Paperinik Appgrade 37

05 OTT 2015
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Il numero di ottobre di Paperinik Appgrade è incentrato per buona parte su una linea “horror”, per celebrare l’imminente Halloween. A partire dall’inedita Il giorno del Mirrhorror, scritta da Augusto Macchetto e disegnata dal rookie Mario Ferracina. Si tratta di un’avventura che va oltre la classica diatriba tra Paperinik e il genio del male di turno, dato che lo sceneggiatore riesce, pur con un numero limitato di pagine, a focalizzare l’attenzione sull’aspetto psicologico, tralasciando l’azione vera e propria. Anche Ferracina, dal canto suo, contribuisce alla riuscita della storia sfoggiando un tratto ricco e gradevole.
Per quanto riguarda le ristampe, l’indice è vario (si va dalle autoconclusive a un’avventura in due parti) e comprende firme prestigiose. Come quella di Giorgio Cavazzano, autore dei disegni di L’identità meccanica, che riprende tra l’altro il tema automobilistico già affrontato nell’inedita. La storia, scritta da un autore esperto come Alessandro Sisti, rappresenta una riuscita lettura delle molteplici identità di paperino, quando Doubleduck ancora non esisteva (la storia è datata 2007), nonchè del suo rapporto quasi sentimentale con l’immortale 313.
Voltando pagina troviamo poi il pezzo forte del numero: Lo spettro della guerra civile, avvincente storia in due episodi scaturita dal duo Emanuela Negrin-Lucio Leoni. Perfettamente a suo agio in un numero semi-horror, l’avventura vede Paperinik in un contesto inedito (il museo dell’università di Paperopoli), e alle prese con una serie di personaggi creati ad hoc e perfettamente caratterizzati, così come assai ben strutturata è la trama (che pur essendo articolata, non presenta alcun “buco” logico o narrativo). Una giusta dose di comicità rende poi “Lo spettro” la storia più godibile di questo numero. Non sono da sottovalutare però le ristampe che seguono. A partire da La villa stregata, di Sarda e Di Vita, che mischia il genere horror al giallo, e rappresenta l’ultima avventura sul tema di Halloween.
Con la storia successiva, infatti (La piuma sfortunata) si torna nei canoni tradizionali. La storia, originale e divertente, vede però come protagonista non Paperinik, bensì Amelia, con il papero mascherato che recita un ruolo quasi di comparsa nella storia di Badino e Ferraris. I viaggi nel tempo sono invece lo snodo di Il collezionista temporale (Nigro/Milano), con il supereroe alle prese con strani furti che lo trascineranno nel futuro.
Arriviamo così alla parte conclusiva del numero, con la Storia Guest (nuovo episodio di Ultraheroes con lo scontro Paperinik-Paperinika contro Spectrus e Zafire) e alla Storia Cult. Quest’ultima (Divo del cinema), scritta dallo Staff di If e disegnata dallo “specialista” De Vita, rappresenta una variazione sul tema abbastanza sfruttato dell’usurpazione dell’immagine di Paperinik.
Una vignetta “politicamente scorretta” di Ferrario chiude questo numero 37, che continua a non proporre rubriche oltre all’editoriale della De Poli (che stavolta è occupato dal “soggetto” di un giovanissimo lettore). Dunque appare nuovamente in copertina lo strillo “Speciale tutto storie”, che un po’ inquina la meravigliosa cover di Andrea Freccero. Da segnalare la presenza di ben tre storie autoconclusive.

Autore dell'articolo: L94