere Amelia? La. Sfida. A. PALLONE. E tutta l'epica viene meno. Tutta, perché l'idea geniale, "kattiva", si piega ad un pretesto per parlare infantilmente di Mondiali, ribassando il contesto genetale e pesantemente, perché da una storia per tutti si passa ad una per bambini anche sotto gli otto anni. Lo trovo assurdo, sia chiaro: se hai vere premesse epiche ed adatte a tutti, lascia che la storia sia epica per tutti, non volerla abbassare ai bambini, perché poi gli adulti non la godono... E la storia scade anche se ha buone idee. Scade perché chi potrebbe godela sui piani di lettura più alti in realtà non la gode, e si chiede ripetutamente perché si parli di calcio tra maghi, con in palio la fine della carriera di uno.

E tutto così era andato praticamente su tutte le storie sino ad oggi, perché oggi Faraci svetta. Crea una stpria ricca di gag ma anzitutto di suspense e mistero su un grande presupposto che non banalizza mai, anzi! Lo porta alle estreme conseguenze e non devia mai dalle premesse, che forti sono e fortemente si esplicano via via senza cadere di tono, e senza mai quindi che la storia si  bambinizzi.

Né lo fanno le altre, che sanno far ridere TUTTI in stile Disney, senza volgarità, tanto il veterano Faccini quanto il giovane Mazzoleni, tanto l'esordiente, che ha qualche punto forse non chiarissimo o magari meglio sviluppabile, ma giammai infantilizzato, mentre il primo della fila è ancora invalutabile trattandosi di prima parte.

Mi vien da sorridere amaramente quando, in una recente intervista, la Sig.ra DePoli disse che "Topolino" ha come obiettivo i lettori tra gli 8 e gli 11 anni: io ho sempre creduto che questo settimanale fosse per tutti con un occhio di riguardo ai bambini. La differenza sta in come si sviluppano le idee, a quanto pare: sarò banale, ma per me questo numero dà la paga a tutti i precedenti dalla fine della storia di PK, e spero che i successivi seguano questa linea, non quella di bambinizzarsi, di infantilizzare buone idee, senza in fondo che ci sia un vero perché alla base di detta infantilizzazione... Tutto ciò secondo me, sia chiaro, mero lettore e non superesperto di marketing o di strategie editoriali, ma che ho sempre visto, non so quanto autorevolmente, il mondo Disney di Gottferdson, Barks, Martina, Dalmasso e chi per loro come rivolto a tutti, e non come la riduzione del potenziale dei personaggi per un'infantilizzazione incomprensibile.
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Vincenzo - Domenica 8 Lug 2018, 22:37:18
Opinabile, a me come al resto del forum la coppa del Mondor è piaciuta molto, perfino a chi non ama il calcio.
Comunque non è che scrivere per bambini debba essere denigrato: l'importante è scrivere bene.
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Grandeboomerang - Domenica 8 Lug 2018, 23:42:13
Opinabile, a me come al resto del forum la coppa del Mondor è piaciuta molto, perfino a chi non ama il calcio.
Comunque non è che scrivere per bambini debba essere denigrato: l'importante è scrivere bene.

Non vorrei essere frainteso. Io non denigro la scrittura per i cittini, anzi: sono il primo a riconoscere che si possono scrivere grandissime storie per loro...

Ma una storia scritta con in testa i pargoletti poi s'adatta anche agli adulti? È ciò che mi chiedo raffrontando Coppa del Mondor e Somiglianza: io, adulto, sul perché s'arrivi a giocare a calcio tra maghi e con quelle premesse me lo sento come illogico; sul fatto che per anni nessuno ha colto la somiglianza tra Manetta e Tubi, ci passo sopra con facilità, perché la storia parte gagliarda e soprattutto gagliarda rimane...

