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Io invece direi che bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno, e parlare invece di una storia di quasi vent'anni fa.
O forse i primi numeri dei Grandi Classici ristampavano solamente storie del 49?
A vedere l'Inducks, la prima storia pubblicata sui GCD (il numero 1 è del 1980) è Il segreto del totem decapitato, che è del 1973 (7 anni prima, mica 30!).

E' chiaro che il criterio cronologico non può rimpiazzare gli altri, ma ha una sua importanza. Vi è già una testata che occupa quella data parentesi e se, come ha fatto notare Dominatore, non compro GCD per avere il pregio della rarità, lo faccio quantomeno perchè ho dei gusti che si rispecchiano di più in una produzione precedente.

Il problema alla fin fine rimane sempre quello: COSA è un grande classico?

E' chiaro che il criterio cronologico non può rimpiazzare gli altri, ma ha una sua importanza. Vi è già una testata che occupa quella data parentesi e se, come ha fatto notare Dominatore, non compro GCD per avere il pregio della rarità, lo faccio quantomeno perchè ho dei gusti che si rispecchiano di più in una produzione precedente.

Il problema alla fin fine rimane sempre quello: COSA è un grande classico?

Una bella storia con più di cinque/sei anni sulla groppa. Nel 1988,per esempio, pubblicavano "Paperinik e il binocolo di scappamento", un grande classico per i fan di Paperinik. Ed erano passati circa dieci anni dalla prima pubblicazione.

Sì, però mi state facendo sentire vecchio, ricordandomi che le Tops Stories hanno ormai diciassette anni, eh? [smiley=aiMieiTempi.gif]

gran bel numero, ecco la cover.

Una bella storia con più di cinque/sei anni sulla groppa. Nel 1988,per esempio, pubblicavano "Paperinik e il binocolo di scappamento", un grande classico per i fan di Paperinik. Ed erano passati circa dieci anni dalla prima pubblicazione.

Non saprei, allora, per esempio, possiamo considerare "Topolino e il colosso di Rodi" un Grande Classico e farlo finire sul n°10?

Una bella storia con più di cinque/sei anni sulla groppa. Nel 1988,per esempio, pubblicavano "Paperinik e il binocolo di scappamento", un grande classico per i fan di Paperinik. Ed erano passati circa dieci anni dalla prima pubblicazione.
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Ok, ma nel 1988 erano passati poco più di trent'anni dalla nascita della scuola disney italiana. Adesso ne sono passati sessanta. Quindi volendo mantenere una proporzione, quei dieci anni di attesa prima della ristampa sui grandi classici oggi dovrebbero equivalere a vent'anni.

Poi per carità, io il Colosso di Rodi ce lo metterei già nei grandi classici. 

Non saprei, allora, per esempio, possiamo considerare "Topolino e il colosso di Rodi" un Grande Classico e farlo finire sul n°10?

E perché no? Ormai ha i suoi annetti...

E perché no? Ormai ha i suoi annetti...

Perchè prima tocca convincere quelli per cui vent'anni non sono abbastanza sufficienti per la maturazione a "grande classico". :

Il problema alla fin fine rimane sempre quello: COSA è un grande classico?

Io penso che un grande classico è qualcosa che sfugge alle classificazioni temporali.
Se prendiamo ad esempio i cartoni animati Disney ogni tot. anni la casa del grande Walt produce e mette in commercio capolavori animati che già all'uscita si fregiano di essere inseriti nella serie" I classici Disney".
Questo perché, chi di dovere, capisce che quella determinata pellicola è destinata a "cambiare" il mondo dell'animazione.
Ecco io credo che un grande classico non debba essere "promosso" a tale solo in base agli anni passati ma,semplicemente, se riesce a cambiare l'immaginazione e a scaldare il cuore di ogni potenziale lettore.

Perchè prima tocca convincere quelli per cui vent'anni non sono abbastanza sufficienti per la maturazione a "grande classico". :

Vado a memoria, ed in uno dei primi GCD che comprai, del 1985, c'era "Paperino e la telefonata misteriosa" del 1980. Topolino libretto era nelle edicole da ormai decenni, la scuola italiana era formata (che poi cosa c'entra? I GCD hanno ospitato spesso anche storie straniere) ecc ecc.

