Il fatto che Gervasio fa riferimenti a periodi storici non significa che ha "stipulato una sorta di patto con i lettori" questa è una tua libera interpretazione ed è quindi come ogni autore libero di inserire eventi storicamente non credibili ma plausibili nell'ottica Disney.
Su Moltissime storie Disney se si vuole ci si puo soffermare nel trovare errori storici, ed incongruenze varie se si decide di voler applicare la logica della plausibile storicità reale.
Devi separare la passione del fumetto e del mondo Disney (e della maggior parte dei fumetti vedi esempio di Asterix) con la passione storica perchè le due cose non potranno mai amalgamarsi. Ripeto sarebbe come se la stessa cosa la facesse un ingegnere per quanto riguarda la plausibilità delle tecnologie mostrate nelle storie
Cosa pensava Barks di preciso nessuno lo sa (a meno di dichiarazioni su articoli od interviste) forse la concepiva come città stato, forse non gli interessava più di tanto, quello che mostra in una storia era chiaro che lo fosse, in ogni caso visto che non lo possiamo sapere con certezza l'autore moderno è libero di scegliere o meno questa interpretazione.
Tu immagini troppo e immagini che la tua mappa mentale corrisponda a quella di altre persone. Come fai a supporre cosa immagina Gervasio? A meno che non te l'abbia detto lui di persona. Certo logiche Statunitensi in un contesto fantasioso dove una città di lingua usi e costumi statunitensi è però una città stato così come i San Marinesi hanno lingua e cultura italiane ma non dipendono dallo stato Italiano. Nella realtà storica Americana queste cose sono impossibili in quella Disney no sono plausibili! Non mi pare ci voglia molto a capirlo!
Certo! il mio sito rispecchia la mia visione del mondo di Paperopoli, mica quello di altre persone o degli autori. Ho preso in considerazione le cose che dal mio punto di vista ho ritenuto piacevoli , non mi sono mica posto il problema di quello che poteva essere più o meno verosimile dal punto di vista storico/realistico. Non mi aspetto mica che una storia venga strutturata da un 'autore secondo il mio punto di vista. Se alcune cose di una storia non aggradano la mia visione non le considero, mentre altre si indipendentemente se sono plausibili o meno nel mondo reale. Certo che altre persone o autori potrebbero non essere d'accordo con la visione del mio mondo Disney, ci mancherebbe altro, non posso mica indovinare o fare un sito che coincida con la mappa mentale dei vari lettori, ma solo con la mia!
Credevo di aver messo molti elementi utili e interessanti per lo sviluppo di una discussione di livello che non scivolasse nella logica del "questo pensiero è mio e lo gestisco io", ma devo rendermi conto di aver sprecato un po' del mio tempo se il risultato sono questi toni scomposti e quello che si può definire un arroccamento.
La questione del patto con il lettore è talmente basilare per quanto riguarda la fruizione di qualsiasi opera di narrativa o di fantasia che non mi sembra il caso dover spiegare ulteriormente quello che ho già ampiamente discusso nei messaggi precedenti parlando del rapporto tra l'autore (Gervasio), il lettore (chiunque di noi), l'oggetto in questione che si sta valutando (una storia di Topolino) e, aggiungo, la responsabilità che il prodotto finale si porta dietro in quanto pubblico, specie se ambizioso. Su quel tipo di legame si basa tutta la costruzione di ragionamenti o di semplici chiacchiere tra appassionati con tutte le sfumature e le evoluzioni del caso, dal sito internet come il tuo alla recensione sull'edicola del Papersera e così via. Senza il rispetto verso questa dinamica viene a crollare in primo luogo l'interesse stesso per l'argomento di cui si vorrebbe discutere, e sarebbe un peccato.
Inoltre, così come - legittimamente - mi chiedi di fare ciò che in realtà non mi sono mai sognato nemmeno di pensare (mettermi nella testa di qualcun altro e tirare a indovinare i suoi pensieri), ti chiederei di fare gentilmente altrettanto nei miei confronti, senza andare a sindacare sulle mappe mentali altrui o consigliando l'approccio più giusto per "separare la passione del fumetto e del mondo Disney [...] con la passione storica" - per non parlare di "Tu immagini troppo e immagini che al tua mappa mentale corrisponda a quella di altre persone", un commento irricevibile.
È un appiglio retorico francamente infantile, forse però utile per svicolare dalla discussione tra gentiluomini.
Oltretutto mi sembrava di aver scritto un lungo post in un italiano più che comprensibile.
Pazienza.
Non commenterò ulteriormente, quel che dovevo dire riguardo la storia di Fantomius - con i toni giusti e le argomentazioni necessarie - è tutto nei post di ieri sera.
