onestamente ho trovato questo numero abbastanza moscetto: nemmeno una storia poco poco più interessante... toh al limite Faccini che scrive una gag allungata!Ma serio, avevo pensato proprio la stessa cosa. Un numero proprio fiacco, pure Faccini offre solo una gag più lunga, che comunque è l'unica storia che mi abbia fatto ridere.
onestamente ho trovato questo numero abbastanza moscetto: nemmeno una storia poco poco più interessante... toh al limite Faccini che scrive una gag allungata!
contento però per l'esordio di Bacci sul settimanale, ma avrebbe meritato ben altra storia!
Kranz che ricade nel vizietto ci sta, dai! Sennò non sarebbe antagonista.
Qualcuno può spiegarmi perché la breve di Faccini dovrebbe essere divertente?Hai letto la mia recensione?
Qualcuno può spiegarmi perché la breve di Faccini dovrebbe essere divertente?
[...] non mi ha convinto,sarà per il genere,ma forse anche per l'autore:Sisto Negro non mi e' mai piaciuto.Credo che ti convenga modificare..
Le facce del Paperoga "occhialuto" e le sue espressioni sono comicamente geniali.
Hai letto la mia recensione?
Ciò che scrive Cip e Ciop è in parte vero però proprio in questo numero possiamo vedere situazioni che non ricordo in passato o comunque avvenute raramente:Ma sì, se ci si mette ad analizzare le situazioni nello specifico magari la punta di novità la si trova, e ci mancherebbe insomma. Per quanto riguarda la storia di Panaro lo spunto non mi sembra originale, nel senso che ci sono state altre storie in cui Paperino cerca di sfruttare le competenze acquisite stando con lo zio, per poi ritrovarsi a non riuscire a portare avanti l'attività intrapresa nonostante inizi promettenti.
1) Paperino fa tesoro di tutta la sua lunga esperienza in giro per il mondo al seguito dello zio per sfruttarla a suo vantaggio.
2) Paperone e Rockerduck sono condannati dal presidente del Club (una figura tucana esteticamente molto autoritaria) a dover spendere reciprocamente almeno 10.000 $ nei vari negozi del rivale, con una sfida in più puramente inventata da Paperone che vede nello spendere solo poco più della cifra dovuta ma poco meno di quella del suo avversario come una sua personale vittoria nei confronti di RK che poi si arrabbia, per quanto possa importargli, vista la sua filosofia di vita e di spesa.
PAPERINO E L'ESPERIENZA A FRUTTO
Interessante l'iniziativa di Paperino e divertente nella sua insopportabilità la reazione dello zio che si sente parte in causa. Talmente coinvolto che trasformerà le sue reazioni negative in azioni positive. Il tutto condito da un malinteso che rende più articolata l'intera vicenda. 'Spiegoni' a parte (che poi sono una caratteristica generale di certi soggetti disneyani e non solo di Panaro, che magari li approfondisce di più), la storia si sviluppa bene mantenendo alto l'interesse del lettore.
Held ok se non per i becchi troppo aperti (e anche un po' storti) dei paperi quando sorridono (Paperino anche troppo, a mio parere).
Per quanto riguarda la storia di Panaro lo spunto non mi sembra originale, nel senso che ci sono state altre storie in cui Paperino cerca di sfruttare le competenze acquisite stando con lo zio, per poi ritrovarsi a non riuscire a portare avanti l'attività intrapresa nonostante inizi promettenti.In generale si, Paperino ha fatto tesoro di esperienze avute con lo zio in situazioni magari più specifiche e quotidiane, da svolgersi in città o in campagna.
Onestamente non capisco questa piccola (spero) ondata di critiche contro gli spiegoni, come li chiamate voi, di Panaro. Ogni autore ha il proprio stile e le proprie tecniche narrative. Fermo restando il rispetto per il parere di ognuno, se il modo di raccontare di Panaro è questo, o fosse anche un altro, non vedo perché doverlo criticare. Mille autori, mille modi diversi di scrivere; a ognuno il suo. Senza aggiungere poi che le storie di Panaro, che sono pure un numero enorme, sono sempre godibilissime. Mi sembra che certe volte il lettore (parlo in generale, nulla di personale contro Andy o chicchessia) cerchi di complicarsi la vita da solo, fissandosi su cose che di per sé non dovrebbero avere particolare rilevanza o sarebbero marginali (vedi, ad esempio, la polemica sui viaggi nel tempo con l'ultima storia di Casty). Ma perché non vi godete la storia e basta?! ;)
Topolate, Cavallate... Ma stanno dalle parti di Gallarate?
La copertina è carina..
(sono diventato verde senza essere arrivato a 200...)
Bhè, era un riferimento agli animali: Topi e Cavalli stanno con i Galli. Già in altre storie si menzionava Gallarate in questo senso
Probabilmente la tua voleva essere una battuta, ma il punto è che la storia è palesemente ambientata in Lombardia, e quindi il suffisso -ate non è casuale (Segrate, Linate ecc.)