Cinque anni soli erano bastati per ripubblicarla.

Io penso che un grande classico è qualcosa che sfugge alle classificazioni temporali.

infatti ci sono gli instant classic, quei prodotti che subito dopo l'uscita assurgono al livello di quelli usciti decenni prima proprio perchè capolavori riconosciuti immediatamente!

tornando alla discussione: viste le tante testate in giro, dovrebbe esserci una divisione tra classici che si occupa degli anni '90 e 2000 e grandi classici dai '40 fino ai '90, per cui alcune storie dei 90 sono appetibili per entrambe le testate.
Poi c'è il Big che invece copre gli '80-'90...

Mah, io ribadisco che si tratta di una questione di reperibilità e sovrapposizioni.
Se io non ho letto Topolino di recente avrò piacere di vedere i Classici (nel senso detto da luciochef) pubblicati su una testata di ristampe, ovviamente. E quale contenitore migliore di una testata che si chiama, ma guarda un poco, I Classici?

Se io leggo più o meno regolarmente Topolino, beh, magari vorrei farmi una cultura sulle storie pubblicate prima di quando ho cominciato a leggerlo, diciamo vent'anni fa, trent'anni fa? Beh, allora avrei piacere di vederle pubblicate in una testata di ristampe; non so, I Vecchi Classici? Beh, diciamo che proprio vecchi magari non sono, fra trenta e sessant'anni; sono adulti, diciamo... grandi. Toh, I Grandi Classici!

Ma ovviamente non deve essere una cosa rigida. Ad esempio, Il seguito della storia a chiosa del Dottor Paperus è stato azzeccatissimo, così come lo sarebbe, non so, mettere le ultime tre storie di Rebo, che io non ho letto, per esempio.

Ma non che apro e mi trovo, senza criterio, una storia che ho letto cinque anni fa su Topolino (cosa che, lo dico a scanso di equivoci, non succede).



A livello qualitativo, invece, vige un principio di equivalenza: storcerò il naso per Q-Blog e per Super Pippo ha detto BASTA! allo stesso identico modo.

Devo dire che mi sono ricreduto sulla qualità del numero! Ho trovato godibilissime le storie di Carioca, ma ero indotto in errore dalle robe tremende che venivano pubblicate sui Mega 2000/3000 degli anni '90/primi anni '00, scritte male e disegnate peggio.
Le due avventure presenti hanno quella leggerezza che, invece, le rende decisamente piacevoli. Mi ha stupito la (non) colorazione in bianco di Jose stesso. E' un errore di stampa? Chiedo per completezza perchè ne dubito fortemente. Se il personaggio iniziale era candido come la neve (almeno in Italia), quando è passato al verde?

Devo dire che mi sono ricreduto sulla qualità del numero! Ho trovato godibilissime le storie di Carioca, ma ero indotto in errore dalle robe tremende che venivano pubblicate sui Mega 2000/3000 degli anni '90/primi anni '00, scritte male e disegnate peggio.
Le due avventure presenti hanno quella leggerezza che, invece, le rende decisamente piacevoli. Mi ha stupito la (non) colorazione in bianco di Jose stesso. E' un errore di stampa? Chiedo per completezza perchè ne dubito fortemente. Se il personaggio iniziale era candido come la neve (almeno in Italia), quando è passato al verde?

Comunque sia, il Josè bianco è proprio bruttino. Molto meglio il Josè verde

Comunque sia, il Josè bianco è proprio bruttino. Molto meglio il Josè verde

Noto che nella versione originale appare in verde.

Numero così e così. Ci sono storie facilmente dimenticabili, ma altre moolto interessanti come la mitica Paperino e la leggenda dello «scozzese volante», la ciminiana Zio Paperone e il mistero di "Persecutor" e la prima storia di Top de Tops. Senza dimenticare Paperino e il pendolo di Ekòl.