Ho letto le storie di Sio. Tanto rumore per nulla. La storia "Topolino e l'inseguimento a incastro" e' imbarazzante. Esperimento fallito, Sio puo' ritornare a fare fumetti per i bimbominchia che lo seguono.
Ho letto le storie di Sio. Tanto rumore per nulla. La storia "Topolino e l'inseguimento a incastro" e' imbarazzante. Esperimento fallito, Sio puo' ritornare a fare fumetti per i bimbominchia che lo seguono.Posso capire la critica all'autore, ma non l'offesa a chi piace.
Spoiler: mostra
Imho sarebbero state meglio con i disegni dello stesso Sio, però, che da subito definiscono il registro delirante e sopra le righe ed aiutano ad inquadrare meglio certe follie che, con dei disegni veri, risultano effettivamente stranianti e fuori posto.
Furfanti nelle tenebre è quasi un esercizio di stile, sul genere di Quattro nella tenda (http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+3098-3), che Massimiliano Valentini aveva proposto qualche numero fa. Anche se, in questo caso, il risultato non mi convince del tutto: trovo che ci sia un po' troppa confusione.A me invece ha ricordato molto di più Paperi a tentoni (http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+2773-3), dello stesso Bosco e decisamente più.. oscura.
Le brevi di Sio mi sembrano carine ma, a mio parere, non meritavano tutta la campagna pubblicitaria di cui hanno fruito. E' normale che molti di noi lettori, che si sono visti magnificare questo nuovo arrivo fra gli sceneggiatori, abbiano nutrito forti aspettative e ora si chiedano: tutto qua?La cosa è che Sio era già conosciuto, proprio per questo stile. Secondo me, le storie sono proprio quello che ci si aspettava, e sono molto divertenti.
Ho letto le tre famigerate storie. Però non ho capito una cosa: quando si ride?
[cut]
La cosa è che Sio era già conosciuto, proprio per questo stile. Secondo me, le storie sono proprio quello che ci si aspettava, e sono molto divertenti.Ammetto che non conosco bene Sio; concordo che la storia con Paperone era simpatica nella sua demenzialità, più di quella con Topolino.
Particolarmente divertente quella di Paperone ;D
Ho letto le tre famigerate storie. Però non ho capito una cosa: quando si ride?Per esemplificare,si può dire che l'umorismo alla Sio è come quello dei Griffin:nonsense,fatti casuali,battute fuori luogo ecc
Forse sono troppo vecchio per apprezzarle (non seguo alcuno youtuber, anzi, trovo noioso guardare i video; il demenziale è un genere che di solito non amo), ma davvero non mi hanno dato nulla. Se non l'arrabbiatura per come sono stati ridicolizzati i personaggi che amiamo.
Ho riso più nelle tre vignette di Faccini, che nella dozzina di pagine dell'esordiente Sio. Sono contento però perché porterà nuovi lettori al Topo. Ecco, se lo facesse senza prendere per il sedere i personaggi e i lettori che li amano lo sarei di più.
... ed è una cosa che dico raramente perché quasi tutte le storie che leggo hanno disegni che mi piacciono poco) che mi ricordano il Topolino degli anni 50/60.Ecco, io sono sostanzialmente d'accordo con te su tutto, tranne su questa parte. Francamente io non trovo nessuna rassomiglianza fra questi disegnatori e quelli degli anni 50 e soprattutto 60. Forse marginalmente con qualcuno degli anni 50 ma, marginalmente.
Ecco, io sono sostanzialmente d'accordo con te su tutto, tranne su questa parte. Francamente io non trovo nessuna rassomiglianza fra questi disegnatori e quelli degli anni 50 e soprattutto 60. Forse marginalmente con qualcuno degli anni 50 ma, marginalmente.
Ciò detto anch'io salverei ben poco del modo di disegnare di quest'epoca, a parte sempre le dovute eccezioni che non sto a ripetere perché è ormai risaputo stanco.
Per esemplificare,si può dire che l'umorismo alla Sio è come quello dei Griffin:nonsense,fatti casuali,battute fuori luogo eccI Griffin hanno successo perché puntano sulla cattiveria della gente: è un cartoon volutamente omfobo, razzista, volgare, sessocentrico , violento e chi più ne ha più ne metta.
