Topolino Super De Luxe Edition 3 – Topo Maltese: Una ballata del Topo Salato

03 GIU 2017
Voti del fascicolo: Recensore: Medio: (15 voti) Esegui il login per votare!

Meraviglia e capolavoro: accostare queste due parole è un assoluto piacere per questo incredibile volume, che la Panini ha presentato in anteprima ad Etna Comics come nuova tappa dei festeggiamenti per il giubileo d'oro di Giorgio Cavazzano, 50 anni di disegni Disney sospesi tra sfrenata innovazione, audaci dinamismi, alcuni manierismi e svariati tentativi di imitazione, oltre a diventare una vera pietra di paragone per tutti gli artisti degli ultimi 30 anni. Inoltre, il 2017 celebra il cinquantennario di Corto Maltese, l'immortale personaggio di Hugo Pratt. Occasione perfetta per far incontrare i due mondi, e realizzare una parodia che sia innanzitutto un omaggio all'artista veneto, e anche un modo per entusiasmare Cavazzano, che in queste 80 tavole mette tutto sè stesso, e si vede subito.
Su sceneggiatura di Bruno Enna, Una ballata del topo salato è davvero una rievocazione del capolavoro prattiano. L'autore sardo è bravo a utilizzare Pippo come testa di ponte per entrare nel mondo di Corto, con quelle rievocazioni poetiche, quelle impressioni oniriche che rendono unico il lavoro di Pratt. Bisogna riconoscere però che l'aderenza è fin troppo spiccata, e il risultato finale è fin troppo rispettoso dell'originale, e non lascia al lettore molto di più. Topolino interpreta bene lo scettico marinaio, smussando inevitabilmente i suoi lati troppo rivoluzionari. I villain sono usati in maniera deliziosa, e il trio di Macchia Nera, Gambadilegno e Orango è perfetto,
Non se la prenda il buon Enna, ma se il suo lavoro di scrittura è buono e rispettoso, del tutto in linea con i suoi alti standard, i disegni di Cavazzano sono incredibili, e sono la vera ragion d'essere di questa storia. La versione a colori, con le chine di Zemolin, è potente e avvolgente. Ma le matite originali – e qui sta il valore aggiunto di questa super deluxe, la vera ragione dietro le parole di apprezzamento usate ad inizio articolo – sono incredibili. Il tratto di Cavazzano è vivo e potente come le onde dell'oceano che rappresenta. Le smatitate, i tratteggi, i chiaroscuri, i dettagli appena accennati e che subito diventano chiari ed evidenti, i volti e gli sguardi, la composizione: tutto concorre ad ammirare un'eccellenza.
Il resto del volume si compone di due brevi articoli di omaggio da parte di Mollica e di Gaudenzio Capelli, nostro Premio Papersera 2017, l'intervento di Enna, e due interviste a Cavazzano e Zemolin sul lavoro dell'altro.
Se questa nuova collana ci aveva lasciato piuttosto freddi nelle sue due precedenti uscite, questo numero riscatta ampiamente il progetto editoriale. Leggere l'edizione originale a matita, assapporare il gigantesco formato, annusare l'odore della carta e toccare con mano la matericità del cartonato: tutto concorre ad un'esperienza letteraria eccellente, e assolutamente all'altezza del prezzo. Nella storia editoriale disneyana mai avevamo avuto il piacere di leggere le matite originali, ed è davvero una fortuna. Volume dunque più che consigliato, per vedere all'opera un maestro che, dopo 50 anni di carriera, ha ancora molto da dire.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.