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Post - Andy98

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Il sito del Papersera / Re:Rieccoci!
« il: Giovedì 11 Apr 2024, 20:59:02 »
Gentilissimo, apprezzo gli auguri e le belle parole, decisamente una gradita carezza al cuore! :D

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Il sito del Papersera / Re:Rieccoci!
« il: Giovedì 11 Apr 2024, 14:22:00 »
Sono passati diversi anni dal mio ultimo intervento: settembre 2020 (seppur la cronologia ne indichi uno targato gennaio 2021, ma dettagli).
A partire da quel mese, qualcosa è cambiato. Tante cose hanno iniziato a cambiare. Tutto quanto ha iniziato a cambiare.
Nonostante una graduale distanza mi abbia preso nei confronti di Topolino, ho continuato - forse per abitudine, forse per una connessione rimasta nel tempo - a collezionare i giornaletti, senza mai mancare un'uscita.
Li vedevo accumularsi ovunque, tra scrivania, comodino, e in qualche scaffale.
Ogni tanto li prendevo in mano, li rileggevo, tra perplessità, disinteresse, e anche sorriso.
La costante serializzazione del settimanale, di numeri, cioè, in cui alcune storie iniziano, altre si evolvono, e altre ancora finiscono, in un molteplice tutt'uno disomogeneo, mi ha reso sempre più difficile stare al passo con le letture.
Qualche settimana fa, allora, ho voluto ricontrollare il Papersera per sapere come stessero andando le cose, forse avevo trovato una storia su cui mi sarebbe piaciuto spendere qualche riga delle mie. Sapere che c'era un problema mi ha sorpreso. Un punto fisso così incrollabile e longevo... scomparso? E come mai?
Oggi, avendo trovato sulla scrivania il numero 3568, ho pensato di ricontrollare il sito... e siete tornati!
La realtà è mutevole, imprevedibile, caotica... ma forse c'è davvero un rapporto certo delle cose che tende a permanere nel tempo.

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Topolino / Re:Topolino 3399
« il: Giovedì 14 Gen 2021, 23:01:35 »
Io lo vedo come un  modo di rendere Fantomius una figura perfetta anche moralmente, un Gary Stu dalle cui labbra pendono tutti.

Tipico e apprezzabile tratto di un personaggio avvincente, insomma.

Alle volte ho davvero l'impressione che Fantomius l'appellativo di ladro (gentiluomo) ce l'abbia, per paradosso, al pari di un titolo nobiliare, anziché di qualcosa attribuibile alle sue azioni. E tanto più il suo universo si delinea con ammirevole precisione da parte del suo autore, quanto meno si perde quello squisito alone di malizia che contornava un minimo il personaggio agli albori della sua saga. Per quel che io ricordi, infatti, il Fantomius iniziale godeva nel farla in barba ai suoi scorretti colleghi e si dilettava nel prendersi gioco di Pinko (ormai sempre meno presente, tra l'altro), mentre adesso ha assunto sempre più i tratti di una versione moraleggiante di Paperinik.

Dopodiché, per carità, non metto in dubbio che a tantissimi lettori piaccia un personaggio ormai così statico e piatto, seppur impeccabile e moralmente retto - che fortuna! E nonostante sia un ladro! - tuttavia rimango dell'idea che un personaggio più grigio, però dotato di un preciso e personale codice morale, sarebbe stato di gran lunga più interessante da vedere in azione. E se non lui, che a quanto pare deve sempre apparire il più impeccabile possibile, almeno Dolly Paprika, in modo da disporre di un perfetto contraltare, nonché di una chimica e dinamica più imprevedibile tra i due.

Appurato che Lady Senape, oltre ad aver rubato la maschera di Gengis Ghat, è sparita nel futuro (con alta probabilità di non poter tornare indietro), la reazione soddisfatta di Dolly è: "Non tutto il male viene per nuocere! Avrà pure rubato la maschera, ma ci siamo finalmente liberati di lei!"

Al che John replica: "Sono Fantomius! Non posso accettare di essere derubato in casa mia, lo sai! E poi, anche se è una nemica... non posso abbandonarla in un altro tempo!"

Qui Dolly poteva fare semplicemente una smorfia annoiata o dire ironicamente "se lo dici tu..." facendo gli occhi al cielo. Sarebbe stato divertente e non particolarmente 'scorretto'. Invece replica subito, con aria pentita e dolente: "Hai ragione caro! Mi sono fatta prendere dall'impulsività!"