E ripeto: il bello di questo numero è che in nessuma storia ci sono illogicità così grosse, anzi, sperando d'essermi fatto capire...
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: raes - Lunedì 9 Lug 2018, 09:19:37
però la storia è piaciuta alla maggior parte degli adulti del forum. usare lo sport invece del combattimento a me non sembra così assurdo
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Cornelius - Lunedì 9 Lug 2018, 10:51:35
Ma una storia scritta con in testa i pargoletti poi s'adatta anche agli adulti?

Questa è stata la capacità e la caratteristica del fumetto Disney rispetto ad altri del genere, rivolti e letti solo da bambini: coinvolgere anche gli adulti tanto da farsi leggere da milioni e milioni di persone. Non sempre tale alchimìa riesce e sicuramente la percentuale dei successi varia a seconda delle epoche. Questa della De Poli (che dura da un decennio) era cominciata 'adulta' e, almeno nelle parole della direttrice, dovrebbe 'infantilizzarsi', come accadde all'alba del nuovo millennio con la Muci (e sempre per combattere i cali di vendite). Però, da quando il 'nuovo corso' è stato dichiarato, non mi pare di aver letto storie 'inferiori' alle precedenti, anzi: in ogni caso ricordiamoci che queste storie sono state scritte almeno sei mesi fa. Probabilmente gli effetti del "New Infantilism" depoliano li vedremo da qui a qualche mese: prepariamoci!  :o
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Giovino - Martedì 10 Lug 2018, 10:10:06
Buongiorno a tutti.
Ecco le mie valutazioni, che sono strettamente personali e chiaramente opinabili, come lo sono tutte le valutazioni.

La storia delle Piccole papere è funestata dalla proliferazione del "tu" in vece del "voi", non solo d'uso su Topolino, ma ancor più necessario in una parodia di un romanzo vittoriano. Paperino e Paperina che così si rivolgono dopo il primo incontro, Paperetta Yé Yé che così si rivolge al bottegaio, ma anche questo "tu" insistito e non necessario con Nonna Papera, è sbagliato e mortifica una storia, pure, tutt'altro che entusiasmante.
La Ziche sa essere spassosa e divertente, e brava, ma ha poco spirito disneyano.

Sono scocciato da questa insistenza sulle femmine, le femmine, le femmine, le storie sulle femmine - in questo caso le papere - che è chiaramente una strategia ideologica e non narrativa ("dare voce alle donne"). Ma la De Poli ignora che il giornalino è affare essenzialmente maschile, come i videogiochi. Il politicamente corretto e la noia si rivelano anche in queste scelte, chiaramente di indirizzo ideologico prima che narrativo.

Trovo molto polverosa l'espressione della direttrice "in età scolare" che getta una luce sinistra sulla sua idea di scrittura, di stile, di italiano. "L'età scolare" è dei documenti burocratesi, non della lingua di tutti i giorni.
Ed è particolare che una direttrice di un giornaletto non abbia mai letto Piccole donne.
D'altronde, secondo me la direttrice non ha molto spirito disneyano, avendo ella stessa ammesso, anni or sono, di aver cominciato (o ricominciato) a leggere Topolino soltanto una volta entrata nella redazione.

Infine, al netto delle polemiche sul contenuto, ripeto che il problema dello Sgrunt è lo Sgrunt come forma, in sé, non il suo contenuto. Al posto di questa intervista senza nerbo né originalità, non interessante e superflua in tutto - oltre che discutibile in alcuni suoi assunti e passaggi, sempre - si dovrebbe tornare, al più presto, al Ciak di penultima pagina, appuntamento imperdibile che, sempre secondo la mia opinione, si rivelò, sin dalla sua nascita, una formidabile esca per la lettura dei bambini che, dalla penultima breve, volentieri compravano il giornalino per leggerlo tutto, diventandone, prima dei recenti cambi di target, fedeli e appassionati.
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: doppio segreto - Martedì 10 Lug 2018, 16:13:07
Sono scocciato da questa insistenza sulle femmine, le femmine, le femmine, le storie sulle femmine - in questo caso le papere - che è chiaramente una strategia ideologica e non narrativa ("dare voce alle donne"). Ma la De Poli ignora che il giornalino è affare essenzialmente maschile, come i videogiochi. Il politicamente corretto e la noia si rivelano anche in queste scelte, chiaramente di indirizzo ideologico prima che narrativo.
Hai qualche problema con le femmine?
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Luxor - Martedì 10 Lug 2018, 17:34:36
Sono scocciato da questa insistenza sulle femmine, le femmine, le femmine, le storie sulle femmine - in questo caso le papere - che è chiaramente una strategia ideologica e non narrativa ("dare voce alle donne"). Ma la De Poli ignora che il giornalino è affare essenzialmente maschile, come i videogiochi. Il politicamente corretto e la noia si rivelano anche in queste scelte, chiaramente di indirizzo ideologico prima che narrativo.

