Topostorie 26 – La strana coppia
Una copertina ambiziosa, con presenti solo due personaggi “minori”, apre questo numero di Topostorie. La scelta di Marconi di dedicare un'uscita a Manetta e Rock Sassi è coraggiosa ma onora anche il grande lavoro fatto in meno di vent'anni, per creare un filone poliziottesco al commissariato di Topolinia senza la presenza, a volte ingombrante, di Topolino. Si deve a Tito Faraci la creazione di Rock, da principio duro e coraggioso ispettore texano, poi divenuto un'esagerata macchietta.
Marconi sceglie storie varie e divertenti, tutte ben scritte e curate, ma a far la parte del leone è la coppia Faraci – Cavazzano, i progenitori del ciclo. 2 piedipiatti in fuga porta i poliziotti in trasferta, tra buffi equivoci e un po' di leggera satira alla texana. Topolino è presente e permette di fare da base a diverse giravolte della trama. Ancora più divertente è però gli ultimi dell'anno, una brillante rievocazione della scatenata commedia di Harold Ramis con Bill Murray, Ricomincio da capo. I due ispettori sono costretti a rivivere lo stesso terribile ed estenuante veglione di fine anno, tra tic, idiosincrasie e gag stralunate. Solo loro due si accorgono di rivivere lo stesso giorno, e dovranno collaborare insieme per porvi rimedio. Faraci si sbizzarrisce con le poesie dei mesi, e pennella con garbo i tratti psicologici dei personaggi.
Un'altra divertente commedia di gag e battute è la recita a cattivo soggetto, in cui il collante è un sulfureo Gambadilegno. Cordara realizza una trama solida e divertita, in cui si prende gioco di tutti i buoni, che si fanno abbindolare facilmente dal gattone criminale, rievocando una tradizione molto zichiana (si veda, ad esempio, il Topokolossal).
Un buon numero insomma, con un filo conduttore credibile e metafumettistico, e storie valide per apprezzare meglio angoli di Topolinia meno noti.