La tua versione, caro Cornelius, descrive esattamente il tipo di interazione che mi sarei aspettato di vedere tra i due personaggi in quella circostanza. In alternativa, avrei preferito che Fantomius arrivasse a quella conclusione dopo un paio di vignette, non prima di aver mostrato risentimento nei confronti di Lady Senape, la quale col suo furto ha intaccato pienamente il suo onore, la sua nomea, il simbolo che si è costruito negli anni. A mio avviso, sono proprio questi dettagli a rendere intrigante e godibile un personaggio, e non il fatto che abbia una morale impeccabile (tratto cardine di una misura scorretta, se non addirittura sbagliata, per giudicare/simpatizzare con i personaggi di un'opera artistica qualsiasi, che si tratti di romanzo, fumetto, cartone, film...).

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Le altre discussioni / Re:Bloopers nei fumetti Disney...
« il: Domenica 29 Nov 2020, 10:35:21 »
Ma quanto tempo libero hai?
Ahahahah non hai tutti i torti ma ci sono temi e punti d'onore per i quali val ben la pena di sacrificare altre attività (nello specifico sacrificata la palestra oggi..non so se sia stato un affare..)

Pazzo! Sacrificare la palestra così... non posso reggere cotanta scelleratezza!!!  ;D ;D ;D

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Topolino / Re:Topolino 3389
« il: Sabato 7 Nov 2020, 22:16:16 »
Detective Donald Duck e lo scherzetto del dolcetto   (seconda parte)
Alla fine Ambrosio non ha resistito sfogando tutta la sua 'ambrosietà' nella parte finale di un soggetto che non era partito male. L'unica cosa interessante che resta è la strana similitudine tra lui e Vito Stabile riguardo l'ideazione del personaggio: chi ha copiato chi? Fermo restando che il DD italiano è stato molto più interessante di questo DDD americano.

Siamo sicuri che il Detective Donald di Stabile non sia identico a quello di Ambrosio che per il solo fatto di essere un investigatore?
Alla fine contesto e dinamiche sono del tutto differenti, dunque chiedersi chi abbia copiato chi per il solo fatto di essere partiti da un Paperino detective è fin troppo svilente nei confronti dei due autori coinvolti.

Forse è proprio il termine "copiare" - inteso secondo il peccaminoso significato che si tende ormai ad attribuirgli - a suonare irrispettoso e al contempo ingeneroso nei confronti di un'idea estetica: e se lo si fosse sostituito con "trarre ispirazione", il buon Vito sarebbe intervenuto lo stesso per sbrogliare la matassa di dubbi che tormenta il povero Cornelius da qualche settimana? Magari si è trattata solo di un'involontaria nonché infelice scelta di parole, scaturita da un'associazione circa una delle idee di base ad entrambi i progetti, e non un tentativo di sottesa illazione...

P.S. Posso cogliere - in ritardo, lo so - l'occasione per dire a Stabile che se portassi un cappello a quest'ora non avrei potuto resistere a levarmelo in onore di Rockerduck e la spiaggia della rivalsa? Avrei voluto dedicarle una profonda analisi sul topic del Topolino 3375, tuttavia non mi è mai riuscito di trovare le parole (e il tempo!) necessarie all'adempimento di tale scopo... E quindi mi limiterò a ringraziare doverosamente l'autore per questa splendida perla, è il minimo che mi riesca di fare in questo periodo!

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Topolino / Re:Topolino 3383
« il: Giovedì 24 Set 2020, 23:24:18 »
Io mi chiedo una cosa più, diciamo, "tecnica": com'è possibile che d'improvviso in quest'ultimo periodo (corrispondente all'uscita del quarto e quinto episodio di Paperbridge) sono usciti così tanti commenti negativi a una serie che, se anche tralasciamo il mio pensiero personale, era stata apprezzata inizialmente da tantissimi utenti?

Credo che la ragione sia abbastanza elementare: trattandosi di una storia a puntate, è normale che ci siano state eventuali aspettative disattese nel finale.
Dopodiché, può capitare di avere opinioni contrastanti di parte in parte: ad apprezzamento delle prime puntate, può seguire noia o disappunto nelle successive, magari al punto che il giudizio complessivo penda più per il negativo anziché per il positivo, e viceversa. Oppure, come accade nei cartoni, nelle serie TV o nei telefilm, un continuo alternarsi di posizioni.

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Topolino / Re:Topolino 3383
« il: Giovedì 24 Set 2020, 22:23:20 »
Tuttavia è un peccato che, oltre ad averci regalato due benefici minuti di ilarità, il troll ci abbia anche segnalato una vera e propria caduta di stile da parte del buon Marco Gervasio, che indubbiamente risentito per la critica di Manuel Crispo si è sentito in dovere di metterlo alla gogna su un social, dove i suoi fedeli ammiratori possono permettersi di denigrarlo senza problemi.