Nei Griffin ciò ha molto più successo,perchè la prima fascia d'età a cui si rivolge è più o meno quella degli adolescenti
purtroppo è un umorismo che piace o non piace:pochissime volte si riesce a trovare una via mediana
E, per cortesia,non paragoniamo l'umorismo di Sio con quello di Vitaliano: c'è un abisso di perfidia in favore del secondo nel modo di far battute. Non lo dico come critica, ma solo per sottolinearne asetticamente la differenza!Sarò più preciso (come è giusto che sia):
Come accade con Sio, che ovviamente sul Topo non può fare storie con gente che muore e dice le parolacce ( concetti su chui si basano molte delle sue gag) e quindi ne viene un autore menomato, con le mani legati con risultati ovvi ( già fa poco ridere quando è in piena libertà, figuriamoci co freno a mano tirato).
Francamente, pensate che le storie come quelle di Sio sul Topo, non avrebbe potuto farle qualsiasi altro sceneggiatore Disney ?
Ma qui siamo in Italia, dove ti mettono a fare un lavoro non perché sai davvero farlo, ma perché sei "qualcuno"
Però, se vedo che, per far ridere, Topolino non sa contare due wof del cane rispetto a uno, non ci siamo
Esempio: mi piace moltissimo il tenente Colombo e tutti sanno che c'è anche una parte umoristica negli episodi. Mi piace moltissimo anche Una pallottola spuntata. Ma una puntata di Colombo con l'umorismo di Una pallottola spuntata sarebbe un'immane schifezza.
Mason, non ho detto che Topolino non possa fare il buffone, anzi. Non può fare il ritardato mentale come nell'errata interpretazione di quel che vuole Pluto, dove deve solo CONTARE UNO O DUE!Allora, spiego (che poi è chiaro, c'è anche scritto):
Allora, spiego (che poi è chiaro, c'è anche scritto):
Topolino chiede a Pluto di abbaiare una volta se vuole uscire, due se ha fame. Pluto risponde "Wof! Wof!" e Topolino, anziché interpretarlo come un "ho fame", lo interpreta come un "sono così tanto euforico dalla voglia di uscire che lo ripeto due volte".
Okay?
Okay.
se son fiori roseranno!Poi critichiamo l'umorismo di sio :P
Allora, spiego (che poi è chiaro, c'è anche scritto):
Topolino chiede a Pluto di abbaiare una volta se vuole uscire, due se ha fame. Pluto risponde "Wof! Wof!" e Topolino, anziché interpretarlo come un "ho fame", lo interpreta come un "sono così tanto euforico dalla voglia di uscire che lo ripeto due volte".
Okay?
Okay.
L'avesse fatto Pippo o Paperoga sarebbe stato credibile ma detto e fatto da Topolino perde di logica e di credibilità.
E il Topokolossal dove lo mettiamo?
E il Topokolossal dove lo mettiamo?
Poi recupero il topolino che ho prestato a mia nipote che sta ridendo leggendo quelle storie...
Non voglio convincere nessuno, ma rimango dell'opinione che Sio ha usato i personaggi off charachter.
Come dice l'avvocato, Topolino non può fare il rimbambito. E lo stesso vale per Paperone. E non tiratemi in mezzo Barks. Perché qui Paperone fa proprio la figura dell'idiota, chiedendosi perché si dice "in punto", ecc.
E' comicità. Quindi i personaggi si adattano a quello che si vuole raccontare, come succede da sempre (la Ziche ha "reso idioti" un sacco di personaggi per adattarli al suo tipo di comicità ma non se ne lamenta nessuno)
E il Topokolossal dove lo mettiamo?
Sinceramente non capisco cosa ci sia di male, nel momento in cui si realizza una storia comica di questo genere non ci si può aspettare che i personaggi rimangano "se stessi".
Non voglio convincere nessuno, ma rimango dell'opinione che Sio ha usato i personaggi off charachter.
Come dice l'avvocato, Topolino non può fare il rimbambito. E lo stesso vale per Paperone. E non tiratemi in mezzo Barks. Perché qui Paperone fa proprio la figura dell'idiota, chiedendosi perché si dice "in punto", ecc.
ammetto di non essere un grande appassionato di PK quindi di non aver vissuto l'attesa in preda all'insonnia. Per me PK - e in parte Double Duck - è "un altro fumetto". Vivo queste storie come se, improvvisamente, sul Topo comparisse un episodio di Zagor o di Asterix.Evvài! Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dirlo! :D
Ah ah, che spasso lo zio Paperone prossimo ad avere un OSS che gli lava il culo! A quando una breve con Manetta malato di cancro ai polmoni e la bombola di ossigeno e tre mesi di vita?
