Pk Giant 13 – Trauma
Una straordinaria copertina di Pastrovicchio mette in evidenza lo scontro tra Paperinik e il nuovo villain che dà titolo all’episodio: Trauma. Una storia fondamentale non solo per il supereroe mascherato, ma soprattutto per il personaggio di Paperino, mai protagonista come in questo caso. Tito Faraci, alla sua prima esperienza in una storia lunga pikappica, utilizza tutto il suo arsenale stilistico usato con Topolino – didascalie, flusso narrativo del protagonista, dialoghi in prima persona – per smontare l’eroe e andare a scoprire che cosa ci sia dietro la maschera. Ma allo sceneggiatore non basta, ed inserisce una serie di personaggi e di mitologie capaci di segnare l’immaginario del lettore: il cattivo certo, un tipo tutto muscoli che si ciba della paura altrui. Ma poi il Pozzo, luogo di indicibili sofferenze e prigione per tutti i nemici di Evron, e soprattutto Gorthan, l’enigmatico e shakesperiano capobranca scientifico, figura complessa e sfaccettata che Bruno Enna saprà sapientemente riutilizzare in seguito.
L’episodio si svolge in un arco narrativo piuttosto ristretto, racchiuso in tre atti che scandiscono bene l’evolversi della vicenda. Vicenda classica comunque, lo scontro con un supercattivo, nuove armi per fronteggiarlo e le varie emozioni che prendono posto nella cornice. Ma a rendere mitica la storia è proprio l’approfondimento piscologico che Faraci dona a Paperino, e alla sua lotta interiore per domare i suoi fantasmi del passato. Va ricordato che lo sceneggiatore aveva realizzato, alcuni mesi prima, una storia simile, per quanto vincolata al formato e al numero di pagine ristretto del mensile, ovvero la Minaccia di Dynamo. Su Pkna però il respiro si amplia, e i disegni di un giovane Lorenzo Pastrovicchio danno nuovo senso alla vicenda. Il giovane autore, lì alla prima esperienza sullo spillato, realizza delle magnifiche splash – page e delle doppie tavole entusiasmanti, il cui elenco sarebbe inutile: meglio comprare l’albo per provare con mano l’ebbrezza di fantasmagoriche inquadrature e delle nuove prospettive che realizza per i combattimenti. Memorabile la sequenza nella filologica cattedrale di Notre Paper, così come certi primi piani di Paperino.
Una storia emblematica del ciclo, un vero e proprio pilastro della saga di Pk. La nuova ristampa con il grande formato rende giustizia a queste tavole, anche se spiace vedere l’assenza del contrappunto umoristico di Intini. In ogni caso, un grande lavoro, imperdibile.