Francamente, credo che la vicenda si commenti da sola: a critica legittima si risponde con astio e avversione nei confronti di un pensiero altro, differente dal proprio, ma non per questo necessariamente di inferiore valore. L'utente in questione sarà anche stato piuttosto duro e schietto nell'esprimere il suo giudizio, tuttavia mai è risultato offensivo, tant'è vero che il suo post ha ricevuto un buon numero di "polliciate", un po' come è accaduto con le precedenti osservazioni di Piccolobush. Immagino che un simile gradimento non lo avrebbero suscitato degli insulti gratuiti, pertanto, al di là dell'aridità espressiva dei succitati - che comunque fa parte del loro modo di porsi, non è un linguaggio ideato appositamente nei confronti di Paperbridge, come anni di commenti possono tranquillamente testimoniare - non riesco a giustificare questo improvviso astio da parte dell'autore, il quale non si è mai sottratto al confronto.

P.S. Giusto per puntualizzare: l'universo di Fantomius ad un certo punto ha smesso di interessarmi (probabilmente l'avrò anche scritto ad un certo punto, prima di rinchiudermi nel mio silenzio apatico), e Paperbridge per svariate ragioni non ha fatto eccezione. Il fatto di essere finito nella cosiddetta "minoranza" di lettori che non ha apprezzato il lavoro di Gervasio rende la mia posizione irrilevante al confronto di coloro che si sono cimentati nella tessitura di sperticate lodi? Non penso proprio, però stando a quanto è venuto fuori, così sembrerebbe...

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Topolino / Re:Topolino 3377
« il: Lunedì 17 Ago 2020, 21:38:07 »
Una volta ogni tanto mi fa piacere essere nel torto, e ringrazio il buon Gervasio per aver condiviso un po' del suo tempo con noi, chiarendo questo "equivoco" visivo che testimonia sempre più l'importanza del costante dialogo che deve sussistere tra sceneggiatura e disegni.

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Topolino / Re:Topolino 3377
« il: Domenica 16 Ago 2020, 17:46:50 »
Questa storia delle pistole è davvero ridicola...

Com'è ancora più ridicolo il fatto che a pagina 50 la pistola sia stata censurata solo nella prima vignetta, producendo un effetto ancora più paradossale e risibile. Oltretutto, mi risulta che i congegni di Paperinik abbiano utilizzi e proprietà differenti da quelli di un'arma da fuoco, quindi non capisco perché proprio adesso qualcuno si sia fatto venire il pallino di censurarli...

In questo difficile periodo, dove il dibattito civile sembra pressoché impossibile, mi è capitato di incappare in gente che per sminuire la cultura dell'interlocutore utilizzasse il Topolino come "massimo livello di informazione": un po' verrebbe da dargli ragione, visto che certi rimaneggiamenti offendono proprio l'intelligenza del lettore...

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E io che pensavo che con la storia degli scacchi "razzisti" si fosse proprio toccato il fondo... Mi devo (purtroppo) ricredere: ogni volta che la piaga del "politicamente corretto" fa la sua comparsa sulla scena della chiacchiera quotidiana, ecco che se ne esce con una polemica sempre più ridicola...
 
Ormai è solo un mezzo adottato da certe persone per nascondere la propria ipocrisia e per ritenersi moralmente superiori ad altre persone, tuttavia quando il fragile specchio che essi usano per far riflettere solo ciò che vogliono mostrare si frantumerà, a quel punto non dominerà solo l'insofferenza generale, bensì trionferanno proprio quelle idee, soprattutto quelle nocive e velenose, contro cui gli stessi paladini del "politicamente corretto" credono di lottare...

Il dato più triste di tutta questa vicenda è che vediamo tutto questo accadere in un'era in cui tutti potrebbero formarsi correttamente e, soprattutto, criticamente, se solo lo volessero...

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Topolino / Re:Topolino 3372
« il: Sabato 11 Lug 2020, 21:13:50 »
E da quali atteggiamenti avresti percepito questo rifiuto?
Allora, più che altro proprio da "3 Paperi in gioco" in cui (vado a memoria) non ricordo quale/quali nipotini aveva/avevano risposto male a Paperino. Quella storia mi aveva fatto un effetto non buono, semplicemente perché avvertivo l'inizio di qualcosa di negativo data l'adolescenza ovvia dei nipotini in quella storia. È forse proprio il fatto che io nella realtà non sopporto gli adolescenti maleducati che rubacchiano e appena sentono la polizia scappano. Sono lo stesso tipo di persone che di solito vedono l'adulto come il nemico. E, pur sapendo che su Topolino non ci saranno MAI casi espliciti del genere, ho sempre il timore che la cosa possa essere leggermente più evidenziata.

