Zio Paperone 176

01 MAG 2004
Voti del fascicolo: Recensore: Medio: (3 voti) Esegui il login per votare!

Si tratta di un fascicolo non troppo interessante dal punto di vista strettamente filologico visto che le storie ristampate, tranne una, non si possono ritenere capolavori in grado di tenere il confronto con le storie pubblicate anche solo due mesi fa. Se infatti, la redazione ci delizia con “Questa è la tua vita, Paperino“, avventura dedicata ad uno show cui partecipa, suo malgrado, Paperino e in cui si ripercorrono tappe della sua vita (alcune sono interessanti come quella raccontata da Archimede che viene ripresa da una avventura di Barks, altre come quella con Topolino e Pippo insignificanti, e altre, come quella con Nonna Papera, molto interessante e portatrice, in futuro, della serie di Paperino Paperotto), non riesce a tenere il ritmo alla stessa altezza per tutto il numero. Infatti la seconda storia ristampata è una classica S-coded che vede Paperone e Rockerduck contendersi un affare. L’avventura, dal titolo “Zio Paperone e l’energia fulminea” è sceneggiata da Carlo Chendi, disegnata dal Maestro Romano Scarpa e inchiostrata da Giorgio Cavazzano. Si prosegue con la 12 e, finalmente, ultima parte del capitolo Dragon Lords dal titolo “Casa”. Se fummo scettici durante tutta la saga, ora possiamo, con cognizione di causa, affermare che le pagine dedicate ai Dragon sono state tutte tavole rubate ad una testata importante, ma povera di pagine, come Zio Paperone. Peccato. Da una coppia come Erickson e Cavazzano (più l’inchiostratore Zemolin), ci aspettavamo molto molto di più. Chiude il fascicolo “Prova di forza sulla collina Ammazzamotori”, avventura danese su tre strisce scritta da Geoffrey Blum e disegnata dall’italiano Massimo Fecchi. Pur essendo farcita di riferimenti disneyani (il Cheshire Cat direttamente dal cartone animato di Alice) e Barksiani (la macchina seleziona-denaro rubata ad una famosa copertina) l’avventura non sarebbe dovuta essere inserita su zio Paperone per almeno due motivi: i testi alquanto bambineschi (il litigio con un topo quasi umanizzato, neanche zio Paperone fosse Gatto Silvestro) e lontani dallo spirito Disney più puro (mai mi sarei aspettato di trovare zio Paperone fare meditazione!) e i disegni di Fecchi che non sono all’altezza della testata. Peccato. Interessanti, comunque, gli articoli di Luca Boschi e di Alberto Becattini. Il primo anticipa gli auguri a Paperino, mentre il secondo ci fa conoscere più da vicino Massimo Fecchi. Da segnalare infine, l’angolo della posta in cui c’e’ un acceso dibattito su Don Rosa e la preview del prossimo numero, dedicato al compleanno di Paperino, che ci anticipa alcune succulente storie del fascicolo.

Autore dell'articolo: Francesco Gerbaldo

Francesco Gerbaldo nasce a Savigliano il 15 luglio 1979 e su Topolino 1233 (che porta la stessa data), esordiva Bruno Concina. Da sempre appassionato di tutto quanto fa Disney, Francesco legge e colleziona Topolino dal 1985 e col tempo ha imparato a riconoscere i tratti di praticamente tutti gli autori tanto che Lidia Cannatella l'ha definito "impallinato d.o.c.". Appassionato particolarmente degli autori cosiddetti "gregari" come Giulio Chierchini, Alessandro Del Conte, Valerio Held, Salvatore Deiana, Bill Wright e Tony Strobl non disdegna comunque le grandi storie di Scarpa, di Barks, di Don Rosa e di Gottfredson. Nel 1997 esce il suo primo (e finora unico) articolo per la Disney pubblicato sul "D.U.C.K." (l'avete capito: conflitto d'interesse :-) anche se spera, un giorno o l'altro, di diventare un collaboratore più stabile di qualsiasi cosa che edita la Disney. Nel 2001 inaugura il sito "Un Gatto tra i fumetti" che gli permette di conoscere personalmente Luciano Gatto, autore che vide pubblicata una sua storia proprio su Topolino 1233. E il cerchio si chiude, almeno per ora :-)