PK: il raggio nero (Artibani/Pastrovicchio): ammetto di non essere un grande appassionato di PK quindi di non aver vissuto l'attesa in preda all'insonnia. Per me PK - e in parte Double Duck - è "un altro fumetto". Vivo queste storie come se, improvvisamente, sul Topo comparisse un episodio di Zagor o di Asterix. Non le trovo brutte, tutt'altro (tra l'altro entrambi hanno sempre autori stratosferici). Ci fossero un PK o un DD o un Fantomius mensili li comprerei e mi piacerebbero? Probabilmente sì. Trattasi di banale collocazione a me ostica.Credo che tutti i pkers della prima ora idealmente preferiremmo una testata tutta dedicata a PK, ma, realisticamente, siamo comunque contenti di poter riassaporare le storie della saga almeno sul Topo.
Mr.Mxyzptlk invece ha involontariamente evidenziato il cattivo gusto dell'umorismo di Sio: ci sono l'indole visionaria di Pippo, il carattere squinternato di Paperoga, la singolare logica di Sgrizzo. Nulla di patologico in loro.
Lo zione senile
Vitaliano (che non è il mio autore preferito ma moltissime volte ha causato incontinenza
Scusate la richiesta ma: qualcuno potrebbe per favore spoilerarmi il prologo alla nuova storia di pikappa? Ho amato letteralmente Potere e Potenza ma degli argini del tempo ho letto solo la prima parte (non mi aveva preso più di tanto) infatti non ho ancora capito cosa è successo e che collegamenti ci sono con questa nuova storia.Come ricorderai, dato che hai letto la prima puntata de GADT, la voragine formatosi in P&P dopo la scomparsa della DT è stata ricoperta con una colata di cemento: nel prologo de Il Raggio Nero questo "tappo" viene risucchiato all'interno della voragine da una forza misteriosa, dinanzi ad un allibito Angus Fangus che si trova nei paraggi, al telefono con la madre Rangi. La conversazione telefonica che avviene fra madre e figlio mentre si verifica questo misterioso fenomeno si riallaccia al finale de GADT, nel corso del quale Angus Fangus viene presentato di ritorno a Paperopoli dalla Nuova Zelanda, tronfio di soddisfazione per essere stato riassunto da Canale 00 (nell'implicito presupposto, dunque, che dopo il finale di P&P Angus Fangus si fosse licenziato da Canale 00 e fosse tornato a lavorare nella madrepatria); nel corso della telefonata con la madre Angus spiega che è ritornato a Paperopoli per un'ottima offerta di lavoro, e che spera anche di mettersi in luce scrivendo un libro sull' invasione aliena a cui ha assistito in P&P. Si tratta di un prologo interlocutorio, ricco di ironia, che si riallaccia a P&P, cercando di sanare le contraddizioni del finale de GADT: era infatti suonato strano, a tutti quelli che abbiamo letto la storia di Sisti-Sciarrone, che Angus venisse da Sisti immaginato di ritorno da un lavoro in Nuova Zelanda, dopo che in P&P le sue dimissioni da Canale 00 erano state respinte e dopo il suo rinnovato entusiasmo per aver ritrovato il suo "adorato" nemico Pikappa nel bel mezzo di una invasione evroniana!
finalmente Sio ha esordito su una pubblicazione disneyanaEra così necessario?
ma anche c'e' qualche storia di WOM dato che queste brevi mi erano piaciute molto.
Non voglio convincere nessuno, ma rimango dell'opinione che Sio ha usato i personaggi off charachter.
Come dice l'avvocato, Topolino non può fare il rimbambito. E lo stesso vale per Paperone. E non tiratemi in mezzo Barks. Perché qui Paperone fa proprio la figura dell'idiota, chiedendosi perché si dice "in punto", ecc.
Non vuoi che si parli di Barks, ma in tantissime sue storie Paperone ha fatto (affettuosamente) la figura dell'emerito imbecille, tra vuoti di memoria, testardaggine, problemi di vista e snervamenti vari.
