Topolino 3236

29 NOV 2017
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La copertina di Claudio Sciarrone, dedicata all’episodio de “La nuova storia e gloria della dinastia dei Paperi” apparso nello scorso libretto, ci introduce al nuovo numero di Topolino, che si apre con l’editoriale di Valentina De Poli, dedicato al nuovo lavoro dei ragazzi di “Progetto Giovani” della pediatria oncologica dell’Istituto dei Tumori di Milano. Si tratta di un fumetto intitolato Loop – Indietro non si torna, edito da Rizzoli Lizard, che riflette sulle nostre paure e sul coraggio e la forza che servono per affrontarle e superarle.
La prima storia del numero è il quinto e penultimo capitolo de La nuova storia e gloria della dinastia dei Paperi (Sisti/Sciarrone), sul quale non ci soffermeremo, rimandando il commento alla sua prossima conclusione.
Segue poi Nonna Papera e la somma prelibatezza (Panaro/Castellani). Nonna Papera affida all’editore Pagewrite la pubblicazione del suo ricettario e, durante la firma del contratto, scopre che esiste la “somma prelibatezza”, la pietanza più buona mai esistita, amata anche dagli dei, la cui ricetta è ancora segreta. Per ritrovarla, Nonna Papera, Paperino e Ciccio si recano in Grecia, sul Parnaso. E’ un giallo scritto di mestiere, che procede senza particolari colpi di scena e si chiude in modo, forse, affrettato.
Castellani ritorna anche in Paperoga e l’epopea del cugino surrogato, divertente breve sceneggiata da D’Antona in cui Paperoga, improvvisato ventriloquo, costruisce un fantoccio in tutto uguale a Paperino. Stancatosi presto della nuova attività, si sbarazzerà del pupazzo che comincerà a girare la città, scatenando le ire dei creditori dell'incolpevole cugino.
Continuano gli episodi speciali delle Duck Tales, nati per pubblicizzare la serie animata in onda in contemporanea. Il Papero che urlava troppo è ambientato in un hotel isolato, circondato dalla neve, che ricorda molto quello di Shining, dove Paperino e nipoti incontrano Hitchduck, intento a girare un nuovo film. Anche in questo caso, come già notato la settimana scorsa, l’episodio scorre e si conclude troppo rapidamente, lasciando poco o nulla al lettore. Segue un’intervista a Luca Usai.
Chiude il libretto Paperino e il passato molto prossimo (Gilbert/Pujadas), storia divertente e scorrevole, in cui Paperino inizia a lavorare in un laboratorio nel quale uno scienziato sta sperimentando, senza successo, un gas ringiovanente sul proprio cane. Donald inspiegabilmente innesca la reazione che dà avvio al processo ringiovanente, rimanendone, però, coinvolto. Inizia quindi a ringiovanire, prima lentamente, poi sempre più rapidamente e, ritornato paperotto, finisce in classe con Qui, Quo e Qua, combinando mille pasticci. Fa riflettere il fatto che, negli ultimi dieci numeri, solo due non hanno avuto al loro interno la straniera: spesso ci si domanda infatti perché non si dia più spazio ad alcuni bravissimi autori italiani che si vedono sempre meno sul libretto, ma, d’altra parte, la storia danese risulta, secondo me, la migliore di questo numero.
Per quanto riguarda i redazionali segnaliamo “Dal Giappone con… amore” che ci porta a Tokyo per celebrare il ritorno della serie animata “Monchhichi”, scimmiette bambolotto andate in onda in Italia per la prima volta all’inizio degli anni ’80. La sigla dell’epoca era cantata da Cristina d’Avena, mentre la versione attuale da Victoria Cabello, a cui è dedicata un’intervista all’interno del numero. L’articolo dà la possibilità anche di scoprire alcune particolarità del Giappone, come il monte Takao e il Monkey Park, o il Tokyo Motor Show e tutte le sue innovazioni. Gli altri redazionali sono dedicati alla Giornata Mondiale del Suolo del 5 Dicembre (dove con l’aiuto di Dinamite Bla, viene spiegato cos’è, come si forma e vengono dati consigli per preservarlo), al Musical di Robin Hood (che prossimamente comincia la tournee nei teatri italiani) e al Free Comic Book Day 2017.
In conclusione credo che questo sia un numero abbastanza sottotono, senza storie particolarmente riuscite.

Autore dell'articolo: Carlotta Franceschini

Sono cresciuta prima con la Pimpa, i disegni di Tony Wolf, ma anche e soprattutto Cip e Ciop, e poi leggendo Topolino. Sono appassionata di cinema, amo leggere, ma la mia passione più grande è la montagna e, quando possiamo, io e mio marito Kim saliamo a fare trekking tra le amate Dolomiti. Papersera per me significa fumetti, ma soprattutto amici, è un po’ una famiglia allargata sparsa in tutta Italia..e non solo!