Paperinik 17

05 APR 2018
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Ci sono una notizia buona e una cattiva, per i lettori di Paperinik che si apprestano a sfogliare il numero 17. La buona notizia è che, finalmente, sembra che l’indice sia frutto di una scelta ragionata. Mi spiego: tante volte ci siamo lamentati della pubblicazione totalmente casuale di storie facenti parte di serie, senza seguire alcun ordine logico e finendo per confondere il lettore (oltre che a non fidelizzarlo). Ora pare che questo punto debole sia stato compreso e risolto dalla redazione. Che, nella sezione storie guest, propone le prime due avventure del ciclo del Cavaliere Analogico in ordine di pubblicazione.
La cattiva notizia riguarda invece la totale assenza di materiale inedito dedicato alla testata. Anche se non è nulla di sorprendente, visto che i segnali di una progressiva riduzione degli investimenti nel giornale c’erano tutti, e da tempo. Scomparsa la vignetta finale di Giuseppe Ferrario già da qualche mese, ora anche l’inedita non è più tale. O meglio, si tratta di una storia tale in Italia, ma uscita oltre sei anni fa in Danimarca. Anche nel resto del giornale, non v’è traccia di contenuti originali. Rubriche, approfondimenti ed editoriali sono del tutto assenti, e l’unico elemento redazionale presente sono le pagine dedicate ai disegni dei fan (e la sempre splendida cover di Andrea Freccero, ovviamente). Con le storie ristampate già per la seconda volta sulla testata (quasi tutte le avventure sono già apparse su Paperinik Appgrade, testata in edicola dal 2012 al 2016 e di cui l’attuale costituisce un restyling).
Andando a valutare le singole storie, la già citata inedita L'ignobile Dottor Katastrof appare interessante, ma più per il suo sapore “esotico” che per i contenuti. Infatti a incuriosire il lettore italiano saranno più la gabbia a 4 strisce e il tratto “nordeuropeo” del nostro Andrea Ferraris che non la trama di Jens Hansegard, che appare abbastanza poco originale. Stupisce anche come una storia relativamente breve (appena 16 tavole) sia suddivisa in due episodi, peraltro di lunghezza diversa (9 tavole la prima parte, 7 la seconda).
Nella sezione ristampe da segnalare l’ottima La notte dei due Paperinik, ma pure Il prestigio in gioco e la storia a tema finanziario Le cattive azioni. Di sapore martiniano è Paperinik contro le Giovani Marmotte, di Sardae Gervasio, dove emerge il Paperinik più “egoista” e fedele a quello degli esordi. Sono avventure più semplici Il computer invincibile e la breve dai lineamenti “quotidiani” Il Tempotronic, che comunque si lasciano leggere con piacere. Di ottima fattura, infine, le due storie del Cavaliere Analogico (La fantomatica Fantonius e L'ignobile attacco della telefonia mobile) scritte da Riccardo Pesce e disegnate da Vitale Mangiatordi.
In conclusione, se ci si sofferma a valutare le singole storie, il numero 17 di Paperinik merita certamente di essere acquistato e letto. Se invece si fanno una serie di valutazioni esterne l’opinione può variare. Sostanzialmente, per chi dovesse possedere già la collezione completa di Paperinik Appgrade, o quella delle annate recenti di Topolino, questo numero non aggiunge nulla. A parte l’inedita italo-danese le storie sono tutte recenti (post 2000) e pluri ristampate, finendo per rendere appetibile la testata solo ai lettori che si approcciano per la prima volta al personaggio del pennuto mascherato. Peccato, perché il potenziale di questo giornale è elevato, e in passato è stato sfruttato molto bene.

Autore dell'articolo: MiTo