Ormai sono iscritto nel forum da tanti anni e pensavo di averle viste/lette tutte, ma ammetto che una boiata simile non me la sarei mai aspettata!
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Grandeboomerang - Martedì 10 Lug 2018, 17:34:59
Gentile Giovino, mi permetta una piccola chiosa.

Il punto non è avere molte storie con eroine al femminile, che possono essere godute tranquillamente anche dai maschietti. In fondo, il chendiano "Diario di Paperina" questo era. E se vi è una gradevole storia con Minni o Brigitta in punta di bulloni, la benvenuta sempre sarà, purché sia bella.

Ecco, diciamo che la vera linea di discrimine secondo me dovrebbe essere solo quest'ultima, indipendentemente dalla protagonista o dal protagonista che sia, ricordandosi al contempo che "Topolino" è per tutti anche sotto il profilo genere, non una testata rivolta esclusivamente, se non in larga parte, al pubblico femminile od a quello maschile.
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Solomon Cranach - Martedì 10 Lug 2018, 18:08:25
Sarà un caso, ma in ogni forum che frequento prima o poi deve sempre spuntare fuori il misogino frustrato che coglie la palla per esternare i suoi complessi.
Ebbasta, oh.
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Tapirlongo Fiutatore - Martedì 10 Lug 2018, 18:29:25
Non ho parole
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: King Jay - Martedì 10 Lug 2018, 19:01:42
Non ho parole
Io ne avrei tante, ma tutte censurabili.
Siamo nel 2018 e devo ancora leggere discorsi cje neanche nell'anteguerra...!
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Grandeboomerang - Martedì 10 Lug 2018, 19:52:34
Scusate se mi permetto, da lurkatore indeciso se entrare o no per vari mesi.


Però da ex esterno lasciatemi dire che ultimamente la mera polemica, il contrasto fine a sé stesso, la sterilità delle discussioni si percepiva fortemente, rispetto ad alcune passate dove la discussione comunque funzionava.

Tutto questo per dire una cosa semplicissima: lasciamo ai moderatori di valutarese se codeste parole del Sig. Giovino siano offensive o no, e lasciamo ancora che siano loro a prendere i provvedimenti che riterranno.

Noialtri si potrebbe pure discutere delle parole di Giovino e capire se davvero un eccesso deleterio di femminismo vi sia o no, ma senza partire lancia in resta cogl'epiteti, dato che, se s'è qui, si fa per trasmettere criticando, non per il mero piacere d'insultare.

Capisco che forse mi son eretto a censor d'altri ancor più senza un perché, però m'auguro comunque d'aver dato spunti di riflessione: gli è che credo che il forum a codesto serva anzitutto.

Se mi sbagliassi e codesto mio intervento fosse inopportuno, foss'anco perché da un venuto, nessun problema alla sua rimozione, beninteso.
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: feidhelm - Martedì 10 Lug 2018, 22:55:37
Sono scocciato da questa insistenza sulle femmine, le femmine, le femmine, le storie sulle femmine - in questo caso le papere - che è chiaramente una strategia ideologica e non narrativa ("dare voce alle donne"). Ma la De Poli ignora che il giornalino è affare essenzialmente maschile, come i videogiochi. Il politicamente corretto e la noia si rivelano anche in queste scelte, chiaramente di indirizzo ideologico prima che narrativo.

