Quanto ai ragionamenti fumosi: innanzitutto quelli della pagina cui ci hai inviato circa la questione del tempo. Ragionamenti non tuoi, in quella pagina, ma dichiarando "descrive molto bene il tutto" tu sembravi associarti in pieno.
E a quella pagina ho dato un'occhiata solo molto rapida, perche' alla prima scorsa mi ha lasciato l'impressione di essere stata scritta da qualcuno di poco competente e credibile. (Ammetto che il mio e' un atteggiamento "filisteo" e non ho il diritto di condannare cio' che ha scritto qualcun altro senza averlo letto accuratamente; ma era una faccenda cui potevo dedicare solo pochi minuti e dovevo fidarmi della prima impressione.) Nei prossimi giorni cerchero' di approfondire su Bryce DeWitt.
Ho inserito la definizione "
descrive molto bene il tutto" proprio perchè è comprensibile anche per chi, come me, non si intende molto bene di fisica, perchè attraverso semplici concetti arriva direttamente al nocciolo della questione.
Quanto al crederci, diciamo che al momento non posso dare un mio parere personale in quanto sia la tradizionale teoria dell'esistenza del tempo, che quella supportata da DeWitt/Salles, hanno entrambe delle ottime argomentazioni. (infatti proprio a causa del mio dubbio ho esposto due possibili teorie).
Pero' anche vari dei ragionamenti da te espressi mi sono apparsi alquanto fumosi: l'analogia col computer per l'interpretazione del Big Bang di per se' e' accettabile, ma resta un ragionamento un po' troppo vago per fare poi delle affermazioni con sicurezza su come sia nato l'universo. Per quanto ne so, al momento l'unica cosa che possiamo dire in proposito e' che la fisica del primissimo istante del Big Bang non ci e' affatto chiara. E diffido di chi fa grandi affermazioni di cosmologia ammettendo allo stesso tempo di non conoscere bene la fisica contemporanea.
Come avevo scritto in precedenza:
Per quanto riguarda la cosmologia, (L'esempio) segue semplicemente ciò che tutti conoscono: Prima c'era il nulla, poi l'universo.
Che sia questa cosa sia vera o meno, beh, è ancora da valutare, ma ho voluto semplicemente esprimere la mia teoria, attraverso un banalissimo esempio, per la quale il Big Bang potrebbe essere stato causato da qualcosa di talmente banale e infinitamente piccolo da sfuggire tuttora alla conoscenza umana.
Non è mia intenzione improvvisarmi astronoma, il mio esempio era riferito a ciò che molta gente che crede in Dio ritiene sia accaduto durante la nascita dell'Universo.
L'intento era semplicemente quello di dimostrare che un evento del genere (e mi ripeto: sempre che sia accaduto), potrebbe avere avuto senza problemi una causa non divina, ma di una natura che al momento non è ancora "visibile ai nostri occhi".
[...] direi che hai semplicemente detto una sciocchezza. Perche' ci sarebbe bisogno di un primo ciclo? Sembra che l'unica necessita' dietro a tale assezione sia la tua incapacita' di concepire una successione di cicli che si ripetono senza un inizio; non mi sembra un concetto piu' difficile da accettare di quello della successione dei numeri interi, da "meno infinito a piu' infinito". Certo, puoi contestare che concetti simili abbiano alcun senso fisico; ma allora per favore specifica bene quali sono le ipotesi che assumi. (La mia sara' una deformazione professionale, ma mi sembra difficile fare a mano di una qualche "assiomatizzazione", sia pure parziale e temporanea, se non si vuole essere "fumosi".)
Per quanto riguarda questo, rispolvero un po' le mie vecchie conoscenze dell'informatica, introducendoti il concetto di "ciclo iterativo":
http://it.wikipedia.org/wiki/Algoritmo_iterativoPrecisamente ti chiedo di soffermarti sui loop relativi a "While" (sia Visual Basic che C).
L'universo ciclico è un loop di tipo while, e per introdurre un qualsiasi ciclo c'è sempre bisogno di una
condizione dalla quale partire.
Semplificando lo schema per renderlo più comprensibile si può ipotizzare una cosa del genere:
(Questa è la condizione di partenza, "i" sarà il limite dopo il quale si verificherà il Big Bang, per comodità faremo un massimo di 5 cicli anche se l'evento limite non è conosciuto)
Big Bang = False
i = 0
(Questo è un primo loop derivante dalla condizione di partenza)
While i [ch8804] 5 Do
If i = 5 then
Big Bang =True
end IF
i = i +1
Loop
(Quando le condizioni per cui il Big Bang può esserci si avverano, allora si entra nell'universo ciclico. Le definizioni tipo "crea universo", sono abbreviazioni fatte per indicare miriadi di operazioni che non è possibile elencare, in quanto non tutte certe, e troppo lunghe per essere inserite. Comunque introduciamo le variabili Esp e Rid per determinare l'espansione e la riduzione dell'universo, anche queste per comodità determinate con un valore massimo di 5)
While Big Bang = True do
Esp = 0
Rid = 0
Crea Universo
While Esp [ch8804] 5 do
Espandi universo
If Esp = 5 then
Rid = Esp
end If
Esp =Esp+1
Loop
While Rid > 0 do
Riduci universo
Rid = Rid-1
Loop
Loop
Spero che la sintassi sia corretta, era un po' che non ci mettevo mano su queste cose, e spero di essermi spiegata altrettanto bene.
