Disney d’Autore – Silvia Ziche 1
Dopo la chiusura di Tesori Made in Italy, Panini propone una nuova testata con un focus sugli autori disneyani, riciclando il titolo di una breve, ma curatissima, iniziativa di Disney Libri (e poi Giunti), ovvero Disney d’Autore. Ma, a parte il nome, tutto il resto cambia. Si tratta di una iniziativa in due volumi cartonati dedicati a Silvia Ziche, con un cofanetto per raccoglierli, divisi per universi: il primo volume è dedicato a Topolinia e il secondo a Paperopoli. Gli articoli introduttivi sono realizzati da Luca Boschi e dalla Ziche stessa, con il tutto completato da un portfolio suggestivo e appropriato.
La scelta delle storie centra il bersaglio. Si tratta infatti di vicende da autore completo alla prima ristampa oppure non ancora pubblicate in volumetti dedicati all’autrice, risultando davvero qualcosa di nuovo, per fortuna. Sia la Crociera nera che la Saga burocratica pongono Topolino in un contesto nuovo, diverso, in cui si trova in estrema difficoltà . Se essere confinati con un esercito di galeotti risulta vicino alle imprese del topo, essere bloccati in un fantasy ossessionato dalla burocrazia e dai cavilli risulta decisamente inedito e sorprendente, oltre che essere vicino a certi meccanismi quotidiani italiani. In questa ridda di carte bollate e di paturnie leguleie, la Ziche maltratta come suo solito Topolino, spezzato in due dal rispettare una legge assurda, oppure scegliere una via nuova, riproponendo, in maniera buffa, lo storico interrogativo di Antigone: possiamo ribellarci alle leggi che non sono giuste?
Sorprendente la presenza di due storie della spassosa e slapstick mini-serie pubblicata su MMMM, con il catastrofico reporter Chester Soup. Le due brevi sono una girandola di gag, disastri e situazioni surreali, realizzate benissimo in una sorta di color seppia, rendendo bene lo sporco della metropoli e della vita di strada.
In generale, un ottimo volume che ben illustra il modus operandi della Ziche, e che sconta solo una cartonatura un po’ povera, e che forse era meglio lasciare in brossura. A parte questo, conferiamo quattro stelle e aspettiamo la selezione del secondo ed ultimo volume, sperando che possa essere all’altezza, magari pubblicando questa chicca.