E io che leggo Topolino da più di cinquant'anni, pur essendo una femmina!
Ora devo cambiare sesso? O posso continuare così, magari con una licenza speciale? ::)

Meglio che mi vada a finire il videogioco, va'...
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Vincenzo - Martedì 10 Lug 2018, 23:54:45
Penso che se Giovino ammettesse di aver detto un'indifendibile ***, farebbe solo bella figura.
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: luciochef - Mercoledì 11 Lug 2018, 00:00:36
Non voglio entrare nel merito della polemica "femminista" ma vorrei soffermarmi su un aspetto che mi è saltato ancora di più all'occhio.
Come detto dallo stesso Giovino ogni valutazione è opinabile. Detto che ognuno quindi può avere le sue (sempre che restino nel campo della decenza sia morale che logica...), ho fatto caso al fatto che lo stesso Giovino non perda mai occasione per muovere delle critiche alla De Poli. Alcune più a livello personale (lo sono quando toccano le sfere personali come la cultura di una persona) che alla gestione del settimanale (ma anche su quelle non si lesina...).
A mio parere quando ogni critica viene mossa per arrivare sempre allo stesso scopo finale si può venire fraintesi e sembrare maledettamente prevenuti.
Sembra quasi come se si volessero muovere degli appunti critici solo per poter "screditare" l'operato dell'attuale gruppo direttivo (che anche per me comunque non è esente da errori).
Che poi molte delle valutazioni sugli aspetti negativi possano corrispondere alla realtà, questo è tacito.
Ma il modo di porle deve sempre essere consono al contesto e non avere la "puzza" di essere precostituite.
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Paperinika - Mercoledì 11 Lug 2018, 00:05:52
Penso che se Giovino ammettesse di aver detto un'indifendibile ***, farebbe solo bella figura.

Ora basta, però. Contegno da parte di tutti, per favore, da Giovino a cui è stato più volte chiesto di moderarsi nei modi (la pazienza ha un limite) e dagli utenti che si spera sempre non rinfocolino le polemiche.
Gli insulti non sono comunque ammessi, vediamo di non dimenticarlo.
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Donald112 - Mercoledì 11 Lug 2018, 12:18:51
In merito alla questione emersa, è ovvio che ognuno abbia i propri gusti e i propri generi preferiti, tuttavia, Topolino è un fumetto per tutti e ci sta che al suo interno raccolga storie di tutti i generi possibili (avventura, fantastico, gialli, romantiche, di stampo quotidiano, sportive, femminili...) per accontentare i diversi lettori. Inoltre, come detto anche da altri utenti, ciò che conta è che la storia sia bella. Io sono amante del fantasy ma preferirei leggere una parodia di Piccole Donne (che non è il mio genere) fatta bene piuttosto delle pessime storie fantasy, come per esempio molti degli episodi di Wom.

