Giove Toppi (1889 – 1942)

04 LUG 2005

Il “numero 1”

Topolino fu disegnato, in Italia, per la prima volta su “L’Illustrazione del Popolo” di Torino nell’estate del 1930, ma queste pubblicazioni costituirono episodi isolati.
Due anni dopo, nel 1932, l’editore Nerbini diede vita al Topolino formato giornale: primo disegnatore del mitico numero 1 del 31 dicembre 1932 fu Giove Toppi, che probabilmente fu anche l’autore del logo della testata.

La storica testata del Topolino Giornale.

Una vita tra fumetti ed illustrazioni

L’esordio di Topolino in Italia.

Giove Toppi nacque ad Ancona il 2 agosto del 1889.
Esordì nel campo dei fumetti nel 1918 sul periodico “La Voce del Piave“. Negli anni Venti si trasferisce a Firenze dove, collaborando con testate quali “il Giornalino della Domenica” e “Il Brivido“, incontra l’editore Nerbini con il quale iniziò una grande collaborazione divenendo, tra l’altro, una colonna portante del settimanale satirico “Il 420” (grazie anche alla collaborazione di Gino Schiatti).

Toppi fu l’autore di centinaia di copertine ed illustrazioni per gli albi Nerbini degli Anni 20 e 30, ed il suo posto nella storia gli deriva, da un punto di vista strettamente Disney, dall’aver realizzato la prima storia italiana di Topolino (con lo pseudonimo di Stop) col celebre topo (ancora molto lontano dal modello americano di Gottfredson, a dire la verità) alle prese con un buffo elefante.

Il Topo Lino.

Sulla tavola in questione, la cui prima, famosissima, vignetta è riprodotta in questa pagina, permangono dubbi sulla reale paternità, che potrebbe essere condivisa con il suo collaboratore di fiducia Gaetano Vitelli. Inoltre sempre Toppi fu l’autore del noto logo della testata di Topolino Giornale.

Causa alcuni problemi sui diritti d’autore della Disney, l’editore Nerbini, a partire dal numero 3 del Topolino Giornale, dovette sostituire il personaggio di Mickey Mouse con Topo Lino, disegnato proprio da Toppi e riprodotto qui a fianco.

Della sua produzione non disneyana ricordiamo la collaborazione con “L’avventuroso” (di cui realizzò alcune copertine) e la realizzazione della prima serie poliziesca italiana, “Renato Gallo (La sfida del bandito)“.
Disegnò anche illustrazioni per libri destinati ai ragazzi (Lord Sister, Ivan il Terribile, Le, I precursori del Risorgimento). Tra le altre opere, le illustrazioni del romanzo Le 32 amanti di fra Diavolino, lo strangolatore di Napoli.

Fu anche un apprezzato autore di musiche, morì il 21 luglio del 1942.

Autore dell'articolo: Samuele Zaccaro

Samuele aveva molta fantasia e si è messo un nick alquanto difficile come il suo nome. In realtà ha perso molte identità online che nemmeno lui si ricorda quale sia quella vera. Diversi passioni: il calcio, la storia del calcio, il cinema horror, le belle donne, la psicologia (ogni giorno si prescrive una sindrome diversa, oggi quella di Capgras, domani una appena scoperta), la Coca Cola, la Nintendo, il mulo, Futurama e la Disney naturalmente. Da quando vede One Piece si auspica di diventare re dei pirati, ma soffrendo il mal di mare si limita all'avatar di Brook. Scrive recensioni ed articoli di cinema e pubblica anche interviste per il Dark Social Network IlCancello con predilizione per i film horror, d'animazione, comici, anni '80, exploitativi e a luci rosse. Lavora e studia in attesa della laurea (con Laura non è andata bene). All'ipermercato è felice di vedere la bionda figlia del padrone che dal lunedì al venerdì è in malattia ed il fine settimana è in ferie. Forza Lazio. Se rimane spazio, saluta Pacuvio (ma non Grrodon)