Guarda caso, è proprio l'esempio che ti ho fatto nel mio commento di cui sopra. Oltre a non essere un esempio di "rifiuto dell'autorità", la scena dovrebbe essere contestualizzata: Paperino insisteva affinché Qua giocasse a calcio coi suoi fratelli, senza sforzarsi, tra l'altro, di comprendere il suo interesse per la musica. La replica stizzita ed impulsiva di Qui Quo - che può starci in un adolescente - serviva proprio a far aprire gli occhi allo zio, che in quel momento non si stava comportando come una vera figura di riferimento.

Oltretutto, cosa c'entrano gli "adolescenti che rubacchiano e appena sentono la polizia scappano" con i tre nipotini? Il mondo di Topolino è ormai solo bianco e nero - purtroppo - una loro replica un po' più feroce non può davvero farti sorgere il terrore di un così grande stravolgimento. Inoltre, se non erro, sei tu stesso un adolescente, quindi dovresti riuscire a guardare alla tua realtà con un occhio meno distanziato rispetto al mio o a quello di altri utenti. Non so che gente tu conosca - dire "frequenti" mi verrebbe un po' difficile pensare, vista la tua affermazione - ma se ripenso ai tempi che furono quando avevo la tua età, non mi sento di riconoscere questa tua visione.

Comunque, appoggio l'interpretazione di Volkabug e di altri utenti: i nipotini che ritrovi in queste storie potrebbero benissimo avere la tua età, quindi ragazzini di terza media/prima superiore, che si avviano alle loro prime esperienze e via dicendo.

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Topolino / Re:Topolino 3372
« il: Sabato 11 Lug 2020, 20:28:02 »
La cosa che spero è che non si avveri mai quello scenario del rifiuto dell'autorità a cui secondo me ci si sta avvicinando troppo con questo progetto.

Il rifiuto dell'autorità?
Non mi sembra che sia avvenuto, nemmeno in Tre paperi in gioco - che ricordiamo essere il capostipite dell'intero filone legato alle differenziazioni dei nipotini - e non penso nemmeno che lo vedremo mai sulle pagine del Topolino.
Preciso: non è semplicemente rimproverando lo zio - come è avvenuto nella succitata storia - che si rifiuta l'autorità, quindi di conseguenza non mi vengono in mente tra gli episodi di Area 15 - che tra un po' nemmeno mi ricordo, dato che non mi è mai interessata come serie - oppure tra le varie storie incentrate su questi nipotini in cui si sfiori tale rifiuto... Se potessi fornire qualche esempio su cui ragionare, te ne sarei grato...

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Commenti sugli autori / Re:Enrico Faccini
« il: Domenica 21 Giu 2020, 16:38:27 »
Dunque Sulla vecchia ferrovia non è un esperimento isolato, e ciò mi fa molto piacere.
Vedere un autore giocare con un mezzo espressivo che ben conosce non ha prezzo: sovvertire lo schema tipico del fumetto a seconda della piega comica che si vuole ottenere è un qualcosa che sempre più autori dovrebbero fare, ed è decisamente un piacere vederlo sulle pagine di Topolino.

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Non dimentichiamoci che anche il Topolino in un certo senso sta contribuendo a questa visione falsata della realtà secondo cui un protagonista, un "buono", un amico di un protagonista o di un "buono", deve essere scevro da ogni forma di cattiveria. Addirittura, come già tristemente si è appurato, nelle pagine del settimane è quasi del tutto scomparsa la malvagità.

Oltretutto, nella prima puntata del Torneo delle cento porte una figura antagonista è l'allenatore ingaggiato da Cuordipietra che, oltre al ghigno maligno, esibisce - guarda caso - una bella coppia di ritti e lunghi baffi da malvagio. Certo, è vero che il personaggio in questione non è (al momento) un cattivo, però fa sorridere che una forma di opposizione ai protagonisti abbia una rappresentazione così stereotipata. Sarebbe già un ottimo punto di partenza se si evitasse di dare al male una precisa forma fisiognomica.

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Insomma, il compulsivo bisogno di "politicamente corretto" sta degenerando in (ridicoli) tentativi di cancellare totalmente frammenti di storia e di cultura... possibile mai che si stia perdendo di vista il concetto di contesto? Il fatto che una "rappresentazione culturale" sia superata per quelli che sono i nostri tempi non vuol dire che non abbia più niente da comunicarci né che debba meritarsi l'oblio. Ogni qualvolta mi arriva voce di notizie, polemiche o manifestazioni di questo genere rimango sempre più allibito, non solo da coloro che animano queste azioni, ma anche e soprattutto dall'ignoranza e dalla dabbenaggine di chi li appoggia.

P.S. Qualche giorno fa ho addirittura letto che il povero Taddeo dei Looney Tunes non potrà più usare il fucile per cacciare, bensì una falce... Che tristezza vedere cartoni che hanno fatto la nostra storia rovinati così!
Ripeto: possibile mai che il concetto di contesto si stia perdendo di vista?

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