A disamina approfondita, risposta approfondita! Anche io cercherò di esprimere le mie opinioni aiutandomi con quanto hai già scritto.
Un dato di fatto è certo, inoppugnabile ed incontrovertibile: senza Guido Martina a curare i redazionali, le traduzioni delle storie estere ed a realizzare storie italiane supervisionando altresì quelle dei colleghi, Topolino libretto come lo conosciamo oggi non sarebbe mai esistito. Punto.
Anche io sono d'accordo e hai fatto bene a ricordarlo. Anche i suoi detrattori devono riconoscere che all'inizio lui ERA Topolino Libretto, in quanto braccio destro di Gentilini. Senza di lui no Scarpa e no Carpi, quindi no Cavazzano e no party. Sino all'arrivo dei Barossos, anzi, era in pratica l'unico sceneggiatore in forza alla produzione italiana.
Un altro dato di fatto è certo: Guido Martina era trasgressivo, satirico, perfido, quasi cinico nelle sue trame; era, in poche parole, il campione del politicamente scorretto all’Italiana in salsa Disney.
Tengo a sottolineare che non era quasi mai cinismo fine a sè stesso, oltretutto le disavventure di Paperino erano quasi sempre conseguenza della sua pigrizia e della sua ira. Erano storie fatte per bambini perchè col proposito di istruire e divertire. Oggi sembra che fare una storia per bambini significhi trattarlo come un lobotomizzato...
... e ridevo come un matto in storie come Topolino e l’alano dal potere strano.
Quell'umorismo che ti fa ridere sotto i baffi. Ride un po' meno la tua pancia ma ride di più il tuo cervello, qualunque sia la tua età. Anche la peggior storia di Martina ti garantisce quel gusto nella lettura assente (come ho già scritto altrove) nella comicità da "buccia di banana".
mi ha molto colpito la risposta data da un (ritengo) giovane utente nel topic dedicato ad un recente numero di Topolino, contenente una storia di Vitaliano dove i Bassotti tornavano ad essere “cattivissimi”
Hai centrato un punto su cui anche io sono rimasto perplesso. I Bassotti SONO cattivi! Una certa mancanza di idee ha fatto sì che venissero progressivamente ingentiliti da storie in cui si dimostrava che "infondosonobuoni".
Ma non ci si è posti il problema dei danni che tale perdita di identità avrebbe creato, perchè un eroe è tale solo in presenza di un degno nemico. Nemico scadente = eroe di poco valore.
In questi giorni, poi, riflettevo sul danno ancora peggiore fatto a Gambadilegno negli ultimi anni. Si è talmente ingentilito (ho letto da poco una storia in cui si fa aiutare da Topolino a riconquistare Trudy!!! Ma si può??) che congiuntamente alla scarsa popolarità del Topolino recente c'è il rischio che la gente faccia il tifo per lui nelle storie!
Prendiamo in esame, poi, il Topolino martiniano, troppo spesso visto come un perfettino infallibile detective, antipatico proprio per la sua perfezione. Ebbene, in tante storie Martina non ha esitato a far fare comicissime magre figure al nostro Topolino, servendosi dei lati più divertenti del carattere del personaggio.
Non solo: Topolino, nelle sue uscite più serie, era la spalla ideale per le stramberie di Pippo. Alludo ad esempio alla storie in cui Pippo si ritrovava a possedere un particolare superpotere che ritornava poi vitale per la sconfitta del nemico di turno. Ora: voi avreste messo Paperroga a spalla di Pippo? Impossibile! La spalla DEVE essere seria. Ed ecco spiegato lo spaesamento del Topolino serioso e a volte acidino. Teniamo presente che molte gag di Pippo erano messe in punti strategici di storie serissime, e servivano a spezzarne la tensione.
... si badi, per quanto come persona in sé Poirot sia odioso, io adoro lui e le sue storie, perché rispondono alla perfezione ai canoni del giallo deduttivo. Così era per il Topo detective: con lui quasi odioso nella sua perfezione, ma protagonista di storie splendide e leggendarie perché perfette nel loro dipanarsi giallo
Esatto. Anche io sono un lettore di Agatha..
[segue]