Topolino 3292

26 DIC 2018
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Con il numero 3292 si chiude l’annata 2018 e il direttore Alex Bertani fa un bilancio dei mesi appena trascorsi, dicendo che il settimanale punta a soddisfare un pubblico molto eterogeneo, difficile da accontentare in toto, ma che si continuerà a lavorare affinché ci siano sempre grandi storie in grado di divertire ed emozionare. Il direttore ci saluta poi dicendo che la settimana prossima partirà per andare a scoprire come di consueto un po’ di mondo (?) cedendo a Davide la tastiera (??) perché il suo profilo Instagram langue da un po’ e deve fare nuove foto (???). Boh, comunque sia gli auguriamo buon viaggio!

Segue una “spatafiata” di annunci sulle novità che ci attendono l’anno prossimo, dai 70 anni del Topolino libretto, agli 85 di Paperino, ai 50 di Paperinik, per concludere con l’annuncio di un rilancio dei Classici, altra testata storica. Ma non emozioniamoci troppo e aspettiamo le effettive pubblicazioni perché, con i tempi che corrono, non si sa mai!
Ma parliamo di cose belle, cominciando dalla bellissima trasposizione Disney di Orgoglio e Pregiudizio (romanzo di Jane Austen del 1813) a cura di Teresa Radice e Stefano Turconi. I due autori, come di consueto, fanno un lavoro egregio mostrando una grandissima fedeltà all'opera originale e dimostrandosi abilissimi a scegliere i personaggi più adatti a ricoprire i vari ruoli. Se la parte dei protagonisti Elizabeth e Mr Darcy (qui Duckcy) doveva ricadere per forza su Paperino e Paperina, è con i comprimari che Teresa Radice e Stefano Turconi dimostrano di cavarsela alla grande; e così vediamo Nonna Papera assumere la parte di mr Bennet, Paperetta quella della dolce Jane e Gastone quello dell’antipatico e disonesto mr Wickham, ma ancora più azzeccata ho trovato la scelta di far interpretare a Pico de Paperis il ruolo del noiosissimo mr Collins o ad Amelia quello della sorella di mr Bingley, bella ma snob e invidiosa. Ho molto apprezzato anche l’idea di usare un narratore esterno, e non uno qualsiasi, perché è la stessa Jane Austen (o meglio, la sua versione paperizzata) a raccontare il romanzo all'amica Martha Lloyd (una delle sue più care amiche anche nella realtà, segno anche questo della ricerca e della sensibilità dei due autori). Aspettiamo con ansia la conclusione della storia, per la quale sono previste tre puntate in tutto.
Nelle note positive del numero abbiamo anche il settimo episodio di Alla ricerca di Topolino – Minaccia dal futuro (Artibani/Pastrovicchio), dove Topolino ritrova un altro pezzo di se stesso, grazie all'incontro con Eta Beta e il suo gangarone Flip, in compagnia di una nuova amica. Anche in questo caso Artibani fa un buon lavoro, creando una storia semplice, ma riuscita, che comincia forse un po’ a risentire della stanchezza dovuta al fatto che si è praticamente a fine ciclo, lo schema ormai è chiaro e manca un po’ della freschezza e originalità dei primi episodi.
In Zio Paperone e il ricordo in un giorno (Panaro/Vetro), Paperetta chiede a Paperone di raccontargli un episodio poco noto della sua vita da pubblicare nella rivista per ricconi Miduck e il papero più ricco del mondo inizia a raccontare di quando aveva costretto a lavorare con lui Doretta Doremì nella Valle dell’Agonia Bianca. Panaro porta a casa la storia un po’ di mestiere, come sempre, e un po’ a suon di citazioni a Barks e Don Rosa che, si sa, piacciono molto agli appassionati e mascherano una trama non particolarmente brillante.
Diciamo che qui finiscono le cose belle di questo numero, perché poi abbiamo due brevi molto dimenticabili. La prima, La Banda Bassotti in colpo di fortuna (Mazzoleni/Lavoradori) vede la Banda Bassotti cambiare obiettivo e tentare un furto a casa di Gastone, il quale (ovviamente) viene protetto dalla dea bendata. La trama è fin troppo sciapa anche per essere una breve e i disegni di Lavoradori non aiutano perché, in questo caso, il suo tratto sempre molto dinamico crea un po’ di confusione. Non si va meglio con Paperino e Paperoga “Parola d’ordine” (Fontana/Amendola).
Ma il peggio lo dà sicuramente l’ultima storia: Datopolinia, oggi (Venerus/Lucci). Mi scuso ma io davvero di questa storia non ho capito nulla, è un insieme di termini informatici accatastati l’uno sull'altro che dovrebbero fare da contorno ad un giallo nel quale il colpevole (Gambadilegno, e chi se no?) è chiaro dalle primissime tavole. Se era un tentativo per parlare di un argomento di attualità in campo informatico come i Big Data adattandolo al mondo di Topolinia per favorirne la comprensione, direi che non è molto riuscito, perché io, personalmente, al termine della lettura ne so quanto prima.
Per questi motivi direi che il numero si assesta sulle tre stelle, confermando un’annata che non è stata tra le più esaltanti, speriamo il nuovo anno porti novità positive.

Autore dell'articolo: Carlotta Franceschini

Sono cresciuta prima con la Pimpa, i disegni di Tony Wolf, ma anche e soprattutto Cip e Ciop, e poi leggendo Topolino. Sono appassionata di cinema, amo leggere, ma la mia passione più grande è la montagna e, quando possiamo, io e mio marito Kim saliamo a fare trekking tra le amate Dolomiti. Papersera per me significa fumetti, ma soprattutto amici, è un po’ una famiglia allargata sparsa in tutta Italia..e non solo!