Detto questo, le premesse di Piccole Papere sono buone: mi piace che ogni papera sia impegnata in un'attività diversa (così come accadeva nell'ottima Dove Osano le Papere).
Mi è piaciuta moltissimo la storia dedicata agli 80 anni di Manetta ( e Tubi), altro gradito omaggio per il compleanno di un personaggio "minore" dopo quello a Gastone nei mesi scorsi. Oltre alla caratterizzazione di Manetta ho apprezzato il flashback, che ci mostra come egli sia un personaggio che
Spoiler: mostra
ha molti difetti ma è onesto
, l'utilizzo dei social network e dei media e la scena
Spoiler: mostra
in cui vengono citati i parenti di Rock Sassi
.
Buona la storia di Battista, caratterizzata da una trama molto introspettiva e dagli splendidi paesaggi alpini disegnati da Zanchi.
Nonostante gli ottimi disegni di Gatto, la storia di chiusura non mi è piaciuta molto a causa di una trama troppo "telefonata".
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Pato_Donald - Mercoledì 11 Lug 2018, 15:01:39
Per caso qualcuno sa se si può trovare da qualche parte la copertina "pulita" senza scritte?
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Giovino - Mercoledì 11 Lug 2018, 23:39:58
Mi dispiace molto che di quattro concetti (la mediocrità della lingua della storia delle Piccole papere, in cui il tu prevale sul voi; la preminenza, ultimamente, di storie con forte presenza femminile in un fumetto perlopiù maschile; il linguaggio e le espressioni, nonché i pensieri della direttrice; il problema dello Sgrunt, che è di forma prima che di contenuti) l'intero forum abbia deciso di concentrarsi su uno soltanto, prendendolo a pretesto per attaccare la mia persona invece che per discutere. Trovo che le obiezioni che sollevo, in merito al Topolino in questione - e al Topolino in generale - siano meritevoli di essere discusse.
Difatti, il voi è in declino ormai da anni, senza che nessuno vi ponga rimedio, lo Sgrunt, e il livello in genere delle interviste, è anch'esso piuttosto mediocre, senza parlare di storie sempre meno divertenti e sempre più destinate ad un pubblico adulto e del politicamente corretto che, come testimoniato dalle molte discussioni in questo forum, oramai impera. Non ci si stupisca se Topolino crolla nelle vendite.

Aggiungo che, secondo me, si dovrebbero ridurre le inserzioni e i richiami in copertina, che non penso servono lo scopo (i bambini guardano le figure, se ci sono le figure, non perdono tempo a guardare la didascalia) e rovinano la copertina.

Queste, ovviamente, sono mie opinioni.
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Gingerin_Rogers - Giovedì 12 Lug 2018, 07:21:09
Ho pensato a lungo se scrivere un commento: se essere sarcastica, ironica, comprensiva, materna o incavolata... ma sapete cosa... che tristezza!
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Grandeboomerang - Giovedì 12 Lug 2018, 08:49:02
Al di là del punto più contestabile, però, il Sig. Giovino dice pure una cosa sulla quale un po' di riflessione andrebbe fatta, secondo me: mentre a quel c'ho veduto leggendo qui e lì, per molti ultimamente il "Topolino" è diventato infantile, io compreso, secondo lui addirittura è troppo adulto...

Sarei curioso di sapere da dove gli venga codesta idea, però.
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Luxor - Giovedì 12 Lug 2018, 11:35:31
In risposta a Giovino:

la preminenza, ultimamente, di storie con forte presenza femminile in un fumetto perlopiù maschile: di nuovo con questo concetto misogino e retrogrado, ti rendi conto che i fumetti, così come libri, videogiochi o qualsiasi altra forma di intrattenimento sono per tutti, senza distinzione alcuna?
il linguaggio e le espressioni, nonché i pensieri della direttrice: che c'è da discutere? Sono tue idee basate sul nulla visto che non credo che tu conosca la De Poli, nè tantomeno credo tu sappia leggere il pensiero.
l'intero forum abbia deciso di concentrarsi su uno soltanto, prendendolo a pretesto per attaccare la mia persona invece che per discutere: hai dato ampio motivo a tutti con le tue idee, datate a dir poco, di giudicarti, se non ti piace essere giudicato allora non giudicare gli altri, in primis la De Poli.
Trovo che le obiezioni che sollevo, in merito al Topolino in questione - e al Topolino in generale - siano meritevoli di essere discusse: se vuoi parlare delle storie, i topic sono fatti apposta, se ti vuoi lanciare in stupide crociate basate su teorie complottistiche e ridicole, hai sbagliato posto.
senza parlare di storie sempre meno divertenti e sempre più destinate ad un pubblico adulto: se le storie non ti divertono,  gusti tuoi personali sui quali non mi esprimo, sul pubblico adulto non rispondo nemmeno.
e del politicamente corretto che, come testimoniato dalle molte discussioni in questo forum, oramai impera.: discorsi già affrontati più volte, purtroppo redazione e autori hanno determinati paletti da rispettare, la situazione non piace a nessuno ma ad oggi non si può fare nulla.
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Grandeboomerang - Giovedì 12 Lug 2018, 18:03:07
Fondamentalmente d'accordo con il Sig. Luxor in tema "discriminazione", mi permetto di fare una puntualizzazione.

