Topolino 3294

09 GEN 2019
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Il 3294 si apre con un editoriale del direttore Bertani che, dalle vacanze e provvisto di nuovo avatar, ci presenta brevemente le storie di questa settimana e ci anticipa quello che leggeremo la prossima, aggiungendo che da questo numero (che si presenta con una nuova e più riuscita veste grafica dell’indice, distribuito in due pagine) ci sarà più spazio per le anteprime sui contenuti futuri del libretto.
Partiamo dalla conclusione della trasposizione disneyana di Orgoglio e pregiudizio (Radice/Turconi). Si può discutere sull'opera che può piacere o meno (come tutti i romanzi) a seconda della sensibilità personale, ma quello su cui non si può discutere è la bravura che i due autori hanno saputo dimostrare anche in questo caso. Teresa Radice e Stefano Turconi sono riusciti in questi tre episodi ad adattare molto fedelmente la trama dell’originale, toccando tutti i passaggi fondamentali, battute comprese, e sono stati capaci di ricreare l’atmosfera romantica del celebre romanzo di Jane Austen, tanto che ci ritroviamo ad aspettare il bacio tra Elizabeth e Duckcy fino alla penultima tavola, momento in cui possiamo tirare un sospiro di sollievo. Come detto nel primo episodio, i due autori hanno scelto molto bene i protagonisti della storia, ognuno aveva il ruolo che più gli si avvicinava e una nota di merito va a Paperino, che abbandona i panni del papero pasticcione e irascibile e veste quelli del nobile (di estrazione e di sentimenti) risultando molto affascinante. Fra le protagoniste femminili non può che spiccare Paperina, anche se Brigitta mi ha fatta sorridere in più di un’occasione e l’epilogo finale con Paperone è davvero ben riuscito. Credo, in conclusione, che la storia sia davvero ben realizzata e che possa instillare ai giovani lettori la voglia di avvicinarsi all'originale, uno dei compiti che questi adattamenti dovrebbero svolgere.
In Paperino e i Bassotti ospitali (Arrighini/Tosolini), Paperino frigge per errore, insieme alle frittelle, il telefono dello zio, che va su tutte le furie, lo disereda e lo sfratta, lasciandolo in mezzo a una strada. Paperino si trova quindi a vagare in cerca di una sistemazione dai parenti più prossimi, che non possono ospitarlo chi per un motivo, chi per un altro e finisce alla roulotte dei Bassotti. Il pretesto che scatena la storia è talmente labile che non ne fa prendere sul serio il prosieguo. Insomma perché il cellulare di zio Paperone era sull'angolo cottura pronto per essere fritto? Quante volte Paperino ha combinato disastri anche ben più gravi? E allora perché proprio questa volta zio Paperone dà letteralmente i numeri prendendosela in questo modo? Si sa che sono fumetti e non ci si dovrebbero fare troppe domande, ma per poterli meglio apprezzare rimane necessaria una certa logica narrativa.
Pippo e il malinteso criminoso (Moscato/Baccinelli) è una buona storia che vede Pippo, nella sua versione più stralunata che ci ricorda il faraciano “Genio nell'ombra”, coinvolto in un divertente inseguimento che porterà all'arresto di un ricercatissimo latitante.
In Pluto archeologo sportivo, Secchi e Coppola spediscono il cane di Topolino a fare un curioso viaggio nel tempo in solitaria che permetterà di trovare la soluzione ad un “mistero” che il professor Zapotec, forse, avrebbe già dovuto conoscere, mentre Nonna Papera e il pieno… vuoto (Bosco/Chierchini) direi che rispecchia perfettamente il titolo, perché sono otto tavole piene di nulla; non c’è assolutamente niente che resti al lettore dopo averle lette.
Per quanto riguarda i redazionali segnaliamo due articoli: uno che si occupa di Attenti al gorilla, nuovo film con Frank Matano, e l’altro dedicato al tour estivo di Laura Pausini e Biagio Antonacci.

Autore dell'articolo: Carlotta Franceschini

Sono cresciuta prima con la Pimpa, i disegni di Tony Wolf, ma anche e soprattutto Cip e Ciop, e poi leggendo Topolino. Sono appassionata di cinema, amo leggere, ma la mia passione più grande è la montagna e, quando possiamo, io e mio marito Kim saliamo a fare trekking tra le amate Dolomiti. Papersera per me significa fumetti, ma soprattutto amici, è un po’ una famiglia allargata sparsa in tutta Italia..e non solo!