E i mercoledì di Pippo? Lì Topolino era VERAMENTE rimbambito, e quasi umiliato da Pippo, tanto che in una vignetta il topo stesso ammetteva "ma è normale che mi tocca sempre fare la figura dello scemo?" ;D
Trovo che additare la snaturazione di un personaggio in storie volutamente di breve respiro e basso profilo sia "intelligente" quanto, fatte le dovute proporzioni, parlare della snaturazione dei Promessi Sposi fatta dal Trio o del Renzi di Crozza.
un'opera non finita (come I Promessi Sposi) ma aperta, seriale (come Topolino) [...] Pensa alla Signora in gialloNon so, ma il paragone non riesce a sembrarmi naturale. Trovo spesso che il desiderio di una continuity assoluta sia irrealizzabile e fuori luogo in Topolino che, più che serie creata da matrice razionale e unitaria di autori, è contenitore di narrativa della più disparata ambientazione e qualità, di migliaia di autori e filoni narrativi differenti. Delle storie, brevi tralaltro, un poco fuori dalle righe -le due battute kitsch di Topolino non sortiscono mica l'effetto di snaturare il personaggio: la rettitudine e la determinazione di Topolino rimangono inalterate in tutta la storia- non vedo che equilibri possano smuovere nelle consolidate economie di casa Paperopoli-Topolinia.
Dopo decenni di lontananza dal Topo, ho preso giusto questo numero, fondamentalmente solo per la storia di Casty.
Probabilmente continuerò la mia astinenza. I tempi sono sicuramente cambiati da quando Topolino lo leggevo io; in ogni caso mi è sembrato tutto, ma proprio tutto, pervaso da un infantilismo superficiale. Anche tenuto conto del target ideale di questo tipo di pubblicazioni, proprio non capisco come uno studente delle medie o del liceo possa leggere volumetti così.
La storia di Casty è carina, piena di idee creative e fantasiose, ma mi è parsa frettolosa e nemmeno lei esente da trovatine per bambini (non so se negli anni '70 o '80 avremmo avuto analoghi di quell'incipit così esplicito di Pippo che cancella tutti i pop-up descrivendo per filo e per segno tutto quello che fa).
A proposito, sono l'unico al quale quella che è piaciuta di più è la prima? L'ho trovata molto carina, e anche molto azzeccata sul personaggio di Super Pippo!Effettivamente è quella meno "straniante" proprio perchè in linea col personaggio.
Anche tenuto conto del target ideale di questo tipo di pubblicazioni, proprio non capisco come uno studente delle medie o del liceo possa leggere volumetti così.
Bah, allora mi credo proprio chi dovrebbe essere il target di riferimento di questa rivista. Io Topolino devo averlo smesso di comprare quando ero alle medie (vado molto a memoria), ma c'erano compagni miei che nei primissimi anni di liceo ancora lo prendevano. Prima di passare a Dylan dog, s'intende. Studenti delle elementari? Sarà.... A prescindere da discussioni sul target, comunque, credo che certi infantilismi mi avrebbero dato fastidio anche in età più verde. Non perché fossi un bambino particolarmente precoce, ma perché, a ripensare a certe storie Disney degli anni d'oro, specialmente degli eternamente citati Scarpa, Cimino e Martina, mi sembra sempre che adoperassero un linguaggio più maturo e smaliziato, insomma non trattassero i ragazzini come se fossero stati dei neonati. E quest'impressione mi viene confermata tutte le (rarissime) volte che recupero qualche inedito di quegli anni.
Ma mica si scrive per loro, che hanno e devono avere altri riferimenti. E ci mancherebbe.
Ma mica si scrive per loro, che hanno e devono avere altri riferimenti. E ci mancherebbe.
A prescindere da discussioni sul target, comunque, credo che certi infantilismi mi avrebbero dato fastidio anche in età più verde. Non perché fossi un bambino particolarmente precoce, ma perché, a ripensare a certe storie Disney degli anni d'oro, specialmente degli eternamente citati Scarpa, Cimino e Martina, mi sembra sempre che adoperassero un linguaggio più maturo e smaliziato, insomma non trattassero i ragazzini come se fossero stati dei neonati. E quest'impressione mi viene confermata tutte le (rarissime) volte che recupero qualche inedito di quegli anni.
Questione già affrontata tante volte. L'infantilizzazione di cui parli c'è (anche se molto, molto, molto meno che nei primi anni 2000), ma è una tendenza generale, non solo di Topolino. C'è un'attenzione maniacale verso ciò che può urtare i bambini o essere diseducativo, frutto di anni di propaganda di associazioni stile Moige. Il Moige (e con esso tutte le associazioni simili) nascono con un nobile motivo, ma come spesso accade si sono lasciate prendere la mano, vedendo minacce dove non ce ne sono. Chiunque pensi (ed è pensiero diffuso tra queste associazioni) che Tom e Jerry o Bud Spencer e Terence Hill istighino alla violenza, è un emerito deficiente!