Forse perchè gli elementi così come li hai espressi non fornivano reali spunti di discussione visto che partivano dal presupposto che siccome la storia è ambientata nel 1930 ti saresti aspettato che...la situazione non è verosimile in quanto dal punto di vista storico...queste incongruenze storico- realistiche fanno si che la storia non era credibile, come si può spiegare questo o l'altro fatto ec... Diverso sarebbe stato se lo spunto di discussione partiva dal fatto, chiaro a tutti, che semplicemente ha te la storia non piace perchè essendo uno studioso ed appassionato di storia avresti gradito che questa essendo ambientata nel 1930 mostrasse una più realistica e storicamente verosimile sceneggiatura. E' questo è ragionevole i gusti sono gusti anche a me farebbe piacere che le storie "storiche" fossero precise e mostrassero solo elementi corretti e situazioni realistiche, ma nei fumetti Disney la cosa non funziona così. O meglio può anche accadere che per propria scelta un autore decida di creare una storia ambientata in un preciso periodo facendola coerente e corretta anche dal punto di vista storico, così come un autore potrebbe decidere di fare una storia coerente e realistica dal punto di vista tecnico-scentifico o della cultura materiale di un dato popolo., e saremo tutti contenti. Ma se questo non avviene non mi sognerei di razionalizzare il mio personale pensiero o i mie personali gusti con delle motivazioni di quelle espresse nei post precedenti per il semplice motivo che non c'è nessuna regola per cui un autore se vuole ambientare una storia nel 1929 non possa inventarsi elementi immaginari, situazioni storicamente inesistenti e se lo fa non significa che la storia non va bene, che questo non ha senso ec... Queste critiche non sono costruttive sono solo fini a se stesse e non offrono nessuno spunto , tanto più che per alcuni dubbi le risposte sono state date, chiaramente sono giustificazioni inventate perchè la situazione è anche inventata perchè si tratta di un fumetto Disney e non della storia reale! Se per ci si domanda come mai il governo centrale Americano non è intervenuto, la domanda è legittima così come lo sono le possibili risposte in base alla visione che ognuno di noi ha di quel mondo immaginario. Non c 'è una risposta canonica in quanto la situazione non è storicamente reale . Quindi per alcuni la risposta potrà essere perchè il Calisota è una città stato (riferendoci ad una storia di Bark) per latri la risposta potrà essere perchè durante la crisi il governo aveva altro a cui pensare e siccome il Calisota gode di forte autonomia nessuno è intervenuto ec..Si può essere d'accordo o meno ognuno è libero di pensarla come vuole, non cè una risposta giusta o sbagliata, trattandosi di una avventura di fantasia e non ha senso continuare a cercare motivazioni storico-sociali per cercare di dimostrare il perchè Paperopoli non può essere una citta stato o perchè non ha storicamente senso che il governo non intervenga se questa è una citta USA. Questo lo sappiamo tutti che non sono cose realmente plausibili ma qui non si sta parlando di eventi reali ma solo di fantasia , anche se locata in un preciso periodo storico .
Se dici non credo che Gervasio abbia immaginato che Paperopoli sia una città stato, stai dando per scontato un qualcosa che non puoi sapere immagini quindi di sapere cosa ha realmente pensato Gervasio. Altrimenti avresti detto... non ho idea di come la pensa Gervasio, qualcuno sa se ha detto o mostrato in qualche sua altra storia il suo punto di vista sulla questione? Questo è un discorso costruttivo!
Le mappe mentali altrui sono le cose che esponi e come le esponi quello che è il tuo sentito ed il tuo pensiero così come lo hai esposto, non è immaginare quello che pensi, quello sarebbe "lettura del pensiero" un altro atteggiamento che molte persone hanno , quindi è tuttaltro che infantile ma si basa esclusivamente su le tue argomentazioni e su come esponi il tuo pensiero.
Il fatto che un lungo post sia comprensibile in Italiano non significa che esponga con la giusta sintesi il proprio pensiero. Comunque tu lo hai espresso pur senza dirlo esplicitamente ed è quanto ho riportato sopra ...siccome sei uno storico appassionato non gradisci l'idea che una storia ambientata in un preciso periodo mostri "inesattezze" ed incongruenze con la realtà storica. Ma questo è un tuo personale punto di vista non una valutazione oggettiva! Anche io sono un cultore della storia ma non provo particolare fastidio se una avventura Disney o una di Asterix pur riferendosi a ben precisi momenti della storia sono piene di incongruenze ed errori , perchè mi rendo conto che nei fumetti funziona così e non li percepisco come "inesattezze" da spiegare o da trovare una motivazione , non mi domando ..ma come mai? ma lo sceneggiatore ha fatto degli errori! ma questo non è possibile nel nel 1929!, ma la società american non era quella! ma Washington non è intervenuta non è credibile! ec.. E se proprio voglio trovarne una semplicemente me la invento (tanto anche la storia è pura fantasia) ma non ritengo che il mio punto di vista sia quello giusto e non troverei strano che qualcuno la pensi diversamente da me.