Definitive Collection 13 – Le Storie della Baia 1

15 OTT 2016
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La Definitive Collection inizia il suo terzo anno di vita editoriale proponendo una nuova serie d'autore, che va dunque ad aggiungersi alle quattro proposte in rotazione fino ad ora. Si tratta delle Storie della Baia, un ciclo di 20 avventure apparse su Topolino fra il 2001 e il 2005, che costituisce uno dei picchi qualitativi raggiunti sotto la direzione del libretto da parte di Claretta Muci.
Ideatore e principale sceneggiatore della serie è Alberto Savini, brillante penna oggi impegnata nella redazione del bimestrale enigmistico disneyano e purtroppo poco presente sulle pagine del settimanale; vari sono invece i disegnatori che concorrono alla realizzazione della serie. In questo numero, troviamo alle matite Silvio Camboni, Stefano Turconi e Marco Palazzi, mentre la copertina inedita è firmata da Stefano Intini. Ed è una ottima copertina, che porta in primo piano i protagonisti e l'ambientazione marinaresca di queste storie.
Savini dà vita a Duckport, una piccola cittadina portuale, popolata da figure create per l'occasione e splendidamente caratterizzate, dall'enigmatica locandiera Nina al losco affarista Azimuth Van Quack, passando per la simpaticissima mascotte della serie, il gabbiano Trippa perennemente affamato. Ma i personaggi principali sono due figure classiche dell'universo Disney, qui sfruttate in modo del tutto originale. Il primo a comparire è Moby Duck, papero nato dalla fantasia di Vic Lockman negli anni Sessanta, protagonista all'epoca di brevi avventure americane, affiancato da Paperotto il Mozzo e dal delfino Porpy; qui lo vediamo come un marinaio ricco di esperienza e di senso pratico, onesto e in grado di superare, insieme alla gente del porto, qualsiasi traversia; un netto salto di qualità. Il secondo protagonista è Paper Hoog, alter ego di Paperoga, presentato nella versione che l'autore preferisce dare del personaggio: alternativo, controcorrente, pasticcione, ma non squinternato e disastroso come in alcune sue estremizzazioni.
La loro accoppiata, formata al termine dell'avventura inaugurale della serie, si rivela subito azzeccata e già dalla seconda storia siamo pronti ad affrontare il mare in loro compagnia, sia il caso di scoprire chi si cela dietro un misterioso guardiano del faro, sia il caso di smussare il carattere di una bambina viziata.
Una serie, insomma, tutta da riscoprire; soprattutto considerando che, prima di questo volume, le sue storie sono rimaste quasi del tutto irristampate. Un vuoto che la Definitive Collection si incarica giustamente di colmare, in maniera organica e con l'aggiunta di qualche redazionale, come sempre breve, ma puntuale. Questa volta è il turno della tradizionale intervista allo sceneggiatore sulla genesi delle avventure; nelle prossime uscite, la parola verrà sicuramente data ai disegnatori chiamati all'opera di volta in volta.
Una lettura, dunque, consigliatissima, per chi volesse conoscere una fra le più belle serie apparse su Topolino nel primo decennio del terzo millennio.

Autore dell'articolo: Federico Pavan

Sabaudo di nascita, romano d'adozione e veneto per amore, leggo fumetti da quando ero bambino e non ho ancora smesso! I miei preferiti: Tex, Asterix, Lucky Luke, Corto Maltese, Mafalda… ma Topolino resta il compagno di viaggio più fedele, una passione che mi ha portato a conoscere il Papersera (e a incontrare tanti amici e una splendida sposa) lungo tutto lo stivale italiano. Il mio idolo disneyano di sempre è Romano Scarpa, ma non posso dimenticare l'emozione del mio primo raduno, nel quale ho avuto la fortuna di incontrare due miti come Don Rosa e Carlo Chendi.