Ecco il n.303, del 17 settembre 1961, al cui interno troviamo:
- la prima parte di TOPOLINO E LA FIAMMA ETERNA DI KALHOA (Romano Scarpa/Romano Scarpa-Rodolfo Cimino), 32 tavole;
- ARCHIMEDE PITAGORICO E IL TONICO PER ALBERI (1961, GYRO GEARLOOSE - YOU CAN'T WIN, Carl Barks), 4 tavole originali, 6 nella presente edizione;
- CIP & CIOP E IL TERZO INCOMODO (1959, CHIP'N'DALE - TREE HOUSE HASSLE, ?/Harvey Eisenberg-John Liggera), 7 tavole originali, 9 sul libretto;
- BONGO E IL PICCHIO VOLATORE (1958, BONGO IN THE FLIP-FLOP FLYER, ?/Frank McSavage), 8 (11) tavole;
- CAMPANELLINO E L'APPUNTAMENTO ALL'ARCOBALENO (1959, TINKER BELL IN RAINBOW RENDEZVOUS, ?/Al Hubbard), 6 (
tavole;
- la seconda parte di PAPERINO E IL CORNO DELL'ABBONDANZA (Ennio Missaglia/Massimo e Pier Lorenzo De Vita), 30 tavole);
- copertina e retro di Giuseppe Perego.
Apre il volume una orripilante cover, realizzata dal solito Perego, dove uno dei due "chipmunks" Cip e Ciop si fa beffe dell'iracondo Paperino birdwatcher. Il medesimo soggetto sarà riciclato per l'illustrazione d'apertura di I GRANDI CLASSICI #47 (1990), con l'aggiunta di un nipotino e del restante scoiattolino... il disegnatore, non accreditato sull'Inducks, potrebbe essere Roberto Santillo, ancora nella sua fase di "clone" di Carpi.
La storia che ci dà il benvenuto, nonché il piatto forte dello stesso, è un'avventura di Scarpa, TOPOLINO E LA FIAMMA ETERNA DI KALHOA (1961), resa a dir poco magnifica dalle ambientazioni, dalla realisticità di alcuni dettagli, e soprattutto, dalla splendida resa, grafica e non, dei personaggi. Dinamici e personali, i disegni del maestro sono qui al loro grande apice, condiviso con altre storie del periodo, sia di Topolino (TOPOLINO E LA COLLANA CHIRIKAWA) che dei paperi (PAPERINO E LE LENTICCHIE DI BABILONIA). Topolino è dipinto in modo raffinato, mai sproporzionato, ma sempre provvisto di grande equilibrio, senza però mai scadere nel freddo e rigido disegno tipico di autori pur bravi come il successivo Don Rosa. La trama ha poi tutti gli elementi necessari per archiviare la storia fra i capolavori. Misteriosa, enigmatica, affascinante e molto ben scandita, mette in scena ancora una volta il classicissimo filone dei tesori nascosti, con il gangster di turno pronto a sgominare i piani dei protagonisti. Menzione speciale per i colori, accesi e quasi confusionari, che rendono molto scomoda la lettura della storia... ricordiamo comunque che ben due altre edizioni italiane modificano (in positivo) questa disposizione delle tonalità: su CAPOLAVORI DISNEY #19 (1994), dedicato appunto alle grandi avventure di Scarpa, è posta in un miracoloso bianco e nero (prassi comune per le storie proposte in quei fascicoli), mentre su LE GRANDI PARODIE #67 (1999.04) è pubblicata con colori più precisi e adatti... la storia però, oltre a essere ignobilmente rimontata, è anche parecchio stagliuzzata, quindi si tratta della versione più malconsigliata.
Passiamo oltre. La barksiana ARCHIMEDE PITAGORICO E IL TONICO PER ALBERI (1961) è la classica vicenda di Archimede prodotta da Barks per il mensile UNCLE SCROOGE; niente male, sia nella trama, molto efficace, con Archimede costantemente tormentato dalle assillanti richieste della gente, sia nei disegni, assai dinamici e immediati. Questa storia, apparentemente semplice e scontata, è comunque molto ben fatta (anche confrontandola con le storie della stessa tipologia prodotte dopo il pensionamento di Barks, nei tardi anni '60/'70, scritte da Vic Lockman e disegnate da Kay Wright, Tony Strobl o Phil DeLara), e contiene anche un riferimento (gli alberi viventi) alla Silly Symphony FLOWERS AND TREES (1932), che consisteva appunto in una movimentata danza fra vegetali arborei.
