PK il Mito 11

16 APR 2012
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Continua la fase centrale dall’avventura editoriale di PKNA, fase della produzione della serie in cui si era ormai creato così bene il nuovo status quo per Paperinik da potersi permettere un filotto di avventure che si potevano basare su uno stadard set già consolidato e offrire quindi avventure “standard” che andavano dal molto buone all’ottimo.
Questo volume ne è un esempio perfetto, dal momento che ospite una storia come Il Tempo Fugge, relativamente alla quale nell’introduzione al volume della ristampa si afferma essere una storia “tappabuchi”, pronta per essere usata in qualunque momento perché inseribile in ogni punto della continuity pikappica. Scritta da Tito Faraci e disegnata da un pool di disegnatori che poi sarebbero rimasti di casa su PK (Gula, Migheli, Urbano, Barbaro, Tosolini, Turconi), la storia tratta di un viaggio temporale “a tappe” intrapreso da Pikappa e Lyla sulle tracce di due cronopirati. Anche se, in effetti, il finale apre ad una nuova interpretazione, che sfocia in una riflessione inattesa sulla dignità dell’arte.
All’avventura è dedicato anche uno dei contrenuti speciali in fondo al volume, che visualizza le prove di disegno e i bozzetti realizzati per arrivare alle versioni definitive dei due criminali temporali. Come altri articoli analoghi nei volumi precedenti, anche questo è molto interessante grazie ai testi che descrivono l’evoluzione degli studi, accompagnati dagli schizzi stessi.

I Mastini dell’Universo è un cult: Neopard e il suo sergente dalla parlata che richiama il dialetto di Broni sono due personaggi difficilmente dimenticabili, opera di un Sisto in stato di grazia capace di scrivere un’ottima avventura di fantascienza pura, che strizza l’occhio anche esplicitamente a Star Wars e che è comunque capace di sottolineare una volta di più la continuità con le avventure Disney classiche. Un vero e proprio gioiellino impreziosito dagli ottimi disegni di Claudio Sciarrone.

Chiude il poetico Bruno Enna, che con Metamorfosi sa emozionare come ha già dimostrato di saper fare su queste pagine, sviluppando ulteriormente la complessa rete di energia e sentimenti che costituisce l’anima di Xadhoom, vera protagonista dell’avventura. I disegni di Palazzi non mi convincono molto, e invero il tratto dell’artista non è mai riuscito a scaldarmi troppo nemmeno nelle sue prove successive. Se la cava comunque bene con personaggi come Angus o come Xadhoom stessa, specie nella metamorfosi che attraversa e che dà il titolo all’albo.

Le tre brevi che corredano le avventure lunghe sono i primi tre episodi di 5Y, deliziosa serie scritta da Artibani e disegnata da Corrado Mastantuono in una delle sue prove migliori: le storie sono delicate, divertenti, simpatiche nella narrazione piena di idee di Artibani, che sa centrare al meglio alcune “stranezze” degli esseri umani del ventesimo secolo, e sono disegnate in modo divino da Mastantuono che sa infondere alle atmosfere uno stile tutto suo.

Come contenuti speciali, oltre a quello già citato relativo alla storia che apre l’undicesimo numero della collana, abbiamo l’intervista della settimana: è di scena proprio Corrado Mastatuono, che parla di Incubi dal Fondo, storia-pilot di PK scritta da Pezzin che Mastantuono disegnò per un po’ di tavole, prima che fosse sospesa perché troppo da Paperinik e troppo poco pikappica. Oltre a ciò, il disegnatore affronta anche il tema delle ispirazioni al design dell’animazione, che veniva indicato come uno dei criteri da tenere come riferimento, delle sperimentazioni grafiche e dei loro limiti, delle inquadrature, della differenza tra una storia di PK e una per “Topolino” e tra le storie lunghe e quella brevi su PKNA, focalizzandosi ovviamente sul ricordo di 5Y.

Autore dell'articolo: Paolo Castagno

Sono appassionato lettore e collezionista di fumetti Disney sin da quando ho imparato a... guardare le figure. Il Papersera - sia il sito sia l'associazione - sono per me motivo d'orgoglio!