Avventura gialla del 1979 a firma Martina/Scala. Il Professore è ormai al tramonto (forzoso) della sua carriera mentre Scala si sta evolvendo verso quel tratto morbido e sinuoso che lo ha reso celebre.
La trama è, in realtà, abbastanza ingegnosa:Topolino e Pippo al ritorno da una giornata di pesca notano un falco che si dirige verso la città per poi tornare. Nello stesso momento la radio-ricetrasmittente della polizia che il topo ha in auto trasmette una canzonetta che, si scoprirà, è stata captata anche dalle varie macchine di agenti dislocati in città, seguendo un percorso circolare. Il giorno dopo
una delle vetture da l'allarme per un crimine in un punto X della città, mentre una vera rapina si tenta da tutt'altra parte. Questa viene sventata da un coraggioso cassiere che prima da l'allarme e poi esce pistola in pugno per inseguire i ladri che, però, si fanno scudo di una ragazza. La ragazza, si scoprirà attraverso dei raffronti, era in realtà una complice dei rapinatori.
A tutto questo si aggiunge il caso del professor Sandars che è convinto che il suo assistente lo abbia derubato della sua ultima invenzione
(un radio trasmettitore miniaturizzato)
oltre che rapire sua figlia
con l'intenzione di sposarla. Si scopre che la figlia e la complice sono la stessa persona e, grazie alla deduzione, Topolino capisce quale sarà il prossimo obbiettivo riuscendo a incastrare la banda.
In questa storia si segnalano un Topolino veramente insopportabile, tanto che è lo stesso Pippo a dirglielo più volte (Sgrunt! Oggi sei davvero impossibile!), ma Martina gioca anche con la sua spalla preferita. Se nelle avventure fantoniane era il canide ad essere una specie di
deus ex machina inconsapevole, qui il famoso sesto senso di Pippo viene sbeffeggiato e usato come meccanismo comico. L'avventura è talmente stipata di flashback e brusche svolte che in realtà la carne al fuoco è poca, sembra quasi che Martina abbia dovuto rimpolpare una sceneggiatura un po' esile, fino a renderla quasi troppo ricca. Comunque una testimonianza di come potesse essere moderno il Professore che pesca a piene mani dal poliziottesco allora di moda in Italia.
Sarebbe interessante sapere come è stata resa la battuta "Spara e ammazzi la bella brunetta!" nella ristampa del 1986 e del 2006 soprattutto. Se qualcuno lo sa si faccia avanti!
PS: grazie infinitamente alla pagina FB
Guido Martina che mi ha ricordato l'esistenza di questa storia!