Non è che l'entertainment gl'abbia da essere sempre e comunque "per maschietti e femminucce", perché ci possono tranquillamente essere prodotti rivolti specificatamente ad un genere piuttosto che all'altro. Non so, penso a "Beautiful" o "Sex and the city" che, seppur in astratto fruibili da ambosessi, sono smaccatamente rivolti ad un pubblico femminile. E non c'è nulla di male, sia chiaro.

Ma giornali come "Topolino" sono davvero "per tutti", chiunque sia il o la protagonista della storia.

Può esserci quella volta in cui la storia può virare un po' più da un lato o dall'altro, anche qui però senza arrivare ad essere il giornale di Barbie o di Big Jim sempre, solo ed esclusivamente in ogni singolo numero.
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: Dippy Dawg - Lunedì 16 Lug 2018, 23:43:13
Non è che l'entertainment gl'abbia da essere sempre e comunque "per maschietti e femminucce", perché ci possono tranquillamente essere prodotti rivolti specificatamente ad un genere piuttosto che all'altro...
Tutto giusto...

Però, poi, succede che io, a 30 anni suonati, mi leggevo Witch, e mi piaceva pure!
Riuscivo a calarmi perfettamente nello spirito delle ragazzine tredicenni protagoniste, per un solo, semplice, e allo stesso tempo incredibile, motivo: erano STORIE BELLE!

(Vorrei anche dire tutto il male che penso sul cosiddetto target, ma mi fermo qui per non andare troppo fuori tema...)

Detto questo, a me Piccole grandi papere è piaciuta (per ora)! Ho dovuto assumere una dose particolarmente elevata di SdI (Sospensione dell'Incredulità!) per accettare che le protagoniste siano sorelle, ma non c'è problema, fa parte del gioco! ;)

Una piacevolissima sorpresa è stata, inoltre, "Topolino, Manetta... una non troppo semplice somiglianza", che, tra le altre cose, ha evidenziato una cosa che a me era evidentissima fin dalla prima volta che ho sfogliato Topolino e la banda dei piombatori, ma che, col passare degli anni, avevo rimosso! :P

Una menzione anche per la simpatica storia "montanara", e per la seconda (o terza? ;D ) giovinezza del grande Luciano Gatto!
Titolo: Re:Topolino 3267
Inserito da: bunny777 - Martedì 24 Lug 2018, 11:18:43
una Paperina e un Pico funzionali allo svolgimento e non solo di contorno e, soprattutto, soluzioni di continuità che si amalgamano alla perfezione con quello che viene raccontato e che invitano il lettore a guardare con più attenzione le vignette e che invitano ad una gradita rilettura
Sono d'accordo, soprattutto circa la vis comica impressa alla storia, dove proprio talune vignette
Spoiler: mostra
(l'incontro di pugilato tra il koala e Paperoga e il TG che annuncia il ricco ritrovamento di Gastone sulla spiaggia)
rimandano a passaggi precedenti della sceneggiatura facendone il verso.
Non conosco bene Mazzoleni ma, se questo è il suo umorismo, mi piace.

Ho apprezzato anche la storia su Battista, tra l'altro molto ben disegnata, ma anch'io ne trovo il finale un po' forzato: Battista trova una sua dimensione propria, con belle soddisfazioni sia personali sia economiche, poi arriva Paperone che gli 'permette' di preparargli il tè in maniera appena più decente - con vantaggio unicamente per Paperone, manco a dirlo - e Battista, notoriamente sottopagato o non pagato affatto, torna immediatamente alle sue funzioni.
Un bel 'mah' ce lo metto.