Paperinik 6

06 GIU 2017
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Sesto numero del mensile “Paperinik”, che si ripresenta con una cover più seria dopo alcune passate che concedevano più al comico.
L'albo si apre con l'inedita Paperinik e lo scontro motorizzato (Zemelo/Ferracina) – come al solito compressa nelle canoniche 20 tavole – che, seppur ricordando la classica Paperinik a mani nude per il tema del furto della 313-X da parte dei Bassotti, risulta comunque piacevole e dinamica, con situazioni divertenti e qualche voluta esagerazione (come la roulotte volante, evitabile), insomma un buon antipasto per un albo che si rivelerà di buon livello.
La selezione delle ristampe inizia con Paperinik e il fuggiasco del Gran Varietà (Sisti/Ziche), storia dal taglio comico reso evidente dai particolari (ed appropriati) disegni di Silvia Ziche e dalla presenza di Arthur Bracchetto, trasposizione fumettistica del noto Arturo Brachetti; il risultato, cosi lontano dai canoni tradizionali del Paperinik “classico”, è una piacevolissima digressione che mostra come anche la dimensione comica, se ben usata, possa (senza che si esageri) ben adattarsi al papero mascherato. Si prosegue con Paperinik minieroe (Russo/Perina), storia molto dinamica che vede protagonista un Paperinik ridotto… ai minimi termini! Con un'idea originale e dei buoni disegni, il risultato non delude. Buon mix tra impostazione tradizionale ed una trama quasi “onirica” è la successiva Paperinik e il sogno a occhi aperti (Concina/Held), che immagina un ipotetico presente dove la presenza di un giustiziere non è più necessaria: che sorte toccherebbe al povero Paperinik in un mondo del genere?
Più recente è invece Paperinik e il rivale sleale (Pesce/Usai) che ripropone il clichè del nuovo supereroe che tenta di disarcionare Paperinik dal ruolo di giustiziere di Paperopoli: si nota la volontà di prendere le distanze da altre storie del genere, ma tra il nome fin troppo evocativo del nuovo arrivato, un'inverosimile banda di rapinatori di banche armati di mazze da baseball e ridicole bombette, qualche scena al limite del plausibile (un canguro con delle molle alle zampe che salta fino alla sommità di un palazzo per raggiungere dei criminali vestiti da pirati a bordo di un velivolo volante a forma di balena) e la solita volubilità dei paperopolesi, nel complesso la storia pecca di credibilità e risulta anche un tantino contorta nel voler mettere troppa carne al fuoco. Più divertente, nella semplicità della trama, è Paperinik e l'insidia del segnalatore (Tulipano/Bozzano), dal ritmo incalzante e dove a farla da padrone è la solita sfortuna di Paperino, che rischia di mettere a repentaglio la sua identità.
Si passa quindi alla storia migliore del numero, oltre che la più recente, Paperinik e il castello dei segreti (Panaro/Zanchi): Carlo Panaro mette su una vicenda dal sapore antico, con tanti rimandi ad una delle prime storie del protagonista (Paperinik e il castello delle tre torri) ma al contempo molto moderna nello sviluppo, mai banale e col giusto mix di azione e mistero, decisamente una delle migliori rappresentazioni del Paperinik “classico” di epoca recente, assolutamente consigliata anche per gli ottimi disegni di Stefano Zanchi, molto espressivi e sempre aeguati alle varie scene.
Infine, per la sezione guest troviamo Paperinik e il ritorno del trasformista (Tulipano/Deiana), seconda storia del mini-ciclo del Trasformista iniziato lo scorso numero con la prima storia: a parte la buona caratterizzazione del villain, è assolutamente da apprezzare il fatto – non comune nella storia della testata – che abbiano deciso di riproporre in maniera ordinata e, si spera esaustiva, la mini-serie dedicata a questo personaggio, certamente tra i migliori avversari di Paperinik per verosimiglianza e tenacia.
In conclusione, questo sesto numero non delude le attese, a cominciare da una buona inedita, che riesce a non far troppo avvertire il limite delle 20 tavole, e con una selezione variegata che spazia dal comico della “zichiana” ad altre storie più tradizionali, passando per la recente ed ottima “il castello dei segreti” e concludendosi con coerenza con la seconda avventura del “Trasformista”.

Autore dell'articolo: Gancio