Paperinik Appgrade 44

05 MAG 2016
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L’astro piuma di struzzo che i lettori hanno trovato allegato al numero 44 di Paperinik Appgrade è un fiore di buone dimensioni, colorato e vivace. E certamente meno aggressivo della famelica pianta carnivora con cui il papero mascherato ha a che fare nella cover di Andrea Freccero, dedicata all’iniziativa Topo Green. Iniziativa a cui fa cenno anche la “direttora” nell’editoriale, prima di lasciare spazio, come ormai consuetudine della testata, al disegno di un giovanissimo lettore. L’inedita del numero è Il costoso rinvenimento, di Roberto Moscato e Libero Ermetti. La trama della storia è incentrata sul tema giudiziario, che vede il povero Paperino accusato di danneggiamento dal cugino Gastone, mostrato dall’autore dal suo lato più spietato e approfittatore.
Per quanto riguarda l’indice delle ristampe, mancano storie significative, che lasciano spazio a un gran numero di brevi abbastanza recenti (dieci storie comprese tra il 2000 e il 2011). L’avventura più frizzante è probabilmente la prima ristampa, Il reality per debiti di Bosco/Valentini e Deiana. Una delle prime storie che sfruttavano la moda dei reality show, poi abbondantemente ripreso da molti autori negli anni a seguire. Le due storie successive (erroneamente accomunate dalla data nell’indice) vedono Paperinik messo duramente alla prova dal punto di vista psicologico. Nel primo caso, in Le misteriose presenze ll papero mascherato deve fare i conti con delle inquietanti allucinazione. Nella seconda, La dimensione sovrapposta, il vendicatore cesserà addirittura di esistere per gli occhi dei suoi concittadini.
Storia “anomala” è L’ultimo spettacolo, di Marconi e Deiana, con dei Bassotti un po’ fuori carattere e un’ambientazione teatrale con Paperinik che agisce ai margini della trama. Incentrata sul tema della moda è invece La razzia dei tacchi alti, avventura piuttosto tradizionale scritta dalla meteora Tea Orsi e disegnata da Ettore Gula. Bis di Massimo Marconi e terza presenza nel numero per Salvatore Deiana con L’effetto prideclà, dove Paperinik deve fare i conti con l’effetto “primo della classe” che lo ha reso antipatico agli occhi dei paperopolesi a causa della sua infallibilità.
A condimento dell’indice troviamo, sparse, quattro tavole autoconclusive della serie Accessori da supereroe, firmate da Badino e Ferraris.
Dopo aver ristampato (quasi) tutta la serie degli Ultraheroes, questo mese la sezione Guest viene riservata al primo episodio della serie Paperinik contro tutti, produzione italo-tedesca andata in onda nel 2007 e che vedeva il papero mascherato misurarsi, puntata dopo puntata, con dei cattivi creati ad hoc. Il primo episodio il ruolo di villain è affidato al Dottor Hack Mack, geniale e folle scienziato, e al suo aiutante robotico Dumb.
Chiude il numero la Cult A mani nude di Concina e De Vita, data 1987. Variazione di un tema abbastanza classico, quello dei Bassotti che si impossessano dell’attrezzatura del papero mascherato, la trama procede in modo frizzante seppure non originalissimo, con scene dinamiche e qualche strizzata d’occhio al metafumetto. Chiude il numero la vignetta di Ferraro, questo mese dedicata alla dipendenza da smartphone.

Autore dell'articolo: L94