E' frutto di questa mentalità l'infantilizzazione di cui parli.
Facciamo due esempi:
lo scorso febbraio Rete4 ha mandato in onda L'esorcista. E fin qui niente da dire. Chi se lo vuole vedere se lo vede e chi non vuole vede altro. Il problema è che il promo lo hanno mandato in onda anche in orari in cui i bambini sono davanti allo specchio. Dico di più: io sono una persona particolarmente impressionabile e mi sono dovuto subire il promo dato che lo trasmettevano durante Un detective in corsia. Ecco, qui il Moige ha ragione.
Quando invece si vuole smettere di trasmettere i film con Humprey Bogart o le puntate di Colombo perché i due protagonisti fumano, si cade nel ridicolo.
Ma scusate, e allora quando dovrebbero trasmetterli i promo dei film in seconda serata o di horror?
Non per dire, ma su Cielo, quando danno la programmazione serale, di domenica generalmente c'è un film erotico e in seguito un documentario dello stesso genere, ma non mi sembra che ci sia niente di scandaloso...
A me sembrano infantilate, i bambini sono molto meno stupidi ed innocenti di quanto si possa pensare, e io per esperienza diretta lo so fin troppo bene.
Semplice: non si trasmettono. O si trasmettono all'interno di programmi simili. Basterebbe (Mediaset già lo fa, la Rai non so), far passare per pochi secondi la scritta "Ora in onda: col titolo del programma, stasera, stanotte, ecc: il titolo del film". Il risultato è che informi e non disturbi. E sinceramente, a me la pubblicità de L'esorcista ha disturbato molto, pur avendo 30 anni.
Sul resto sono abbastanza d'accordo con te (specie su buonisti e perbenisti), mentre per quel che riguarda le brevi... Sono da sempre storie destinate ad essere dimenticate perché riempitive (con alcune eccezioni, come le brevi di Faraci ad esempio).
Non ho la competenza per poter affrontare un discorso sugli ultimi vent'anni di Topolino ma mi trovo completamente d'accordo con quest'affermazione. Aggiungo che c'è la tendenza preoccupante - non solo su Topolino per carità, e probabilmente non è neppure un'invenzione di questi ultimi anni - a trattare i bambini non come bambini, ma come idioti. Manco quelli che hanno letto il Topolino "scorretto" degli anni '70 e '80 fossero diventati tutti dei criminali psicopatici... Questa mania di far crescere i bambini in ambienti ovattati e indolori mi sembra un'invenzione degli adulti per gli adulti, più che per i bambini stessi
A me sembrano infantilate, i bambini sono molto meno stupidi ed innocenti di quanto si possa pensare, e io per esperienza diretta lo so fin troppo bene.
.
Non ho la competenza per poter affrontare un discorso sugli ultimi vent'anni di Topolino ma mi trovo completamente d'accordo con quest'affermazione. Aggiungo che c'è la tendenza preoccupante - non solo su Topolino per carità, e probabilmente non è neppure un'invenzione di questi ultimi anni - a trattare i bambini non come bambini, ma come idioti. Manco quelli che hanno letto il Topolino "scorretto" degli anni '70 e '80 fossero diventati tutti dei criminali psicopatici... Questa mania di far crescere i bambini in ambienti ovattati e indolori mi sembra un'invenzione degli adulti per gli adulti, più che per i bambini stessi
In ogni caso, sta roba sul Topo serve, poche storie. Serve che non sia l'eccezione strombazzata, ma la regola. E a dimostrarlo, neanche a farlo apposta sono le tre brevi di Panini. E' vero che il Topo è multitarget etc etc, ma c'è roba che è oggettivamente non divertente e che nel 2015 se si vuole arrivare ad un pubblico sveglio che possa fidelizzarsi... semplicemente non ci si può permettere di pubblicare.
...La storia di Casty è stupenda....Questo autore non compare spesso sul topo, ...
E sul discorso del target di riferimento di Topolino, francamente, Zironi ha di molto torto, e l'esempio è sempre lo stesso: anni e anni in cui Martina rappresentava parenti che si mandavano minacce di morte, insulti, fumavano e bevevano e in cui Cimino ci faceva sognare con un mondo fantasioso all'inverosimile, non mi sembra che nessuno abbia seguito i loro comportamenti come se fossero esemplare, perché le scene erano o costruite con spontaneità