Simpatica poi CIP & CIOP E IL TERZO INCOMODO (1959), scritta forse da Carl Fallberg e ottimamente disegnata da Harvey Eisenberg. La trama è molto semplice e lineare e accosta a Cip e Ciop i malandrini Comare Volpe e Compare Orso, che approfitteranno dell'assenza dei due scoiattoli per impadronirsi della loro casa. E' invece molto scioccherella BONGO E IL PICCHIO VOLATORE (1958), in cui il solerte orso tenta di insegnare a volare a un road-runner. Grafica impeccabile, ad opera dello scozzese Frank McSavage, che dava il meglio di sé proprio in queste brevi storielle di personaggi secondari.
Altro pasto, altra portata. Hubbard dà il meglio di sè nella gradevole CAMPELLINO E L'APPUNTAMENTO ALL'ARCOBALENO (1959), che sfrutta la nota leggenda popolare secondo la quale alla fine dell'arcobaleno gli elfi avrebbero nascosto una pentola stracolma d'oro. Questa volta sarà l'astuto Fratel Coniglietto ad andare in cerca del tesoro, ma per sbaglio ruberà la campanella appartenente a nientepopodimeno che il trenino Casimiro (Casey Jr.), già visto nel lungometraggio DUMBO (1941). Sarà Campanellino a ristabilire l'ordine, riportando l'oggetto al buon veicolo.
Piccola parentesi. Non è la prima volta che il trenino appare nei fumetti. Già infatti nella riduzione del film d'origine, intitolata DUMBO OF THE CIRCUS, pubblicata nel 1941 su un volume apposito negli USA, disegnata da Irving Tripp con effettiva bravura. Da noi esordirà su GLI ALBI D'ORO #84 del 1947. Ricompare poi nel maggio del 1957 sull'albo ancora americano MICKEY MOUSE IN FANTASYLAND: la storia è di 10 tavole e si intitola THE WIZARD OF MISTY; in essa Casey viene affiancato da Qui, Quo, Qua. I testi sono di Don Christensen, i disegni del non eccelso Pete Alvarado. Purtroppo la storiella è inedita da noi. Dopo una fugace apparizione nell'albo natalizio CHRISTMAS IN DISNEYLAND (1957, da noi adattato su TOPOLINO LIBRETTO #201 (1958) come NATALE A DISNEYLANDIA), il simpatico trenino sarà protagonista (assieme a Tip e Tap) della stramba storiella di 12 pagine intitolata STORYBOOK LAND - THE RAPID RESCUE. Ambientata a Disneyland, la storia esordisce nel volumetto USA dal titolo VACATION IN DISNEYLAND (1958), edito dalla Dell nel periodo estivo. In Italia sarà pubblicata su TOPOLINO LIBRETTO #215 (1959) come NELLA TERRA DELLA FIABA - TIP, TAP E PLUTO IN UNA BRILLANTE OPERAZIONE DI SALVATAGGIO e ristampata solo nel 2005 su I GRANDI CLASSICI DISNEY #224. Dopo aver svolto il ruolo di protagonista nella già citata CAMPANELLINO E L'APPUNTAMENTO ALL'ARCOBALENO (1959), Casey ricomparirà in una storia a fumetti solamente nel 1993, in una storia olandese di Nonna Papera, intitolata semplicemente OMA DUCK, scritta da Evert Geradts e disegnata dal bravo Jaap Stavenuiter.
Chiusa la parentesi, passiamo al commento del numero. L'ultima storia proposta è la seconda e ultima parte di PAPERINO E IL CORNO DELL'ABBONDANZA (1961), ambientata in Tibet, che si conclude in modo piuttosto inaspettato e tutto sommato gradevole. Abbondano nella storia le battute tipiche di Ennio Missaglia, e i topoi primari dei suoi primi lavori. I disegni sono nella norma del periodo, paragonabili a quelli della quasi coetanea PAPERINO COSMONAUTA (1961).
In sintesi, il #303 è un buonissimo numero, forse non uno dei migliori del periodo, ma comunque assai positivo. Per ulteriori informazioni rimando alla pagina Inducks.
Saluti.
GGG.