Di biologia ne so anche meno che di fisica, ma la tua mi pare un'asserzione molto azzardata. Al poco che ne so, mentre nessun biologo serio contesta l'evoluzione, le modalita' di quest'ultima sono ancora molto discusse: ad esempio credo sia un grosso problema del tutto aperto se avvenga per piccoli cambiamenti oppure a balzi improvvisi. La tua asserzione mi suona molto dogmatica e scarsamente compatibile con le mie poche nozioni di biologia.
Gli esempi che porti sono luoghi comuni, da piccoli illuministi della scuola elementare. E in quanto tali sono discutibili (e discussi). Tanto per stare al periodo dell'inquisizione, mi sembra di ricordare che i monaci di Oxford avessero fatto qualche studio interessante sul movimento dei corpi, e piu' avanti i gesuiti hanno certamente contribuito alla diffusione di almeno parte del "sapere scientifico" con le loro scuole; per tacere dei molti ottimi scienziati che erano membri di qualche ordine religioso. Piu' importante, c'e' chi ha affermato che proprio pregiudizi di origine religiosa sono stati alla base della nascita della moderna scienza e di alcuni dei suoi sviluppi (mi sembra di ricordare un interessante articolo che avevo letto in proposito, con un titolo tipo "La religione di Einstein").
Le asserzioni che ho appena scritto sono contestabili quanto le tue. e per quel che ne so, e' possibile che sia storicamente corretto affermare che nel complesso la religione e' stata il peggior nemico dello sviluppo intellettuale del genere umano. Quel che mi preme farti notare e' che si tratta di una faccenda troppo sottile e delicata per chiuderla perentoriamente come hai fatto tu, con pochi esempi esposti in tre parole. E il problema principale e' quel "perentoriamente".
Quando parlavo delle barriere che l'uomo ha posto a se stesso nel corso dei secoli, non parlavo affatto di biologia, ma di eventi (Ho scelto nei miei esempi quelli religiosi perchè è un topic riguardante Dio) che hanno rallentato la possibilità di ottenere nuovi progressi per l'umanità.
Per quanto riguarda la questione della chiesa sul divieto di anatomia io faccio riferimento alla bolla papale “De sepulturis/Detestandae Feritatis” di Bonifacio VIII che, pur essendo nata come limitazione sull'abuso dei cadaveri, è diventata in breve tempo un divieto di autopsia sugli esseri umani (Ecco dove sta la limitazione mentale autoindotta).
Ma tu sembri non aver siluppato sufficiente senso critico. Ne' nei confronti dei tuoi ragionamenti, ne' verso il materiale su cui li basi: se citi a tuo supporto un sito come quello che avevi indicato per il tempo, appari scarsamente in grado di valutare l'attendibilita' delle fonti. (Ho dato una scorsa anche al link che hai fornito circa l'aumento dell'intelligenza: spero ti renda conto che quello si presenta come molto piu' serio. Anche se di fronte a questi discorsi mi chiedo sempre se si sia riusciti a dare una buona definizione di "intelligenza", e a misurarla in maniera credibile. Anche qui, ne so troppo poco per potermi esprimere).
Ammetto che se mi faccio prendere da una discussione ho il vizio di esporre direttamente tutto ciò che so limitando le fonti a supporto delle mie tesi, ora spero di essermi spiegata meglio.
Per quanto riguarda l'articolo sull'intelligenza, illustra risultati ottenuti da test effettuati in un lasso di tempo molto lungo ed in svariate località mondiali, fornendo gli stessi risultati a lungo termine.
Per questo lo ritengo attendibile.
Aggiungo che in genere sentire un'espressione come scientificamente provato mi mette a disagio. Nella mia esperienza e' il tipo di parole che usa chi ha fatto della scienza (o meglio, del poco che ne ha inteso) una superstizione. Per quanto ne so, la scienza procede per ipotesi; ed esperimenti, che confermando queste ipotesi ci dicono non che sono vere, ma, piu' modestamente, che meritano di non essere immediatamente rigettate. Suppongo che scientificamente provato vada inteso come: va preso per buono finche' non abbiamo un'idea migliore.
Vero, però quando la scienza raggiunge un risultato concreto, esso è difficilmente discutibile ed è raro che venga confutato.
Io non vedo questo come una superstizione, ma semplicemente come uno strumento di avvio verso nuove conoscenze.